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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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Le valvole fusibili, del tipo magneto/metrico con capacità minima <strong>di</strong> rottura pari a 1.550 A, dovranno rapportare al<br />

carico dell’impianto ed essere contenute, in posizione ben visibile e facilmente ispezionabile, in apposite cartucce<br />

isolate.<br />

Materiali vari – Qualsiasi materiale da usare per il completamento degli impianti elettrici dovrà essere <strong>di</strong> ottima qualità<br />

e rispondere alle specifiche norme che regolano il suo utilizzo e la sua costruzione. Le suonerie ed i loro trasformatori<br />

dovranno essere contenuti in apposite cassette, esterne o ad incasso, complete <strong>di</strong> coperchi; esse avranno entrate<br />

proporzionate alle tensioni <strong>di</strong> esercizio ed uscite conformi alla tensione del <strong>di</strong>spositivo acustico.<br />

I quadretti per gli interruttori automatici saranno costituiti, salvo <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni della D.L., da due interruttori<br />

<strong>di</strong>fferenziali con valvole magneto/termiche (15-30 mA); dei due, uno sarà utilizzato per il circuito d’illuminazione e<br />

l’altro per l’alimentazione <strong>di</strong> apparecchiature elettriche.<br />

I quadri <strong>di</strong> alimentazione saranno provvisti <strong>di</strong> apposite apparecchiature <strong>di</strong> misura: amperometri, voltmetri<br />

elettromagnetici, interruttori magneto/termici <strong>di</strong>fferenziali (bipolari: 30 mA; tripolari 500 mA), ecc.; i quadretti saranno<br />

muniti <strong>di</strong> targhette con l’in<strong>di</strong>cazione esatta del servizio comandato. I portalampada saranno <strong>di</strong> tipo rispondente alle<br />

norme CEI 23/10 – 15; gli apparecchi elettrotermici e gli scalda acqua alle norme CEI 107.<br />

Le apparecchiature per l’illuminazione esterna saranno <strong>di</strong> tipo perfettamente stagno e dotate <strong>di</strong> ogni accessorio atto<br />

all’attacco delle lampade, dei reattori, dei morsetti e degli alimentatori; le loro eventuali parti metalliche dovranno<br />

essere preverniciate a forno e trattate con vali<strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti antiruggine.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

Il <strong>di</strong>rettore dei lavori nel corso della realizzazione verificherà se i materiali impiegati e la loro messa in opera sono<br />

conformi a quanto stabilito dal progetto. Le verifiche dell’impianto elettrico saranno condotte secondo le in<strong>di</strong>cazioni del<br />

capitolo 61 della Norma CEI 64-8: art. 611. Esame a vista: art. 612. Prove. In linea generale le operazioni <strong>di</strong> collaudo <strong>di</strong><br />

un impianto elettrico possono così articolarsi: esame a vista, rilievi strumentali e calcoli <strong>di</strong> controllo.<br />

Le verifiche dovranno essere eseguite anche nei casi <strong>di</strong> trasformazioni, ampliamenti o interventi che hanno alterato le<br />

caratteristiche originarie.<br />

Le prove consisteranno nell’effettuazione delle misurazioni al fine <strong>di</strong> accertare l’efficienza dell’impianto. La misura<br />

sarà eseguita me<strong>di</strong>ante una idonea strumentazione, le prove potranno riguardare:<br />

– la continuità dei conduttori <strong>di</strong> protezione compresi i conduttori equipotenziali principali e supplementari<br />

– la resistenza dell’isolamento dell’impianto elettrico<br />

– la resistenza d’isolamento dei pavimenti e delle pareti<br />

– la separazione dei circuiti<br />

– la protezione me<strong>di</strong>ante interruzione automatica dell’alimentazione<br />

– la prova <strong>di</strong> polarità<br />

– la prova <strong>di</strong> tensione applicata<br />

– le prove <strong>di</strong> funzionamento alla tensione nominale<br />

– la verifica della protezione contro gli effetti termici.<br />

Al termine dei lavori si farà rilasciare un rapporto <strong>di</strong> verifica dell’impianto elettrico, come precisato nella “Appen<strong>di</strong>ce<br />

G” della Guida CEI 64-50 – UNI 9620, attestante che l’impianto è stato eseguito a regola d’arte. Raccoglierà inoltre la<br />

documentazione più significativa per la successiva gestione e manutenzione.<br />

– Materiali per impianti idrici<br />

Apparecchi igienico sanitari – Gli apparecchi igienico sanitari (lavabi, vasi, bidet, piatti doccia, lavelli, vasche e loro<br />

accessori) siano essi in materiale ceramico, in resine metacriliche o in metallo preverniciato (acciaio o ghisa), dovranno<br />

avere caratteristiche tecniche conformi a quelle prescritte dalle norme UNI (8192-96; 8949-52; 4543), <strong>di</strong>mensioni e<br />

tinte richieste dagli elaborati <strong>di</strong> progetto, essere <strong>di</strong> pregevole fattura ed esenti da bolle, scheggiature, grumi o macchie <strong>di</strong><br />

qualsiasi genere.<br />

L’appaltatore, se richiesto dalla D.L. sarà tenuto a fornire un campione per ogni apparecchio al fine <strong>di</strong> fare eseguire le<br />

prove prescritte dalle norme UNI 4543.<br />

Rubinetterie ed accessori – I rubinetti, i gruppi miscelatori e qualsiasi <strong>di</strong>spositivo per l’erogazione dell’acqua potabile<br />

dovranno possedere le caratteristiche richieste dalle specifiche norme UNI 7014-26.<br />

Se costituiti da metalli pesanti (bronzo ed ottone), dovranno avere le parti in vista trattate con idonea nichelatura,<br />

cromatura o smaltatura. Lo spessore dello strato <strong>di</strong> rivestimento sarà quello idoneo ad assicurare la massima durabilità.<br />

Le parti filettate ed i relativi da<strong>di</strong> o controda<strong>di</strong> saranno esclusivamente in ottone.<br />

Apparecchi sanitari – Gli apparecchi sanitari in generale in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro forma e dal materiale costituente<br />

devono sod<strong>di</strong>sfare i seguenti requisiti: robustezza meccanica; durabilità meccanica; assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti visibili ed estetici;<br />

resistenza all’abrasione; pulibilità <strong>di</strong> tutte le parti che possono venire a contatto con l’acqua sporca; resistenza alla<br />

corrosione (per quelli con supporto metallico); funzionalità idraulica.<br />

Gli apparecchi sanitari in ceramica saranno forniti con le caratteristiche richieste dalle seguenti norme: UNI 8949/1 per<br />

i vasi, UNI 4543/1 e 8949/1 per gli orinatoi, UNI 8951/1 per i lavabi, UNI 8950/1 per bidet. Per gli altri apparecchi<br />

deve essere comprovata la rispondenza alla norma UNI 4543/1 relativa al materiale ceramico e alle caratteristiche<br />

funzionali <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Gli apparecchi a base <strong>di</strong> materie plastiche saranno forniti con le caratteristiche richieste dalle seguenti norme UNI EN<br />

263 per le lastre acriliche colate per vasche da bagno e piatti doccia, norme UNI EN sulle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> raccordo dei<br />

<strong>di</strong>versi apparecchi sanitari ed alle seguenti norme specifiche: UNI 8194 per lavabi <strong>di</strong> resina metacrilica; UNI 8196 per

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