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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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obbligato a controllare gli or<strong>di</strong>nativi ed a rilevare su posto le misure esatte delle <strong>di</strong>verse opere in ferro, essendo egli<br />

responsabile degli inconvenienti che potessero verificarsi per l’omissione <strong>di</strong>tale controllo. In particolare si prescrive:<br />

a) inferriate, cancellate, cancelli, ecc. – Saranno costruiti a perfetta regola d’arte, secondo i tipi che verranno in<strong>di</strong>cati<br />

all’atto esecutivo. Essi dovranno presentare tutti i regoli ben dritti, spianati ed in perfetta composizione. I tagli delle<br />

connessure per i ferri incrociati mezzo a mezzo dovranno essere della massima precisione ed esattezza, ed il vuoto <strong>di</strong><br />

uno dovrà esattamente corrispondere al pieno dell’altro, senza la minima ineguaglianza o <strong>di</strong>scontinuità Le inferriate con<br />

regoli intrecciati ad occhio non presenteranno nei buchi, formati a fuoco, alcuna fessura. In ogni caso l’intreccio dei<br />

ferri dovrà essere dritto ed in parte dovrà essere munito <strong>di</strong> occhi, in modo che nessun elemento possa essere sfilato. I<br />

telai saranno fissati ai ferri <strong>di</strong> or<strong>di</strong>tura e saranno muniti <strong>di</strong> forti grappe ed arpioni, ben chiodati ai regoli <strong>di</strong> telaio,<br />

<strong>di</strong>mensioni e posizioni che verranno in<strong>di</strong>cate.<br />

b) infissi in ferro – Gli infissi per finestre, vetrate ed altro, potranno essere richiesti con profilati in ferro-finestra o con<br />

ferri comuni profilati. In tutti e due i casi dovranno essere simili al campione che potrà richiedere o fornire la stazione<br />

appaltante. Gli infissi potranno avere parte fissa od apribile, anche a vasistas, come sarà richiesto; le chiusure saranno<br />

eseguite a recupero ad asta rigida, con corsa inversa ed avranno il fermo inferiore e superiore. Il sistema <strong>di</strong> chiusura<br />

potrà essere a leva od a manopola a seconda <strong>di</strong> come sarà richiesto. Le cerniere dovranno essere a quattro<br />

maschiettature in numero <strong>di</strong> due o tre per ciascuna partita dell’altezza non inferiore a cm 12, con ghiande terminali. Gli<br />

apparecchi <strong>di</strong> chiusura e <strong>di</strong> manovra in genere dovranno risultare ben equilibrati e non richiedere eccessivi sforzi per la<br />

chiusura. Le manopole e le cerniere, se richiesto, saranno cromate. Le ante apribili dovranno essere munite <strong>di</strong><br />

gocciolatoio. Le ferramenta <strong>di</strong> ritegno dovranno essere proporzionate alla robustezza dell’infisso stesso. Le porte a cui<br />

sono richieste alte prestazioni meccaniche (antieffrazione), acustiche, termiche o <strong>di</strong> tenuta al fuoco, dovranno essere<br />

collocate rispetteranno le istruzioni per la posa date dal fabbricante ed accettate dalla <strong>di</strong>rezione dei lavori.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

Nel corso dell’esecuzione dei lavori il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> lavori potrà verificare se i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> posa<br />

siano quelli prescritti. In particolare verificherà la realizzazione delle sigillature tra lastre <strong>di</strong> vetro e telai e tra i telai fissi<br />

ed i controtelai; l’esecuzione dei fissaggi per le lastre non intelaiate; il rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong> progetto e le<br />

eventuali raccomandazioni del produttore.<br />

Alla fine dei lavori <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> lavori potrà eseguire verifiche sulla corretta messa in opera e sulla efficacia dei giunti,<br />

delle sigillature, ecc. L’appaltatore dovrà aggiornare e raccogliere i <strong>di</strong>segni costruttivi più significativi unitamente alle<br />

schede tecniche dei prodotti impiegati e alle prescrizioni per la successiva manutenzione.<br />

– Restauro degli elementi metallici – Generalità<br />

Prima <strong>di</strong> operare qualsiasi intervento sui manufatti in metallo pregiato l’appaltatore dovrà identificare le cause del<br />

degrado, <strong>di</strong>rette o al contorno, ed effettuate ove richieste, le indagini <strong>di</strong>agnostiche ritenute utili, ad insindacabile<br />

giu<strong>di</strong>zio della D.L., a determinare le tecniche <strong>di</strong> lavorazione e la morfologia del materiale (analisi metallografica,<br />

osservazione al microscopio). Successivamente si valuterà attentamente le tecniche <strong>di</strong> pulitura e <strong>di</strong> preparazione delle<br />

superfici degradate, vagliando e selezionando i prodotti più idonei. Ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio della D.L. si valuterà se<br />

sarà il caso <strong>di</strong> eseguire la completa asportazione delle ossidazione, dei vecchi protettivi o se sia preferibile procedere a<br />

leggeri lavori <strong>di</strong> pulitura e <strong>di</strong> protezione superficiale.<br />

La pulitura ra<strong>di</strong>cale sarà condotta esclusivamente dove è effettivamente necessario, utilizzando prodotti e sistemi<br />

debolmente aggressivi, pre<strong>di</strong>ligendo sistemi ad azione lenta ed eventualmente ripetendo l’operazione più volte.<br />

CONSERVAZIONE DEL RIVESTIMENTO<br />

Manufatti in ferro – Intervenendo su manufatti con il rivestimento organico ancora in gran parte sufficientemente<br />

protettivo, il trattamento superficiale si effettuerà rimuovendo la ruggine in modo completo dalle parti corrose oppure<br />

togliendo solo le parti incoerenti.<br />

Nel primo caso, a seconda dell’estensione della zona da trattare, si potrà agire me<strong>di</strong>ante spazzolatura o sabbiatura. Sarà<br />

poi da riattivare lo strato <strong>di</strong> vernice già esistente tramite l’impiego <strong>di</strong> carte abrasive o con leggera sabbiatura per<br />

rimuovere lo strato esterno aggre<strong>di</strong>to dagli agenti atmosferici. Nelle zone riportate al metallo bianco si applicherà un<br />

primer passivante o un primer a base <strong>di</strong> polvere <strong>di</strong> zinco in veicolo organico e con legante compatibile con il tipo <strong>di</strong><br />

vernice già preesistente sulla struttura; quin<strong>di</strong> una o due mani interme<strong>di</strong>e. L’intervento <strong>di</strong> finitura prevede l’applicazione<br />

su tutto il manufatto <strong>di</strong> prodotto compatibile con la verniciatura preesistente e con i cicli conservativi realizzati.<br />

Nel caso in cui si preveda un’asportazione grossolana della ruggine si eseguirà la protezione utilizzando primer<br />

convertitori o stabilizzatori <strong>di</strong> ruggine a base <strong>di</strong> soluzioni <strong>di</strong> acido fosforico o soluzioni <strong>di</strong> tannini con o senza acido<br />

fosforico. Applicati a pennello, trasformano la ruggine in composti stabili (fosfato o tannato <strong>di</strong> ferro). Bisognerà porre<br />

particolare attenzione all’applicazione <strong>di</strong> tali prodotti che devono impiegarsi nelle giuste quantità, né in eccesso<br />

(possibilità <strong>di</strong> rigonfiamento delle successive mani <strong>di</strong> vernice) né in <strong>di</strong>fetto (parziale blocco del processo <strong>di</strong> ossidazione<br />

che può continuare sotto le mani <strong>di</strong> vernice). Nel caso <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>pintura si eseguirà l’applicazione <strong>di</strong> due mani <strong>di</strong> fondo<br />

utilizzando prodotti in veicolo organico e legante alchi<strong>di</strong>co con pigmento a base <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> rossi <strong>di</strong> piombo, due mani <strong>di</strong><br />

finitura sempre a base alchi<strong>di</strong>ca pigmentate con ossido <strong>di</strong> ferro micaceo per un totale <strong>di</strong> circa 200-300 micron <strong>di</strong><br />

spessore.<br />

In alternativa, volendo ottenere un aspetto meno omogeneo, si potrà effettuare un trattamento finale con prodotto<br />

oleofenolico, la successiva applicazione <strong>di</strong> primer acrilico poliuretanico, la stesura finale <strong>di</strong> vernice acrilica<br />

bicomponente opaca trasparente.<br />

Manufatti zincati – La manutenzione sarà rivolta a ripristinare lo strato <strong>di</strong> vernice <strong>di</strong>staccatosi dal substrato <strong>di</strong> zinco.<br />

Andrà prevista una pulitura ad umido con spazzole o con getti <strong>di</strong> vapore con acqua calda e il 5-10% <strong>di</strong> soda caustica. In

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