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Gli Aggregati tecnica laboratorio - Ordine Regionale dei Geologi di ...

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ing. Vincenzo VENTURI<br />

2) esecuzione<br />

della prova<br />

METODI DI PROVA<br />

Massa Volumica - Assorbimento<br />

UNI EN 1097-6<br />

“Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati –<br />

Determinazione della massa volumica <strong>dei</strong> granuli e dell’assorbimento<br />

d’acqua”<br />

2 - Metodo con picnometro per aggregati passanti allo staccio da 31,5 mm e trattenuti a quello da<br />

0,063 mm.<br />

umido<br />

Nel caso <strong>di</strong> aggregato con granuli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni comprese tra 4 e 31,5 mm, il campione viene immerso<br />

nel picnometro riempito <strong>di</strong> acqua,posto in bagno d’acqua, per 24 h alla temperatura <strong>di</strong> 22°C. Al termine<br />

del periodo <strong>di</strong> immersione si determina la massa del picnometro riempito <strong>di</strong> acqua e dell’aggregato (M2). Si toglie l’aggregato dall’acqua lasciandolo scolare Sensibilmente<br />

per alcuni minuti; si determina nel frattempo il peso<br />

del picnometro riempito esclusivamente <strong>di</strong> acqua umido<br />

(M3). Si trasferisce su un panno asciutto la porzione <strong>di</strong> prova, asciugando leggermente la superficie fino al<br />

raggiungimento della con<strong>di</strong>zione satura asciutta (massa M1). Si essicca l’aggregato in stufa ventilata a 105°C fino a raggiungimento della massa costante (M4). Nel caso <strong>di</strong> aggregato con granuli compresi tra 0,063 Saturo<br />

3 4 mm, la massa del campione saturo asciutto<br />

viene determinata esponendo il campione ad una asciutto<br />

moderata corrente d’aria calda per favorire<br />

l’evaporazione dell’umi<strong>di</strong>tà superficiale mescolando frequentemente il campione.<br />

Per accertare il raggiungimento della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> essiccazione superficiale, si riempe uno stampo<br />

metallico tronco-conico e, con un pestello, si costipa per 25 volte la superficie.<br />

Quasi<br />

Si solleva con cautela lo stampo: se il cono non collassa<br />

secco<br />

si continua con l’essiccazione e si ripete la prova<br />

secco<br />

con il cono finchè non si verifichi il collasso al momento della rimozione dello stampo.<br />

Catania 23 gennaio 2009

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