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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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f) Tubo <strong>di</strong> terracotta – I tubi in terracotta a pasta colorata dovranno provenire dalla lavorazione <strong>di</strong> argille facilmente<br />

fusibili e ad alto contenuto <strong>di</strong> carbonato <strong>di</strong> calcio (fino al 30%).<br />

Il carbonato <strong>di</strong> calcio finemente macinato dovrà essere sparso in modo uniforme nell’argilla assolutamente scevra <strong>di</strong><br />

grossi grumi <strong>di</strong> sabbia calcarea capaci <strong>di</strong> formare durante il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cottura vistose inclusioni <strong>di</strong> calce che a<br />

contatto con l’acqua rigonfierebbero producendo fessurazioni.<br />

g) Tubi <strong>di</strong> PVC rigido – Formati per estrusioni <strong>di</strong> mescole a base <strong>di</strong> cloruri <strong>di</strong> polivinile (stabilizzato e privo <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi<br />

plastificanti), dovranno essere ben calibrati, <strong>di</strong> struttura omogenea, <strong>di</strong> colorazione uniforme, non deformati e resistenti<br />

alle alte temperature (70-95).<br />

Le loro caratteristiche tecnologiche, la pressione nominale, i <strong>di</strong>ametri e gli spessori, in relazione all’utilizzo, dovranno<br />

essere quelli prescritti dagli elaborati <strong>di</strong> progetto e dalle norme UNI 7441-48 e 7475. I sistemi <strong>di</strong> giunzione, i raccor<strong>di</strong>,<br />

le curve ed i pezzi speciali avranno le caratteristiche richieste dalla norma UNI 7442 e 8453. Se utilizzati per<br />

l’adduzione e la <strong>di</strong>stribuzione delle acque in pressione dovranno avere le caratteristiche richieste dalla Circolare del<br />

Ministero della Sanità n. 125 del 18 luglio 1967.<br />

SS UNI E13.08.497.0 – 01/09/1990 – Tubi in PVC rigido (non plastificato) per condotte <strong>di</strong> flui<strong>di</strong> in pressione. Tipi,<br />

<strong>di</strong>mensioni e requisiti (co<strong>di</strong>ce ICS: 23.040.20).<br />

UNI 8649:1985 – 01/09/1985 – Profilati <strong>di</strong> PVC rigido (non plastificato) per applicazioni e<strong>di</strong>lizie. Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prova<br />

generali. (co<strong>di</strong>ce ICS: 83.140).<br />

UNI ISO/TR 7473:1983 – 30/06/1983 – Tubi e raccor<strong>di</strong> <strong>di</strong> policloruro <strong>di</strong> vinile (PVC) rigido (non plastificato).<br />

Resistenza chimica nei confronti dei flui<strong>di</strong> (co<strong>di</strong>ce ICS: 23.040.20 23.040.45).<br />

h) Tubi <strong>di</strong> rame – L’appaltatore dovrà fornire esclusivamente tubi costituiti da rame Cu-DHP (UNI 5649 parte 1) a<br />

superficie (interna ed esterna) perfettamente liscia e priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti.<br />

Sui tubi, ad intervalli <strong>di</strong> 60 cm, deve essere visibile la punzonatura in<strong>di</strong>cante il marchio, il nome del produttore, l’anno<br />

<strong>di</strong> fabbricazione ed il titolo <strong>di</strong> purezza del materiale. Il rivestimento dei tubi <strong>di</strong> rame sarà quello previsto dall’art. 12 del<br />

D.M. 1052.<br />

Le prove <strong>di</strong> accettazione per i tubi in rame saranno quelle previste dalla normativa UNI 6507.<br />

Le giunzioni dovranno essere effettuate me<strong>di</strong>ante manicotti, raccor<strong>di</strong> e pezzi speciali che, conformi alla norma UNI<br />

8050/4-11, andranno posizionati nei tubi ben tagliati a squadra, calibrati e puliti.<br />

I <strong>di</strong>ametri e gli spessori, i sistemi <strong>di</strong> fissaggio e <strong>di</strong> curvatura saranno quelli prescritti dagli elaborati <strong>di</strong> progetto o<br />

or<strong>di</strong>nati dalla D.L.<br />

I tubi <strong>di</strong> rame devono rispondere ai requisiti previsti dalle seguenti norme:<br />

UNI EN 1057 – Rame e leghe <strong>di</strong> rame. Tubi roton<strong>di</strong> <strong>di</strong> rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni<br />

sanitarie e <strong>di</strong> riscaldamento.<br />

UNI 6507 – Tubi <strong>di</strong> rame senza saldatura per <strong>di</strong>stribuzione flui<strong>di</strong>. Dimensioni, prescrizioni e prove.<br />

i) Tubi <strong>di</strong> piombo – Si dovranno impiegare tubi confezionati con piombo finemente lavorato, privo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti ed<br />

impurità, duttile, grigio ed in sonoro alla percussione secondo le norme UNI 3165 e 6450. I tubi in piombo per impieghi<br />

generali e per condotte in pressione sono regolamentati rispettivamente dalle norme:<br />

UNI 7527-1 – Tubi <strong>di</strong> piombo. Tubi per impieghi generali.<br />

UNI 7527-2 – Tubi <strong>di</strong> piombo. Tubi per condotte in pressione.<br />

UNI 7043 – Curve <strong>di</strong> piombo. Dimensioni e prescrizioni.<br />

Sarà vietato utilizzare tubi in piombo per la realizzazione <strong>di</strong> condotte <strong>di</strong> acqua calda o potabile anche per raccor<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

piccola entità.<br />

– Sostanze impregnanti – Generalità<br />

L’impregnazione dei materiali che costituiscono l’involucro esterno degli e<strong>di</strong>fici, è una lavorazione tesa a prevenire il<br />

degrado operato da un’azione fisica, che agisce me<strong>di</strong>ante un continuo bombardamento <strong>di</strong> microparticelle presenti<br />

nell’atmosfera e spinte dai venti. L’impregnante, in questo caso, dovrà evitare una rapida <strong>di</strong>sgregazione delle superfici;<br />

un’azione chimica, che agisce me<strong>di</strong>ante un contatto, occasionale o continuato, con sostanze attive quali piogge acide ed<br />

inquinanti atmosferici. In questo caso l’impregnante dovrà fornire alle superfici un’appropriata inerzia chimica.<br />

La scelta della sostanza impregnante <strong>di</strong>penderà dalla natura e dalla consistenza delle superfici che potranno presentarsi<br />

rivestite con intonaci e coloriture realizzati nel corso dei lavori <strong>di</strong> restauro; rivestite con intonaci e coloriture preesistenti<br />

al restauro; prive <strong>di</strong> rivestimento con pietra a vista compatta e tenace; prive <strong>di</strong> rivestimento con pietra a vista tenera e<br />

porosa.<br />

Essendo, quin<strong>di</strong>, varia sia la natura dei materiali che formano le superfici esterne che il tipo <strong>di</strong> agenti che innescano il<br />

degrado, le sostanze impregnanti dovranno svolgere le seguenti funzioni:<br />

– <strong>di</strong>fesa dall’attacco chimico che si effettuerà me<strong>di</strong>ante la idrofobizzazione dei supporti in modo da renderli adatti a<br />

limitare l’assorbimento delle acque meteoriche;<br />

– <strong>di</strong>fesa dall’attacco fisico che si otterrà me<strong>di</strong>ante il consolidamento dei supporti al fine <strong>di</strong> accrescere o fornire quelle<br />

capacità meccaniche <strong>di</strong> resistenza al degrado che non hanno mai posseduto o che, col trascorrere del tempo, si sono<br />

indebolite. La scelta delle sostanze impregnanti sarà effettuata in funzione delle risultanze emerse a seguito delle<br />

<strong>di</strong>agnosi e delle indagini preliminari (ve<strong>di</strong> lo specifico articolo del presente capitolato) che verranno, in ogni caso,<br />

condotte secondo quanto prescritto dalle raccomandazioni NORMAL. In particolare, le caratteristiche richieste in<br />

base al loro impiego, saranno le seguenti:<br />

– elevata capacità <strong>di</strong> penetrazione<br />

– buona inerzia chimica nei confronti dei più <strong>di</strong>ffusi agenti inquinanti

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