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Manuale per LA LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE DEI VEGETALI

Manuale per LA LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE DEI VEGETALI

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Pulizia e sanifi cazione<br />

nella lavorazione e<br />

trasformazione dei vegetali


Pulizia e sanifi cazione nella lavorazione e<br />

trasformazione dei vegetali<br />

La produzione delle conserve vegetali<br />

non ha mai richiesto particolari<br />

accorgimenti igienici sia <strong>per</strong>ché<br />

il trattamento di pastorizzazione<br />

fi nale riduce, di fatto, i rischi <strong>per</strong><br />

il consumatore ed anche <strong>per</strong>ché i<br />

sistemi di conservazione adottati<br />

(salamoia, acidifi cazione, ...)<br />

impediscono la proliferazione<br />

microbica nel prodotto da consumare.<br />

Con l’avanzare delle nuove tecnologie<br />

alimentari alimentari basate sulla riduzione<br />

dei trattamenti fi sici e chimici (bassa<br />

pastorizzazione, eliminazione degli<br />

additivi,...) a tutela della qualità<br />

organolettica e della salubrità<br />

del del prodotto fi nale è cresciuta la<br />

consapevolezza circa l’assoluta<br />

igienicità delle diverse fasi produttive<br />

non più “protette” da trattamenti<br />

specifi ci.<br />

La necessità di seguire i ritmi<br />

e le abitudini di vita dei nuovi<br />

consumatori ha ultimamente<br />

decretato il successo di produzioni<br />

(quarta e quinta gamma) da<br />

consumarsi al tal quale, siano esse<br />

crude o cotte, <strong>per</strong> le quali sono previsti<br />

criteri di igiene assoluta sia in fase di<br />

produzione che di confezionamento e<br />

distribuzione.<br />

Il consumatore, fra l’altro, non è più<br />

disposto ad acquistare e consumare<br />

succhi di frutta o condimenti<br />

<strong>per</strong> pasta con il caratteristico<br />

retrogusto di “bruciato” dovuto a<br />

trattamenti termici atti a garantire<br />

la stabilità di un prodotto non<br />

igienicamente “sotto controllo”. Per<br />

questo ormai tutte le conserve vegetali<br />

sono controllate igienicamente<br />

lungo tutta la fi liera, dalla raccolta in<br />

campo sino al confezionamento e la<br />

distribuzione.<br />

Anche l’industria di produzione dei<br />

semilavorati semilavorati a base di frutta <strong>per</strong><br />

il settore dolciario e del gelato ha<br />

nel tempo modifi cato le tecnologie<br />

produttive riducendo l’uso dei<br />

conservanti non accettati dal mercato<br />

e dal consumatore sempre più attento<br />

alle problematiche problematiche relative alla<br />

sicurezza alimentare.<br />

La competizione produttiva orientata<br />

a migliorare la qualità di ciò che si<br />

produce risulta inoltre completamente<br />

in linea con le esigenze igieniche<br />

richieste dall’eliminazione dei<br />

conservanti e dall’avanzare delle<br />

nuove tecnologie volte sempre più<br />

a “proteggere” qualitativamente il<br />

prodotto piuttosto che ad impoverirlo.<br />

Sicurezza, qualità ed igiene,<br />

rappresentano quindi le direttrici da<br />

seguire <strong>per</strong> i produttori del settore<br />

che non possono più <strong>per</strong>mettersi di<br />

produrre “pur che sia” come avveniva<br />

qualche volta in passato.<br />

Anche <strong>per</strong> questo le industrie di<br />

lavorazione dei vegetali si sono ormai<br />

dotate di impianti e macchinari<br />

completamente sanifi cabili (a<br />

diff erenza del passato) ed attuano<br />

programmi e piani di sanifi cazione<br />

H.A.C.C.P. come tutta l’industria<br />

alimentare in genere.<br />

Le esigenze igieniche non sono<br />

sempre le stesse <strong>per</strong> i diversi settori,<br />

ma la coscienza e la sensibilità del<br />

pulito ha ormai preso il sopravvento<br />

sulla vecchia logica del prodotto<br />

“stabilizzato termicamente” che non<br />

prevedeva le sanifi cazioni cazioni di tutte<br />

le su<strong>per</strong>fi ci coinvolte nei processi processi<br />

produttivi.<br />

Per questo crediamo che la brochure,<br />

che sottoponiamo alla Vostra<br />

attenzione, contenente tutte le<br />

principali applicazioni igieniche del<br />

conserviero, possa esserVi di aiuto<br />

nella stesura pratica dei Vostri piani<br />

di sanifi cazione e nelle eventuali<br />

azioni correttive che dovessero<br />

essere praticate <strong>per</strong> ottenere l’igiene<br />

che il mercato ed il consumatore<br />

richiedono.


Settori produttivi<br />

Le principali produzioni a base<br />

di vegetali sono rappresentate<br />

nella brochure dai seguenti settori<br />

produttivi:<br />

• Lavorazione e trasformazione del<br />

pomodoro<br />

• Produzione di sughi e condimenti a<br />

base di pomodoro<br />

pomodoro<br />

• Lavorazione e trasformazione<br />

di altri vegetali (fagioli, piselli,<br />

fagiolini, asparagi, mais,….)<br />

• Produzioni puree e succhi di frutta<br />

• Produzioni di frutta sciroppata<br />

• Produzioni di marmellate e<br />

semilavorati <strong>per</strong> yogurt e gelati<br />

• Produzione e confezionamento di<br />

vegetali surgelati<br />

• Produzione e confezionamento<br />

di piatti pronti surgelati a base di<br />

vegetali<br />

• Produzioni di vegetali della quarta<br />

e quinta gamma<br />

• Produzione di sottoli e sottaceti<br />

• Produzione di succhi a base di<br />

agrumi<br />

• Lavorazione e confezionamento<br />

della frutta secca<br />

• Produzione di frutta candita e<br />

marrons glacè<br />

• Frigoconservazione della frutta e<br />

della verdura<br />

• Lavorazione e frittura patate e<br />

chips<br />

La sanifi cazione nei settori so sopraelencati opraelencati non on è descritta <strong>per</strong> <strong>per</strong> tipologia tipologia produttiva produttiva bensì bensì <strong>per</strong> <strong>per</strong> applicazione; applicazione; questo questo <strong>per</strong> <strong>per</strong> evitare evitare di<br />

ripetere le stesse applicazioni<br />

i <strong>per</strong> ogni settore produttivo.<br />

Le applicazioni che si diff eren erenziano nziano tra un settore e l’altro vengono evidenziate al fi ne di rappresentarne almeno le principali.<br />

Spesso una singola azienda che cche<br />

presenta diverse linee produttive esegue produzioni diff erenziate nel corso dell’anno e come<br />

tale rappresenta rappresenta molteplici settori seettori<br />

produttivi.<br />

produttivi.<br />

- 1 -


- 2 -<br />

Le principali applicazioni<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

Gestione igienica dei pastorizzatori a pioggia<br />

Lavaggio meccanico a spruzzo di contenitori e attrezzature<br />

Sanificazione delle su<strong>per</strong>fici a<strong>per</strong>te<br />

Pulizia e lavaggio pavimenti<br />

Lavaggi <strong>per</strong> immersione e riempimento<br />

Lubrificazione dei nastri di trasporto<br />

Lavaggi manuali delle su<strong>per</strong>fici e delle attrezzature<br />

Sanificazione nelle produzioni vegetali di quarta gamma<br />

Sanificazione nelle lavorazioni di prima gamma e frigoconservazione dei vegetali<br />

Sanificazione delle friggitrici<br />

Rimozione della pietra vegetale<br />

Gestione igienica del confezionamento asettico<br />

Sanificazione delle mani<br />

Controllo, monitoraggio e lotta agli infestanti<br />

Su<strong>per</strong>fici non produttive


Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

Nell’industria di lavorazione dei<br />

vegetali i lavaggi <strong>per</strong> circolazione<br />

possono riguardare prodotti<br />

completamente diversi (succhi di<br />

frutta, puree di frutta, passata<br />

di pomodoro, frutta sciroppata,<br />

marmellate, ...) e come tale le<br />

applicazioni saranno diversifi cate in<br />

relazione ai residui ed alle tecnologie<br />

produttive impiegate.<br />

I sistemi C.I.P saranno quindi molteplici,<br />

ma comunque tutti riconducibili a tre<br />

grandi gruppi ed in particolare:<br />

• C.I.P. chiusi (la soluzione ricircola<br />

<strong>per</strong> un certo <strong>per</strong>iodo di tempo<br />

nello stesso circuito)<br />

Lavaggi C.I.P. - Puree di frutta<br />

PRODUZIONE PUREA DI FRUTTA<br />

ZONA SCARICO<br />

FRUTTA<br />

VASCHE <strong>LA</strong>VAGGIO<br />

CERNITA<br />

TRITURATORE<br />

CUOCITORE<br />

PASSATRICE<br />

RAFFINATRICE<br />

DISAERATORE<br />

PASTORIZZATORE<br />

(fascio tubiero o<br />

piastre)<br />

RIEMPIMENTO<br />

TANKS STERILI<br />

CIP 1<br />

CIP 2<br />

CIP 3<br />

• C.I.P. a<strong>per</strong>ti detti anche semicip (la soluzione passa solo una volta <strong>per</strong> tutto il<br />

circuito essendo il circuito medesimo a<strong>per</strong>to)<br />

• C.I.P. chiusi con recu<strong>per</strong>o delle soluzioni (la soluzione viene, dopo il<br />

necessario reintegro, riutilizzata <strong>per</strong> i successivi lavaggi; tali lavaggi sono<br />

poco praticabili <strong>per</strong>ché le soluzioni si contaminano e diventano spesso<br />

inutilizzabili <strong>per</strong> l’elevato volume dei residui che contengono).<br />

In alcuni settori all’interno dei quali si lavora soprattutto “<strong>per</strong> campagne” il<br />

completo lavaggio <strong>per</strong> circolazione degli impianti produttivi (pastorizzatori,<br />

serbatoi, concentratori, ...) non viene eff ettuato con cadenza prefi ssata<br />

(giornaliera/fi ne turno) bensì solo <strong>per</strong>iodicamente quando si riduce l’effi cienza<br />

termica o idraulica del sistema.<br />

Per certe lavorazioni, invece, la gestione del C.I.P. è molto meno fl essibile anche<br />

<strong>per</strong>ché il prodotto trattato richiede accorgimenti igienici precisi e inderogabili <strong>per</strong><br />

poter essere confezionato e garantito sia dal punto di vista igienico che della sua<br />

shelf life e arrivare al consumo in condizioni ottimali.<br />

C.I.P. Tipo di sporco Applicazione<br />

Frequenza<br />

C.I.P. 1<br />

Cuocitore/<br />

gruppo<br />

raffinazione<br />

(C.I.P. a<strong>per</strong>to)<br />

C.I.P. 2<br />

Pastorizzatore<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 3<br />

Tanks<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

Residui organici<br />

parzialmente<br />

carbonizzati e<br />

freschi/fi bre/<br />

zuccheri<br />

Residui organici<br />

carbonizzati<br />

Residui di purea<br />

freschi<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 4-6% a<br />

40°C <strong>per</strong> 40-50’ utilizzando<br />

Deogen VS7 o Profi le VC71<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 5-6% a<br />

85°C <strong>per</strong> 50’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Additivare alla soluzione 1-2%<br />

di BoosterVB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 2-3% a<br />

freddo <strong>per</strong> 20-25’ utilizzando<br />

Deogen VS7 o Profi le VC71<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

1<br />

- 3 -


1<br />

- 4 -<br />

Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

Lavaggi C.I.P. - Succhi di frutta<br />

PRODUZIONE SUCCHI DI FRUTTA<br />

BATCH DI<br />

PREPARAZIONE<br />

PASSATRICE<br />

RAFFINATRICE<br />

DISAERATORE<br />

OMOGENIZZATORE<br />

PASTORIZZATORE<br />

RIEMPIMENTO<br />

PASTORIZZATORE<br />

A PIOGGIA<br />

(solo su vetro)<br />

CIP 1<br />

VETRO<br />

BRIK<br />

P<strong>LA</strong>STICA ASETTICO<br />

<strong>LA</strong>TTINE<br />

CIP 2<br />

C.I.P. Tipo di sporco Applicazione<br />

Frequenza<br />

C.I.P. 1<br />

Batch<br />

preparazione/<br />

gruppo<br />

raffi nazione/<br />

omogenizzazione/<br />

pastorizzazione<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 2<br />

Riempitrice<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

Residui organici<br />

freschi e<br />

carbonizzati<br />

Residui organici<br />

freschi e/o<br />

cotti a seconda<br />

della confezione<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 3-4% a<br />

75-80°C <strong>per</strong> 40-45’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Additivare alla soluzione 1-2%<br />

di BoosterVB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 3-4% a<br />

75-80°C <strong>per</strong> 40-45’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Additivare alla soluzione 1-2%<br />

di BoosterVB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione


Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

Lavaggi C.I.P. - Frutta sciroppata e marmellate<br />

PRODUZIONE<br />

FRUTTA SCIROPPATA<br />

CONFERIMENTO PRODOTTO<br />

CALIBRATURA<br />

DEPICCIO<strong>LA</strong>TURA<br />

DENOCCIO<strong>LA</strong>TURA<br />

DETORSO<strong>LA</strong>TURA<br />

PE<strong>LA</strong>TURA<br />

CERNITA<br />

TUBAZIONE TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

RIEMPITRICE E COLMATRICE<br />

AGGRAFFATRICE<br />

INCAPSU<strong>LA</strong>TRICE<br />

STERILIZZATORE<br />

CIP 1<br />

CIP 2<br />

PRODUZIONE<br />

MARMEL<strong>LA</strong>TA E CONFETTURA<br />

ARRIVO FRUTTA SURGE<strong>LA</strong>TA<br />

TAVOLI DI PREPARAZIONE<br />

TRITURATORE<br />

NASTRO CERNITA FRUTTA<br />

CERNITA<br />

NASTRO TRASPORTO<br />

PRODOTTO + ZUCCHERO<br />

VASCHE DI CONGE<strong>LA</strong>MENTO<br />

BOLLE DI COTTURA<br />

RIEMPIMENTO<br />

CIP 1<br />

C.I.P. Tipo di sporco Applicazione<br />

Frequenza<br />

FRUTTA SCIROPPATA<br />

C.I.P. 1<br />

Tubazione di<br />

trasporto<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 2<br />

Riempitrice e<br />

colmatrice<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 3<br />

Tubazione e<br />

pastorizzatore a<br />

piastre (liquido<br />

di governo)<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

Residui organici<br />

freschi<br />

Residui organici<br />

zuccherini<br />

Residui organici<br />

zuccherini cotti<br />

MARMEL<strong>LA</strong>TA E CONFETTURA<br />

C.I.P. 1<br />

Vasche di<br />

scongelamento/<br />

bolle di cottura/<br />

accumulo e<br />

riempimento<br />

(C.I.P.<br />

a<strong>per</strong>to/chiuso)<br />

Residui organici<br />

caramellati e<br />

zuccherini<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 2-3% a<br />

freddo <strong>per</strong> 40-50’ utilizzando<br />

Deogen VS7 o Profi le VC71<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 2-3% a<br />

freddo <strong>per</strong> 40-50’ utilizzando<br />

Deogen VS7 o Profi le VC71<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione all’ 1-2% a<br />

40-50°C <strong>per</strong> 20-25’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 4-5% a<br />

70-75°C <strong>per</strong> 30-60’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Additivare alla soluzione 1-2%<br />

di BoosterVB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

o almeno<br />

ogni fi ne<br />

settimana<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

o almeno<br />

ogni fi ne<br />

settimana<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

o almeno<br />

ogni fi ne<br />

settimana<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

o almeno<br />

ogni fi ne<br />

settimana<br />

N.B. In alternativa ai prodotti citati è possibile utilizzare un monoprodotto caustico<br />

con ossidanti in polvere (Voldar VC98) da utilizzare al 3-4% a 70-75°C <strong>per</strong> 30-60’.<br />

1<br />

- 5 -


1 Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

- 6 -<br />

Lavaggi C.I.P. - Lavorazione passata di pomodoro<br />

PRODUZIONE PASSATA DI POMODORO<br />

ZONA SCARICO POMODORO<br />

VASCHE DI <strong>LA</strong>VAGGIO E CERNITA<br />

TRITURATORE<br />

CUOCITORE (HOT BREAK/COLD BREAK)<br />

PASSATRICE<br />

RAFFINATRICE<br />

DISAERATORE<br />

PASTORIZZATORE<br />

RIEMPIMENTO TANKS STERILI<br />

CIP 1<br />

CIP 4<br />

CIP 5<br />

BATCH PREPARAZIONE DISAERATORE OMOGENEIZZATORE<br />

CIP 2<br />

CIP 2<br />

CIP 3<br />

PASTORIZZATORE<br />

RIEMPIMENTO<br />

BRIK P<strong>LA</strong>STICA VETRO<br />

C.I.P. Tipo di sporco Applicazione<br />

Frequenza<br />

C.I.P. 1<br />

Cuocitore/<br />

gruppo<br />

raffi nazione<br />

(C.I.P. a<strong>per</strong>to)<br />

C.I.P. 2<br />

Linea<br />

riempimento<br />

(dal batch di<br />

preparazione<br />

alla riempitrice)<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 3<br />

Riempimento<br />

asettico e vetro<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 4<br />

Pastorizzatore<br />

<strong>per</strong> riempimento<br />

tank sterili<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 5<br />

Riempimento<br />

tank sterili<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

Residui organici<br />

misti,<br />

carbonizzati e<br />

freschi<br />

Residui organici<br />

misti,<br />

carbonizzati e<br />

freschi<br />

Residui organici<br />

freschi<br />

Residui organici<br />

misti,<br />

carbonizzati e<br />

freschi<br />

Residui organici<br />

freschi<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 4-5% a<br />

40°C <strong>per</strong> 30-35’ utilizzando<br />

Deogen VS7 o Profi le VC71<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 3-4% a<br />

75-80°C <strong>per</strong> 40-45’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Additivare alla soluzione 1%<br />

di Booster VB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Come il lavaggio precedente<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 4-5% a<br />

80-85°C <strong>per</strong> 45-50’ utilizzando<br />

Britestar VC12 o Quattro Plus<br />

VC74 o Total VC2<br />

• Additivare alla soluzione 1%<br />

di Booster VB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 2-3% a<br />

freddo (max 40°C) <strong>per</strong> 30-35’<br />

utilizzando Deogen VS7 o<br />

Profi le VC71<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni<br />

svuotamento


Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

Lavaggi C.I.P. - Pomodoro (concentrato)<br />

PRODUZIONE<br />

CONCENTRATO DI POMODORO<br />

ZONA SCARICO<br />

POMODORO<br />

VASCHE DI<br />

<strong>LA</strong>VAGGIO<br />

CERNITA<br />

TRITURATORE<br />

CONCENTRATORE<br />

DOPPIO/TRIPLO<br />

EFFETTO<br />

PASTORIZZATORE<br />

(FASCI TUBIERI)<br />

RIEMPIMENTO<br />

FUSTI ASETTICI<br />

CIP 1<br />

CIP 2<br />

CIP 3<br />

RIEMPIMENTO<br />

TANK STERILI<br />

C.I.P.<br />

C.I.P. 1<br />

Concentratore<br />

continuo<br />

Doppio/triplo<br />

eff etto<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 1<br />

Concentratore<br />

discontinuo<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 2<br />

Pastorizzatore<br />

a fascio tubiero<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 3<br />

Riempimento<br />

fusti asettici<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

C.I.P. 4<br />

Riempimento<br />

tank sterili<br />

(C.I.P. chiuso)<br />

Tipo di<br />

sporco<br />

Residui<br />

organici<br />

carbonizzati<br />

Residui<br />

organici<br />

carbonizzati<br />

Residui<br />

organici<br />

carbonizzati<br />

Residui<br />

organici<br />

freschi<br />

Residui<br />

organici<br />

freschi<br />

Applicazione<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 6-8% a<br />

80-85°C <strong>per</strong>120’ utilizzando<br />

Quattro Plus VC74 o Total VC2<br />

o Breltak VC20<br />

• Additivare alla soluzione 1%<br />

di Booster VB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Passare con soluzioni acide<br />

disincrostanti (Su<strong>per</strong> Dilac VA4)<br />

al 2-3% o più a 60°C <strong>per</strong> 30’ o più<br />

se necessario<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Come il lavaggio precedente<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 5-6% a<br />

80-85°C <strong>per</strong> 60’ utilizzando<br />

Quattro Plus VC74 o Total VC2<br />

o Breltak VC20<br />

• Additivare alla soluzione 1-2%<br />

di Booster VB31 (<strong>per</strong>ossido)<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Passare con soluzioni acide<br />

disincrostanti (Su<strong>per</strong> Dilac VA4)<br />

al 2% a 60°C <strong>per</strong> 30’<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Risciacquare abbondentemente<br />

• Lavare con soluzione al 2-3% a<br />

freddo (o max 40°C) <strong>per</strong> 30-35’<br />

utilizzando Deogen VS7 o<br />

Profi le VC712<br />

• Risciacquare e scaricare<br />

• Come il lavaggio precedente<br />

Frequenza<br />

Ogni fi ne<br />

produzione/<br />

fi ne campagna.<br />

In alternativa ai<br />

prodotti citati si<br />

può utilizzare<br />

(Voldar VC98) un<br />

prodotto caustico<br />

in polvere ad<br />

azione ossidante.<br />

Ogni fi ne<br />

campagna<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni<br />

svuotamento<br />

Le lavorazioni di pomodoro triturato, cubettato, a fette, pelato… non prevedono lavaggi<br />

C.I.P e, come tali, i lavaggi delle linee di lavorazione prevedono solo “lavaggi di su<strong>per</strong>fici<br />

a<strong>per</strong>te”; le su<strong>per</strong>fici non facilmente raggiungibili con lance dovranno ovviamente essere<br />

smontate <strong>per</strong> poter essere deterse opportunamente (vedere i capitoli 3 e 8).<br />

1<br />

- 7 -


1 Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

- 8 -<br />

In sostanza <strong>per</strong> quanto attiene i<br />

lavaggi <strong>per</strong> circolazione possiamo<br />

riassumere i seguenti concetti di base:<br />

• se il residuo è solo fresco e non<br />

trattato termicamente il lavaggio<br />

non richiede prodotti particolarmente<br />

caustici né tempi lunghi ed un<br />

semplice cloroattivo completo può<br />

essere suffi ciente <strong>per</strong> una buona<br />

detersione;<br />

Prodotto<br />

Caratteristiche<br />

• se invece il residuo da rimuovere ed asportare è sottoposto a trattamenti termici<br />

si rende necessario utilizzare prodotti fortemente caustici (meglio se addittivati<br />

con ossidanti) <strong>per</strong> tempi lunghi.<br />

Nel caso del pomodoro <strong>per</strong>iodicamente è opportuno intervenire anche con un<br />

passaggio acido disincrostante (Su<strong>per</strong> Dilac/Pascal);<br />

• se l’età dello sporco è elevata occorre aumentare le concentrazioni ed i tempi<br />

relativi al lavaggio <strong>per</strong> ottenere i risultati desiderati.<br />

Le specialità detergenti utilizzabili nei lavaggi C.I.P. dei principali cicli produttivi<br />

relativi alle lavorazioni dei vegetali vengono riassunte dalla seguente tabella.<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

Settori<br />

Detergente liquido fortemente<br />

Quattro Plus VC74 2 - 8% Tutti i settori del conserviero<br />

caustico completo<br />

Teme il gelo<br />

Detergente liquido caustico<br />

Britestar VC12 2 - 8% Tutti i settori del conserviero<br />

completo<br />

Detergente liquido fortemente<br />

Total VC2 2 - 8% Tutti i settori del conserviero<br />

caustico completo<br />

Note<br />

Contiene soda e<br />

potassa<br />

Detergente in polvere<br />

Breltak VC20 1 - 6% Tutti i settori del conserviero Diffi cile da dosare<br />

fortemente caustico completo<br />

Voldar VC98<br />

Detergente in polvere<br />

fortemente caustico completo ad<br />

azione ossidante<br />

1 - 6%<br />

Detergente liquido cloroattivo<br />

Deogen VS7 1 - 5%<br />

(550 ppm)<br />

Detergente liquido cloroattivo<br />

Profile VC71 1 - 5%<br />

(350 ppm)<br />

Su<strong>per</strong> Dilac VA4 Disincrostante acido forte<br />

1 - 3%<br />

Pascal VA5<br />

Disincrostante acido forte<br />

1 - 3%<br />

Booster VB31 Additivo ossidante<br />

1 - 2%<br />

Additivo ossidante ad azione<br />

Divo Peroxy VB70 0,5 - 2%<br />

sequestrante ed antischiumogena<br />

Antifoam HD VB3<br />

Kompleet VB67<br />

Brightwash VB14<br />

Additivo antischiuma <strong>per</strong> lavaggi<br />

C.I.P. a caldo<br />

Additivo completo da aggiungere<br />

direttamente alla soda caustica<br />

Additivo ad altissima attività<br />

detergente, antischiumogena e<br />

sequestrante<br />

In base alle<br />

esigenze<br />

3 - 10%<br />

sul volume di<br />

soda al 30%<br />

5 - 15%<br />

sulla soda secca<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

(purchè il C.I.P. abbia uno sfi ato)<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

(residui freschi)<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

(residui freschi)<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

dove occorra disincrostare<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

dove occorra disincrostare<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

dove occorra un’azione ossidante<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

dove occorra un’azione ossidante<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

Tutti i settori del conserviero<br />

Non necessita di<br />

additivazione di<br />

<strong>per</strong>ossido d’idrogeno<br />

Contiene potassa<br />

caustica<br />

Contiene acidi<br />

minerali forti<br />

Contiene acidi<br />

minerali forti<br />

Contiene <strong>per</strong>ossido<br />

d’idrogeno<br />

Additivo utilizzabile<br />

soprattutto <strong>per</strong> soda<br />

caustica<br />

Contiene tensioattivi<br />

non ionici<br />

Il prodotto è stabile<br />

nella soda al 30%<br />

Il prodotto non è<br />

stabile nella soda e,<br />

come tale, va<br />

utilizzato al momento


Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

Utilizzo dei <strong>per</strong>ossidi nei processi di emergenza<br />

Come avrete avuto modo di vedere<br />

nelle tabelle relative ai lavaggi <strong>per</strong><br />

circolazione spesso vengono utilizzati<br />

degli ossidanti come additivi al<br />

processo di detergenza; in particolare<br />

il Booster VB31(a base di <strong>per</strong>ossidi)<br />

ed il nuovo Divo Peroxy VB70 un<br />

additivo particolarmente interessante<br />

oltre che <strong>per</strong> il suo potere ossidante<br />

anche <strong>per</strong> la sua spiccata attività<br />

antischiumogena e sequestrante.<br />

I prodotti a base di <strong>per</strong>ossidi d’idrogeno<br />

si decompongono liberando ossigeno:<br />

tale reazione viene catalizzata dal<br />

calore e dall’alcalinità e quindi a<br />

maggior ragione se aggiunti ai<br />

tradizionali prodotti caustici <strong>per</strong> C.I.P.<br />

potenziano l’attività del detergente<br />

migliorando le <strong>per</strong>formance lavanti<br />

del sistema.<br />

Di particolare interesse è il fenomeno<br />

attraverso il quale le particelle gassose<br />

di ossigeno, che si liberano dalla<br />

soluzione, provocano il distacco e la<br />

frantumazione dello sporco dalle<br />

su<strong>per</strong>fi ci. Questa particolare<br />

caratteristica dei <strong>per</strong>ossidi può con<br />

successo essere sfruttata nei processi<br />

di detergenza che implicano la<br />

rimozione di sostanza organica da<br />

substrati complessi (tubazioni, parti<br />

inaccessibili di macchinari e impianti,<br />

su<strong>per</strong>fi ci complesse…) sui quali non è<br />

sempre possibile arrivare con pressioni<br />

o tem<strong>per</strong>ature elevate o semplicemente<br />

<strong>per</strong> velocizzare e catalizzare il<br />

processo di detersione aggiungendovi una microazione meccanica di distacco<br />

combinata ad una azione ossidante sullo sporco. All’azione bagnante,<br />

sospensivante e tensioattiva del detergente si aggiunge l’azione meccanica di<br />

distacco e frantumazione dello sporco determinata dalle particelle gassose di<br />

ossigeno che si liberano a contatto con la sostanza organica: il risultato che ne<br />

consegue è un deciso miglioramento dell’effi cacia del lavaggio tale da consentire<br />

la possibilità di ridurre i tempi di lavaggio e conseguentemente i consumi d’acqua.<br />

Il <strong>per</strong>ossido d’idrogeno presenta oltretutto la capacità di rimuovere gli odori.<br />

A titolo esemplifi cativo viene riportato l’utilizzo consigliato <strong>per</strong> la pulizia di<br />

su<strong>per</strong>fi ci fredde e calde nel settore del pomodoro ed in particolare:<br />

SERBATOI E LINEE DI TRASFERIMENTO DEL PRODOTTO <strong>LA</strong>VORATO<br />

A FREDDO (POMODORO)<br />

Il mix di prodotto/additivo può variare<br />

in funzione di diverse variabili quali la<br />

tem<strong>per</strong>atura di lavaggio, il fatto che la<br />

soluzione sia recu<strong>per</strong>ata o meno, il tipo di<br />

utenza da lavare, etc. Di seguito si riporta<br />

un approccio standard <strong>per</strong> la pulizia di<br />

utenze dove la contaminazione è “fresca”,<br />

ovvero dove il prodotto alimentare non<br />

è stato sottoposto a trattamenti termici<br />

nella sua lavorazione:<br />

Detergente % (p/p) Additivo<br />

% (p/p)<br />

Diverspray VC13<br />

Quattro Plus VC74<br />

Total VC2<br />

Britestar VC12<br />

Distar 44 VC81<br />

Voldar VC98<br />

(polvere)<br />

1,5 - 2,0<br />

1,5 - 2,0<br />

1,5 - 2,0<br />

2,0 - 2,5<br />

1,5 - 2,0<br />

1,0 - 2,0<br />

DivoPeroxy VB70<br />

Booster VB31<br />

0,5 - 1,0<br />

0,5 - 1,0<br />

1<br />

- 9 -


1 Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

-10 -<br />

PASTORIZZATORI E LINEE DI SOSTA (TRATTAMENTO TERMICO) PER<br />

PASSATA DI POMODORO<br />

Il mix di prodotto/additivo può variare in funzione di diverse variabili quali la<br />

tem<strong>per</strong>atura di lavaggio, il fatto che la soluzione sia recu<strong>per</strong>ata o meno, il tipo di<br />

utenza da lavare, etc.<br />

Di seguito si riporta un approccio standard <strong>per</strong> la pulizia di utenze dove la<br />

contaminazione è stata “denaturata” dai trattamenti termici cui è stato sottoposto<br />

il prodotto alimentare nella sua lavorazione.<br />

Detergente % (p/p) Additivo<br />

% (p/p)<br />

Diverspray VC13<br />

Quattro Plus VC74<br />

Total VC2<br />

Britestar VC12<br />

Distar 44 VC81<br />

Voldar VC98<br />

(polvere)<br />

4,0<br />

4,0<br />

4,0<br />

5,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

L’additivo ossidante può essere dosato<br />

manualmente nel polmoncino di<br />

ricircolo, se il volume della soluzione di<br />

lavaggio è ridotto (< 100 litri).<br />

Laddove si esegue un processo di<br />

trattamento termico del prodotto o<br />

dove i volumi in gioco sono importanti<br />

(> 100 litri) e quindi si registrasse la<br />

necessità di dover dosare signifi cative<br />

quantità di ossidante si consiglia un<br />

dosaggio in linea in continuo come da<br />

schema.<br />

DivoPeroxy VB70<br />

Booster VB31<br />

1,0 - 2,0<br />

1,0 - 2,0<br />

Una corretta gestione dei tempi garantisce l’ottenimento del risultato senza<br />

compromettere i consumi della risorsa acqua.<br />

Durante lo start-up i nostri tecnici sono a disposizione <strong>per</strong> ottimizzare i risciacqui<br />

attraverso lo studio delle fasi di transizione del CIP e la verifi ca delle corrette<br />

tempistiche come di seguito mostrato.<br />

PRE<strong>LA</strong>VAGGIO: analisi della torbidità<br />

RISCIACQUO FINALE: analisi del pH<br />

Tempo min.


Lavaggi <strong>per</strong> circolazione (C.I.P.)<br />

La disinfezione degli impianti e delle su<strong>per</strong>fi ci chiuse<br />

La disinfezione <strong>per</strong> circolazione viene diffi cilmente praticata nel settore<br />

conserviero ad eccezione di sottosettori specifi ci quali il confezionamento e la<br />

produzione dei succhi di frutta e altre lavorazioni <strong>per</strong> le quali si rende necessario<br />

disinfettare gli impianti dopo averli detersi.<br />

La disinfezione avviene quasi sempre <strong>per</strong> invasamento degli impianti e delle<br />

su<strong>per</strong>fi ci a rischio; i principali prodotti utilizzati sono a base di <strong>per</strong>acidi ed in<br />

particolare:<br />

Prodotto Caratteristiche<br />

Conc. d’uso<br />

Divosan Plus VT53<br />

Presidio Medico Chirurgico<br />

Reg. Min. Sal. n. 19001<br />

Divosan Activ VT5<br />

Presidio Medico Chirurgico<br />

Reg. Min. Sal. n. 18941<br />

Divosan Forte VT6<br />

Presidio Medico Chirurgico<br />

Reg. Min. Sal. n. 12726<br />

Divosan C<br />

5% <strong>per</strong>acetico<br />

14% acqua ossigenata<br />

5% <strong>per</strong>acetico<br />

24% acqua ossigenata<br />

15% <strong>per</strong>acetico<br />

Percitrico e acqua ossigenata<br />

0,3 - 0,5%<br />

0,3 - 0,5%<br />

0,1 - 0,3%<br />

0,4 - 0,8%<br />

ATTENZIONE<br />

• <strong>per</strong> evitare fenomeni di corrosione (pitting) il contenuto di cloruri dell’acqua utilizzata <strong>per</strong> preparare le soluzioni<br />

disinfettanti non deve su<strong>per</strong>are i 25 ppm; in eff etti concentrazioni su<strong>per</strong>iori a questa soglia potrebbero dare origine a<br />

fenomeni corrosivi sugli acciai che, in presenza di <strong>per</strong>acidi, verrebbero comunque amplifi cati.<br />

• l’utilizzo di <strong>per</strong>ossidi e <strong>per</strong>acidi nelle o<strong>per</strong>azioni di detergenza e sanifi cazione in C.I.P. richiede tassativamente la presenza di<br />

sfi ati negli impianti <strong>per</strong> la liberazione di ossigeno che tali prodotti comportano.<br />

1<br />

- 11 -


2<br />

- 12 -<br />

Gestione igienica dei pastorizzatori a pioggia<br />

Nel settore dei vegetali, con particolare<br />

riferimento alle conserve vegetali<br />

sottolio e sott’aceto, il pastorizzatore<br />

denominato a pioggia generalmente è<br />

una macchina a tunnel all’interno della<br />

quale passano i vasetti o le scatole<br />

già ermeticamente chiuse che<br />

subiscono un trattamento termico<br />

fi nale a garanzia dell’igiene e della<br />

sicurezza dei prodotti alimentari.<br />

La pastorizzazione può causare,<br />

soprattutto nel vasetto con chiusura<br />

tramite capsula, la parziale fuoriuscita<br />

di liquido (olio) che imbratta le<br />

confezioni stesse, così come può<br />

succedere che vasetti di vetro possano<br />

“scoppiare o rom<strong>per</strong>si” facendo<br />

fuoriuscire tutto o parte del contenuto;<br />

<strong>per</strong> questo si rende necessario a valle<br />

del pastorizzatore l’inserimento di una<br />

sezione di lavaggio che può essere<br />

parte integrante dello stesso così come<br />

invece può essere una macchina a sé<br />

stante (lavatrice a tunnel).<br />

Per ovvie fi nalità commerciali il<br />

vasetto o la scatola infatti devono<br />

presentarsi puliti, senza residui oleosi e<br />

possibilmente brillanti.<br />

E’ indispensabile gestire in modo idoneo<br />

tutto il trattamento di pastorizzazione<br />

<strong>per</strong> evitare che le confezioni, passando<br />

attraverso il pastorizzatore, possano<br />

“incrostarsi“, sporcarsi, annerirsi e quindi<br />

<strong>per</strong> evitare questi inconvenienti occorre<br />

trattare l’acqua veicolata dal<br />

pastorizzatore con idonei prodotti<br />

chimici. I trattamenti che<br />

vengono eseguiti hanno<br />

quindi la duplice fi nalità di<br />

salvaguardare la confezione<br />

da incrostazioni, sporcamenti,<br />

untuosità, annerimenti così<br />

come proteggere il<br />

pastorizzatore da incrostazioni<br />

e contaminazioni che<br />

potrebbero ridurne l’effi cacia<br />

o peggio ancora favorire<br />

l’instaurarsi di contaminazioni<br />

anche di tipo microbico.<br />

In base ai trattamenti che possono<br />

venire eff ettuati sul pastorizzatore o<br />

sulla lavatrice a valle di quest’ultimo<br />

occorre utilizzare diff erenti prodotti<br />

con scopi e fi nalità diff erenti.<br />

Nella sezione del pastorizzatore<br />

dove è più elevato il salto termico si<br />

rende necessario trattare l’acqua (se<br />

non preventivamente addolcita) con<br />

idonei prodotti ad azione sequestrante<br />

e complessante <strong>per</strong> evitare la<br />

riprecipitazione pitazione dei carbonati sulle<br />

pareti e sugli ugelli del pastorizzatore<br />

così come ome sulla su<strong>per</strong>fi cie cie delle<br />

confezioni. zioni.<br />

Su determinate erminate confezioni e materiali<br />

che possono ossono tendere all’annerimento<br />

si rende de<br />

necessario sario<br />

un apposito posito<br />

additivo vo che<br />

protegge la confezione e scongiura<br />

questa eventualità. Mentre alla fi ne<br />

del processo di pastorizzazione le<br />

confezioni (con particolare riferimento<br />

ai vasetti di vetro) richiedono sempre<br />

un lavaggio sgrassante <strong>per</strong> rimuovere<br />

le untuosità e riportare le loro su<strong>per</strong>fi ci<br />

alla brillantezza originale.<br />

I prodotti <strong>per</strong> la detersione dei vasetti<br />

(o degli altri contenitori del prodotto<br />

fi nito) devono quindi rimuovere i<br />

residui di olio “cotto” insieme alle<br />

tracce di vegetale che questo porta<br />

con sé; <strong>per</strong> fare questo occorrono<br />

prodotti che associno ad una buona<br />

attività sgrassante un elevato<br />

potere sequestrante suffi ciente <strong>per</strong><br />

emulsionare l’olio e quindi rimuoverlo<br />

dalla su<strong>per</strong>fi cie del vasetto.<br />

Tutto ciò deve essere fatto<br />

salvaguardando salvaguardando l’integrità della<br />

capsula del vasetto o la banda stagnata<br />

della scatola e quindi in condizioni di<br />

alcalinità controllata.


Gestione igienica dei pastorizzatori a pioggia<br />

I prodotti specifi ci <strong>per</strong> la gestione del pastorizzatore e della lavatrice dei vasetti vengono dosati automaticamente mediante<br />

centraline che provvedono al trasferimento ed al reintegro nella sezione lavaggio o in quella di risciacquo; questi prodotti sono<br />

descritti nella seguente tabella:<br />

Prodotto Caratteristiche<br />

Conc. d’uso Note<br />

Jarclean VC79<br />

Suma Rinse A5<br />

Suma Crystal A8<br />

Divoflow NBE<br />

Divo SC VB63<br />

Divo RL VB9<br />

Div Aqua B96 VW11<br />

Divergard Care<br />

Detergente emulsionante ad altissima attività<br />

sequestrante<br />

Brillantante <strong>per</strong> acque dolci e di media durezza<br />

Brillantante <strong>per</strong> acque dure<br />

0,3 - 0,6%<br />

In base alla<br />

durezza<br />

In base alla<br />

durezza<br />

Detergente alcalino ad elevata attività sequestrante 0,2 - 0,4%<br />

Additivo sequestrante al risciacquo <strong>per</strong> pastorizzatori a<br />

pioggia<br />

Additivo sequestrante al risciacquo <strong>per</strong> pastorizzatori a<br />

pioggia<br />

Additivo biocida antialghe –slimicida e antibatterico 50 - 500 ppm<br />

Sequestrante antiannerimento <strong>per</strong> contenitori o parti<br />

in alluminio<br />

Da utilizzarsi su qualsiasi<br />

materiale<br />

Suma Rinse A5 viene utilizzato <strong>per</strong><br />

favorire l’asciugatura<br />

Suma Crystal A8 viene utilizzato<br />

<strong>per</strong> favorire l’asciugatura<br />

Da utilizzarsi su materiali resistenti<br />

all’alcalinità<br />

80 - 100 ppm Da utilizzarsi nella zona calda<br />

80 - 100 ppm Da utilizzarsi nella zona calda<br />

150 - 400 ppm Da utilizzarsi nella zona calda<br />

2<br />

- 13 -


3 Lavaggio<br />

- 14 -<br />

meccanico a spruzzo di contenitori<br />

e attrezzature<br />

Nel settore dei vegetali il lavaggio<br />

automatico a spruzzo viene effettuato<br />

<strong>per</strong> lavare contenitori e attrezzature<br />

di ausilio alla produzione (cassette,<br />

pallet in plastica, cassoni di raccolta,<br />

contenitori pallettizzabili, ...); questo<br />

lavaggio viene effettuato mediante<br />

macchine di lavaggio automatico a<br />

tunnel (se il numero di pezzi da lavare<br />

è considerevole) o macchine a cabina<br />

(se il numero dei contenitori è minore).<br />

Il lavaggio automatico a spruzzo è<br />

regolato da 4 parametri fondamentali<br />

ed in particolare:<br />

• forza di impatto generata dalla<br />

pressione e portata dell’acqua<br />

• azione chimica del detergente<br />

utilizzato<br />

• azione termica dovuta alla<br />

tem<strong>per</strong>atura<br />

• tempo di contatto all’interno della<br />

macchina di lavaggio (sezione<br />

lavaggio)<br />

Le macchine di lavaggio generalmente<br />

prevedono le seguenti fasi:<br />

• prelavaggio con sola acqua <strong>per</strong><br />

rimuovere i residui più grossolani<br />

• lavaggio con detergente <strong>per</strong><br />

rimuovere i residui più fi ni rimasti<br />

sulle su<strong>per</strong>fi ci<br />

• risciacquo fi nale <strong>per</strong> eliminare<br />

ogni traccia di contaminazione e di<br />

detergente.<br />

Generalmente le attrezzature da lavare<br />

sono le seguenti:<br />

• cassette (prodotto fi nito, semilavorato<br />

o di raccolta in campo)<br />

• cassoni (raccolta e stoccaggio di frutta)<br />

• cisternette o contenitori pallettizzabili<br />

contenenti frutta conservata<br />

• pallet in plastica<br />

• parti smontabili<br />

di macchinari<br />

e utensili di<br />

lavorazione.<br />

I prodotti che vengono di norma utilizzati <strong>per</strong> il lavaggio di queste attrezzature<br />

sono riportati nella tabella sottostante:<br />

Prodotto<br />

Britestar VC12<br />

Profile VC71<br />

Divoflow NBE<br />

Divoflow NTC VC26<br />

Polypro VC17<br />

Capture VC16<br />

Caratteristiche Conc. d’uso Note<br />

Detergente fortemente<br />

alcalino<br />

Detergente alcalino<br />

cloroattivo<br />

Detergente alcalino ad<br />

alta sequestrazione<br />

Detergente alcalino <strong>per</strong><br />

su<strong>per</strong>fi ci delicate<br />

0,5 - 1,0%<br />

0,5 - 1,0%<br />

(a freddo)<br />

Acciaio, plastica<br />

Acciaio, plastica<br />

0,5 - 1,0% Acciaio, plastica<br />

1,0 - 2,0%<br />

Acciaio, plastica,<br />

su<strong>per</strong>fi ci delicate


Sanifi cazione<br />

delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te 4<br />

Le su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te comprendono<br />

tutte le zone visibili dello stabilimento<br />

o comunque tutte le parti degli<br />

impianti di produzione facilmente<br />

raggiungibili direttamente o con<br />

semplici o<strong>per</strong>azioni di smontaggio.<br />

Appartengono alle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te<br />

le linee di lavorazione incluso<br />

i macchinari a<strong>per</strong>ti o apribili, i<br />

pavimenti sottostanti a tali linee, le<br />

pareti che le racchiudono e più in<br />

generale tutte le su<strong>per</strong>fi ci sanifi cabili<br />

attraverso lance idriche in pressione.<br />

A diff erenza di altri settori<br />

merceologici<br />

(carne, latte,...) il<br />

settore relativo<br />

alla lavorazione<br />

dei vegetali,<br />

presentando spesso<br />

trattamenti di<br />

pastorizzazione<br />

fi nale, necessita<br />

più di pulizia e<br />

lavaggio che non di<br />

disinfezione vera e<br />

propria. Per questo<br />

le industrie<br />

conserviere<br />

concentrano la<br />

sanifi cazione delle<br />

su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te puntando sulla<br />

detersione ben consapevoli <strong>per</strong>ò che<br />

è opportuno, al fi ne di rimuovere le<br />

patine vegetali, utilizzare prodotti ad<br />

azione ossidante (cloroattivi o alcalini<br />

associati a <strong>per</strong>ossidi).<br />

E’ inoltre opportuno sottolineare<br />

un’altra importante diff erenza tra il<br />

settore delle conserve vegetali e quello<br />

dei de<strong>per</strong>ibili in genere: nelle conserve<br />

vegetali si lavora praticamente<br />

sempre “<strong>per</strong> campagne” senza reali<br />

fermi produttivi e ciò comporta tempi<br />

limitati fra la fi ne di un turno e l’inizio<br />

del successivo.<br />

Tutto ciò determina lavaggi “tirati”<br />

e forse un po’ approssimativi<br />

giornalmente o a fi ne turno e lavaggi<br />

in profondità a fi ne settimana.<br />

La procedura relativa alla sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te generalmente<br />

comprende:<br />

• rimozione di ciò che può creare intralcio (imballaggi, cartoni, ...)<br />

• smontaggio delle parti rimovibili e co<strong>per</strong>tura delle parti sensibili all’acqua ed<br />

all’umidità<br />

• rimozione con getti d’acqua (getto libero o in bassa pressione) di tutti i<br />

residui grossolani (prelavaggio o, in qualche caso, lavaggio giornaliero)<br />

• distribuzione delle schiume o dei gel possibilmente ad azione ossidante<br />

• attesa <strong>per</strong> favorire il contatto (circa 10/15 minuti)<br />

• risciacquo della sospensione sporco-detergente<br />

• drenaggio delle soluzioni residue dai pavimenti<br />

• disinfezione delle su<strong>per</strong>fici che lo richiedono in base al tipo di<br />

lavorazione effettuata<br />

In base alla<br />

chimica delle<br />

contaminazioni<br />

ed alla durezza<br />

dell’acqua è<br />

opportuno<br />

<strong>per</strong>iodicamente<br />

intervenire con la<br />

detersione acida<br />

anche al fine di<br />

prevenire o evitare<br />

laboriose o<strong>per</strong>azioni<br />

di disincrostazione<br />

<strong>per</strong> rimuovere<br />

le incrostazioni<br />

calcaree o miste che<br />

dovessero formarsi<br />

nel tempo.<br />

- 15 -


4<br />

- 16 -<br />

Sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te<br />

Prodotto<br />

Deltafoam VF8L<br />

Diverfoam SMS<br />

HD VF22<br />

Unifoam VF34<br />

HD Plusfoam VF1<br />

Easyfoam VF32<br />

Hypofoam VF6<br />

Diverfoam SMS<br />

Chlor VF22<br />

Acifoam VF10<br />

Aciplusfoam VF9<br />

Dilacfoam VF13<br />

Sanigel VG4<br />

Su<strong>per</strong>foam VF3<br />

Su<strong>per</strong>gel VG3<br />

Acigel VG7<br />

Caratteristiche<br />

Detergente schiumogeno<br />

a bassa alcalinità<br />

Detergente schiumogeno<br />

ad alto potere sequestrante<br />

Detergente schiumogeno<br />

ad alta alcalinità<br />

Detergente schiumogeno<br />

cloroattivo (130 ppm 1%)<br />

Detergente schiumogeno<br />

cloroattivo (400 ppm)<br />

Detergente schiumogeno<br />

cloroattivo <strong>per</strong> tutte le<br />

su<strong>per</strong>fi ci (240 ppm)<br />

Detergente schiumogeno<br />

acido<br />

Detergente sanitizzante<br />

schiumogeno acido<br />

Gel detergente /<br />

sanitizzante alcalino<br />

Detergente schiumogeno<br />

caustico<br />

Diversey dispone inoltre di una<br />

tecnologia nuova particolarmente<br />

avanzata <strong>per</strong> la detergenza delle<br />

su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te: si tratta di una<br />

gamma di formulazioni che uniscono<br />

le <strong>per</strong>formance dei gel alla<br />

semplicità o<strong>per</strong>ativa delle schiume.<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

Prodotto<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

Gel detergente caustico 3 - 5%<br />

Gel detergente acido 3 - 5%<br />

EnduroChlor VE5<br />

EnduroEco VE9<br />

EnduroSu<strong>per</strong> VE3<br />

Informazioni utili<br />

Da utilizzare su leghe leggere e<br />

metalli dolci<br />

Da utilizzare in caso di acque<br />

dure in abbinamento a <strong>per</strong>ossido<br />

d’idrogeno<br />

Da utilizzare <strong>per</strong> residui cotti o<br />

polimerizzati in abbinamento a<br />

<strong>per</strong>ossido d’idrogeno<br />

Da utilizzare <strong>per</strong> detergere e<br />

sbiancare. Non utilizzare su leghe<br />

Da utilizzare <strong>per</strong> detergere e<br />

sbiancare. Non utilizzare su leghe<br />

Da utilizzare anche su leghe<br />

leggere e metalli dolci<br />

Da utilizzare <strong>per</strong> rimuovere<br />

incrostazioni e calcare<br />

Da utilizzare <strong>per</strong> detergere e<br />

sanifi care anche su<strong>per</strong>fi ci zincate<br />

Da utilizzare <strong>per</strong> detergere e<br />

sanifi care<br />

Da utilizzare su tutte le su<strong>per</strong>fi ci<br />

anche in abbinameno a <strong>per</strong>ossidi<br />

Da utilizzare quando è necessario<br />

aumentare i tempi di contatto<br />

rispetto alle schiume<br />

Da utilizzare quando è necessario<br />

aumentare i tempi di contatto<br />

rispetto alle schiume<br />

Tali prodotti <strong>per</strong> il loro elevato potere detergente (prolungato tempo di<br />

contatto), la semplicità di utilizzo e di erogazione (stesse apparecchiature<br />

delle schiume) e le prestazioni insu<strong>per</strong>abili (rimozione e risciacquo veloce)<br />

rappresentano un vero e proprio passo in avanti nella tecnologia relativa alla<br />

sanificazione delle su<strong>per</strong>fici a<strong>per</strong>te.<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

Caratteristiche<br />

3 - 4% Specialità detergente cloroattiva<br />

3 - 4% Specialità detergente acida<br />

3 - 4% Specialità detergente alcalina


Sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te<br />

Gli impianti di lavaggio delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te<br />

Il tipo di sporco ed i residui spesso<br />

abbondanti (fibre, cascami organici,<br />

pectine, ...) non richiedono, se<br />

rimossi di frequente, l’utilizzo di alte<br />

pressioni che <strong>per</strong>altro sarebbero<br />

sempre sconsigliate <strong>per</strong> la produzione<br />

di aerosol e la ricontaminazione<br />

conseguente.<br />

La scelta impiantistica viene spesso<br />

effettuata in base alle abitudini<br />

del cliente (frequenza dei lavaggi),<br />

all’età dello sporco, alla consistenza<br />

ed al volume dei residui; se si o<strong>per</strong>a<br />

giornalmente o a fine turno lo sporco<br />

è fresco e conseguentemente ci si<br />

può orientare verso la bassa pressione<br />

(20-40 ate); se invece la maggior<br />

parte delle pulizie o dei lavaggi<br />

vengono effettuati a fine settimana o<br />

addirittura a fine campagna è meglio<br />

adottare pressioni d’esercizio più alte.<br />

Generalmente la bassa pressione<br />

Impianto<br />

SecureClean<br />

Impianto<br />

centralizzato c<br />

in<br />

bbassa<br />

pressione<br />

con appositi<br />

sa satelliti carrellati<br />

e non<br />

copre la stragrande maggioranza delle esigenze di lavaggio dei differenti settori;<br />

in qualche caso può essere opportuno affiancare ad un impianto in bassa<br />

pressione una o più idropulitrici <strong>per</strong> singole e specifiche esigenze (sporco vecchio<br />

o carbonizzato).<br />

Lo schema sottostante riassume la logica relativa alla scelte impiantistiche:<br />

Pressione<br />

Frequenza Tipo di sporco<br />

Vantaggi<br />

idrica<br />

Ogni fi ne turno<br />

Ogni giorno<br />

Ogni settimana<br />

A fi ne<br />

campagna<br />

Sporco<br />

organico fresco<br />

Sporco<br />

organico<br />

vecchio<br />

carbonizzato<br />

20 - 40 ate<br />

40 - 100 ate<br />

Migliore<br />

rimozione<br />

dei residui<br />

grossolani.<br />

Nessuna<br />

manutenzione<br />

Migliore<br />

rimozione<br />

dei residui<br />

carboniosi e<br />

vecchi<br />

Soluzioni<br />

Impianto<br />

in bassa<br />

pressione<br />

Impianto in<br />

alta pressione o<br />

multi pressione<br />

4<br />

- 17 -


4<br />

- 18 -<br />

Sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te<br />

La disinfezione delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te<br />

La disinfezione delle su<strong>per</strong>fici a<strong>per</strong>te è una pratica poco diffusa nel settore<br />

conserviero classico mentre è sicuramente più diffusa e soprattutto necessaria<br />

nelle lavorazioni di vegetali freschi o nella produzione di piatti pronti surgelati<br />

a base di vegetali. La disinfezione delle su<strong>per</strong>fici è inoltre indispensabile nei<br />

reparti di confezionamento siano essi di quarta gamma, frutta secca, frutta<br />

candita, semilavorati a base di frutta, piatti pronti, patate e chips, ......<br />

Della gamma di disinfettanti e igienizzanti Diversey, specifici <strong>per</strong> la<br />

disinfezione di su<strong>per</strong>fici a<strong>per</strong>te o disinfezioni <strong>per</strong> immersione, vi ricordiamo:<br />

Prodotto Principio attivo Conc. d’uso Note<br />

Delladet VS2<br />

Reg. Min. Sal. n. 18927<br />

Tego 51<br />

Reg. Min. Sal. n. 2277<br />

Suredis VT1<br />

Reg. Min. Sal. n. 18931<br />

Quaternari d’ammonio<br />

Anfoteri<br />

Alchilammine<br />

Divosan C Acido <strong>per</strong>citrico<br />

Parasan IC Polibiguanidi<br />

Tego Spray<br />

Reg. Min. Sal. n. 3495<br />

Alcosan VT10<br />

Reg. Min. Sal. n. 18645<br />

Suma Sol D4.8<br />

Reg. Min. Sal. n. 18883<br />

Divosan TC86 VS8<br />

Reg. Min. Sal. n. 18858<br />

Alcoli e anfoteri<br />

Alcoli e quaternari<br />

Divodes FG VT29 Alcool isopropilico (70%)<br />

Cloro organico<br />

Divosan Hypochlorite VT3 Cloro inorganico (1150 ppm 1%)<br />

Cloro inorganico (350 ppm 1%)<br />

Deogen VS7 Cloro inorganico (675 ppm 1%)<br />

Diverfoam Active VT70<br />

Peracetico a schiuma<br />

(120 ppm 1%)<br />

1 - 2%<br />

1 - 2%<br />

1 - 2%<br />

1 - 2%<br />

1 - 2%<br />

Tal quale<br />

Tal quale<br />

Tal quale<br />

1 - 2%<br />

0,1 - 1%<br />

0,5 - 1%<br />

0,5 - 1%<br />

2 - 3%<br />

Disinfettante residuale da utilizzare a<br />

spruzzo o ad immersione<br />

Disinfettante residuale da utilizzare a<br />

spruzzo o ad immersione<br />

Disinfettante residuale da utilizzare a<br />

spruzzo o ad immersione<br />

Igienizzante non residuale da utilizzare a<br />

spruzzo o ad immersione<br />

Igienizzante residuale da utilizzare a<br />

spruzzo o ad immersione<br />

Disinfettante alcolico da utilizzare a<br />

spruzzo<br />

Disinfettante alcolico da utilizzare a<br />

spruzzo<br />

Disinfettante alcolico da utilizzare a<br />

spruzzo<br />

Disinfettante cloroattivo da utilizzare <strong>per</strong><br />

CIP/immersione/manuale<br />

Igienizzante cloroattivo concentrato da<br />

utilizzare a spruzzo o ad immersione<br />

Battericida ad azione detergente da<br />

utilizzare a spruzzo/CIP/immersione<br />

Igienizzante ad azione detergente da<br />

utilizzare a spruzzo/CIP/immersione<br />

Igienizzante schiumogeno a base di acido<br />

<strong>per</strong>acetico


Pulizia e lavaggio pavimenti<br />

Occorre distinguere le pavimentazioni<br />

in tre grandi zone diff erenti <strong>per</strong>ché<br />

la pulizia ed il lavaggio di tali zone<br />

è generalmente eff ettuato in modo<br />

diverso <strong>per</strong> motivi logistici legati<br />

anche ad una diversa natura dei residui<br />

e a diff erenti livelli di usura meccanica.<br />

Le zone possono così essere suddivise:<br />

ZONE PRODUTTIVE VERE E<br />

PROPRIE<br />

In tali zone il lavaggio dei pavimenti<br />

avviene insieme ai macchinari ed alle<br />

linee ovvero mediante sistemi a<br />

schiuma/gel in abbinamento ad una<br />

pressione di rete idonea <strong>per</strong> la<br />

rimozione dello sporco (vedere capitolo<br />

“Sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci a<strong>per</strong>te”).<br />

ZONE MAGAZZINO E<br />

STOCCAGGIO<br />

Occorre diversifi care i magazzini delle<br />

materie prime da quelli dei prodotti<br />

fi niti. I magazzini delle materie prime<br />

possono, a seconda di quello che<br />

contengono, essere puliti o lavati<br />

in maniera del tutto diff erente: se<br />

il pavimento è asciutto e la natura<br />

e la granulometria dei residui lo<br />

richiede occorre aspirare le polveri<br />

(motospazzatrice) prima di o<strong>per</strong>are<br />

un vero e proprio lavaggio meccanico<br />

con apposita lavasciuga; se invece i<br />

residui sono <strong>per</strong> lo più umidi occorrerà<br />

rimuovere la parte grossolana con<br />

lance prima di passare con lavasciuga.<br />

Nei magazzini dei prodotti fi niti i<br />

pavimenti non presentano sporchi<br />

pesanti; è quindi possibile intervenire<br />

direttamente con lavasciuga senza<br />

pretrattamenti.<br />

ZONE DI PASSAGGIO/CORRIDOI/ZONE DI CONFEZIONAMENTO<br />

In queste zone i residui presenti sono contenuti ed è generalmente possibile<br />

o<strong>per</strong>are direttamente con lavasciuga senza intervenire con pretrattamenti.<br />

Naturalmente in funzione della<br />

frequenza di lavaggio, della natura<br />

chimica delle contaminazioni presenti<br />

e della tipologia di pavimentazione<br />

occorrerà scegliere il prodotto ed il<br />

sistema abrasivo più idoneo (disco o<br />

spazzola); il doppio passaggio potrà<br />

essere necessario sugli sporchi più<br />

ostinati e meno facilmente <strong>per</strong>meabili.<br />

La tabella sottostante Vi fornisce utili indicazioni circa il prodotto da scegliere in<br />

funzione dello sporco e delle condizioni di utilizzo:<br />

Prodotto<br />

Jarclean VC79<br />

Trak 11<br />

Floorex<br />

Profile VC71<br />

Tipologia<br />

di residuo<br />

• Presenza di oli<br />

vegetali<br />

• Presenza di oli<br />

vegetali e minerali<br />

• Segni di muletti<br />

• Presenza di residui<br />

vecchie ostinati<br />

• Elevata presenza di<br />

residui organici<br />

Swingo XP<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

1,0 - 3,0%<br />

1,0 - 3,0%<br />

1,0 - 3,0%<br />

1,0 - 3,0%<br />

Note<br />

Detergente alcalino adatto<br />

<strong>per</strong> qualsiasi macchina<br />

Detergente debolmente<br />

alcalino adatto <strong>per</strong> qualsiasi<br />

macchina<br />

Detergente sgrassante<br />

adatto <strong>per</strong> la rimozione di<br />

contaminazioni vecchie<br />

e tenaci. Additivato con<br />

Booster VB31 migliora le<br />

prestazioni<br />

Detergente caustico<br />

cloroattivo<br />

Swingo 4000<br />

5<br />

- 19 -


6<br />

- 20 -<br />

Lavaggi <strong>per</strong> immersione e riempimento<br />

Nell’industria di lavorazione e<br />

trasformazione dei vegetali le campagne<br />

di lavoro sono sempre condizionate<br />

dalla materia prima e, come tale, spesso<br />

si o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> <strong>per</strong>iodi brevi (30-40 giorni)<br />

ma su due/tre turni lavorativi; gli<br />

impianti non devono avere intoppi<br />

di alcun genere e le sanificazioni<br />

(manutenzioni/disincrostazioni)<br />

vengono eseguite velocemente tra un<br />

turno e l’altro.<br />

Ne consegue <strong>per</strong>iodicamente la<br />

necessità di o<strong>per</strong>are tramite vere<br />

e proprie bonifiche delle su<strong>per</strong>fici<br />

soprattutto su quelle i cui residui<br />

hanno subito polimerizzazioni,<br />

conseguenza di trattamenti termici:<br />

è il caso dei cuocitori (che non hanno<br />

sistemi automatici), delle autoclavi,<br />

delle boulles, degli evaporatori<br />

a bacinella e di tutte le su<strong>per</strong>fici<br />

particolarmente incrostate da<br />

residui prevalentemente organici.<br />

Queste su<strong>per</strong>fici generalmente<br />

vengono trattate nel seguente<br />

modo:<br />

• asportazione dei residui<br />

grossolani mediante getti<br />

possibilmente in pressione<br />

• trattamento <strong>per</strong> immersione/<br />

riempimento con detergenti<br />

alcalini/caustici <strong>per</strong> tempi lunghi<br />

• rimozione finale dei residui<br />

possibilmente con getti in<br />

pressione o in alternativa con la<br />

semplice manichetta dell’acqua<br />

Il trattamento <strong>per</strong> immersione/<br />

riempimento viene effettuato sia<br />

su macchinari quali i cuocitori o<br />

i bollitori che su parti smontabili<br />

particolarmente incrostate che<br />

richiedono tale tipo di intervento.<br />

Questo tipo di pulizia che prevede<br />

tempi lunghi, alte tem<strong>per</strong>ature e<br />

prodotti spesso piuttosto forti, viene<br />

di norma utilizzato a fine settimana<br />

o a fine campagna se le su<strong>per</strong>fici<br />

da pulire ed i loro residui non<br />

compromettono la salubrità e l’igiene<br />

del prodotto finale; se i macchinari da<br />

lavare sono parecchi (es. boulles) la<br />

soluzione generalmente sovraccarica<br />

in alcalinità viene riutilizzata <strong>per</strong> le<br />

boulles successive.<br />

Quando le incrostazioni inorganiche prevalgono sullo sporco organico è opportuno<br />

utilizzare detergenti acidi o, se necessario, eseguire un doppio passaggio<br />

alcalino/acido <strong>per</strong> asportare tutti i residui rimasti sulle su<strong>per</strong>fici.<br />

Se le su<strong>per</strong>fici sono lineari le soluzioni devono essere spruzzate e lasciate agire <strong>per</strong><br />

il tempo necessario prima di essere risciacquate con getti in pressione.<br />

I prodotti più utilizzati sono evidenziati nella seguente tabella:<br />

Prodotto<br />

Breltak VC20<br />

Britestar VC12<br />

Distar 44 VC81<br />

Diverflow DFL VC34<br />

Tipologia di<br />

prodotto<br />

Caustico completo in<br />

polvere<br />

Caustico completo<br />

liquido (30% NaOH)<br />

Caustico completo<br />

liquido (40% NaOH)<br />

Caustico completo<br />

concentrato in polvere<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

2 - 10%<br />

5 - 30%<br />

3 - 20%<br />

2 - 5%<br />

Note<br />

Manipolare con cura<br />

(corrosivo)<br />

Manipolare con cura<br />

(corrosivo)<br />

Manipolare con cura<br />

(corrosivo)<br />

Manipolare con cura<br />

(corrosivo)<br />

Per velocizzare il distacco e la rimozione delle incrostazioni organiche dalle<br />

su<strong>per</strong>fici è possibile addittivare alla soluzione detergente il prodotto Booster VB31<br />

(ossidante) che, in soluzione alcalina, sinergizza l’azione del detergente<br />

migliorando le <strong>per</strong>formance del sistema lavante. Le soluzioni alcaline esauste<br />

generalmente non possono esser riutilizzate <strong>per</strong> altre o<strong>per</strong>azioni di pulizia in quanto<br />

si rende sempre necessario un livello piuttosto alto di alcalinità libera affinchè il<br />

processo di asportazione e dissoluzione dei residui avvenga in maniera ottimale.


Lubrifi cazione nastri di trasporto<br />

Il confezionamento dei prodotti<br />

liquidi, derivanti dalla trasformazione<br />

dei vegetali, così come in tutti i settori<br />

dell’industria alimentare, prevede<br />

prima e dopo il riempimento il<br />

trasporto su nastrovie dei recipienti,<br />

siano essi bottiglie di vetro,<br />

contenitori di pplastica,<br />

brik, ecc.<br />

I na nast nastri stri ri trasportatori ttrasportatori<br />

devono essere esse sere re<br />

opportunamente lubrificati <strong>per</strong><br />

ottimizzare la produttività della linea<br />

e soprattutto <strong>per</strong> ridurre al minimo<br />

l’usura degli impianti ed i conseguenti<br />

rischi di improvvise rotture dei nastri<br />

stessi. Il lubrificante più adatto deve<br />

essere scelto tenendo conto di diversi<br />

fattori (il materiale dei contenitori<br />

e dei nastri, l’acqua utilizzata <strong>per</strong><br />

diluire il prodotto, lo smaltimento<br />

delle acque reflue, ecc.), mentre la sua<br />

applicazione deve tenere conto di<br />

fattori quali il controllo della schiuma<br />

e la pulizia del nastro.<br />

Diversey ha messo a punto una<br />

gamma completa di lubrificanti in<br />

grado di coprire tutte le esigenze ed<br />

affrontare in maniera ottimale tutti<br />

gli aspetti della lubrificazione nastri.<br />

Il Servizio Tecnico di cui dispone<br />

l’Azienda è inoltre in grado di<br />

progettare soluzioni <strong>per</strong>sonalizzate<br />

anche <strong>per</strong> quanto concerne<br />

l’impianto di distribuzione ed<br />

erogazione del lubrificante,<br />

scegliendo le centraline di diluizione<br />

più opportune e valutando i tempi di<br />

erogazione e di pausa più adatti alle<br />

linee di trasporto.<br />

Nella tabella seguente vengono riportati i prodotti lubrificanti più adatti<br />

all’industria conserviera e di trasformazione dei vegetali.<br />

Prodotto<br />

Su<strong>per</strong>Loob<br />

VL4L<br />

Shurlube H<br />

VL1<br />

Dicolube HC2<br />

VL99<br />

Dicolube<br />

MBK VL78<br />

Dicolube TPB<br />

VL20<br />

Conc.<br />

Caratteristiche Durezza Note<br />

d’uso<br />

Sapone esente<br />

da tensioattivi<br />

Sapone con<br />

tensioattivi.<br />

Elevata attività<br />

detergente<br />

Ammine esenti<br />

da tensioattivi.<br />

Buona attività<br />

detergente<br />

Buona ed<br />

elevata attività<br />

sanifi cante<br />

(Pseudomonas<br />

Aeruginosa)<br />

Siliconico.<br />

Elevata attività<br />

lubrifi cante<br />

Fino<br />

a 30°F<br />

Fino<br />

a 40°F<br />

Insensibile<br />

Insensibile<br />

Insensibile<br />

0,3 - 2,0%<br />

0,2 - 2,0%<br />

0,2 - 0,5%<br />

0,05 - 0,1%<br />

0,2 - 0,5%<br />

Utilizzabile sia su vetro/acciaio<br />

che su plastica/plastica<br />

Da utilizzare su vetro e<br />

acciaio<br />

Applicabile in tutti i settori<br />

(vetro/acciaio,<br />

plastica/plastica,<br />

poliaccoppiato/plastica, ecc.)<br />

Applicabile in tutti i settori<br />

(vetro/acciaio,<br />

plastica/plastica,<br />

poliaccoppiato/plastica, ecc.)<br />

Da utilizzarsi su<br />

poliaccoppiato/plastica<br />

o su plastica/plastica<br />

7<br />

- 21 -


7 Lubrifi cazione nastri di trasporto<br />

- 22 -<br />

A parte i sistemi di lubrifi cazione<br />

tradizionale Diversey dispone di un<br />

nuovo sistema di lubrifi cazione a<br />

secco denominato Dry Tech.<br />

Tale sistema prevede di lubrifi care<br />

i nastri di trasporto in un modo<br />

totalmente nuovo e cioè senza la<br />

veicolazione dell’acqua.<br />

E’ evidente che i vantaggi che questo<br />

sistema presenta nei confronti di<br />

quello tradizionale sono molteplici e<br />

derivano dalla totale assenza di acqua<br />

o comunque da una sua signifi cativa<br />

riduzione ed in particolare:<br />

• minimizzazione dei rischi sul lavoro<br />

(riduzione della scivolosità dei<br />

pavimenti)<br />

• riduzione dei rischi igienici derivati<br />

dalle pozze d’acqua sotto i nastri<br />

• riduzione dei consumi di acqua in<br />

emungimento ed in scarico<br />

• assenza (o riduzione dei<br />

contaminanti negli scarichi) di refl ui<br />

da depurare<br />

• linee di trasporto più semplici prive<br />

di bacini di raccolta delle schiume<br />

• assenza di schiume e altri<br />

detergenti sulle pavimentazioni<br />

• riduzione generale dei costi.<br />

Applicazioni Prodotto<br />

Caratteristiche<br />

Lubrifi cazione a<br />

secco<br />

Dry Tech 4<br />

Dry Tech DT<br />

Con <strong>per</strong>iodicità da defi nire è<br />

necessario eseguire il lavaggio dei<br />

nastri che comunque sono sottoposti<br />

ad un minimo di sporcamento dovuto<br />

al prodotto ed alle contaminazioni<br />

ambientali. Diversey è in grado<br />

di off rire sistemi <strong>per</strong> il lavaggio<br />

automatico dei nastri e dispone<br />

inoltre di tecnologie complete<br />

anche <strong>per</strong> poliaccoppiato su plastica<br />

(Tetrabrik).<br />

Il sistema comprende la centralina<br />

di dosaggio, il sistema di erogazione<br />

(ugelli o pennelli), il prodotto chimico,<br />

la messa a punto presso lo stabilimento<br />

del cliente, la manutenzione <strong>per</strong>iodica<br />

della centralina. Questo servizio viene<br />

off erto alla clientela attraverso un<br />

contratto di locazione che comprende<br />

tutte le voci descritte in precedenza.<br />

In sostanza il cliente non deve più<br />

preoccuparsi del sistema di<br />

lubrifi cazione che viene totalmente<br />

affi dato a Diversey.<br />

Specifi co <strong>per</strong> poliaccoppiato su plastica<br />

Dry Tech 5 Specifi co <strong>per</strong> vetro e plastica su acciaio


Il lavaggio manuale<br />

delle su<strong>per</strong>fi ci e delle attrezzature<br />

La molteplicità e la complessità di<br />

su<strong>per</strong>fici riscontrabili nell’industria<br />

di lavorazione dei vegetali evidenzia<br />

la necessità di interventi manuali <strong>per</strong><br />

quanto attiene la pulizia di su<strong>per</strong>fici<br />

complesse, smontabili o comunque<br />

di su<strong>per</strong>fici delicate che non possono<br />

essere lavate in pressione.<br />

Generalmente si tratta di parti fisse o<br />

smontabili di impianti o macchinari<br />

che <strong>per</strong> diverse ragioni richiedono un<br />

intervento localizzato che non può<br />

essere effettuato con lance.<br />

Le parti<br />

fisse<br />

possono<br />

essere<br />

lavate in<br />

loco ed il<br />

prodotto<br />

può essere<br />

distribuito<br />

con<br />

appositi<br />

erogatori<br />

(nebulizzatori/spruzzatori) <strong>per</strong><br />

poi essere spugnato/spazzolato e<br />

risciacquato; le parti mobili invece<br />

vengono portate in appositi lavatoi<br />

<strong>per</strong> essere lavate a mano in una<br />

soluzione appositamente preparata.<br />

La pulizia manuale sfrutta l’azione<br />

combinata del prodotto (energia<br />

chimica) e l’energia dell’o<strong>per</strong>atore<br />

mentre effettua tale o<strong>per</strong>azione<br />

(energia meccanica) abbinata<br />

all’energia termica se il lavaggio<br />

avviene in acqua calda (40 ÷ 50 °C).<br />

Diversey dispone di una serie specifica<br />

di attrezzi che possono agevolare<br />

la pulizia manuale delle su<strong>per</strong>fici: si<br />

tratta di spazzole con e senza manico,<br />

di spazzoloni, di spingiacqua, di<br />

pannispugna pugna e di altri accessori che<br />

semplificano mplificano le difficili e laboriose<br />

pulizie lizie manuali.<br />

La tabella sottostante riporta alcuni di principali prodotti <strong>per</strong> pe<br />

le pulizia manuali:<br />

Conc.<br />

Prodotto Descrizione<br />

Avvertenze<br />

d’uso<br />

Shureclean<br />

Plus VK9<br />

Fillerclean<br />

VK12<br />

Ultraclean<br />

VK3L<br />

Safeclean<br />

VK2<br />

Hypoclean<br />

VK38<br />

Divo Plus<br />

Detergente neutro<br />

schiumogeno<br />

Detergente<br />

debolmente alcalino<br />

Detergente alcalino<br />

concentrato<br />

Detergente manuale<br />

in polvere<br />

Detergente clorattivo<br />

in polvere<br />

Detergente<br />

sequestrante in<br />

polvere<br />

2 - 5%<br />

2 - 5%<br />

Nessuna<br />

Leggermente<br />

irritante<br />

se usato tal<br />

quale<br />

Note<br />

Il prodotto non è nè<br />

irritante nè corrosivo<br />

Non schiumogeno.<br />

Prodotto consigliato<br />

da TETRAPAK <strong>per</strong> il<br />

lavaggio automatico<br />

delle confezionatrici<br />

2 - 3%<br />

Leggermente<br />

irritante<br />

se usato tal<br />

quale<br />

Schiumogeno<br />

2 - 5%<br />

Leggermente<br />

irritante<br />

se usato tal<br />

quale<br />

Schiumogeno<br />

2 - 4%<br />

Irritante<br />

se usato tal<br />

quale<br />

Schiumogeno<br />

Detergente liquido<br />

SU 890 2 - 4% Nessuna Schiumogeno<br />

alcalino<br />

1 - 2%<br />

Irritante<br />

se usato tal<br />

quale<br />

Schiumogeno<br />

N.B. Quando i residui sono particolarmente tenaci e polimerizzati può essere necessario<br />

ricorrere a prodotti caustici o acidi di <strong>per</strong>icolosa manipolazione; in questi casi, se<br />

possibile, occorre intervenire <strong>per</strong> immersione (vedi capitolo 6 ) o in alternativa<br />

manualmente, utilizzando i prodotti <strong>per</strong> la manutenzione <strong>per</strong>iodica con i dovuti<br />

accorgimenti precauzionali.<br />

8<br />

- 23 -


9 Sanifi<br />

- 24 -<br />

cazione<br />

nelle produzioni vegetali di quarta gamma<br />

La <strong>per</strong>fetta sanifi cazione degli<br />

impianti, degli ambienti e delle<br />

attrezzature è una condizione<br />

fondamentale <strong>per</strong> l’igiene delle<br />

produzioni vegetali di quarta<br />

gamma; queste produzioni infatti<br />

vengono consumate senza alcun<br />

tipo di lavaggio ulteriore e quindi<br />

l’ambiente produttivo all’interno<br />

del quale si eseguono le diff erenti<br />

lavorazioni (selezione e cernita,<br />

taglio, lavaggi, asciugatura, pesatura<br />

e confezionamento) deve essere<br />

mantenuto in condizioni igieniche tali<br />

da non contaminare o ricontaminare il<br />

prodotto.<br />

Le prime fasi naturalmente sono<br />

quelle più contaminate e sporche<br />

(selezione e cernita) e man mano<br />

che il prodotto viene affi nato, lavato<br />

e igienizzato anche l’ambiente e gli<br />

impianti diventano man mano più<br />

puliti e sanifi cati; anche <strong>per</strong> questo i<br />

locali sono spesso separati affi nché<br />

vengano scongiurate contaminazioni secondarie fra su<strong>per</strong>fi ci sporche e su<strong>per</strong>fi ci<br />

pulite che potrebbero determinare <strong>per</strong>icoli <strong>per</strong> il prodotto fi nale.<br />

Le condizioni igieniche di partenza sono fondamentali <strong>per</strong> il risultato fi nale.<br />

Anche la sanifi cazione delle linee di lavorazione rappresenta di fatto una<br />

fase “produttiva” in quanto è fondamentale <strong>per</strong> l’ottenimento di un prodotto<br />

igienicamente idoneo ad essere trattato, confezionato e poi consumato.<br />

Le principali applicazioni igieniche riguardano:<br />

• le linee di cernita, taglio e lavaggio:<br />

tali linee sono pressoché a<strong>per</strong>te e si<br />

sanifi cano con schiuma-detergenti<br />

cloroattivi non prima di aver o<strong>per</strong>ato con<br />

un buon prerisciacquo <strong>per</strong> rimuovere i<br />

residui grossolani; i materiali coinvolti<br />

sono prevalentemente acciaio e tefl on<br />

(tavoli di cernita)<br />

• macchine semichiuse <strong>per</strong> il lavaggio e<br />

l’asciugatura dei vegetali: in tal caso di<br />

o<strong>per</strong>a sempre con schiumogeni clorattivi<br />

ma si rende necessario smontare tutte<br />

le parti rimovibili <strong>per</strong> poter arrivare<br />

a lavare e sanifi care tutte le su<strong>per</strong>fi ci<br />

anche le più nascoste. Le parti rimovibili<br />

vanno smontate e deterse manualmente;<br />

diffi cilmente sono presenti lavaggi C.I.P.<br />

• bilance multiteste:<br />

vengono smontate<br />

pressoché giornalmente<br />

e i diversi componenti<br />

(cestelli e scivoli) vengono<br />

lavati manualmente;<br />

ultimamente sono state<br />

sviluppate macchine a<br />

cabina o a nastro <strong>per</strong> il<br />

lavaggio automatico<br />

• confezionatrici: non<br />

possono essere lavate con<br />

getti d’acqua; normalmente si ricorre a sistemi di pulizia manuale utilizzando<br />

disinfettanti alcolici ad azione detergente<br />

• i contenitori e le cassette utilizzate generalmente possono essere di tre tipologie:<br />

1 cassette <strong>per</strong> la raccolta in campo<br />

2 cassette <strong>per</strong> lo stoccaggio di semilavorati<br />

3 cassette <strong>per</strong> la distribuzione del prodotto fi nito (le cassette smontabili a<br />

noleggio sono lavate dalle aziende che le noleggiano)


Sanifi cazione<br />

nelle produzioni vegetali della quarta gamma<br />

Le cassette da lavare sono generalmente numerose e quindi è opportuno dotarsi<br />

di una apposita macchina di lavaggio cassette a nastro; <strong>per</strong> le piccole realtà<br />

comunque sono disponibili macchine a cabina.<br />

Anche se le contaminazioni delle cassette <strong>per</strong> la raccolta sono rappresentate<br />

solo da terriccio o poco altro è evidente che il contenitore andrebbe lavato<br />

ugualmente.<br />

• pavimenti: l’ estensione dei pavimenti richiede generalmente<br />

una lavasciuga (lavaggio meccanico) <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fi ci più<br />

“asciutte”: celle di stoccaggio, reparto spedizione,<br />

locali ausiliari alla produzione.<br />

Per gli ambienti tipici della produzione (cernita,<br />

taglio, lavaggio,...) i pavimenti si lavano insieme alle<br />

altre su<strong>per</strong>fi ci e ai macchinari utilizzando le<br />

schiume detergenti<br />

• il biofi lm: l’ambiente particolarmente umido e ricco di fi bre vegetali può<br />

favorire l’insorgenza di biofi lm (cioè di agglomerati mucillaginosi in cui i batteri<br />

si autoproteggono) nelle zone di diffi cile<br />

pulizia e lavaggio spesso su su<strong>per</strong>fi ci rugose,<br />

il biofi lm che si crea può contenere Listeria<br />

Monocytogens e Pseudomonas Aeruginosa<br />

due germi patogeni che non devono essere<br />

presenti né sulle su<strong>per</strong>fi ci né ovviamente sul<br />

prodotto fi nito.<br />

Per questo può essere opportuno <strong>per</strong>iodicamente aumentare i dosaggi del<br />

detergente alcalino oppure eseguire un doppio passaggio alcalino-acido.<br />

La disinfezione <strong>per</strong>iodica con prodotti ossidanti a concentrazione elevata può<br />

ridurre il rischio di formazione dei biofi lm; è comunque importante sa<strong>per</strong>e<br />

che le condizioni ambientali favoriscono l’instaurarsi di questo <strong>per</strong>icolo e<br />

comportarsi di conseguenza cercando di prevenirne l’insorgenza.<br />

• Altri punti da tenere sotto controllo sono i seguenti:<br />

• canalette e pozzetti di drenaggio<br />

• gocce di condensa da macchinari, pareti e soprattutto soffi tti<br />

• motori posti sopra o a fi anco di su<strong>per</strong>fi ci che trasportano il prodotto<br />

• confezionatrici e nastri di confezionamento<br />

• contenitori dei rifi uti e degli sfridi lavorazione<br />

• qualità dell’acqua<br />

• ruggine e materiali aggredibili<br />

• pacchi lamellari degli impianti di raff reddamento<br />

• prevenzione all’entrata degli insetti con fl ussi<br />

d’aria alle porte e lampade elettroluminose<br />

• gestione igienica dei cassonetti.<br />

9<br />

- 25 -


9<br />

- 26 -<br />

Sanifi cazione<br />

nelle produzioni vegetali della quarta gamma<br />

Il piano di sanifi cazione suggerito <strong>per</strong> il settore specifi co prevede i seguenti prodotti:<br />

Su<strong>per</strong>fi ci<br />

LINEE DI CERNITA,<br />

SELEZIONE E <strong>LA</strong>VAGGIO<br />

<strong>VEGETALI</strong><br />

LINEE DI CERNITA,<br />

SELEZIONE E <strong>LA</strong>VAGGIO<br />

<strong>VEGETALI</strong><br />

CASSETTE E CONTENITORI<br />

<strong>LA</strong>VAGGIO MECCANICO<br />

PAVIMENTI<br />

PARTI E COMPONENTI<br />

MULTITESTE<br />

<strong>LA</strong>VAGGIO E IGIENIZZAZIONE<br />

CONFEZIONATRICI<br />

LINEE DI <strong>LA</strong>VAGGIO E<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

PARETI , CELLE FRIGORIFERE<br />

<strong>LA</strong>VAGGIO C.I.P<br />

CUOCITORI ZUPPE<br />

Per sanifi care i cestelli della multi<br />

teste e relativi “scivoli”; occorrono<br />

tempi molto lunghi. Anche <strong>per</strong>chè lo<br />

smontaggio e il successivo rimontaggio<br />

di queste parti è molto laborioso.<br />

La tentazione di lavare queste parti<br />

non giornalmente ma settimanalmente<br />

comporta rischi igienici che le aziende<br />

non possono correre.<br />

Applicazioni<br />

Conc. Prodotto<br />

d’uso<br />

Detergente clorattivo schiumogeno<br />

Detergente acido schiumogeno<br />

Detergente-igienizzante cloroattivo<br />

non schiumogeno <strong>per</strong> lavaggio<br />

meccanico cassette<br />

Detergente sgrassante non<br />

schiumogeno <strong>per</strong> pavimenti<br />

Detergente <strong>per</strong> lavaggi manuali di<br />

attrezzature e componenti varie<br />

Battericida igienizzante alcoolico<br />

<strong>per</strong> macchine che non gradiscono<br />

l’uso di soluzioni acquose<br />

Igienizzante ossidante <strong>per</strong> su<strong>per</strong>fi ci<br />

a<strong>per</strong>te<br />

Battericida residuale <strong>per</strong> su<strong>per</strong>fi ci<br />

a<strong>per</strong>te (pareti, celle,…)<br />

Detergente caustico addittivato<br />

con <strong>per</strong>ossidi<br />

3 - 4%<br />

3 - 4%<br />

0,5%<br />

1 - 2%<br />

1%<br />

Tal quale<br />

0,5 - 1%<br />

2%<br />

3% detergente<br />

1-2% <strong>per</strong>ossido<br />

Per questo i migliori costruttori<br />

del settore lavaggio propongono<br />

macchine automatiche e<br />

semiautomatiche <strong>per</strong> poter lavare<br />

i cestelli e gli altri componenti in<br />

tempi brevi; con tali macchine<br />

il lavaggio diventa sicuramente<br />

giornaliero.<br />

Easyfoam VF32<br />

Hypofoam VF6<br />

EnduroChlor VE5<br />

Diverfoam SMS Chlor VF18<br />

Aciplusfoam VF59<br />

Profile VC71<br />

Divosan TC86 VS8 (R. M. S. n. 18858)<br />

Deogen VS7<br />

Floorex<br />

Trak 11<br />

Shurclean Plus VK9<br />

Alcosan VT10 (R. M. S. n. 18645)<br />

Divosan C<br />

Divosan Extra VT55 (R. M. S. n. 18645)<br />

Delladet VS2 (R. M. S. n. 18927)<br />

Suredis VT1 (R. M. S. n. 18931)<br />

Distar 44 VC81 + Booster VB31<br />

<strong>LA</strong>VATRICE A CABINA PLURISTAZIONE<br />

Zona scarico<br />

attrezzature pulite<br />

Movimentazione carrelli<br />

con attrezzatura pulita<br />

Bilancia multiteste<br />

Zona carico<br />

attrezzature da lavare<br />

Movimentazione carrelli<br />

con attrezzatura da lavare


Sanifi cazione delle lavorazioni<br />

di prima gamma e frigoconservazione dei vegetali<br />

Le aziende che eseguono queste<br />

tipologie di lavorazione occupano in<br />

genere su<strong>per</strong>fi ci molto estese <strong>per</strong>ché<br />

lo stoccaggio dei vegetali richiede<br />

vaste su<strong>per</strong>fi ci refrigerate e, come tale,<br />

la pulizia dei pavimenti rappresenta<br />

sicuramente una<br />

delle principali li<br />

applicazioni ddel el l<br />

settore.<br />

A questa<br />

applicazione<br />

igienica<br />

seguono altre<br />

applicazioni ugualmente importanti<br />

che generalmente comprendono:<br />

• lavaggio e sanifi cazione su<strong>per</strong>fi ci<br />

a<strong>per</strong>te (linee di lavorazione che<br />

comprendono la cernita, il taglio, la<br />

selezione e il lavaggio dei vegetali)<br />

• il confezionamento dei vegetali<br />

(nastri e confezionatrici)<br />

• il lavaggio meccanico <strong>per</strong>iodico o<br />

mediante idropulitrice dei cassoni<br />

e dei contenitori<br />

• il lavaggio e la sanifi cazione delle<br />

su<strong>per</strong>fi ci ausiliari alla produzione<br />

(spogliatoi, servizi igienici, mensa,<br />

laboratori, …)<br />

Le aziende che o<strong>per</strong>ano queste lavorazioni sono generalmente aziende strutturate<br />

di grandi dimensioni appartenenti a consorzi o a gruppi distributivi a livello<br />

nazionale; all’interno di esse vengono anche preparate le vaschette<br />

di ortaggi che normalmente troviamo sui banchi dell’ortofrutta<br />

dei su<strong>per</strong>mercati e degli i<strong>per</strong>mercati. Negli ultimi anni queste<br />

tipologie produttive hanno dovuto investire sulla sanifi cazione<br />

<strong>per</strong>ché frutta e ortaggi rappresentano una fonte di<br />

contaminazione (pesticidi, polvere, marciume vegetale, …)<br />

<strong>per</strong> sé stessi e <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fi ci con cui vanno in contatto<br />

durante le lavorazioni. Il lavaggio e la sanifi cazione sono<br />

quindi ormai una prassi consolidata di queste strutture<br />

aziendali anche se frutta e verdura devono giocoforza<br />

essere ben lavate se consumate crude e soprattutto se non pelate.<br />

Il piano di sanifi cazione di questa tipologia produttiva comprende quindi:<br />

• la pulizia meccanica dei pavimenti<br />

• la sanifi cazione delle linee di lavorazione<br />

• l’igienizzazione delle linee di confezionamento<br />

• il lavaggio <strong>per</strong>iodico dei cassoni e dei contenitori<br />

• la sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci ausiliari alla produzione<br />

Le principali applicazioni igieniche sono riportate nella tabella sottostante:<br />

Su<strong>per</strong>fi ci<br />

Linee di<br />

lavorazione<br />

vegetali<br />

Linee di<br />

confezionamento<br />

Spazzatura<br />

pavimenti<br />

Pulizia<br />

pavimenti<br />

Lavaggio<br />

<strong>per</strong>iodico<br />

cassoni e<br />

cassette<br />

Trattamento<br />

preventivo<br />

antimuff e<br />

Trattamento<br />

distruttivo muff e<br />

Su<strong>per</strong>fi ci<br />

ausiliarie<br />

Applicazioni<br />

Sanifi cazione a schiuma<br />

Sanifi cazione manuale<br />

Sanifi cazione a spruzzo<br />

Igienizazione alcoolica<br />

Motospazzatrice<br />

Lavaggio meccanico<br />

con lavasciuga<br />

Lavaggio automatico<br />

a spruzzo in apposite<br />

macchine a tunnel o a<br />

cabina<br />

Lavaggio in pressione<br />

con idropulitrice<br />

Disinfezione con<br />

quaternari<br />

Distruzione delle muff e<br />

con clorivati inorganici<br />

Lavaggio pavimenti e<br />

bagni<br />

Disincrostazione bagni<br />

Igienizzazione<br />

su<strong>per</strong>fi ci e sanitari<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

3 - 4%<br />

Prodotti<br />

Hypofoam VF6<br />

Easyfoam VF32<br />

Hypoclean VK38<br />

Divosan TC86 VS8 (R. M. S. n. 18858)<br />

Profile VC71<br />

3 - 4% Alcosan VT10 (R. M. S. n. 18645)<br />

No<br />

prodotti<br />

3 - 4%<br />

Floorex<br />

Trak 11<br />

0,5 - 1% Profile VC71<br />

3 - 4%<br />

3%<br />

3 - 5%<br />

2 - 3% SU 890<br />

Tal quale<br />

3 - 5%<br />

Divoflow NBE<br />

Divosan Extra VT55 (R. M. S. n. 18645)<br />

Divosan Hypochlorite VT1<br />

R6<br />

D-Form S<br />

10<br />

- 27 -


11<br />

- 28 -<br />

Sanifi cazione delle friggitrici<br />

La frittura delle patate viene eff ettuata<br />

tramite apposite friggitrici a nastro in<br />

cui il vegetale attraversa un bagno<br />

di olio bollente <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo<br />

di tempo suffi ciente<br />

al completamento della<br />

frittura. L’olio contenuto<br />

nelle vasche sottostanti<br />

al tunnel viene<br />

<strong>per</strong>iodicamente<br />

rinnovato previo specifi ca analisi<br />

di verifi ca; il lavaggio all’interno delle<br />

friggitrici può essere eff ettuato<br />

manualmente o <strong>per</strong> circolazione a<br />

seconda che la friggitrice sia dotata o<br />

meno di apposito sistema C.I.P.<br />

La sequenza delle o<strong>per</strong>azioni si può<br />

così riassumere:<br />

INTERNO<br />

• staccare i collegamenti elettrici e<br />

svuotare l’olio dalle vasche<br />

• smontare le parti rimovibili, pulire i<br />

fi ltri e risciacquare con acqua calda<br />

a <strong>per</strong>dere<br />

• riempire le vasche con soluzioni<br />

detergenti specifi che (Cipton<br />

VC11/Distar 44 VC81) portare in<br />

tem<strong>per</strong>atura e attendere almeno<br />

30-60 min (oppure far circolare<br />

soluzioni <strong>per</strong> tempi analoghi<br />

utilizzando l’apposito sistema C.I.P.)<br />

• svuotare e risciacquare in<br />

tem<strong>per</strong>atura alla pressione<br />

necessaria (oppure far circolare<br />

acqua <strong>per</strong> almeno 15 minuti a 60°C)<br />

ESTERNO<br />

• risciacquare con acqua calda in<br />

pressione<br />

• schiumare ll’esterno l’esterno esterno dei dei macchinari<br />

macchinari<br />

e le parti rimovibili con apposita<br />

soluzione detergente schiumogena<br />

(HD Plusfoam VF1)<br />

• attendere il tempo necessario <strong>per</strong> il contatto<br />

• risciacquare energicamente alla pressione necessaria sino alla completa<br />

rimozione della sospensione sporco-detergente.<br />

NUOVA PROCEDURA MONOFASE PER RIMUOVERE<br />

L’OLIO DI GIRASOLE<br />

L’olio di girasole che viene frequentemente utilizzato <strong>per</strong> friggere<br />

richiede un’alta concentrazione di detergente rispetto o alle palmoleine<br />

a tem<strong>per</strong>ature e tempo di contatto costanti. Per risparmiare miare acqua,<br />

energia e tempo si consiglia di procedere con il lavaggio gio mediante<br />

Spray ball o C.I.P. utilizzando soluzioni ricche di tensioattivi, attivi,<br />

sequestranti e fortemente alcaline.<br />

Il sequestrante è indispensabile se le acque di lavaggio o sono dure,<br />

l’azione tensioattiva serve <strong>per</strong> rimuovere le sostanze oleose e<br />

l’alcalinità diventa importante <strong>per</strong> rimuovere le polimerizzazioni. zzazioni.<br />

Diversey ha messo a punto una procedura che prevede e<br />

un lavaggio prolungato a caldo con una soluzione ricca ca<br />

di sequestranti, tensioattivi e fortemente alcalina<br />

(<strong>per</strong> questo si utilizza: Quattro Plus VC74, Brightwash VB14<br />

e Shurclean Plus VK9 in miscela).<br />

N.B. Potete richiedere la procedura dettagliata ai nostri ri Sector Spe Specialist. cii alist.<br />

l<br />

I principali prodotti <strong>per</strong> il lavaggio delle friggitrici sono riportati nella seguente<br />

tabella:<br />

Prodotto Descrizione<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

Note<br />

Quattro Plus VC74<br />

Distar 44 V 81<br />

Cipton VC11<br />

Detergenti fortemente<br />

alcalini non<br />

schiumogeni <strong>per</strong> C.I.P<br />

Detergente alcalino ad<br />

elevata sequestrazione<br />

non schiumogeno <strong>per</strong><br />

C.IP.<br />

3 - 5%<br />

4 - 6%<br />

Aumentare le concentrazioni<br />

se la frequenza di lavaggio<br />

non è elevata<br />

Consigliabile <strong>per</strong> acque<br />

particolarmente dure<br />

Additivo sequestrante In base alla<br />

Brightwash VC20<br />

alla soda caustica o ai<br />

prodotti alcalini <strong>per</strong><br />

durezza<br />

dell’acqua<br />

Da utilizzarsi <strong>per</strong> C.I.P.<br />

lavaggi C.I.P<br />

(0,3-1%)<br />

Shureclean Plus<br />

VK9<br />

HD Plusfoam VF1<br />

Voldar VC98<br />

Detergente neutro<br />

ricco in tensioattivi<br />

Detergente<br />

schiumogeno<br />

fortemente alcalino<br />

<strong>per</strong> la pulizia a schiuma<br />

degli esterni e delle<br />

parti rimovibili<br />

Detergente caustico<br />

in polvere ad azione<br />

ossidante<br />

0,5%<br />

3 - 5%<br />

3 - 5%<br />

Da addittivare alla miscela<br />

alcalina con sequestrante e<br />

tensioattivo <strong>per</strong> la procedura<br />

monofase<br />

Indicato <strong>per</strong> la pulizia degli<br />

esterni; manipolare con cura<br />

Da utilizzarsi <strong>per</strong> C.I.P. o in<br />

ammollo o mediante spray<br />

ball


Rimozione della pietra vegetale<br />

Il residuo, che viene lasciato<br />

nell’impianto in seguito alla cottura<br />

dei vegetali (cuocitori), è uno delle<br />

contaminazioni più resistenti all’azione<br />

chimica attualmente conosciuta.<br />

La ragione di questa resistenza è<br />

dovuta la fatto che tale residuo<br />

corrisponde esattamente al concetto di<br />

contaminazione “autoprotetta”.<br />

La contaminazione si divide in due classi<br />

con sensibilità chimica ben precisa:<br />

INORGANICA<br />

Reagisce agli acidi che la eliminano<br />

rapidamente <strong>per</strong> solubilizzazione ma è<br />

inerte all’alcalinità.<br />

ORGANICA<br />

Reagisce in ambiente alcalino<br />

(detergenti basati su soda, potassa ed<br />

altri attivi alcalini) nel quale viene<br />

solubilizzata o dis<strong>per</strong>sa o sospesa<br />

o emulsionata. L’organico è<br />

relativamente poco reattivo agli acidi.<br />

Quando queste due classi si trovano<br />

presenti contemporaneamente in<br />

grande quantità, la contaminazione si<br />

autoprotegge nel senso che la parte<br />

inorganica la protegge dall’attacco<br />

alcalino mentre la parte organica la<br />

protegge dall’attacco acido.<br />

Il residuo da cottura dei vegetali risulta essere tra i meno reattivi poiché la parte<br />

inorganica non è principalmente costituita da carbonati bensì da ossalato e solfato<br />

di calcio in cui è presente traccia di carbonato mentre la parte organica è costituita<br />

da amidi dis<strong>per</strong>si in un reticolo di fi bre vegetali. Mentre l’ossalato ed il solfato di<br />

calcio (ferro, magnesio) non sono reattivi nè alla alcalinità nè agli acidi, gli amidi, ma<br />

soprattutto le fi bre vegetali reticolate nell’inorganico, disidratandosi al crescere del<br />

residuo cementano la contaminazione bloccando del tutto l’attacco chimico dei<br />

detergenti. Il risultato è visibile nella fotografi a.<br />

Di conseguenza, i tradizionali detergenti acidi o alcalini sono utilizzati <strong>per</strong> sgrossare<br />

quotidianamente l’impianto, ma la pulizia completa va eseguita possibilmente a<br />

brevi intervalli di tempo (settimanalmente), quando si hanno tempi suffi cientemente<br />

lunghi a disposizione (almeno 12 ore) sfruttando un principio chimico diff erente da<br />

quelli tradizionali.<br />

Infatti, se l’alcalinità e l’acidità in sé hanno una attività molto rallentata su questo<br />

sporco, occorre mettere il residuo a contatto con un attivo in grado di strappargli i<br />

cationi che lo bloccano (calcio, ferro, magnesio), disgregando così la sua intelaiatura<br />

e <strong>per</strong>mettendo alla alcalinità di agire successivamente in modo più effi cace e rapido.<br />

Questo lavoro è fatto da un particolare sequestrante, l’EDTA, che è in grado di<br />

competere quei cationi all’ossalato, al solfato ed al carbonato.<br />

EDTA EDTA-Ca EDTA-Ca<br />

NaOH Pulizia semplifi cata<br />

Sfortunatamente <strong>per</strong> riuscire a scardinare il reticolo l’EDTA necessita di tempo di<br />

contatto prolungato di parecchie ore (anche >12 ).<br />

12<br />

- 29 -


12<br />

- 30 -<br />

Rimozione della pietra vegetale<br />

Le prove di laboratorio sono state<br />

eff ettuate con prodotti alcalini ed<br />

EDTA<br />

Concentrazione di base:<br />

5 % in caustici forti<br />

Tem<strong>per</strong>atura ambiente:<br />

a 70 °C<br />

Tempo di contatto:<br />

diverse ore (anche giorni)<br />

I risultati migliori si sono avuti con la<br />

presenza di EDTA al 10%.<br />

In questo caso la<br />

contaminazione<br />

sfarinava<br />

lentamente<br />

sulla su<strong>per</strong>fi cie e,<br />

sotto agitazione, si<br />

dis<strong>per</strong>deva in soluzione.<br />

Per avere la disgregazione completa<br />

sono state necessarie diverse ore<br />

con prodotti alcalini forti miscelati<br />

ad EDTA (tipo Distar 44 VC81 e<br />

Brightwash VB14 additivo ad elevata<br />

concentrazione di EDTA).<br />

Si ritiene comunque che con una buona<br />

azione meccanica (forte ricircolo o<br />

buona pressione di spruzzatura) i tempi<br />

si possano ridurre.<br />

Se si vuole eliminare chimicamente il residuo, si consiglia di eseguire la<br />

manutenzione sopradescritta di tipo straordinario il più frequentemente possibile<br />

<strong>per</strong> non far crescere troppo il residuo sulle su<strong>per</strong>fi ci.<br />

UNA BUONA PRATICA POTREBBE PREVEDERE:<br />

• lavaggio a ricircolo a 70-80°C con soluzioni caustiche ( Distar 44 VC81,<br />

Quattro Plus VC74, ...) al 3-5% miscelate a Brightwash (EDTA) al 10% circa<br />

• tempo prolungato in funzione del risultato che si vuole ottenere.<br />

Infatti non necessariamente si deve tirare la su<strong>per</strong>fi cie a lucido, può bastare<br />

la riduzione <strong>per</strong>iodica della incrostazione riservando la completa pulizia a<br />

qualche volta all’anno, vale a dire quando la produzione non è forzata e si ha<br />

molto più tempo a disposizione <strong>per</strong> una completa manutenzione.<br />

Questo è quanto è possibile fare chimicamente. Non esistono attualmente sul<br />

mercato alternative migliori basate su detergenti chimici. Questo precipitato,<br />

che risulta essere uno tra i più diffi cili da asportare chimicamente, di solito viene<br />

aff rontato cercando un equilibrio o compromesso tra il suo controllo (crescita<br />

controllata ) e il costo dell’applicazione includendo in questo anche il tempo<br />

disponibile <strong>per</strong> eseguirla.<br />

Il modo migliore di raggiungere questo equilibrio è quello che è stato descritto<br />

e che si basa su una pulizia quotidiana di routine non troppo forzata che serve a<br />

mantenere attivo l’impianto da residui grossolani e da contaminazione microbica.<br />

A questa va fatta seguire a scadenze ravvicinata una manutenzione spinta (quella<br />

descritta) <strong>per</strong> ridurre la crescita del residuo. Due o qualche volta in più all’anno si<br />

esegue la pulizia totale.<br />

La procedura completa è la seguente:<br />

Prodotto Descrizione<br />

Conc.<br />

d’uso<br />

Note<br />

Su<strong>per</strong> Dilac VA4<br />

Distar 44 VC81<br />

Quattro Plus VC74<br />

+<br />

Brightwash VC20<br />

Disincrostante acido<br />

forte<br />

Detergenti ad elevata<br />

causticità<br />

1 - 10%<br />

3 - 5%<br />

Additivo 10%<br />

Pulizia di routine<br />

Pulizia di manutenzione a<br />

70 - 80°C.<br />

Tempo di contatto: >12 ore


Gestione igienica<br />

del confezionamento asettico<br />

Allo scopo di preservare le<br />

caratteristiche organolettiche e<br />

nutrizionali dei prodotti liquidi “più<br />

sensibili”(succhi di frutta, bevande<br />

a base di frutta, …) è stata messa<br />

a punto nel recente passato una<br />

nuova tecnologia che consente<br />

di “proteggere” il prodotto dalle<br />

infl uenze esterne (microorganismi,<br />

aria, ...) che potrebbero in qualche<br />

modo danneggiarlo evitandone<br />

ulteriori trattamenti termici durante il<br />

confezionamento.<br />

Trattasi della tecnologia relativa al<br />

confezionamento asettico; i primi<br />

innovatori in tal senso furono gli<br />

svedesi della Tetrapak con l’ormai<br />

famoso “tetrabrik” attualmente ancora<br />

in uso presso centinaia di aziende<br />

alimentari in tutto il mondo.<br />

Lo scenario impiantistico si sta<br />

velocemente allargando ad altri sistemi<br />

che consentono il confezionamento<br />

asettico di prodotti in bottiglie PET<br />

e PE: queste tecnologie, oltre a<br />

consentire il mantenimento<br />

di alti standards<br />

qualitativi e organolettici dei prodotti imbottigliati <strong>per</strong> l’eliminazione di un<br />

trattamento termico (durante il riempimento), <strong>per</strong>mettono di comunicare al<br />

consumatore tramite un packaging innovativo che li rende distinguibili <strong>per</strong> forma,<br />

colore e materiale.<br />

Dal punto di vista tecnico la tecnologia asettica si basa sul controllo di tre<br />

parametri fondamentali ed in particolare:<br />

• tipo di sterilizzante e concentrazione d’utilizzo (acido <strong>per</strong>acetico e/o<br />

<strong>per</strong>ossido d’idrogeno)<br />

• tem<strong>per</strong>atura della soluzione sterilizzante<br />

• tempo di trattamento<br />

Le modalità e le tipologie<br />

impiantistiche di sterilizzazione si<br />

riconducono tutte alle seguenti:<br />

1) spraizzazione/nebulizzazione della<br />

soluzione sterilizzante all’interno<br />

e all’esterno della bottiglia o del<br />

contenitore (incluso il tappo)<br />

2) riempimento della bottiglia<br />

o del contenitore attraverso<br />

la soluzione sterilizzante e<br />

conseguente esondazione della<br />

medesima allo scopo di bagnare<br />

completamente la bottiglia<br />

sterilizzandola.<br />

In entrambi i casi fa seguito il<br />

risciacquo con acqua sterile <strong>per</strong><br />

eliminare i residui di soluzione<br />

sterilizzante soprattutto se contiene<br />

<strong>per</strong>acidi. Le principali applicazioni<br />

relative ai sistemi asettici riguardano<br />

il C.I.P. dei circuiti di riempimento<br />

e la sanifi cazione delle su<strong>per</strong>fi ci<br />

a<strong>per</strong>te (OPC) delle aree esterne al<br />

riempimento e della camera bianca;<br />

quest’ultima o<strong>per</strong>azione spesso è<br />

eseguita attraverso i sistemi<br />

automatici di lavaggio in<br />

dotazione alla confezionatrice<br />

o in alternativa con sistemi<br />

manuali in bassa<br />

pressione.<br />

13<br />

- 31 -


13<br />

- 32 -<br />

Gestione igienica det confezionamento asettico<br />

Tipo di residuo Applicazione Frequenza Note<br />

OPC ASETTICO<br />

Residuo organico fresco<br />

Residui calcarei<br />

Eventuali microorganismi<br />

C.I.P. CIRCUITO DI RIEMPIMENTO ASETTICO<br />

Residuo organico fresco<br />

Eventuali residui calcarei<br />

Eventuali microorganismi<br />

Lavaggio e schiumatura su<strong>per</strong>fi ci<br />

esterne con Su<strong>per</strong>gel VG3 o<br />

Su<strong>per</strong>foam VF3 o Deltafoam VF8L o<br />

Diverfoam SMS HD VF22 o Hypogel<br />

VG8. Soluzione al 3-4% a freddo e<br />

relativo risciacquo<br />

Lavaggio e schiumatura su<strong>per</strong>fi ci<br />

esterne con Acifoam VF10 o<br />

Acigel VG7. Soluzione al 3-4% a<br />

freddo e relativo risciacquo<br />

Nebulizzazione su<strong>per</strong>fi ci esterne<br />

con Tego 51 o Suredis VT1 o altro<br />

disinfettante.<br />

Risciacquo prima della ripartenza<br />

Lavaggio in circolazione con<br />

Britestar VC12 al 3-4% a 75-80°C<br />

<strong>per</strong> 40 minuti<br />

Lavaggio in circolazione con<br />

Pascal VA5 o Su<strong>per</strong> Dilac VA4 al<br />

2-3% a 50°C <strong>per</strong> 20 minuti<br />

Disinfezione <strong>per</strong> invasamento con<br />

soluzione di Divosan Plus VT53 al<br />

0,5% a freddo<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

(non oltre 36 ore)<br />

Ogni fi ne<br />

produzione<br />

(non oltre 36 ore)<br />

Ogni fi ne<br />

produzione o<br />

settimanalmente<br />

Deltafoam VF8L e Diverfoam SMS HD<br />

VF22 si utilizza <strong>per</strong> su<strong>per</strong>fi ci in alluminio<br />

o leghe leggere<br />

Disinfezione o<strong>per</strong>ativa: ad ogni<br />

sversamento di prodotto o all’occorrenza<br />

si eff ettua l’igienizzazione delle su<strong>per</strong>fi ci<br />

con soluzioni disinfettanti a base di<br />

anfoteri in soluzione alcolica (Tego Spray)<br />

La disinfezione dell’aria confinata in camera sterile quando richiesta (<strong>per</strong>iodicamente o <strong>per</strong> emergenze) viene effettuata con Tegodor<br />

(glutaraldeide e quaternari) o Divosan GA (glutaraldeide) associati a Tegosol (eluente glicolico). Generalmente l’aria confinata della<br />

camera sterile è trattata con filtri assoluti che garantiscono gli elevatissimi standard igienici richiesti.


Sanifi cazione delle mani 14<br />

Quando si discute di sanifi cazione<br />

delle mani nell’industria di lavorazione<br />

dei vegetali occorre fare importanti<br />

distinguo fra le varie lavorazioni ed in<br />

particolare:<br />

• lavorazioni di prodotti freschi<br />

(quarta e quinta gamma)<br />

• produzione di piatti pronti a<br />

base di vegetali<br />

• zone di confezionamento<br />

• camere bianche e camere<br />

“sterili”<br />

• produzione di conserve vere e<br />

proprie trattate termicamente<br />

Nei primi quattro casi l’igiene delle<br />

mani degli o<strong>per</strong>atori deve essere<br />

<strong>per</strong>fetta in quanto l’intervento<br />

manuale potrebbe contaminare<br />

irrimediabilmente il prodotto fi nito;<br />

nel caso delle conserve invece il prodotto è sicuramente più protetto <strong>per</strong>ché trattato termicamente dopo il confezionamento;<br />

comunque i reparti e le zone di cernita e manipolazione richiedono ugualmente avvertenze igieniche quali il lavaggio<br />

frequente e la igienizzazione delle mani degli o<strong>per</strong>atori.<br />

Nella tabella sottostante sono riportati i principali prodotti <strong>per</strong> il lavaggio e la sanifi cazione delle mani:<br />

O<strong>per</strong>azioni<br />

Detergenza<br />

Detergenza (sporchi<br />

pesanti)<br />

Detergenza<br />

e igienizzazione<br />

Detergenza e disinfezione<br />

Igienizzazione mani pulite<br />

Prodotto<br />

Principio Sostanze<br />

Sistema di erogazione<br />

attivo<br />

complementari<br />

Soft Care Star<br />

Soft Care Reinol Liquido<br />

Soft Care Reinol Special<br />

SU System Mani<br />

Soft Care Sensisept<br />

(Reg. Min. Sal. n. 19065)<br />

Soft Care DES E Spray<br />

(liquido)<br />

Soft Care Line Med<br />

(gel)<br />

Tensioattivi Glicerina betaina<br />

Tensioattivi<br />

Tensioattivi e<br />

Clorexidina<br />

Tensioattivi e<br />

Clorexidina<br />

Alcoli<br />

Alcoli<br />

Sostanze<br />

dermoprotettive<br />

Sostanze<br />

dermoprotettive<br />

Sostanze<br />

dermoprotettive<br />

Sostanze<br />

dermoprotettive<br />

Sostanze<br />

dermoprotettive<br />

Tradizionale con dosatore<br />

ricaricabile<br />

Tradizionale con dosatore<br />

ricaricabile<br />

Tradizionale con dosatore<br />

ricaricabile<br />

Cartuccia monodose con<br />

dosatore specifi co<br />

Mediante sistemi a spruzzo<br />

(Steriplus) o dosatori ricaricabili<br />

Cartuccia monodose con<br />

dosatore specifi co<br />

- 33 -


14<br />

- 34 -<br />

Sanifi cazione delle mani<br />

E’ importante che tutti sappiano come lavarsi le mani e quando lavarsi le mani<br />

(a questo proposito esiste uno specifi co cartello che illustra semplicemente le<br />

modalità a cui attenersi).<br />

Divesey ha messo a disposizione dell’industria dei vegetali una serie completa di<br />

prodotti e attrezzature specifi ci <strong>per</strong> la detersione e la sanifi cazione delle mani.<br />

Dosatore SoftCare<br />

ricaricabile<br />

Dispenser <strong>per</strong> Linea carta Diversey<br />

Dosatore sapone<br />

ricaricabile a leva<br />

Erogatore<br />

di disinfettante<br />

a fotocellula<br />

Potrete richiedere la locandina da<br />

apporre nei locali preposti.<br />

Steriplus IInox<br />

Dispenser SoftCare Line e<br />

Cartuccia Softcare Med<br />

Nuova Linea Carta Diversey. Qualità & Sostenibilità.


Controllo, monitoraggio<br />

e lotta agli infestanti<br />

Negli ultimi anni, il forte sviluppo<br />

dell’industria di lavorazione dei<br />

vegetali e la conseguente necessità<br />

di immagazzinare quantità sempre<br />

più ingenti di materie prime hanno<br />

accresciuto la necessità di mettere in<br />

atto un’opportuna lotta agli infestanti.<br />

I vegetali ed i loro prodotti di<br />

degradazione rappresentano infatti<br />

habitat favorevoli all’insediamento di<br />

insetti ed il loro controllo è uno dei<br />

passi fondamentali al fi ne di garantire<br />

produzioni alimentari<br />

integre e sicure.<br />

Il problema degli<br />

infestanti infatti è<br />

strettamente legato<br />

alle contaminazioni<br />

microbiche<br />

in quanto gli insetti<br />

vivono a contatto<br />

con i residui organici<br />

che fungono<br />

da supporto ai microrganismi<br />

patogeni.<br />

Potrete richiedere la locandina<br />

da apporre nei locali preposti.<br />

Risulta quindi indispensabile eff ettuare una lotta globale agli infestanti mediante<br />

le seguenti azioni mirate:<br />

PREVENZIONE<br />

Signifi ca cioè attuare tutte le misure necessarie <strong>per</strong> impedire l’insediamento<br />

degli infestanti ed in particolare:<br />

• corretta sanifi cazione dei locali, degli impianti e delle attrezzature;<br />

• protezione delle vie d’accesso agli insetti (mantenendo le porte chiuse,<br />

utilizzando reti antinsetto alle fi nestre, occludendo qualunque fessura nel<br />

pavimento e nelle pareti);<br />

• mantenere pulite e ordinate le zone attigue ai locali di preparazione e<br />

stoccaggio (aree di carico e scarico, verde confi nante, …)<br />

Spazzola sottoporta <strong>per</strong> impedire<br />

l’ingresso degli infestanti<br />

Gli interstizi nei pavimenti favoriscono<br />

l’annidamento degli insetti<br />

Rete antinsetto con rinforzo<br />

sulla parte inferiore <strong>per</strong> i roditori<br />

MONITORAGGIO<br />

Permette di valutare l’eventuale infestazione, il tipo e l’entità. Per attuarlo occorre :<br />

• posizionare trappole elettroluminose che <strong>per</strong>mettono il controllo e la cattura<br />

degli insetti volanti.<br />

• posizionare correttamente le trappole a feromoni <strong>per</strong> le blatte e le esche<br />

rodenticide <strong>per</strong> i roditori.<br />

TRATTAMENTI MIRATI<br />

Al fi ne di eliminare la presenza degli insetti. Si eff ettuano mediante il corretto<br />

utilizzo di idonei prodotti:<br />

• trattamenti <strong>per</strong>iodici sulle su<strong>per</strong>fi ci <strong>per</strong>imetrali a rischio e sul verde confi nante<br />

e trattamenti localizzati anche all’interno dove si rende necessario (evacuando<br />

ovviamente alimenti e derrate).<br />

15<br />

- 35 -


15 Controllo, monitoraggio e lotta agli infestanti<br />

- 36 -<br />

Nella seguente tabella sono indicati i prodotti Diversey specifi ci <strong>per</strong> la lotta agli infestanti.<br />

Prodotto Caratteristiche<br />

Funzione Note<br />

GeoTrap<br />

Flylight IP65 New<br />

Flylight Monitor<br />

Piretro<br />

Safe H<br />

Decafl ow<br />

Trappola a feromoni <strong>per</strong> blatte a strato<br />

collante con pastiglia attraente<br />

Trappola elettroluminosa <strong>per</strong> insetti<br />

volanti con cartone collante e attrattivo<br />

alimentare, costruita interamente in<br />

acciaio inox<br />

Trappola elettroluminosa <strong>per</strong> insetti<br />

volanti con cartone collante e attrattivo<br />

alimentare, costruita interamente in<br />

acciaio inox<br />

Insetticida liquido pronto all’uso a base di<br />

piretro naturale in acqua<br />

Insetticida concentrato in sospensione<br />

acquosa lungamente residuale contro<br />

mosche, blatte, formiche,…<br />

Monitoraggio<br />

Monitoraggio e<br />

lotta guidata in<br />

interni<br />

Monitoraggio e<br />

lotta guidata in<br />

interni<br />

Trattamento<br />

Trattamento<br />

La presenza continua di blatte deve<br />

essere combattuta con disinfestanti<br />

a base di piretro<br />

Il cartone collante deve essere<br />

sostituito almeno mensilmente.<br />

Il conteggio delle catture<br />

condizionerà l’eventuale lotta<br />

I cartoni collanti devono essere<br />

sostituiti almeno mensilmente.<br />

Il conteggio delle catture<br />

condizionerà l’eventuale lotta<br />

Distribuire nell’aria ambiente<br />

mediante idoneo nebulizzatore o<br />

termonebbiogeno e sulle su<strong>per</strong>fi ci<br />

con pompa a pre-compressione.<br />

Formula che garantisce la sicurezza<br />

<strong>per</strong> l’o<strong>per</strong>atore e <strong>per</strong> l’ambiente da<br />

trattare<br />

Essendo lungamente residuale<br />

tale trattamento è da eseguirsi<br />

esclusivamente in esterno<br />

(<strong>per</strong>imetro)


Su<strong>per</strong>fi ci non produttive<br />

Sono le su<strong>per</strong>fi ci che appartengono ai locali ausiliari cioè a quei locali dove non si svolge la produzione (servizi igienici,<br />

spogliatoi, locale mensa, laboratori di assaggio, uffi ci, …). Queste su<strong>per</strong>fi ci pur non rappresentando un rischio igienico diretto<br />

<strong>per</strong> l’alimento devono essere sanifi cate <strong>per</strong>ché il <strong>per</strong>sonale potrebbe veicolare attraverso di loro eventuali contaminazioni<br />

<strong>per</strong>icolose. La pulizia e la sanifi cazione di queste su<strong>per</strong>fi ci vengono eff ettuate generalmente con sistemi manuali e <strong>per</strong> questo<br />

richiedono prodotti sicuri <strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale e <strong>per</strong> i materiali stessi di cui sono costituite.<br />

Conc.<br />

Su<strong>per</strong>fi cie / Applicazione Prodotto<br />

d’uso<br />

Caratteristiche<br />

Campo di applicazione<br />

Pavimenti/<br />

su<strong>per</strong>fi ci<br />

Pavimenti<br />

Pavimenti /<br />

Lavaggi<br />

manuali<br />

Abrasivi<br />

Vetri<br />

Disincrostanti<br />

Sanitari<br />

Detergenti/<br />

Sanifi canti<br />

SU 890<br />

Floorclean VK5<br />

0,5 - 5%<br />

0,5 - 3%<br />

Multiclean VK7L 0,5 - 5%<br />

Cream R7<br />

Rapid D6L<br />

Tal quale<br />

Tal quale<br />

R3 Tal quale<br />

R1<br />

TASKI pulisan<br />

R6<br />

Tal quale<br />

5 - 10%<br />

Tal quale<br />

R2 5 - 10%<br />

R5<br />

D-Form S<br />

Tal quale<br />

1 - 5%<br />

Detergente universale<br />

leggermente profumato<br />

Detergente universale non<br />

profumato profumato<br />

Detergente universale <strong>per</strong> la<br />

pulizia manuale di pavimenti<br />

e utensili<br />

Crema detergente delicata<br />

abrasiva <strong>per</strong> la pulizia dei<br />

bagni e delle su<strong>per</strong>fi ci dure<br />

Detergente ad elevato potere<br />

sgrassante<br />

Detergente che non lascia<br />

aloni<br />

Disincrostante a base di acido<br />

citrico <strong>per</strong> la manutenzione<br />

delle su<strong>per</strong>fi ci<br />

Disincrostante concentrato<br />

a base di acido fosforico<br />

Prodotto a base di acido<br />

cloridrico <strong>per</strong> W.C.<br />

Detergente alcalino <strong>per</strong><br />

la pulizia quotidiana delle<br />

su<strong>per</strong>fi ci<br />

Deodorante <strong>per</strong> ambienti<br />

Sanitizzante profumato<br />

ad azione detergente<br />

Uso manuale o meccanico <strong>per</strong> i<br />

pavimenti<br />

Uso manuale o meccanico <strong>per</strong> i<br />

pavimenti<br />

Uso esclusivamente manuale<br />

Applicare su spugna, passare sulle<br />

su<strong>per</strong>fi ci e risciacquare<br />

Applicare puro sui vetri, passare<br />

con carta e asciugare con<br />

tergivetro<br />

Versare il prodotto sulla spugna,<br />

passare sulle su<strong>per</strong>fi ci, risciacquare<br />

ed asciugare<br />

Applicare la soluzione sulle<br />

su<strong>per</strong>fi ci, attendere il tempo<br />

suffi ciente e risciacquare<br />

Applicare il prodotto puro, attendere<br />

il tempo necessario e risciacquare<br />

Applicare sulle su<strong>per</strong>fi ci con un<br />

panno o una spugna (diluito non<br />

richiede risciacquo)<br />

Spruzzare il prodotto al centro<br />

dell’ambiente<br />

Applicare con spugna o spruzzare<br />

sulle su<strong>per</strong>fi ci<br />

16<br />

- 37 -


Per ulteriori informazioni prego contattare<br />

Diversey S.p.A. - Via Milano, 150 - 20093 Cologno Monzese (MI) - Tel. 00 39 02 25801 - Fax 00 39 02 25802396<br />

www.diversey.com<br />

Il vantaggio di Diversey<br />

Oltre alla pulizia, siamo dedicati a essere i migliori nel semplifi care<br />

la vita dei nostri clienti.<br />

Siamo impegnati a farlo:<br />

► Dedicando il tempo necessario ad ascoltare, comprendere e<br />

soddisfare le esigenze speciali dei clienti in materia di<br />

pulizia e igiene<br />

► Avendo un interesse <strong>per</strong>sonale volto a garantire che gli impianti<br />

affi dati alle loro cure siano costantemente puliti, sicuri e<br />

gradevoli<br />

► Mirando all’innovazione in ogni forma <strong>per</strong> rendere più semplice<br />

e più redditizia la vita dei nostri clienti<br />

► Collaborando con i clienti <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are le loro aspettative ogni<br />

giorno, dovunque<br />

© 2011 Diversey S.p.A.

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