TITOLO I - Comune di Palermo
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20<br />
<strong>di</strong> espropriazione a norma <strong>di</strong> legge.<br />
Art. 23<br />
Documentazione da produrre a corredo della comunicazione dell’esecuzione <strong>di</strong> opere interne<br />
1. La comunicazione per l’esecuzione delle opere interne, deve essere in<strong>di</strong>rizzata al Sindaco contestualmente<br />
all’inizio dei lavori, dal proprietario o dagli aventi titolo dell’unità immobiliare, corredata<br />
da dettagliata relazione tecnica a firma <strong>di</strong> professionista abilitato alla progettazione, che<br />
asseveri le opere da compiersi ed il rispetto delle norme <strong>di</strong> sicurezza ed igienico - sanitarie vigenti,<br />
una volta verificate le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui ai precedenti artt. 6 e 8.<br />
Art. 24<br />
Aspetto e manutenzione degli e<strong>di</strong>fici<br />
1. Qualsiasi costruzione, sia pubblica sia privata, e le eventuali aree a servizio delle stesse devono essere<br />
progettate, eseguite e mantenute in ogni loro parte, compresa la copertura, in modo da assicurare<br />
l’estetica e il decoro dell’ambiente.<br />
2. Nelle aree <strong>di</strong> interesse storico - artistico, o <strong>di</strong> particolare pregio ambientale, classificate come zone<br />
territoriali omogenee “A” o per gli immobili in<strong>di</strong>viduati come “E<strong>di</strong>lizia Storica” dallo strumento urbanistico<br />
vigente, gli interventi devono essere finalizzati alla conservazione, salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione<br />
del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente.<br />
3. Nelle nuove costruzioni, nelle ristrutturazioni, o opere <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> costruzioni esistenti,<br />
tutte le pareti esterne prospettanti su spazi pubblici e/o privati, anche se interni alle costruzioni,<br />
e tutte le opere ad essi attinenti (finestre, parapetti, ecc.) devono essere realizzate con materiali<br />
e cura <strong>di</strong> dettagli tali da garantire la buona conservazione delle stesse nel tempo.<br />
4. Nelle pareti esterne, come sopra definite, prospettanti spazi pubblici è vietato sistemare tubi <strong>di</strong> scarico<br />
dei servizi igienici e delle cucine e relative canne <strong>di</strong> ventilazione, canalizzazione in genere, grate<br />
od inferriate, a meno che il progetto non preveda un inserimento armonico e funzionale <strong>di</strong> tali elementi<br />
con preciso carattere architettonico.<br />
5. Le tubazioni dell’acqua e del gas ed i cavi telefonici ed elettrici non devono essere posti sulle pareti<br />
esterne se non in appositi incassi, e opportunamente rivestiti, in modo tale da consentire una idonea<br />
soluzione architettonica, fermo restando le specifiche normative del settore.<br />
6. Oltre all’or<strong>di</strong>naria esecuzione delle opere da parte dei privati, degli Enti, delle Aziende e del <strong>Comune</strong><br />
stesso, il Sindaco può obbligare, nelle zone A, l’esecuzione delle riparazioni e della manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria degli e<strong>di</strong>fici, imponendo un determinato termine, decorso il quale i lavori saranno<br />
eseguiti d’ufficio a spese degli interessati.<br />
7. Qualora vengano rilevati abusi, il Sindaco, può richiedere rimozioni, ripristini e mo<strong>di</strong>fiche a salvaguar<strong>di</strong>a<br />
del decoro citta<strong>di</strong>no e del buon or<strong>di</strong>ne. In caso <strong>di</strong> rifiuto o inadempienza il Sindaco può provvedere<br />
d’autorità a spese degli interessati.<br />
8. Per il recupero delle spese relative si applicano le <strong>di</strong>sposizioni legislative vigenti.<br />
9. I fabbricati <strong>di</strong> nuova costruzione, o soggetti a ristrutturazione, manutenzione straor<strong>di</strong>naria, devono<br />
armonizzarsi nelle linee, nei materiali <strong>di</strong> rivestimento, nelle tinteggiature e nelle coperture, con gli e<strong>di</strong>fici<br />
circostanti, e particolarmente con quelli <strong>di</strong> notevole rilievo artistico, avuto riguardo delle caratteristiche<br />
dell’abitato e dell’ambiente urbano in cui essi vengono ad inserirsi.<br />
10. Qualora si tratti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici che costituiscono fondali <strong>di</strong> vie o <strong>di</strong> piazze, per i quali sorga la necessità <strong>di</strong><br />
assicurare armoniche prospettive, il Sindaco ha la facoltà <strong>di</strong> prescrivere opportune linee architettoniche<br />
e forme decorative, stabilire limitazioni <strong>di</strong> altezza, e dare <strong>di</strong>rettive intese ad ottenere inquadramenti<br />
od effetti prospettici.<br />
Art. 25<br />
Decoro ed arredo urbano<br />
1. Le costruzioni a carattere semipermanente o provvisorio (ad esempio cabine telefoniche, chioschi<br />
per la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> giornali o <strong>di</strong> fiori, bar, ecc.), le serrande, le applicazioni <strong>di</strong> carattere commerciale<br />
reclamistico, le in<strong>di</strong>cazioni turistiche e stradali, le attrezzature tecniche, quali i sostegni<br />
ed i cavi per l’energia elettrica, gli apparecchi <strong>di</strong> illuminazione stradale, le antenne ra<strong>di</strong>o e televisive,<br />
ecc., devono essere previsti e realizzati in modo da rispondere a requisiti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> deco-