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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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d2 centine a sbalzo – l’armatura verrà posizionata esclusivamente alle imposte sulla muratura dei piedritti; in questo<br />

caso le centine potranno essere rigide (quando esistono delle catene o dei tiranti orizzontali) o flessibili (in assenza <strong>di</strong><br />

catene e <strong>di</strong> tiranti).<br />

d3 centine miste – nelle quali l’armatura sarà sostenuta alle imposte ma presenterà anche la possibilità <strong>di</strong> avere altri<br />

sostegni da posizionare nell’intervallo fra i piedritti.<br />

d4 centine scorrevoli o girevoli – l’armatura sarà costruita in maniera tale che essa potrà essere facilmente traslata lungo<br />

il corso della realizzazione <strong>di</strong> una volta o ruotata nel caso delle cupole.<br />

L’appaltatore realizzerà le centine, conformemente alle prescrizioni del progetto ed alle in<strong>di</strong>cazioni della D.L,<br />

progettando, calcolando ed utilizzando <strong>di</strong> volta in volta i materiali più idonei per lo specifico utilizzo (legname, metallo,<br />

muratura ecc.).<br />

Tutte le riparazioni o le ricostruzioni che si dovessero rendere necessarie per la imperfetta o errata realizzazione delle<br />

centine, in seguito anche all’inosservanza delle prescrizioni del presente articolo, saranno a completo carico<br />

dell’appaltatore.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

Il <strong>di</strong>rettore dei lavori provvederà a verificare la rispondenza delle opere provvisionali alle vigenti normative,<br />

controllando le certificazioni (ove richieste) ed i calcoli, verificherà infine le quote dei piani <strong>di</strong> posa rispetto al piani<br />

previsti in progetto e le quote orizzontali rispetto ai picchetti pre<strong>di</strong>sposti.<br />

– Malte. Qualità e composizione<br />

Generalità – Le malte, per quanto possibile, devono essere confezionate con materiali analoghi a quelli utilizzati<br />

durante la costruzione dell’e<strong>di</strong>ficio oggetto del restauro. In ogni modo, la composizione delle malte, l’uso specifico <strong>di</strong><br />

ognuna <strong>di</strong> esse nelle varie fasi dei lavori, l’eventuale integrazione con ad<strong>di</strong>tivi, resine o con altri prodotti <strong>di</strong> sintesi<br />

chimica, ecc., saranno specificati dalla D.L. <strong>di</strong>etro autorizzazione degli organi preposti alla tutela dell’e<strong>di</strong>ficio in<br />

oggetto.<br />

Nella preparazione delle malte si dovranno usare sabbie <strong>di</strong> granulometria e natura chimica appropriata. Saranno, in ogni<br />

caso, preferite le sabbie <strong>di</strong> tipo siliceo o calcareo, mentre andranno escluse quelle provenienti da rocce friabili o<br />

gessose; non dovranno contenere alcuna traccia <strong>di</strong> cloruri, solfati, materie argillose, terrose, limacciose e polverose.<br />

L’impasto delle malte, effettuato con appositi mezzi meccanici o, manualmente, dovrà risultare omogeneo e <strong>di</strong> tinta<br />

uniforme. I vari componenti, con l’esclusione <strong>di</strong> quelli forniti in sacchi <strong>di</strong> peso determinato, dovranno ad ogni impasto<br />

essere misurati preferibilmente sia a peso che a volume.<br />

La calce spenta in pasta dovrà essere accuratamente rimescolata in modo che la sua misurazione, a mezzo <strong>di</strong> cassa<br />

parallelepipeda, riesca semplice e <strong>di</strong> sicura esattezza.<br />

Gli impasti dovranno essere preparati nella quantità necessaria per l’impiego imme<strong>di</strong>ato e, per quanto possibile, in<br />

prossimità del lavoro. I residui d’impasto che non avessero per qualsiasi ragione imme<strong>di</strong>ato impiego, dovranno essere<br />

gettati a rifiuto, ad eccezione <strong>di</strong> quelli formati con calce comune che, il giorno stesso della loro miscelazione, potranno<br />

essere riutilizzati.<br />

I componenti <strong>di</strong> tutti i tipi <strong>di</strong> malte dovranno essere mescolati a secco.<br />

Le modalità per la determinazione della resistenza a compressione delle malte sono riportate nel decreto ministeriale 3<br />

giugno 1968. I tipi <strong>di</strong> malta e le loro classi sono definite in rapporto alla composizione in volume nel seguente modo<br />

(D.M. 9 gennaio 1987):<br />

– malta idraulica (classe M4) – Composizione: calce idraulica. (1); sabbia (3)<br />

– malta pozzolanica (classe M4) – Composizione: calce aerea (1); pozzolana (1)<br />

– malta bastarda (classe M4) – Composizione: cemento (1); calce idraulica. (1); sabbia (5)<br />

– malta bastarda (classe M3) – Composizione: cemento (1); calce idraulica. (1); sabbia (5); pozzolana (1)<br />

– malta cementizia (classe M2) – Composizione: cemento (1); calce idraulica. (0,5); sabbia (4)<br />

– malta cementizia (classe M1) – Composizione: cemento (1); sabbia (3).<br />

Alla malta cementizia si può aggiungere una piccola quantità <strong>di</strong> calce aerea con funzione plastificante. Malte <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

proporzioni nella composizione confezionata anche con ad<strong>di</strong>tivi, preventivamente sperimentata, possono essere ritenute<br />

equivalenti a quelle in<strong>di</strong>cate qualora la loro resistenza me<strong>di</strong>a e compressione risulti non inferiore ai valori seguenti:<br />

– 12 N/mmq (120 Hgf/cmq) per l’equivalenza alla malta M1<br />

– 8 N/mmq (80 Hgf/cmq) per l’equivalenza alla malta M2<br />

– 5 N/mmq (50 Hgf/cmq) per l’equivalenza alla malta M3<br />

– 2,5 N/mmq (25 Hgf/cmq) per l’equivalenza alla malta M4.<br />

Ove l’approvvigionamento delle malte dovesse essere effettuato ricorrendo a prodotti confezionati in sacchi o in fusti,<br />

questi oltre ad essere perfettamente sigillati dovranno avere la chiara in<strong>di</strong>cazione relativa al produttore, al peso, alla<br />

classe <strong>di</strong> appartenenza, allo stabilimento <strong>di</strong> produzione, alla quantità d’acqua occorrente per il confezionamento, alle<br />

modalità <strong>di</strong> confezionamento e alle resistenze minime dopo i 28 giorni <strong>di</strong> stagionatura.<br />

NORMATIVA <strong>DI</strong> RIFERIMENTO:<br />

UNI 10924 Beni culturali – Malte per elementi costruttivi e decorativi – Classificazione e terminologia.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

L’appaltatore è obbligato a prestarsi, in qualsiasi momento, ad eseguire od a far eseguire presso il laboratorio <strong>di</strong><br />

cantiere, presso gli stabilimenti <strong>di</strong> produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove scritte dal presente capitolato<br />

speciale d’appalto o dalla <strong>di</strong>rezione dei lavori, sui materiali impiegati o da impiegarsi, nonché sui manufatti realizzati in

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