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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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Per l’esecuzione della prova dovranno essere eseguite da 5 a 10 battute, da cui verrà ricavato un valore me<strong>di</strong>o. Questa<br />

prova presenta il vantaggio rispetto le precedenti <strong>di</strong> essere più economica e facilmente eseguibile; può essere<br />

considerata una moderna elaborazione della vecchia modalità empirica utilizzata in passato, in cui si riconosceva lo<br />

stato <strong>di</strong> maggiore o minore sollecitazione <strong>di</strong> una porzione muraria a seguito del suono più o meno sordo che la battitura<br />

con un martello della muratura provocava. Le battute verranno eseguite, previa la rimozione dell’intonaco <strong>di</strong> superficie<br />

sui punti da sottoporre a verifica.<br />

– Indagini atte ad approfon<strong>di</strong>re la conoscenza sulle stratificazioni dell’e<strong>di</strong>ficio e sulle caratteristiche<br />

costruttive anche <strong>di</strong> interventi pregressi<br />

All’appaltatore potrà essere richiesto <strong>di</strong> fare eseguire indagini passive al fine <strong>di</strong> registrare e <strong>di</strong> quantificare fenomeni<br />

fisici rilevabili in assenza <strong>di</strong> sollecitazioni quali: le riprese con strumenti ottici, anche ricorrendo a pellicole speciali, la<br />

magnetometria, che analizzerà dall’esterno particolari aspetti fisici, senza rendere necessarie ulteriori sollecitazioni, la<br />

ferromagneticità naturale, che permetterà <strong>di</strong> determinare presenza, <strong>di</strong>mensione, geometria e consistenza <strong>di</strong> materiali<br />

metallici.<br />

Potranno anche essere richieste indagini attive tramite tecniche che richiederanno l’utilizzo <strong>di</strong> piccole sollecitazioni<br />

artificiali <strong>di</strong> vario genere (meccaniche, elettriche, termiche, acustiche) in relazione ai fenomeni da rilevare.<br />

Altre indagini potranno essere condotte con strumenti che agiscono sia in modo attivo che passivo come la<br />

termovisione, che è un sistema efficace anche senza sollecitazioni <strong>di</strong>rette sull’oggetto. Questa tecnica offrirà i risultati<br />

migliori quando la superficie da indagare sarà preventivamente riscaldata apportando le temperature approvate dalla<br />

D.L.<br />

L’appaltatore dovrà utilizzare, ove richiesto, idonei sistemi per la misurazione della temperatura, dell’umi<strong>di</strong>tà relativa e<br />

della superficie <strong>di</strong> un materiale per l’identificazione e la quantificazione dei parametri relativi alla presenza <strong>di</strong> sostanze<br />

chimiche inquinanti; la magnetometria; il rilevamento fotografico che potrà richiedere l’applicazione della fotografia<br />

normale, IR, parametrizzata fotogrammetrica, termo-visiva o endoscopica.<br />

1 – Indagini atte a rilevare la presenza <strong>di</strong> stratificazioni storico/costruttive dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

a) Indagini termografiche – La termovisione dovrà consentire la visualizzazione <strong>di</strong> immagini non comprese nella banda<br />

del visibile (ra<strong>di</strong>azioni elettromagnetiche comprese tra 0,4 e 0,75 micron) ma estese nel campo dell’infrarosso ed in<br />

particolare alla regione spettrale compresa tra 2 e 5 mm per le shortwave (onde corte) e fra 8 e 12 mm per le longwave<br />

(lontano infrarosso).<br />

Gli accertamenti <strong>di</strong> stratificazioni costruttive preesistenti sono ottenibili tramite strumentazioni sensibili nel lontano<br />

infrarosso, meno <strong>di</strong>sturbati dalle lunghezze d’onda del visibile (p.e. colori delle superfici).<br />

All’appaltatore potrà essere richiesta l’indagine termografica al fine <strong>di</strong> valutare degrado dei rivestimenti evidenziando le<br />

<strong>di</strong>scontinuità dei <strong>di</strong>stacchi e le stratigrafie o per indagini in profon<strong>di</strong>tà sulle murature; l’appaltatore dovrà, quin<strong>di</strong>,<br />

riconoscere e determinare le stratificazioni delle <strong>di</strong>fferenti fasi costruttive della fabbrica in<strong>di</strong>viduando, sotto l’intonaco<br />

esistente, tutti gli elementi esistenti e realizzati con materiali <strong>di</strong>fferenti: chiusure <strong>di</strong> porte e <strong>di</strong> finestre, tipologie della<br />

tessitura muraria, cavità, <strong>di</strong>scontinuità strutturali, canne fumarie, elementi strutturali (pilastri, architravi, archi <strong>di</strong><br />

scarico) <strong>di</strong>stacchi, cavità.; potrà anche essere richiesto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare l’andamento delle <strong>di</strong>spersioni termiche, il<br />

posizionamento delle tubazioni e degli impianti, il riconoscimento <strong>di</strong> zone interessate da fenomeni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà. Macchie<br />

<strong>di</strong> colore più scuro o più chiaro riveleranno la presenza <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà localizzata, in quanto le zone asciutte e quelle umide<br />

daranno luogo a <strong>di</strong>fferenti flussi <strong>di</strong> emissione termica. L’appaltatore dovrà, se richiesto, in<strong>di</strong>viduare, sugli intonaci e sui<br />

litotipi calcarei, le parti solfatate, dove la temperatura è <strong>di</strong>fferente rispetto a quella delle parti carbonatiche, dovrà<br />

evidenziare le parti <strong>di</strong> intonaco <strong>di</strong>staccate dal supporto (riconoscibili in base a <strong>di</strong>versi valori emissivi) ed ogni elemento<br />

che, grazie al peso specifico <strong>di</strong>verso dal materiale circostante evidenzia la presenza <strong>di</strong> altri materiali (pietre, zanche,<br />

travi in legno).<br />

La termografia dovrà permette <strong>di</strong> integrare i rilievi metrici con specifiche mappe tematiche relative alle le fughe<br />

termiche (ponti termici e zone <strong>di</strong> condensa), alle <strong>di</strong>scontinuità strutturali, all’umi<strong>di</strong>tà, al quadro fessurativo ed alle<br />

azioni dei biodeteriogeni.<br />

All’appaltatore potrà essere richiesto <strong>di</strong> utilizzare un monitor con immagini in bianco e nero con una scala <strong>di</strong> tonalità<br />

dei grigi dove le tonalità scure in<strong>di</strong>cheranno le zone fredde e quelle chiare le zone calde; ove prescritto dagli elaborati <strong>di</strong><br />

progetto dovrà invece fornire un termogramma prodotto su <strong>di</strong> un monitor a falsi colori, dotato <strong>di</strong> una scala <strong>di</strong><br />

riferimento che riporterà sia il campo <strong>di</strong> temperatura inquadrato sia le temperature assolute <strong>di</strong> ogni colore.<br />

Delle immagine ottenute a video dovrà produrre il numero richiesto <strong>di</strong> stampe fotografiche (tipo Polaroid) oppure dovrà<br />

realizzare la <strong>di</strong>gitalizzazione delle immagini tramite specifiche elaborazioni al computer. Le immagini riprese, effettuate<br />

per singoli termogrammi, possono essere richieste anche in sequenza <strong>di</strong> accostamento, rese perpen<strong>di</strong>colari alla<br />

superficie da analizzare tramite posizionamento su apposito cavalletto, in modo da realizzare tramite successiva<br />

mosaicatura, ottenuta tramite comuni software <strong>di</strong> gestione immagini (Adobe Photoshop, Corel Draw, ecc.),<br />

un’immagine termica continua.<br />

Se è richiesta l’immagine <strong>di</strong>gitalizzata questa dovrà essere stampata e rielaborata per esaltare la lettura interpretativa dei<br />

dati registrati, attraverso un apposito software fornito dalle case produttrici.<br />

Ad ogni materiale, caratterizzato da uno specifico comportamento termico, compete una altrettanto specifica emissione<br />

<strong>di</strong> calore consistente in ra<strong>di</strong>azioni elettromagnetiche. La telecamera registra tali emissioni, le rimanda ad un elemento ad<br />

alta sensibilità, un rivelatore IR che necessita <strong>di</strong> una temperatura d’esercizio stabile ed il più bassa possibile.

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