Vicari: Mafia e plebe - I Siciliani giovani
Vicari: Mafia e plebe - I Siciliani giovani
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Palermo, ex deputato, scelto come Alto commissario per l’isola<br />
dal governo provvisorio degli Alleati sbarcati in Sicilia, lo stesso<br />
responsabile dei servizi segreti scrive in un dispaccio inviato<br />
al capo dei servizi segreti americani in Italia: “Ha prevalso il<br />
parere della mafia, che però non va confusa con la cosiddetta<br />
malavita […]. Lo stretto rapporto instaurato dal colonnello [che<br />
aveva condotto le trattative per la scelta del candidato] con numerose,<br />
importanti famiglie dell’alta mafia siciliana conferma<br />
l’ipotesi che Musotto sia il candidato da queste indicato […]. Le<br />
sue attuali relazioni con l’alta mafia sono buone, mentre quelle<br />
con la mafia di basso e medio rango sono da ritenersi scontate” 15<br />
Con il sorgere ed imporsi del nuovo soggetto politico sono<br />
stati apposti tre marchi sul modo di essere psico-politico della<br />
Plebe siciliana, giungendo a comporre una figura paradossale:<br />
vittima, capro espiatorio, complice. Il vinto che si fa carico delle<br />
colpe in quanto collocato dalla parte dei vincenti: vittima di se<br />
stesso.<br />
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!<br />
Adesso la Plebe siciliana ha una propria fisionomia incontestabile,<br />
incontrovertibile, tangibile, esplicativa per ogni futura<br />
ricerca ed indagine: la Plebe siciliana è mafiosa. In tal modo,<br />
oltre al nuovo soggetto, sono stati scoperti la sua origine antropologico-culturale<br />
e il suo fertile brodo di coltura. La creazione<br />
è riuscita!<br />
15 N. Tranfaglia (a cura di), La “Santissima Trinità”. <strong>Mafia</strong>, Vaticano e<br />
Servizi segreti all’assalto dell’Italia 1943-1947, Editore Laterza, Roma-Bari<br />
2011, pp. 53 e 57.<br />
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