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LE MOTIVAZIONI DI IAN LAWTON Per comprendere bene il motivo ...

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Siamo arrivati quindi alla fine del documento relativo agli ‘shem’. Le ultime righe<br />

presentano quei pochi passaggi che Lawton descrive come ‘non identificab<strong>il</strong>i’.<br />

Giustamente Lawton fa notare che nessuno degli autori su cui lui si è basato ha trattato<br />

inni sim<strong>il</strong>i o con i nomi che Sitchin gli assegna (‘Un inno a Ishkur’ e ‘un poema per<br />

Ninhursag’).<br />

Nemmeno io sono riuscito a identificare questi testi. In verità ci sono vari inni a<br />

Ishkur nella mitologia hurrita ma non avendone la versione originale, dubito che si possa<br />

trovare una corrispondenza. I lunghi estratti dedicati a Ninhursag (nel suo ‘Guerre<br />

atomiche al tempo degli dei’) non compaiono in nessuno dei testi presenti nel catalogo<br />

ETCSL né nel sito del Melammu project, i due maggiori database di testi mediorientali.<br />

Reputo quindi inut<strong>il</strong>e commentare questi estratti preferendo passare al successivo<br />

documento di Lawton.<br />

Sitchin’s pantheon<br />

Il documento in questione, per la verità molto breve, affronta leggermente più in<br />

dettaglio <strong>il</strong> concetto che Lawton ha già espresso riguardo alla difficoltà o impossib<strong>il</strong>ità di<br />

stab<strong>il</strong>ire le giuste parentele o relazioni tra i vari dei del pantheon sumero. Pur avendone<br />

già discusso ritengo sia doveroso analizzare in profondità i concetti espressi in questo<br />

documento perché permettono di chiarire alcuni concetti bas<strong>il</strong>ari della teoria sitchiniana.<br />

Lawton fa notare che nel suo primo libro Sitchin raramente nomina gli Igigi ed usa<br />

genericamente <strong>il</strong> termine anunnaki, correggendo poi <strong>il</strong> tiro nel libro L’ altra Genesi. In effetti<br />

Sitchin nel suo primo libro nomina gli Igigi direttamente con questo appellattivo solo sette<br />

volte, tutte contenute nel capitolo XI, ma questa come critica non ha gran senso, ogni libro<br />

introduce personaggi a seconda dell’ argomento che tratta… personalmente ritengo che<br />

essendo ‘Il pianeta degli dei’ <strong>il</strong> libro introduttivo non fosse necessario andare così nel<br />

dettaglio . Fa notare anche che secondo Sitchin i testi antichi riportano che ‘gli anunnaki<br />

del cielo sono 300 […] gli anunnaki della terra sono 600’ mentre la tavola VI dell’ epica<br />

della creazione afferma che gli anunnaki erano 600 in tutto.<br />

Questo è realmente un errore commesso da Sitchin. L’ Enuma Elish recita infatti:<br />

Then Marduk, as king, divided the gods: one host below and another above,<br />

three hundred above for the watchers of heaven,<br />

watchers of the law of Anu; five times sixty for earth,<br />

six hundred gods between earth and heaven.<br />

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