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Quando vi sono situazioni "incrociate", cioè un incrocio<br />
delle appartenenze categoriali, si ha una <strong>di</strong>minuzione<br />
della <strong>di</strong>fferenziazione categoriale; si hanno maggiori<br />
<strong>di</strong>fferenze quando si oppongono due categorie, ad<br />
esempio "maschi e femmine" o "adulti e giovani", che<br />
nel caso in cui si incrocino le due categorizzazioni, cioè:<br />
maschio giovane/maschio adulto; femmina<br />
giovane/femmina adulta.<br />
Negli esperimenti effettuati da Doise e Deschamps si è<br />
visto che quando i ss sono <strong>di</strong>stinti nelle loro<br />
appartenenze categoriali nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
categorizzazione semplice vi è valorizzazione della<br />
propria categoria rispetto all'altra; nella situazione <strong>di</strong><br />
categorizzazione incrociata tale <strong>di</strong>fferenza sparisce.<br />
Ma se le due categorie incrociate producono un<br />
raddoppiamento dell'ingroup in corrispondenza con<br />
un doppio outgroup (esempio maschio nero/donna<br />
bianca) la <strong>di</strong>fferenziazione categoriale viene<br />
incrementata invece che ridotta.<br />
La categorizzazione incrociata mostra dunque delle<br />
possibili limitazioni al processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione<br />
categoriale; d'altra parte lo stesso Tajfel si convinse ben<br />
presto ad andare oltre il quadro teorico fondato sulla<br />
categorizzazione sociale.<br />
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