COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
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UNI ISO 4190, Parte 5 a (+ FA 271) che stabilisce quali pulsanti e segnali sono da prevedere nella costruzione e<br />
installazione <strong>di</strong> un ascensore, tenendo conto del tipo <strong>di</strong> manovra adottato per l’apparecchio stesso.<br />
UNI ISO 4190, Parte 6 a che stabilisce le regole concernenti le previsioni <strong>di</strong> traffico e la scelta degli ascensori per gli<br />
e<strong>di</strong>fici a<strong>di</strong>biti ad abitazione, allo scopo <strong>di</strong> assicurare un servizio sod<strong>di</strong>sfacente.<br />
UNI 8725 che stabilisce le istruzioni per l’integrazione negli e<strong>di</strong>fici residenziali degli impianti <strong>di</strong> ascensori elettrici a<br />
fune.<br />
UNI 8999 che stabilisce le istruzioni per l’integrazione negli e<strong>di</strong>fici per uffici, alberghi ed ospedali degli impianti <strong>di</strong> ascensori<br />
elettrici a funi.<br />
MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO, COLLAUDO<br />
Nel corso <strong>di</strong> realizzazione delle opere la <strong>di</strong>rettore dei lavori potrà verificare l’impianto ai fini della loro accettazione<br />
eseguendo controlli per accertare se l’impianto, a livello <strong>di</strong> progetto, abbia ottenuto le necessarie approvazioni da parte<br />
dei competenti organi <strong>di</strong> controllo e che le <strong>di</strong>mensioni siano coerenti con la destinazione d’uso in base alle norme <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensionamento e <strong>di</strong> inserimento nell’e<strong>di</strong>ficio. Potrà anche verificherà se l’impianto sia in grado <strong>di</strong> ricevere alla fine<br />
dell’installazione il collaudo da parte dei competenti organi <strong>di</strong> controllo e che i dati relativi siano registrati sulla<br />
documentazione obbligatoria in base alla legislazione vigente.<br />
– Barriere architettoniche<br />
La normativa inerente l’accessibilità degli e<strong>di</strong>fici e spazi pubblici, conformemente al <strong>di</strong>sposto dei “Piani <strong>di</strong><br />
abbattimento delle barriere architettoniche” <strong>di</strong> cui all’art. 32 comma 21 della legge 41/86, fa riferimento alle seguenti<br />
leggi:<br />
− Legge 30 marzo 1971 n. 118 “Conversione in legge del decreto legge 30 gennaio 1971 n. 5”.<br />
− D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli<br />
e<strong>di</strong>fici, spazi e servizi pubblici”.<br />
Il regolamento contenuto nel D.P.R. 503/96 prevede all’art. 1 comma 3 che gli e<strong>di</strong>fici e spazi pubblici <strong>di</strong> nuova<br />
costruzione, anche se <strong>di</strong> carattere temporaneo, e quelli esistenti qualora vengano sottoposti a ristrutturazione o ad altro<br />
tipo <strong>di</strong> intervento e<strong>di</strong>lizio o a quelli soggetti a cambio <strong>di</strong> destinazione qualora questa sia finalizzata all’uso pubblico,<br />
debbano essere resi accessibili. Inoltre, secondo l’art. 2 comma 2, gli e<strong>di</strong>fici, e le strutture costruite, mo<strong>di</strong>ficate o<br />
adeguate tenendo conto delle norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche, devono esporre, ben visibile, il<br />
simbolo <strong>di</strong> “accessibilità”.<br />
L’appaltatore, oltre a realizzare le opere richieste al fine <strong>di</strong> adeguare la costruzione, sarà tenuto, conformemente a<br />
quanto <strong>di</strong>sposto in progetto a realizzare un sistema <strong>di</strong> chiamata, posto in un luogo accessibile, atto consentire al<br />
citta<strong>di</strong>no con ridotta capacità motoria o sensoriale la fruizione del servizio erogato in quell’e<strong>di</strong>ficio. Il <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong><br />
chiamata deve essere segnalato con il simbolo <strong>di</strong> “accessibilità con<strong>di</strong>zionata” (D.P.R. 503/96 art. 2 comma 3).<br />
La segnalazione, con relativo contrassegno, deve essere apposta anche in presenza, all’interno <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio, <strong>di</strong><br />
apparecchiature che consentano la comunicazione per i non udenti (D.P.R. 503/96 art. 2 comma 3, D.P.R. 503/96 art. 2<br />
comma 4).<br />
Per le specifiche tecniche si farà riferimento a quelle contenute nel Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 14 giugno<br />
1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità e la visitabilità degli e<strong>di</strong>fici privati e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento delle barriere architettoniche” (D.P.R. 503/96<br />
art. 1 comma 6).<br />
MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />
Nel rispetto delle norme vigenti in tema <strong>di</strong> barriere architettoniche (collegio 104/92 art. 24 comma 4) sono previste<br />
sanzioni per il <strong>di</strong>rettore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l’agibilità e l’abitabilità ed il<br />
collaudatore qualora vengano accertate inadempienze delle <strong>di</strong>sposizioni vigenti in tema <strong>di</strong> eliminazione delle barriere<br />
architettoniche.<br />
ALLEGATO 1<br />
Interventi sugli apparati murari a facciavista