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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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effettuati fino alla quota del piano <strong>di</strong> posa della vecchia fondazione, sbatacchiando le pareti man mano che aumenterà la<br />

profon<strong>di</strong>tà.<br />

Si procederà, una volta raggiunta col primo settore la quota d’imposta della vecchia fondazione, alla sud<strong>di</strong>visione in sottoscavi<br />

(<strong>di</strong> larghezza variabile in relazione alle caratteristiche della muratura e del terreno) e, infine, si eseguirà, solo dopo aver rimosso<br />

la terra dello scavo anche sotto la fondazione, il getto <strong>di</strong> spianamento con magrone <strong>di</strong> calcestruzzo secondo quanto prescritto<br />

negli elaborati <strong>di</strong> progetto.<br />

Sottofondazioni in muratura <strong>di</strong> mattoni e malta <strong>di</strong> cemento – Una volta pre<strong>di</strong>sposto lo scavo con le modalità<br />

sopraccennate, l’appaltatore farà costruire una muratura in mattoni e malta <strong>di</strong> cemento dello spessore prescritto negli<br />

elaborati <strong>di</strong> progetto, lasciando fra nuova e vecchia muratura lo spazio equivalente ad un filare <strong>di</strong> mattoni; nel cavo fra<br />

le due murature dovrà inserire dei cunei in legno duro che, successivamente (3-4 gg.), provvederà a sostituire con cunei<br />

più grossi atti a compensare l’abbassamento della nuova muratura.<br />

Ad abbassamento avvenuto (quarto giorno), l’appaltatore provvederà a fare estrarre i cunei e procederà alla<br />

collocazione dell’ultimo filare <strong>di</strong> mattoni intasando fino a rifiuto con malta <strong>di</strong> cemento.<br />

Sottofondazioni con solette <strong>di</strong> calcestruzzo – Una volta pre<strong>di</strong>sposto lo scavo con le modalità sopraccennate,<br />

l’appaltatore posizionerà l’armatura metallica secondo quanto previsto negli elaborati <strong>di</strong> progetto e provvederà,<br />

successivamente, all’esecuzione <strong>di</strong> un getto in modo da creare una porzione <strong>di</strong> cordolo e da lasciare uno spazio vuoto<br />

fra l’estradosso <strong>di</strong> quest’ultimo e l’intradosso della vecchia fondazione. Lo spazio vuoto potrà essere riempito, dopo 2-3<br />

giorni, con muratura <strong>di</strong> mattoni e malta <strong>di</strong> cemento avendo sempre l’accortezza <strong>di</strong> lasciare uno spazio vuoto equivalente<br />

ad un filare <strong>di</strong> mattoni. Dovrà, quin<strong>di</strong>, provvedere all’inserimento forzato, nella parte vuota, <strong>di</strong> cunei in legno duro e,<br />

dopo 3-4 giorni, alla loro sostituzione con cunei più grossi onde compensare l’assestamento della nuova muratura.<br />

Provvederà, infine, all’estrazione dei cunei ed alla collocazione dell’ultimo filare <strong>di</strong> mattoni intasando fino a rifiuto con<br />

malta <strong>di</strong> cemento.<br />

Sottofondazioni con cordoli o travi in cemento armato – L’appaltatore dovrà eseguire, secondo le modalità prima<br />

descritte, gli scavi da ambedue i lati del tratto <strong>di</strong> muratura interessata fino a raggiungere il piano <strong>di</strong> posa della<br />

fondazione. Una volta rimossa la terra <strong>di</strong> scavo, dovrà effettuare un getto <strong>di</strong> spianamento in magrone <strong>di</strong> calcestruzzo e<br />

procedere, solo dopo aver creato nella muratura esistente un incavo <strong>di</strong> alcuni cm pari all’altezza del cordolo avendo cura<br />

<strong>di</strong> prevedere, in corrispondenza dei collegamenti trasversali richiesti dal progetto, all’inserimento <strong>di</strong> ferri sporgenti<br />

verso l’alto. Dovrà, quin<strong>di</strong>, dopo l’indurimento del getto, creare dei varchi nella muratura, mettere in opera le armature<br />

previste dagli elaboratori <strong>di</strong> progetto ed effettuare il getto con cemento preferibilmente <strong>di</strong> tipo espansivo. In attesa<br />

dell’indurimento dovrà puntellare in modo provvisorio la struttura.<br />

Diaframmi continui – L’appaltatore dovrà realizzarli con pannelli <strong>di</strong> calcestruzzo semplice o armato gettati in opera,<br />

collegandoli ad incastro, al fine <strong>di</strong> realizzare pareti <strong>di</strong> sostegno <strong>di</strong> scarpate, <strong>di</strong> fondazioni, <strong>di</strong> opere varie, per <strong>di</strong>fese e<br />

traverse fluviali, anche aventi funzione portante. Lo scavo sarà eseguito da appositi macchinari adoperando le cautele<br />

necessarie per evitare lo smottamento dello scavo, come per esempio l’impiego <strong>di</strong> fanghi bentonitici o <strong>di</strong> cassoni<br />

metallici. Il getto sarà eseguito per singoli pannelli me<strong>di</strong>ante attrezzature atte ad evitare la caduta libera del<br />

calcestruzzo. Eventuali manchevolezze che venissero a scoprirsi per l’apertura degli scavi dovranno essere eliminate a<br />

cura e spese dell’appaltatore con i provve<strong>di</strong>menti ritenuti più opportuni lalla D.L.<br />

Tiranti <strong>di</strong> ancoraggio – Saranno costituiti da tiranti orizzontali o inclinati, atti a collegare strutture in calcestruzzo con il<br />

terreno resistente a monte, allo scopo <strong>di</strong> assorbire le spinte del terreno incoerente fra essi interposto. Per i tiranti<br />

l’appaltatore impiegherà acciaio in fili, trecce, trefoli ecc., inserendoli in perforazioni, con <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> mm 100-135,<br />

lunghezza <strong>di</strong> circa m 25, eseguite tramite sonde a rotazione; l’appaltatore provvederà al loro eventuale rivestimento,<br />

ancorandole sia a speciali piastre <strong>di</strong> ripartizione sul calcestruzzo che a dei bulbi con le misure <strong>di</strong> progetto. La<br />

lavorazione si concluderà provvedendo al tensionamento dei tiranti subito dopo un periodo <strong>di</strong> maturazione <strong>di</strong> almeno 28<br />

giorni del bulbo stesso. In caso <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento al momento della tesatura, l’appaltatore dovrà ripetere l’esecuzione <strong>di</strong> un<br />

altro bulbo, secondo le in<strong>di</strong>cazioni della D.L. Si applicheranno le norme del D.M. 27 luglio 1985 e del D.M. 11 marzo.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

I lavori in fondazione saranno sottoposti, qualsiasi sia la loro natura a prove <strong>di</strong> carico statico secondo la normativa<br />

stabilita dal D.M. 11 marzo 1988.<br />

Oltre alle prove <strong>di</strong> resistenza dei calcestruzzi e degli acciai previste dalle vigenti norme, la <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà<br />

richiedere prove non <strong>di</strong>struttive con meto<strong>di</strong> sonici in modo da in<strong>di</strong>viduare gli eventuali <strong>di</strong>fetti e controllare la continuità<br />

dei getti.<br />

Nel corso dei lavori relativi allo scavo per la realizzazione delle sottofondazioni, il <strong>di</strong>rettore dei lavori potrà stabilire i<br />

punti in cui eseguire prelievi delle formazioni geologiche in esso riscontrabili; i prelievi dovranno essere<br />

opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi per il riscontro dei valori caratteristici<br />

con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi verrà redatto apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico<br />

dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi agli scavi.<br />

Per quanto concerne il collaudo dei materiali, i controlli in corso <strong>di</strong> lavorazione e le prove <strong>di</strong> carico e collaudo statico si<br />

fa riferimento a quanto prescritto dall’art. “Consolidamento delle strutture fondali – Generalità”.<br />

– Sottofondazioni con pali<br />

Generalità – Il sistema <strong>di</strong> sottofondazioni su pali sarà usato nei casi in cui si dovrà trasferire il carico della costruzione<br />

su strati resistenti e profon<strong>di</strong> in modo da contrastare i ce<strong>di</strong>menti provocati dalle deficienze proprie del terreno<br />

imme<strong>di</strong>atamente sottostante le fondazioni. Al fine <strong>di</strong> evitare vibrazioni che potrebbero risultare dannose per le<br />

sovrastanti strutture <strong>di</strong>ssestate, si potranno sia usare pali trivellati costruiti in opera con o senza tubo/forma sia pali ad

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