COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
fenomeni siano avvenuti in un determinato periodo <strong>di</strong> tempo e si siano arrestati, sia nel caso che questi siano sintomatici<br />
<strong>di</strong> un fenomeno alterativo ancora in atto.<br />
1.1. Verifiche sulla orizzontalità delle superfici – Le verifiche sulla orizzontalità dovranno essere eseguite con i<br />
prescritti strumenti <strong>di</strong> tipo topografico (livelle, tacheometri, teodoliti).<br />
L’uso <strong>di</strong> livelle ottiche sarà limitato ai casi in cui l’accertamento riguarda le parti facilmente accessibili della<br />
costruzione; l’appaltatore eseguirà la verifica posizionando agli intervalli prestabiliti dalla D.L. le sta<strong>di</strong>e <strong>di</strong> misura<br />
posizionandole verticalmente. La <strong>di</strong>fferenza altimetrica del piano orizzontale fra <strong>di</strong>verse basi <strong>di</strong> misura, in<strong>di</strong>cherà le<br />
alterazioni subite dal piano orizzontale, e quin<strong>di</strong> i ce<strong>di</strong>menti del piano basale.<br />
L’appaltatore utilizzerà i tacheometri ed i teodoliti, nei casi in cui l’accertamento riguarda le parti inaccessibili,<br />
procedendo per successive triangolazioni, ricavando trigonometricamente l’eventuale alterazione della orizzontalità<br />
previa l’esatta conoscenza degli angoli e della <strong>di</strong>stanza fra la strumentazione ed i punti da rilevare. Alla fine delle<br />
rilevazioni, l’appaltatore restituirà le informazioni nella forma richiesta.<br />
1.2. Verifiche sulla verticalità della superficie – L’appaltatore, oltre all’uso del teodolite o tacheometro come descritto<br />
al punto 1.1, dovrà impiegare, ove prescritto, delle specifiche inclinometri monoassiali e biassiali, (questi strumenti si<br />
prestano per la valutazione d’eventuali rotazioni della struttura; la versione monoassiale esegue una misura <strong>di</strong><br />
variazione d’angolo in una sola <strong>di</strong>rezione nel piano XZ, mentre la versione biassiale su due <strong>di</strong>rezioni ortogonali nei<br />
piani XZ e YZ, permettendo <strong>di</strong> valutare, me<strong>di</strong>ante una composizione vettoriale, variazioni nella reale <strong>di</strong>rezione), atti ad<br />
accertare se i movimenti (fuori piano) dall’asse verticale siano dovuti a rotazioni delle pareti, ad inflessioni causate<br />
dalle spinta <strong>di</strong> archi o <strong>di</strong> volte o a inflessioni delle murature dovute ad altro genere <strong>di</strong> fenomeni. L’appaltatore<br />
provvederà al corretto posizionamento degli inclinometri collegando la corda <strong>di</strong> acciaio armonico contenuta all’interno<br />
dello strumento alla base fissa e posizionandoli in modo stabile alla superficie da indagare tramite l’ausilio <strong>di</strong> una<br />
basetta metallica o cementizia e <strong>di</strong> bulloni L’eccitazione della corda <strong>di</strong> acciaio armonico, letta da un gruppo <strong>di</strong><br />
eccitazione, verrà ricondotta, tramite un passaggio matematico ad una variazione angolare che fornirà la variazione <strong>di</strong><br />
verticalità desiderata. Alla fine delle rilevazioni, l’appaltatore restituirà le informazioni nella forma richiesta.<br />
1.3. Controllo e monitoraggio sulle variazioni nelle lesioni – L’appaltatore eseguirà il controllo della mobilità <strong>di</strong> un<br />
quadro fessurativo al fine <strong>di</strong> determinare se la causa delle alterazioni è attiva o se è collegabile ad un fenomeno<br />
avvenuto in precedenza ed ormai inattivo. Essendo la struttura muraria capace <strong>di</strong> deformarsi plasticamente, senza<br />
determinare l’imme<strong>di</strong>ato collasso, e <strong>di</strong> trovare un nuovo assetto <strong>di</strong> equilibrio, <strong>di</strong>verso dall’originario, ma capace <strong>di</strong><br />
garantire una ridotta stabilità, ne consegue che la verifica <strong>di</strong> tale fattore dovrà rappresentare un parametro utile per<br />
calibrare l’intervento <strong>di</strong> riparazione o <strong>di</strong> consolidamento.<br />
Le metodologie da impiegare per il controllo degli eventuali movimenti <strong>di</strong> preesistenti lesioni saranno ottenute con<br />
appositi strumenti: deformometri, estensimetri, e più dettagliatamente tramite il monitoraggio strutturale in continuo.<br />
Tali strumentazioni dovranno essere in grado <strong>di</strong> fornire dati qualitativi (esistenza o no <strong>di</strong> evoluzione del quadro<br />
fessurativo esistente) e <strong>di</strong> fornire dati quantitativi degli spostamenti. Le strumentazioni dovranno essere fissate tramite<br />
sensori <strong>di</strong> misura da posizionare a cavallo delle lesioni e dovranno consentire l’esecuzione <strong>di</strong> letture e <strong>di</strong> controlli<br />
perio<strong>di</strong>ci o in continuo (per il monitoraggio strutturale) degli eventuali spostamenti relativi dei punti fissi pre<strong>di</strong>sposti<br />
inizialmente.<br />
a) Fessurimetri e crepometri – L’appaltatore dovrà applicare, con i sistemi previsti dall’azienda produttrice (stucchi<br />
epossi<strong>di</strong>ci, mastici adesivi, tasselli o altro) i fessurimetri completi <strong>di</strong> un comparatore con ingranaggi inox, piastrine in<br />
acciaio numerabili a coppie, appositi marcatori per numerare e piazzare le <strong>di</strong>me <strong>di</strong> base (15 cm) con una scala <strong>di</strong> lettura<br />
da 0.01 mm ed adatti al:<br />
– rilievo su superfici piane <strong>di</strong> movimenti verticali od orizzontali anche simultanei<br />
– rilievo <strong>di</strong> lesioni agli angoli soggetti a movimenti bi-<strong>di</strong>rezionali<br />
– rilievo <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>menti o <strong>di</strong> assestamenti <strong>di</strong> pavimenti rispetto alle murature<br />
– misura della <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> planarità <strong>di</strong> qualsiasi superficie lesionata<br />
– misura dei movimenti <strong>di</strong> crepe e <strong>di</strong> fessure su superfici piane.<br />
L’appaltatore, pulita la sede <strong>di</strong> applicazione, posizionerà la <strong>di</strong>ma a cavallo della lesione fissando la coppia <strong>di</strong> piastrine.<br />
In seguito applicherà i riferimenti del crepometro sulle piastrine.<br />
b) Potenziometri – L’appaltatore utilizzerà potenziometri (trasduttori a resistenza elettrica variabile) composti da un<br />
contatto scorrevole (sli<strong>di</strong>ng point) e da un avvolgimento (win<strong>di</strong>ng) realizzato tramite una spirale <strong>di</strong> filo conduttivo<br />
avvolta attorno ad un’anima non conduttiva. I segnali <strong>di</strong> uscita (output signals) si otterranno imponendo una tensione<br />
nota alla resistenza complessiva e misurando la tensione <strong>di</strong> uscita che sarà proporzionale alla frazione della <strong>di</strong>stanza che<br />
il punto <strong>di</strong> contatto ha percorso, in virtù dello spostamento, lungo l’avvolgimento. Il segnale <strong>di</strong> uscita derivato dal punto<br />
<strong>di</strong> contatto scorrevole sarà per forza <strong>di</strong> cose <strong>di</strong>screto e la risoluzione dello strumento sarà limitata dal numero <strong>di</strong> spire<br />
per unità <strong>di</strong> lunghezza. Una accurata e miniaturizzata esecuzione meccanica consentirà una più alta risoluzione e<br />
precisione.<br />
c) Deformometri – L’appaltatore applicherà i due alloggiamenti dell’attrezzo a pasticca in acciaio (la <strong>di</strong>stanza sarà<br />
stabilita dalla misura delle barre con comparatore e pari a 100, 150 o 200 mm), realizzati con un lato troncoconico<br />
concavo da alloggiare in modo fisso (con resina bicomponente) a cavallo della lesione da monitorare, ed a una <strong>di</strong>stanza<br />
determinata, tramite una <strong>di</strong>ma <strong>di</strong> fissaggio avente la lunghezza corrispondente alla posizione iniziale del comparatore<br />
millesimale. La verifica verrà effettuata attraverso una barra d’acciaio invar provvista <strong>di</strong> un comparatore millesimale, ed<br />
alle estremità, <strong>di</strong> una punta fissa e <strong>di</strong> un’altra mobile. La lettura verrà effettuata sovrapponendo alle pasticche dei punti<br />
<strong>di</strong> misura fissati alla barra con il comparatore. In caso <strong>di</strong> variazione della <strong>di</strong>stanza dei due punti fissati a cavallo della<br />
lesione, lo spostamento sarà misurato dal movimento della punta mobile collegata al comparatore, consentendo così <strong>di</strong><br />
verificare e misurare lo spostamento avvenuto. La lettura dovrà essere perio<strong>di</strong>ca e le sole parti fissate in sede sono