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COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

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Quando tale strato debba essere sagomato per formazione <strong>di</strong> cornici, oltre che a sod<strong>di</strong>sfare tutti i requisiti sopra in<strong>di</strong>cati,<br />

dovrà essere confezionato ed armato nel modo più idoneo per raggiungere la perfetta adesione alle murature sottostanti,<br />

che saranno state in precedenza debitamente preparate, rese nette e lavate abbondantemente dopo profonde incisioni dei<br />

giunti con apposito ferro. Le facce viste saranno poi ottenute in modo perfettamente identico a quello della pietra<br />

preparata fuori d’opera, nel senso che saranno ugualmente ricavate dallo strato esterno a graniglia, me<strong>di</strong>ante i soli<br />

utensili si scalpellino o marmista, vietandosi in modo assoluto ogni opera <strong>di</strong> stuccatura, riporti, ecc.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

La <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà richiedere un controllo tramite specifiche prove in situ e, ove possibile prelievi<br />

limitatamente <strong>di</strong>struttivi al fine <strong>di</strong> accertare se i materiali e le modalità <strong>di</strong> posa abbiano le caratteristiche previste dagli<br />

elaborati <strong>di</strong> progetto o <strong>di</strong>chiarate dal produttore.<br />

Gli eventuali prelievi dovranno essere opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi<br />

per il riscontro dei valori caratteristici con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi e delle prove in situ verrà redatto<br />

un apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi alla lavorazione.<br />

– Restauro dei pavimenti e dei rivestimenti – Generalità<br />

Per realizzare interventi <strong>di</strong> consolidamento, risanamento e protezione degli appalti decorativi, l’appaltatore dovrà<br />

impiegare personale altamente specializzato e ricorrere, se richiesto, a consulenti tecnici. La D.L., prima dell’inizio dei<br />

lavori, potrà chiedere l’elenco del personale tecnico per sottoporlo all’approvazione degli organi preposti alla tutela del<br />

bene in oggetto. Prima <strong>di</strong> procedere al consolidamento <strong>di</strong> qualsiasi tipo <strong>di</strong> rivestimento, l’appaltatore dovrà rimuovere le<br />

sostanze inquinanti (efflorescenze saline, concrezioni, crescite microrganiche, erbe, arbusti, terriccio, ecc.) usando<br />

materiali, modalità, attrezzi e tempi d’applicazione che, su specifica in<strong>di</strong>cazione della D.L. e secondo quanto prescritto<br />

dall’art. “Pulizia dei materiali lapidei” del presente capitolato, si <strong>di</strong>versificheranno in relazione al tipo <strong>di</strong> manufatto, al<br />

suo stato <strong>di</strong> conservazione, alla natura della sostanza inquinante ed ai risultati delle analisi <strong>di</strong> laboratorio.<br />

Il fissaggio ed il consolidamento degli strati superficiali che hanno subito una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coesione dovranno essere<br />

eseguiti applicando sostanze adesive aventi le caratteristiche richieste dagli art. “Impregnanti con effetto consolidante”<br />

del presente capitolato me<strong>di</strong>ante pennelli, nebulizzatori, iniettori, sistemi a vuoto o altre moderne tecnologie purché esse<br />

siano previste dagli elaborati <strong>di</strong> progetto ed approvate dagli organi preposti alla tutela del bene in oggetto. Le lesioni<br />

profonde, salvo <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni, andranno stuccate preferibilmente con malte a base <strong>di</strong> calce.<br />

L’appaltatore farà aderire alle parti <strong>di</strong> rivestimento da risanare uno strato in velatino <strong>di</strong> cotone me<strong>di</strong>ante un adesivo <strong>di</strong><br />

tipo reversibile <strong>di</strong>luito con l’apposito solvente.<br />

La velatura <strong>di</strong> superfici <strong>di</strong> particolare pregio, modanate o figurate, sarà eseguita con carta giapponese. La velatura potrà<br />

essere rimossa con i prescritti solventi solo quando la D.L. lo riterrà opportuno. Durante e dopo l’intervento,<br />

l’appaltatore dovrà adottare le seguenti precauzioni al fine <strong>di</strong> evitare eventuali azioni corrosive e <strong>di</strong>sgregatrici esercitate<br />

da agenti biodeteriogeni:<br />

– aggiungere alla miscela composta da adesivi sintetici o da malte, i prescritti bioci<strong>di</strong> (fungici<strong>di</strong>, alghici<strong>di</strong>, ecc.) nelle<br />

quantità consigliate dai produttori o stabilite dalla D.L.;<br />

– trattare preventivamente i velatini <strong>di</strong> cotone con i prescritti bioci<strong>di</strong>;<br />

– <strong>di</strong>sinfestare, dopo aver rimosso le protezioni, le superfici dei rivestimenti.<br />

Se le superfici, oggetto dell’intervento <strong>di</strong> recupero, dovessero venire protette con l’uso <strong>di</strong> supporti rigi<strong>di</strong>, l’appaltatore<br />

dovrà applicarvi sopra, in base alle modalità <strong>di</strong> progetto e alle <strong>di</strong>rettive della D.L., un antiadesivo, uno strato<br />

ammortizzante o un pannello in legno eventualmente armato e sagomato.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

La <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà richiedere un controllo tramite specifiche prove in situ e, ove possibile prelievi limitatamente<br />

<strong>di</strong>struttivi al fine <strong>di</strong> accertare se i materiali e le modalità <strong>di</strong> posa abbiano le caratteristiche previste dagli elaborati <strong>di</strong> progetto o<br />

<strong>di</strong>chiarate dal produttore.<br />

Gli eventuali prelievi dovranno essere opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi<br />

per il riscontro dei valori caratteristici con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi e delle prove in situ verrà redatto<br />

un apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi alla lavorazione.<br />

– Sistemazione <strong>di</strong> lastre lapidee <strong>di</strong> rivestimento<br />

Il sistema <strong>di</strong> messa in sicurezza dei rivestimenti lapidei <strong>di</strong>pende da <strong>di</strong>versi fattori dovuti a cause intrinseche (degrado<br />

delle staffe o del materiale in corrispondenza delle stesse), da cause indotte da precedenti manutenzioni eseguite in<br />

maniera poco corretta o da errori <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> posa in opera. L’appaltatore sarà tenuto ad eseguire l’attenta<br />

analisi del sistema costruttivo per rilevare le cause che hanno contribuito a creare o ad aggravare la situazione<br />

patologica in atto; sarà quin<strong>di</strong> tenuto ad eseguire, <strong>di</strong>etro in<strong>di</strong>cazione della D.L., una serie <strong>di</strong> saggi <strong>di</strong>agnostici al fine <strong>di</strong><br />

conoscere in maniera esaustiva lo stato <strong>di</strong> conservazione del manufatto, la natura dei materiali che lo costituiscono, la<br />

loro consistenza fisico-materica e le tecniche <strong>di</strong> posa e <strong>di</strong> ancoraggio, le patologie in atto, le lesioni esistenti, le<br />

eventuali cause in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> degrado.<br />

Solo dopo avere acquisito queste informazioni potrà procedere all’intervento che dovrà fornire le seguenti prestazioni:<br />

– gli elementi metallici <strong>di</strong> supporto devono essere <strong>di</strong> tipo inossidabile;<br />

– le resine da utilizzare per l’adesione degli elementi metallici al supporto dovranno possedere caratteristiche adeguate<br />

all’uso;

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