Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27 ...
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16<br />
APPROFONDIMENTI<br />
perché erano diversi; Isacco prediligeva<br />
il primo, passionale, ist<strong>in</strong>tivo e cacciatore,<br />
perché gli portava del buon<br />
cibo; Rebecca prediligeva il secondo,<br />
più tranquillo, perché le stava accanto<br />
nella quotidianità della vita. Un giorno<br />
Esaù, tornato affamato dalla caccia,<br />
vide una m<strong>in</strong>estra fatta dal fratello e la<br />
volle; Giacobbe ne approfittò per farsi<br />
vendere la primogenitura. Rebecca<br />
approvò e aiutò il suo prediletto ad<br />
ottenere la benedizione di primogenitura<br />
da Isacco, che nel frattempo era<br />
diventato vecchio e cieco.<br />
Non è così <strong>in</strong> tutte le famiglie? La<br />
madre conosce i suoi figli e media<br />
spessissimo tra loro e con il padre, che<br />
generalmente è più distratto, preso da<br />
altre cose. In questo caso, Isacco sembrava<br />
disattento, qu<strong>in</strong>di Rebecca, che<br />
già dall’<strong>in</strong>contro con il servo, si era<br />
mostrata vivace e attiva e non aveva<br />
avuto paura di allontanarsi dalla sua<br />
casa e dai suoi i genitori, doveva vigilare<br />
anche per lui, scegliendo quello<br />
che dei suoi figli riteneva più adatto a<br />
diventare il futuro patriarca.<br />
La benedizione<br />
La benedizione di Isacco a Giacobbe<br />
è evento carico di potenza lirica, la<br />
prima poesia biblica (Gen <strong>27</strong>,<strong>27</strong>-29):<br />
Ecco l’odore di mio figlio<br />
come l’odore di un campo<br />
che il Signore ha benedetto.<br />
Dio ti conceda la rugiada del cielo<br />
e terre grasse<br />
e <strong>abb</strong>ondanza di frumento e di mosto.<br />
Ti servano i popoli<br />
e si prostr<strong>in</strong>o davanti a te le genti.<br />
Sii il signore dei tuoi fratelli<br />
e si prostr<strong>in</strong>o davanti a te<br />
i figli di tua madre.<br />
Chi ti maledice sia maledetto<br />
e chi ti benedice sia benedetto.<br />
La benedizione è la vita che passa dal<br />
padre al figlio e il padre deve darla soltanto<br />
alla propria f<strong>in</strong>e, per questo Isacco<br />
non potrà ritirarla quando Esaù,<br />
che ne ha diritto, la rivendicherà. La<br />
benedizione, comunque, non è dom<strong>in</strong>io<br />
sugli altri, perché non umilia nessuno,<br />
ma signoria, colma di riconoscenza<br />
per il padre e la madre, che si erge a<br />
guida dei fratelli.<br />
Tutto questo è possibile perché<br />
nella benedizione il protagonista non è<br />
l’uomo, ma Dio, e se è Dio il protagonista,<br />
nulla hanno da <strong>in</strong>vidiare al benedetto<br />
gli altri, che anzi troveranno tutti<br />
il modo di dist<strong>in</strong>guere il bene dal male.<br />
La benedizione è il fluire del bene dal<br />
padre al figlio, lo stesso bene che Dio<br />
aveva <strong>in</strong>sufflato come vita ad Adam,<br />
e lo stesso che, come “cosa buona”, ha<br />
chiuso ogni sua opera.<br />
La creazione e la vita sono da sempre<br />
la vittoria del bene sul male. E questa<br />
vittoria si r<strong>in</strong>nova ogni volta che<br />
noi percepiamo di essere <strong>in</strong> equilibrio<br />
con la natura e il mondo, avendo magari<br />
attraversato una crisi <strong>in</strong> rapporto<br />
agli altri.<br />
Dopo una crisi o un pericolo scampato,<br />
quando ci si ritrova, non è più<br />
soltanto equilibrio, ma è molto di più,<br />
è nuova creatività, vera benedizione, ad<br />
una profondità sconosciuta, <strong>in</strong>timamente<br />
personale. Nella coppia i passaggi<br />
critici sono presenti, pressanti,<br />
complessi; eppure la soluzione, sempre<br />
voluta e cercata <strong>in</strong> due, è grazia del<br />
cuore, per ognuno a suo modo.<br />
Rebecca conobbe il suo dramma<br />
dopo la benedizione: per salvare Giacobbe<br />
dalla vendetta di Esaù, lo <strong>in</strong>viò<br />
dal fratello Labano, ma, temendo che<br />
egli potesse sposare una donna ittita,<br />
chiese aiuto ad Isacco, il quale gli comandò<br />
di prendere moglie soltanto<br />
presso la famiglia di Abramo, <strong>in</strong> Harram.<br />
Anche Esaù capì il messaggio:<br />
pure lui non doveva prendere moglie