COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
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catrame liquido, ovvero <strong>di</strong> minio <strong>di</strong> piombo ed olio <strong>di</strong> lino cotto, od anche due mani <strong>di</strong> vernice comune, a seconda delle<br />
<strong>di</strong>sposizioni della D.L. Le giunzioni dei pezzi saranno fatte me<strong>di</strong>ante chiodature, ribattiture, o saldature, secondo quanto<br />
prescritto dalla D.L. ed in conformità ai campioni, che dovranno essere presentati per l’approvazione. L’impresa ha<br />
l’obbligo <strong>di</strong> presentare, a richiesta della D.L., i progetti delle varie opere, tubazioni, reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, <strong>di</strong> raccolta,<br />
ecc., completi dei relativi calcoli, <strong>di</strong>segni e relazioni, <strong>di</strong> apportarvi le mo<strong>di</strong>fiche che saranno richieste e <strong>di</strong> ottenere<br />
l’approvazione da parte della <strong>di</strong>rezione stessa prima dell’inizio delle opere stesse.<br />
MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />
Nel corso dell’esecuzione dei lavori il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> lavori potrà verificare se i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> posa<br />
siano quelli prescritti. L’appaltatore dovrà raccogliere le notizie più significative unitamente alle schede tecniche dei<br />
prodotti impiegati e alle prescrizioni per la successiva manutenzione.<br />
– Tubazioni e canali <strong>di</strong> gronda<br />
a) Tubazioni in genere – Le tubazioni in genere del tipo e <strong>di</strong>mensioni prescritte, dovranno avere le caratteristiche <strong>di</strong> cui<br />
all’art. “Tubazioni”, eseguire il minimo percorso compatibile col buon funzionamento <strong>di</strong> esse e con le necessità<br />
dell’estetica; dovranno evitare, per quanto possibile, gomiti, bruschi risvolti, giunti e cambiamenti <strong>di</strong> sezione ed essere<br />
collocate in modo da non ingombrare e da essere facilmente ispezionabili, specie in corrispondenza a giunti, sifoni, ecc.<br />
Inoltre quelle <strong>di</strong> scarico dovranno permettere il rapido e completo smaltimento delle materie, senza dar luogo ad<br />
ostruzioni, formazioni <strong>di</strong> depositi ed altri inconvenienti.<br />
Le condutture interrate all’esterno dell’e<strong>di</strong>ficio dovranno ricorrere ad una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> almeno metri 1 sotto il piano<br />
stradale; quelle orizzontali nell’interno dell’e<strong>di</strong>ficio dovranno per quanto possibile, mantenersi <strong>di</strong>staccate, sia dai muri<br />
che dal fondo delle incassature, <strong>di</strong> 5 cm almeno (evitando <strong>di</strong> situarle sotto i pavimenti e nei soffitti), ed infine quelle<br />
verticali (colonne) anch’esse lungo le pareti, <strong>di</strong>sponendole entro apposite incassature praticate nelle murature, <strong>di</strong><br />
ampiezza sufficiente per eseguire le giunzioni, ecc., e fissandole con adatti sostegni.<br />
Quando le tubazioni siano soggette a pressione, anche per breve tempo, dovranno essere sottoposte ad una pressione <strong>di</strong><br />
prova eguale da 1,5 a 2 volte la pressione <strong>di</strong> esercizio, a secondo delle <strong>di</strong>sposizioni della D.L.<br />
Circa la tenuta, tanto le tubazioni a pressione che quelle a pelo libero dovranno essere provate prima della loro messa in<br />
funzione, a cura e spese dell’impresa, e nel caso che si manifestassero delle per<strong>di</strong>te, anche <strong>di</strong> lieve entità dovranno<br />
essere riparate e rese stagne a tutte spese <strong>di</strong> quest’ultima. Così pure sarà a carico dell’impresa la riparazione <strong>di</strong> qualsiasi<br />
per<strong>di</strong>ta od altro <strong>di</strong>fetto che si manifestasse nelle varie tubazioni, pluviali, docce, ecc., anche dopo la loro entrata in<br />
esercizio e sino al momento del collaudo, compresa ogni opera <strong>di</strong> ripristino.<br />
b) Fissaggio delle tubazioni – Tutte le condutture non interrate dovranno essere fissate e sostenute con convenienti<br />
staffe, cravatte, mensole, grappe o simili, in numero tale da garantire il loro perfetto ancoraggio alle strutture <strong>di</strong><br />
sostegno. Tali sostegni, eseguiti <strong>di</strong> norma in ferro o ghisa malleabile, dovranno essere in due pezzi, snodati a cerniera o<br />
con fissaggio a vite, in modo da permettere la rapida rimozione del tubo, ed essere posti a <strong>di</strong>stanze non superiori a ml 1.<br />
Le condutture interrate poggeranno, a seconda delle <strong>di</strong>sposizioni della D.L., o su baggioli isolati in muratura <strong>di</strong> mattoni,<br />
o su letto costituito da un massetto in calcestruzzo, <strong>di</strong> gretonato, pietrisco, ecc., che dovrà avere forma tale da ricevere<br />
perfettamente la parte inferiore del tubo per almeno 60°; in ogni caso detti sostegni dovranno avere <strong>di</strong>mensioni tali da<br />
garantire il mantenimento delle tubazioni nella esatta posizione stabilita. Nel caso in cui i tubi poggino su sostegni<br />
isolati, il rinterro dovrà essere curato in modo particolare.<br />
c) Tubazioni in ghisa – Le giunzioni nei tubi <strong>di</strong> ghisa saranno eseguite concorda <strong>di</strong> canapa catramata e piombo colato e<br />
calafato.<br />
d) Tubazioni <strong>di</strong> piombo – I tubi <strong>di</strong> piombo dovranno essere <strong>di</strong> prima fusione. Saranno lavorati a mezzo <strong>di</strong> sfere <strong>di</strong> legno<br />
duro, in modo che il loro spessore e <strong>di</strong>ametro risultino costanti anche nelle curve e le saldature a stagno, accuratamente<br />
lavorate col sego <strong>di</strong> lardo ed il percalle, abbiano forma a oliva (lavorazione all’inglese).<br />
e) Tubazioni in lamiera <strong>di</strong> ferro zincato – Saranno eseguite con lamiera <strong>di</strong> ferro zincato <strong>di</strong> peso non inferiore a kg 4, 5 al<br />
mq, con l’unione “ad aggraffatura” lungo la generatrice e giunzioni a libera <strong>di</strong>latazione (sovrapposizione <strong>di</strong> cm 5).<br />
f) Tubazioni in ferro – Saranno del tipo “saldato” o “trattato” (Mannesmann), a seconda del tipo ed importanza della<br />
conduttura, con giunti a vite e manicotto, rese stagne con guarnizioni <strong>di</strong> canapa e mastice <strong>di</strong> manganese. I pezzi speciali<br />
dovranno essere in ghisa malleabile <strong>di</strong> ottima fabbricazione. A richiesta della D.L. le tubazioni in ferro (elementi<br />
or<strong>di</strong>nari e pezzi speciali) dovranno essere provviste <strong>di</strong> zincature; i tubi <strong>di</strong> ferro zincato non dovranno essere lavorati a<br />
caldo per evitare la volatilizzazione dello zinco; in ogni caso la protezione dovrà essere ripristinata, sia pure con<br />
stagnatura, la dove essa sia venuta meno.<br />
g) Tubazioni in rame – Saranno eseguite utilizzando laminati <strong>di</strong> rame Cu-DHP conformemente alla UNI 5649 (parte 1)<br />
ed alla UNI 3310. I pluviali verranno realizzati con laminati in rame semi crudo da mm 0, 6 arrotolati, aggraffati e, se<br />
richiesto, brasati o elettrosaldati. I canali <strong>di</strong> gronda verranno realizzati con lastre o nastri semi cru<strong>di</strong> dello spessore<br />
descritto (da 0,5 a 0,8 mm); per grondaie <strong>di</strong> esecuzione complessa verrà utilizzato esclusivamente rame ricotto con<br />
spessore da 0,7 a 0,8 mm Le giunzioni verranno realizzate me<strong>di</strong>ante semplice sovrapposizione o per aggraffatura piatta;<br />
la tenuta verrà assicurata da una corretta brasatura.<br />
h) Tubazioni in grès – Le giunzioni, saranno eseguite con corda <strong>di</strong> canapa imbevuta <strong>di</strong> litargirio e compressa a<br />
mazzuolo; esse saranno poi stuccate con mastice <strong>di</strong> bitume o catrame.<br />
i) Tubazioni in ardesia artificiale – Le giunzioni dovranno essere costituite da una guarnizione formata <strong>di</strong> anelli <strong>di</strong><br />
gomma, ovvero calafata <strong>di</strong> canapa catramata e successiva colatura <strong>di</strong> boiacca semifluida <strong>di</strong> agglomerante cementizio,<br />
completata da una stuccatura <strong>di</strong> malta plastica dello stesso agglomerante, estesa sino all’orlo del manicotto. Nel caso <strong>di</strong>