COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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15.06.2013 Views

– Costruzione delle coperture – Generalità La copertura a tetto sarà sostenuta da una grossa armatura in legno, ferro o cemento armato, il tutto con le dimensioni e disposizioni che saranno prescritte dai tipi di progetto o dalla direzione dei lavori. Sulla grossa armatura saranno poi disposti i travicelli ed i listelli in legno (piccola armatura) sulla quale sarà poi distesa la copertura di tegole direttamente o con l’interposizione di un sottomanto in legno od in laterizi. Sottomanto in legno – Sarà costituito da tavole di legno di abete dello spessore di cm 2,5 piallate dalla parte in vista, unite a filo piano e chiodate alla sottostante orditura di travicelli. Sottomanto di pianelle o tavelline – Il sottomano di pianelle o tavelline si eseguirà collocando sui travicelli o correntini del tetto le pianelle o tavelline una vicina all’altra, bene allineate e in modo che le estremità di esse posino sull’asse di detti legami e le connessioni non siano maggiori di mm 6. Le dette connessioni saranno stuccate con malta idraulica liquida. I corsi estremi lungo la gronda saranno ritenuti da un listello di abete chiodato alla sottostante armatura del tetto. Sottomanto in lastre ondulate – potrà essere eseguito nei seguenti tipi: – con lastre ondulate normali spessore mm 5,5 a 6 – con lastre ondulate alla romana spessore mm 5,5 – con lastre ondulate alla toscana spessore mm 5,5 – con lastre piane alla francese spessore mm 4. In ogni caso le lastre verranno poste in opera su tavolato di legno abete dello spessore di almeno mm 25 con orditura di listelli pure in abete della sezione da cm 4 x 4 a 7 x 7 a seconda dell’interasse e del tipo di copertura, fissandole con speciali accessori in ferro zincato (grappe, chiodi o viti, renelle triple in piombo, ecc.). La loro sovrapposizione dovrà essere, a seconda del tipo di lastra, da cm 5 a 8; i colmi ed i prezzi speciali terminali di ogni tipo saranno anch’essi fissati con gli appositi accessori. a) Copertura di tegole curve o coppi – La copertura di tegole a secco si farà posando sulla superficie da coprire un primo strato di tegole con la convessità rivolta in basso, disposte a filari allineati ed attigui, sovrapposte per cm 15 ed assicurare con frammenti di laterizi. Su questo tratto se ne collocherà un secondo colla convessità rivolta in alto, similmente accavallate per cm disposte in modo che ricoprano la connessione fra le tegole sottostanti, le teste delle tegole in ambedue gli strati saranno perfettamente allineate con la cordicella, sia nel senso parallelo alla gronda che in qualunque senso diagonale. Il comignolo, i displuvi ed i compluvi saranno formati con tegoloni. I tegoloni del comignolo e dei displuvi saranno diligentemente suggellati con malta, e così pure saranno suggellate tutte le tegole che formano contorno delle falde, o che poggiano contro i muri, lucernari, canne da camino e simili. Le tegole che vanno in opera sulle murature verranno posate su letto di malta. La copertura di tegole su letto di malta verrà eseguita con le stesse norme indicate per la copertura di tegole a secco; il letto di malta avrà lo spessore di cm 4/5. b) Coperture in tegole alla romana – La copertura in tegole alla romana (o “maritate”) composta di tegole piane (embrici) e di tegole curve (coppi) si eseguirà con le stesse norme della precedente, salvo che si poserà sulla superficie da coprire il primo strato di tegole piane debitamente intervallate e sovrapposte, e successivamente il secondo strato di tegole curve che ricopriranno i vuoti fra i vari filari di tegole piane. Anche per questo tipo di coperture a secco dovrà eseguirsi con malta idraulica mezzana la necessaria muratura delle testate e dei colmi, la calce a scarpa, ecc. In corrispondenza delle gronde dovranno impiegarsi embrici speciali a lato parallelo. c) Copertura di tegole piane – Nella copertura di tegole piane ad incastro (marsigliesi o simili), le tegole, quando devono poggiare su armature di correnti, correntini o listelli, saranno fissate a detti legnami mediante legatura di filo di ferro zincato, grosso mm 1 circa, il quale, passando nell’orecchio esistente in riporto nella faccia inferiore di ogni tegola, si avvolgerà ad un chiodo pure zincato, fissato in una delle facce dei correntini o dei listelli. Quando invece le tegole devono poggiare sopra un assito, sul medesimo, prima della collocazione delle tegole, saranno chiodati parallelamente alla gronda dei listelli della sezione di cm 4-3 a distanza tale, tra loro, che vi possano poggiare i denti delle tegole di ciascun filare. Per la copertura di tegole piane ad incastro su sottomanto di laterizio, le tegole dovranno posare sopra uno strato di malta grosso da cm 4 a cm 5, ed essere suggellate accuratamente ogni tegola con la malta stessa. In ogni caso dovranno essere impiegate, nella posa della copertura, mezze tegole rette e diagonali alle estremità delle falde e negli spigoli, in modo da alternare le tegole da un filare all’altro. Sopra i displuvi dovranno essere disposti appositi tegoloni di colmo murati in malta idraulica, inoltre dovrà essere inserito un numero adeguato di cappucci di aereazione. In tutti i tipi di coperture, se prescritto, dovranno essere applicate delle converse (lamiera zincata, lastre di piombo o rame) a protezione degli impluvi e degli incontri delle falde con le murature di camini, abbaini, ecc. d) Coperture in rame – Il rame per coperture, sagomato e posto in opera conformemente agli elaborati di progetto, avrà le caratteristiche richieste dalle UNI 5649 (parte 1) e UNI 3310 e potrà essere costituito da lastre, nastri o tegole continue modulari o elementi gregati preformati a freddo. Gli elementi di tenuta (lastre e nastri) verranno fissati al piano di posa mediante linguette di ancoraggio in rame da 0, 6 mm fissate al sottofondo esclusivamente con chiodi e viti autofilettanti in rame o con altre leghe metalliche resistenti alla corrosione; gli elementi di fissaggio verranno coperti con cappellotti di rame da saldare alla copertura. I chiodi, preferibilmente dentellati, avranno la testa larga, piatta ed a sezione circolare. Gli elementi di tenuta andranno connessi, in modo da assicurare continuità e tenuta, mediante l’esecuzione dei seguenti tipi di giunzione conformemente a quanto previsto dagli elaborati di progetto: – giunti a doppia aggraffatura: una volta tagliato il nastro di rame alla lunghezza necessaria, esso verrà sbordato in senso longitudinale ottenendo delle canalette da posare ed affiancare sulla struttura portante, avendo cura

d’interporre (chiodandole in file parallele e con un interasse di circa cm 50) fra due lastre contigue, un filare di linguette di collegamento in rame sagomato. La giunzione verrà eseguita ripiegando i bordi delle canalette affiancate; – giunti a tassello: una volta tagliato il nastro di rame alla lunghezza necessaria, esso verrà fissato (con le modalità già descritte) su travetti di legno disposti perpendicolarmente alla linea di gronda; sui travetti e sui bordi di due lastre adiacenti verrà in seguito fissato (come descritto in precedenza) un coprigiunto in rame; – giunti misti: in relazione al posizionamento delle lastre prescritto negli elaborati di progetto e alla forma stessa della copertura i giunti trasversali verranno eseguiti mediante doppia aggraffatura, mentre i giunti longitudinali potranno essere sia del tipo a doppia aggraffatura che del tipo a tassello. MODALITÀ DI PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO Nel corso dell’esecuzione dei lavori la direzione dei lavori potrà verificare che i materiali impiegati e le tecniche di posa siano quelli prescritti e che il risultato finale sia coerente con le prescrizioni di progetto e con la funzione attribuita all’elemento o strato considerato. Potranno essere eseguite le seguenti prove e verifiche: sul collegamento tra i diversi strati funzionali; sulla realizzazione dei giunti e delle sovrapposizioni fra gli strati; sull’accuratezza dell’esecuzione dei bordi e dei raccordi. La direzione dei lavori potrà anche verificare: le resistenze meccaniche, l’adesioni e la connessioni fra strati, la tenuta all’acqua, ecc. Alla fine dei lavori potrà eseguire prove di funzionamento simulando battenti di acqua, effettuando prove di carico, di resistenza alle azioni localizzate e di quanto altro potrà essere verificato direttamente in sito. L’appaltatore dovrà raccogliere e fornire all’amministrazione tutti i disegni costruttivi e le schede tecniche dei prodotti impiegati oltre alle prescrizioni attinenti la successiva manutenzione. – Coperture piane Le coperture continue sono convenzionalmente suddivise nelle seguenti categorie: – coperture senza elemento termoisolante con o senza strato di ventilazione – coperture con elemento termoisolante, con o senza strato di ventilazione. Quando non è diversamente prescritto negli elaborati di progetto si intende che ciascuna delle categorie sarà composta dai seguenti strati funzionali conformemente alla: UNI 8178:1980 – 30/11/1980 – Edilizia. Coperture. Analisi degli elementi e strati funzionali. a) La copertura non termoisolata non ventilata sarà costituita dai seguenti elementi: – un elemento portante con funzioni strutturali – uno strato di pendenza con i valori richiesti – un elemento di tenuta all’acqua con la funzione di ottenere l’impermeabilità all’acqua meteorica e di resistere alle sollecitazioni dovute all’ambiente esterno; – uno strato di protezione con la funzione di limitare le alterazioni dovute ad azioni meccaniche, fisiche, chimiche e/ o con funzione decorativa. b) La copertura ventilata ma non termoisolata sarà costituita dai seguenti elementi: – un elemento portante con funzioni strutturali; – uno strato di ventilazione con la funzione di contribuire al controllo igrotermico delle coperture attraverso il ricambio d’aria naturale o forzato; – uno strato di pendenza; – un elemento di tenuta all’acqua; – uno strato di protezione. c) La copertura termoisolata non ventilata sarà costituita dai seguenti elementi: – un elemento portante con funzioni strutturali; – uno strato di pendenza; – uno strato di schermo (barriera al vapore) con la funzione di impedire, o di ridurre il passaggio del vapore d’acqua; – un elemento di tenuta all’acqua; – un elemento termoisolante con funzione di ottenere il valore richiesto di resistenza termica globale della copertura; – uno strato filtrante; – uno strato di protezione. d) La copertura termoisolata e ventilata sarà costituita dai seguenti elementi: – un elemento portante con funzioni strutturali; – un elemento termoisolante; – uno strato di irrigidimento o di supporto con la funzione di permettere allo strato sottostante di sopportare i carichi previsti; – uno strato di ventilazione; – un elemento di tenuta all’acqua; – uno strato filtrante con la funzione di trattenere il materiale trasportato dalle acque meteoriche; – uno strato di protezione. L’appaltatore utilizzerà, nella realizzazione dei suddetti strati, esclusivamente i materiali prescritti rispettando le prescrizioni seguenti. 1) Per la realizzazione dell’elemento portante, in relazione alla tecnica costruttiva adottata, farà riferimento alle prescrizioni del presente capitolato per calcestruzzi, strutture metalliche, sulle strutture miste acciaio calcestruzzo, sulle strutture in legno.

– Costruzione delle coperture – Generalità<br />

La copertura a tetto sarà sostenuta da una grossa armatura in legno, ferro o cemento armato, il tutto con le <strong>di</strong>mensioni e<br />

<strong>di</strong>sposizioni che saranno prescritte dai tipi <strong>di</strong> progetto o dalla <strong>di</strong>rezione dei lavori. Sulla grossa armatura saranno poi<br />

<strong>di</strong>sposti i travicelli ed i listelli in legno (piccola armatura) sulla quale sarà poi <strong>di</strong>stesa la copertura <strong>di</strong> tegole <strong>di</strong>rettamente<br />

o con l’interposizione <strong>di</strong> un sottomanto in legno od in laterizi.<br />

Sottomanto in legno – Sarà costituito da tavole <strong>di</strong> legno <strong>di</strong> abete dello spessore <strong>di</strong> cm 2,5 piallate dalla parte in vista,<br />

unite a filo piano e chiodate alla sottostante or<strong>di</strong>tura <strong>di</strong> travicelli.<br />

Sottomanto <strong>di</strong> pianelle o tavelline – Il sottomano <strong>di</strong> pianelle o tavelline si eseguirà collocando sui travicelli o correntini<br />

del tetto le pianelle o tavelline una vicina all’altra, bene allineate e in modo che le estremità <strong>di</strong> esse posino sull’asse <strong>di</strong><br />

detti legami e le connessioni non siano maggiori <strong>di</strong> mm 6. Le dette connessioni saranno stuccate con malta idraulica<br />

liquida.<br />

I corsi estremi lungo la gronda saranno ritenuti da un listello <strong>di</strong> abete chiodato alla sottostante armatura del tetto.<br />

Sottomanto in lastre ondulate – potrà essere eseguito nei seguenti tipi:<br />

– con lastre ondulate normali spessore mm 5,5 a 6<br />

– con lastre ondulate alla romana spessore mm 5,5<br />

– con lastre ondulate alla toscana spessore mm 5,5<br />

– con lastre piane alla francese spessore mm 4.<br />

In ogni caso le lastre verranno poste in opera su tavolato <strong>di</strong> legno abete dello spessore <strong>di</strong> almeno mm 25 con or<strong>di</strong>tura <strong>di</strong><br />

listelli pure in abete della sezione da cm 4 x 4 a 7 x 7 a seconda dell’interasse e del tipo <strong>di</strong> copertura, fissandole con<br />

speciali accessori in ferro zincato (grappe, chio<strong>di</strong> o viti, renelle triple in piombo, ecc.). La loro sovrapposizione dovrà<br />

essere, a seconda del tipo <strong>di</strong> lastra, da cm 5 a 8; i colmi ed i prezzi speciali terminali <strong>di</strong> ogni tipo saranno anch’essi<br />

fissati con gli appositi accessori.<br />

a) Copertura <strong>di</strong> tegole curve o coppi – La copertura <strong>di</strong> tegole a secco si farà posando sulla superficie da coprire un<br />

primo strato <strong>di</strong> tegole con la convessità rivolta in basso, <strong>di</strong>sposte a filari allineati ed attigui, sovrapposte per cm 15 ed<br />

assicurare con frammenti <strong>di</strong> laterizi. Su questo tratto se ne collocherà un secondo colla convessità rivolta in alto,<br />

similmente accavallate per cm <strong>di</strong>sposte in modo che ricoprano la connessione fra le tegole sottostanti, le teste delle<br />

tegole in ambedue gli strati saranno perfettamente allineate con la cor<strong>di</strong>cella, sia nel senso parallelo alla gronda che in<br />

qualunque senso <strong>di</strong>agonale. Il comignolo, i <strong>di</strong>spluvi ed i compluvi saranno formati con tegoloni. I tegoloni del<br />

comignolo e dei <strong>di</strong>spluvi saranno <strong>di</strong>ligentemente suggellati con malta, e così pure saranno suggellate tutte le tegole che<br />

formano contorno delle falde, o che poggiano contro i muri, lucernari, canne da camino e simili. Le tegole che vanno in<br />

opera sulle murature verranno posate su letto <strong>di</strong> malta. La copertura <strong>di</strong> tegole su letto <strong>di</strong> malta verrà eseguita con le<br />

stesse norme in<strong>di</strong>cate per la copertura <strong>di</strong> tegole a secco; il letto <strong>di</strong> malta avrà lo spessore <strong>di</strong> cm 4/5.<br />

b) Coperture in tegole alla romana – La copertura in tegole alla romana (o “maritate”) composta <strong>di</strong> tegole piane<br />

(embrici) e <strong>di</strong> tegole curve (coppi) si eseguirà con le stesse norme della precedente, salvo che si poserà sulla superficie<br />

da coprire il primo strato <strong>di</strong> tegole piane debitamente intervallate e sovrapposte, e successivamente il secondo strato <strong>di</strong><br />

tegole curve che ricopriranno i vuoti fra i vari filari <strong>di</strong> tegole piane. Anche per questo tipo <strong>di</strong> coperture a secco dovrà<br />

eseguirsi con malta idraulica mezzana la necessaria muratura delle testate e dei colmi, la calce a scarpa, ecc. In<br />

corrispondenza delle gronde dovranno impiegarsi embrici speciali a lato parallelo.<br />

c) Copertura <strong>di</strong> tegole piane – Nella copertura <strong>di</strong> tegole piane ad incastro (marsigliesi o simili), le tegole, quando<br />

devono poggiare su armature <strong>di</strong> correnti, correntini o listelli, saranno fissate a detti legnami me<strong>di</strong>ante legatura <strong>di</strong> filo <strong>di</strong><br />

ferro zincato, grosso mm 1 circa, il quale, passando nell’orecchio esistente in riporto nella faccia inferiore <strong>di</strong> ogni<br />

tegola, si avvolgerà ad un chiodo pure zincato, fissato in una delle facce dei correntini o dei listelli. Quando invece le<br />

tegole devono poggiare sopra un assito, sul medesimo, prima della collocazione delle tegole, saranno chiodati<br />

parallelamente alla gronda dei listelli della sezione <strong>di</strong> cm 4-3 a <strong>di</strong>stanza tale, tra loro, che vi possano poggiare i denti<br />

delle tegole <strong>di</strong> ciascun filare. Per la copertura <strong>di</strong> tegole piane ad incastro su sottomanto <strong>di</strong> laterizio, le tegole dovranno<br />

posare sopra uno strato <strong>di</strong> malta grosso da cm 4 a cm 5, ed essere suggellate accuratamente ogni tegola con la malta<br />

stessa.<br />

In ogni caso dovranno essere impiegate, nella posa della copertura, mezze tegole rette e <strong>di</strong>agonali alle estremità delle<br />

falde e negli spigoli, in modo da alternare le tegole da un filare all’altro.<br />

Sopra i <strong>di</strong>spluvi dovranno essere <strong>di</strong>sposti appositi tegoloni <strong>di</strong> colmo murati in malta idraulica, inoltre dovrà essere<br />

inserito un numero adeguato <strong>di</strong> cappucci <strong>di</strong> aereazione.<br />

In tutti i tipi <strong>di</strong> coperture, se prescritto, dovranno essere applicate delle converse (lamiera zincata, lastre <strong>di</strong> piombo o<br />

rame) a protezione degli impluvi e degli incontri delle falde con le murature <strong>di</strong> camini, abbaini, ecc.<br />

d) Coperture in rame – Il rame per coperture, sagomato e posto in opera conformemente agli elaborati <strong>di</strong> progetto, avrà<br />

le caratteristiche richieste dalle UNI 5649 (parte 1) e UNI 3310 e potrà essere costituito da lastre, nastri o tegole<br />

continue modulari o elementi gregati preformati a freddo.<br />

Gli elementi <strong>di</strong> tenuta (lastre e nastri) verranno fissati al piano <strong>di</strong> posa me<strong>di</strong>ante linguette <strong>di</strong> ancoraggio in rame da 0, 6<br />

mm fissate al sottofondo esclusivamente con chio<strong>di</strong> e viti autofilettanti in rame o con altre leghe metalliche resistenti<br />

alla corrosione; gli elementi <strong>di</strong> fissaggio verranno coperti con cappellotti <strong>di</strong> rame da saldare alla copertura. I chio<strong>di</strong>,<br />

preferibilmente dentellati, avranno la testa larga, piatta ed a sezione circolare. Gli elementi <strong>di</strong> tenuta andranno connessi,<br />

in modo da assicurare continuità e tenuta, me<strong>di</strong>ante l’esecuzione dei seguenti tipi <strong>di</strong> giunzione conformemente a quanto<br />

previsto dagli elaborati <strong>di</strong> progetto:<br />

– giunti a doppia aggraffatura: una volta tagliato il nastro <strong>di</strong> rame alla lunghezza necessaria, esso verrà sbordato in<br />

senso longitu<strong>di</strong>nale ottenendo delle canalette da posare ed affiancare sulla struttura portante, avendo cura

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