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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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– le guarnizioni o le sigillature da eseguire nei giunti dovranno possedere doti <strong>di</strong> indeformabilità ed elasticità che si<br />

mantengano inalterate nel tempo.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni degli ancoraggi andranno concordate con la D.L. in base ai materiali impiegati ed ai carichi applicati,<br />

carichi non sempre relativi al solo peso delle lastre, ma anche alla eventuale malta <strong>di</strong> allettamento retrostante.<br />

L’appaltatore dovrà seguire i seguenti accorgimenti:<br />

– ogni lastra si dovrà sostenersi da sola senza gravare sulle lastre sottostanti che, ai livelli inferiori, verrebbero a<br />

trovarsi gravate da un peso non sostenibile;<br />

– considerare adeguati coefficienti <strong>di</strong> sicurezza tenendo conto dell’effetto combinato della depressione causata dal<br />

vento, dell’attività sismica, delle vibrazioni indotte dal traffico e da eventuali altri fattori locali;<br />

– calibrare in modo adeguato il numero degli ancoraggi realizzando tasselli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni sufficientemente contenute e<br />

contemporaneamente applicando alla struttura il minor numero possibile <strong>di</strong> vincoli. Il nuovo sistema <strong>di</strong> ancoraggio<br />

non dovrà, quin<strong>di</strong>, impe<strong>di</strong>re i movimenti naturali delle lastre e dovrà anche essere dotato <strong>di</strong> guarnizioni o sigillature.<br />

– collocare e serrare i tasselli nei tempi e nei valori <strong>di</strong> carico previsti;<br />

– l’eventuale iniezione <strong>di</strong> resine dovrà essere effettuata con l’impiego <strong>di</strong> idonee attrezzature che garantiscano una<br />

corretta applicazione e <strong>di</strong>stribuzione del materiale.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

La <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà richiedere un controllo tramite specifiche prove in situ e, ove possibile prelievi<br />

limitatamente <strong>di</strong>struttivi al fine <strong>di</strong> accertare se i materiali e le modalità <strong>di</strong> posa abbiano le caratteristiche previste dagli<br />

elaborati <strong>di</strong> progetto o <strong>di</strong>chiarate dal produttore.<br />

Gli eventuali prelievi dovranno essere opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi<br />

per il riscontro dei valori caratteristici con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi e delle prove in situ verrà redatto<br />

un apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi alla lavorazione.<br />

– Intonaci<br />

Gli intonaci in genere dovranno essere eseguiti in stagione opportuna, dopo avere rimossa dai giunti delle murature, la<br />

malta aderente, ripulita e abbondantemente bagnata la superficie della parete stessa. Gli intonaci, <strong>di</strong> qualunque specie<br />

siano (lisci, a superficie rustica, a bugne, per cornici e quanto altro), non dovranno mai presentare peli, crepature,<br />

irregolarità negli allineamenti e negli spigoli, od altri <strong>di</strong>fetti. Quelli comunque <strong>di</strong>fettosi o che non presentassero la<br />

necessaria aderenza alle murature, dovranno essere demoliti e rifatti dall’appaltatore a sue spese.<br />

La calce da usarsi negli intonaci dovrà essere estinta da almeno tre mesi per evitare scoppiettii, sfioriture e screpolature,<br />

verificandosi le quali sarà a carico dell’appaltatore il fare tutte le riparazioni occorrenti. Ad opera finita l’intonaco dovrà<br />

avere uno spessore non inferiore ai mm 15. Gli spigoli sporgenti o rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure<br />

con opportuno arrotondamento a seconda degli or<strong>di</strong>ni che in proposito darà la D.L. Particolarmente per ciascun tipo<br />

d’intonaco si prescrive quanto appresso.<br />

a) Intonaco grezzo o arricciatura – Pre<strong>di</strong>sporre le fasce verticali, sotto regola <strong>di</strong> guida, in numero sufficiente, verrà<br />

applicato alle murature un primo strato <strong>di</strong> malta (con la composizione prescritta) detto rinzaffo, gettato con forza in<br />

modo che possa penetrare nei giunti e riempirli. Dopo che questo strato sarà alquanto asciutto, si applicherà su <strong>di</strong> esso<br />

un secondo strato della medesima malta che si stenderà con la cazzuola stuccando ogni fessura e togliendo ogni<br />

asprezza, sicché le pareti riescano per quanto possibile regolari.<br />

b) Intonaco comune o civile – Appena l’intonaco grezzo avrà perso consistenza, si stenderà su <strong>di</strong> esso un terzo strato <strong>di</strong><br />

malta fina, che si conguaglierà con le fasce <strong>di</strong> guida per modo che l’intera superficie risulti piana ed uniforme, senza<br />

ondeggiamenti e <strong>di</strong>sposta a perfetto piano verticale o secondo le superfici degli intradossi.<br />

c) Intonaci colorati – Per gli intonaci delle facciate esterne, potrà essere or<strong>di</strong>nato che alla malta da adoperarsi sopra<br />

l’intonaco grezzo siano mischiati i colori che verranno in<strong>di</strong>cati per ciascuna parte delle facciate stesse. Per dette facciate<br />

potranno venire or<strong>di</strong>nati anche i graffiti, che si otterranno aggiungendo ad uno strato d’intonaco colorato, come sopra<br />

descritto, un secondo strato pure colorato ad altro colore, che poi verrà raschiato, secondo opportuni <strong>di</strong>segni, fino a far<br />

apparire il precedente. Il secondo strato <strong>di</strong> intonaco colorato dovrà avere lo spessore <strong>di</strong> almeno mm 2.<br />

d) Intonaco a stucco – Sull’intonaco grezzo sarà sovrapposto uno strato alto almeno mm 4 <strong>di</strong> malta per stucchi della<br />

composizione prescritta, che verrà spianata con piccolo regolo e governata con la cazzuola così da avere pareti<br />

perfettamente piane nelle quali non sarà tollerata la minima imperfezione. Ove lo stucco debba colorarsi, nella malta<br />

verranno stemperati i colori prescelti dalla D.L.<br />

e) Intonaco a stucco lucido – Verrà preparato con lo stesso proce<strong>di</strong>mento dello stucco semplice; l’abbozzo deve essere<br />

con più <strong>di</strong>ligenza apparecchiato, <strong>di</strong> uniforme grossezza e privo affatto <strong>di</strong> fen<strong>di</strong>ture. Spianato lo stucco, prima che esso<br />

sia asciutto si bagna con acqua in cui sia sciolto del sapone <strong>di</strong> Genova e quin<strong>di</strong> si comprime e si tira a lucido con ferri<br />

cal<strong>di</strong>, evitando qualsiasi macchia, la quale sarà sempre da attribuire a cattiva esecuzione del lavoro. Terminata<br />

l’operazione si bagna lo stucco con la medesima soluzione saponacea, lisciandolo con pannolino.<br />

f) Intonaco <strong>di</strong> cemento liscio – L’intonaco a cemento sarà fatto nella stessa guisa <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui sopra alla lettera a)<br />

impiegando per rinzaffo la malta cementizia normale <strong>di</strong> cui all’art. “Malte e conglomerati” e per gli strati successivi<br />

quella <strong>di</strong> cui allo stesso articolo, lettera l). L’ultimo strato dovrà essere tirato liscio col ferro e potrà essere or<strong>di</strong>nato<br />

anche colorato.<br />

g) Rivestimento in cemento o marmiglia martellinata – Questo rivestimento sarà formato in conglomerato <strong>di</strong> cemento<br />

nel quale sarà sostituito al pietrisco la marmiglia delle qualità, delle <strong>di</strong>mensioni e del colore che saranno in<strong>di</strong>cati. La

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