COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
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– ricoprendo la parte da consolidare con uno strato <strong>di</strong> cotone idrofilo;<br />
– avvolgendo la zona ed il cotone con dei fogli <strong>di</strong> polietilene da sigillare fra loro;<br />
– collocando nella parte alta un tubo adduttore fornito <strong>di</strong>versi e piccoli fori atti a <strong>di</strong>stributore la sostanza<br />
impregnante.<br />
Il prodotto consolidante sarà spinto verso la tasca da una pompa e, attraverso il cotone idrofilo, penetrerà lentamente<br />
nella zona da consolidare: l’eccesso <strong>di</strong> resina verrà raccolto nella grondaia e, una volta recuperato, sarà rimesso in<br />
circolo. Per il buon fine dell’intervento sarà necessario assicurarsi, <strong>di</strong> tanto in tanto, che il cotone idrofilo sia sempre<br />
perfettamente in contatto con la superficie interessata:<br />
– a percolazione. Questa tecnica, da utilizzarsi per l’impregnazione <strong>di</strong> superfici estese, ricalca i principi del metodo<br />
precedente; l’appaltatore farà collocare un idoneo <strong>di</strong>stributore nella parte superiore della superficie da trattare;<br />
tramite il <strong>di</strong>stributore il prodotto verrà <strong>di</strong>stribuito lungo un segmento e per gravità tenderà a scendere impregnando<br />
per capillarità la superficie da trattare. La quantità <strong>di</strong> prodotto in uscita dal <strong>di</strong>stributore dovrà essere calibrata in<br />
modo tale da garantire il graduale ma continuo assorbimento evitando, nel contempo, eccessi <strong>di</strong> formulato tali da<br />
coinvolgere le zone circostanti. Il <strong>di</strong>stributore potrà essere costituito da un tubo o da una canaletta forata e fornita,<br />
nella sua parte inferiore, <strong>di</strong> un pettine o <strong>di</strong> una spazzola con funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributore;<br />
– sotto vuoto. È possibile applicare la tecnica del vuoto sui materiali in situ nel seguente modo:<br />
– ricoprendo le parti da trattare con dei fogli <strong>di</strong> polietilene;<br />
– sigillandone accuratamente i bor<strong>di</strong> con lattice <strong>di</strong> gomma e nastri adesivi, in modo da poter creare il vuoto fra<br />
superficie della pietra e fogli <strong>di</strong> protezione;<br />
– pre<strong>di</strong>sponendo, sotto i fogli <strong>di</strong> polietilene, un elemento <strong>di</strong>stributore (collegato al recipiente che contiene la<br />
sostanza impregnante. Tramite il <strong>di</strong>stributore la sostanza consolidante sarà aspirata grazie alla formazione del<br />
vuoto:<br />
– posizionando, sotto i fogli <strong>di</strong> polietilene, dei raccor<strong>di</strong> dove collegare la pompa;<br />
– attivando la pompa per vuoto collegata ai raccor<strong>di</strong>.<br />
MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />
La <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà richiedere un controllo tramite specifiche prove in situ e, ove possibile prelievi limitatamente<br />
<strong>di</strong>struttivi al fine <strong>di</strong> accertare se i materiali e le modalità <strong>di</strong> posa abbiano le caratteristiche previste dagli elaborati <strong>di</strong> progetto o<br />
<strong>di</strong>chiarate dal produttore.<br />
Gli eventuali prelievi dovranno essere opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi<br />
per il riscontro dei valori caratteristici con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi e delle prove in situ verrà redatto<br />
un apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi alla lavorazione.<br />
Controlli in corso <strong>di</strong> lavorazione<br />
L’appaltatore dovrà essere in grado <strong>di</strong> documentare la provenienza dei materiali impiegati nelle lavorazioni e <strong>di</strong> risalire<br />
ai corrispondenti certificati <strong>di</strong> qualificazione, fornendone a richiesta della <strong>di</strong>rezione dei lavori una copia. In ogni caso,<br />
alla <strong>di</strong>rezione dei lavori sarà riservata la facoltà <strong>di</strong> eseguire nel corso delle lavorazioni tutti i controlli che riterrà<br />
opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, e che le modalità ed i tempi delle lavorazioni<br />
siano in grado <strong>di</strong> garantire la salvaguar<strong>di</strong>a del supporto da danni indotti dalla lavorazione. I controlli saranno quelli<br />
stabiliti all’art. 67 del presente capitolato.<br />
– Idrofobizzazione <strong>di</strong> manufatti e<strong>di</strong>li<br />
L’appaltatore potrà procedere al trattamento idrofobizzante delle superfici esterne dei manufatti e<strong>di</strong>li solo dopo aver<br />
effettuato, se prescritto dagli elaborati <strong>di</strong> progetto, la loro impregnazione con effetto consolidante. I lavori andranno<br />
eseguiti previa l’accurata pulizia delle superfici.<br />
Se si dovessero utilizzare per la pulizia sostanze chimiche attive, l’appaltatore dovrà neutralizzare l’azione degli<br />
eventuali residui con abbondante acqua o me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> appositi neutralizzatori in<strong>di</strong>cati dalla D.L.<br />
Prima <strong>di</strong> dare inizio ai lavori, dovrà eseguire prove applicative su superfici campione al fine <strong>di</strong> determinare la quantità<br />
<strong>di</strong> materiale occorrente e <strong>di</strong> verificare, se prescritto, me<strong>di</strong>ante specifiche analisi <strong>di</strong> laboratorio, la vali<strong>di</strong>tà del<br />
trattamento, la profon<strong>di</strong>tà d’impregnazione e la compatibilità fisico-chimica della sostanza impregnante con il supporto.<br />
Gli impregnanti, salvo <strong>di</strong>verse prescrizioni, dovranno essere applicati su fon<strong>di</strong> asciutti.<br />
L’appaltatore dovrà dopo la pulizia con acqua o in caso <strong>di</strong> pioggia, attendere che le superfici, traspirando, riacquistino il<br />
loro naturale tasso <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, per applicare le sostanze impregnanti si potranno impiegare in<strong>di</strong>fferentemente i sistemi,<br />
sia sistemi manuali che meccanici, descritti nell’articolo precedente “Consolidamento corticale <strong>di</strong> manufatti e<strong>di</strong>li”.<br />
Per ottenere una profonda ed efficace impregnazione i sistemi più <strong>di</strong>ffusi sono:<br />
– pennelli: purché‚ la sostanza impregnante venga stesa più volte fino a completa saturazione del manufatto;<br />
– altre tecniche, purché‚ siano in grado <strong>di</strong> trattenere la sostanza impregnante sul supporto per il tempo occorrente a<br />
realizzare un completo assorbimento ed a con<strong>di</strong>zione che non comportino alcun pericolo per l’integrità del<br />
manufatto.<br />
Qualora venissero impiegati sistemi a spruzzo, gli ugelli dovranno essere tenuti ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno 10-15 cm in<br />
modo da evitare il ricorso a pressioni elevate.<br />
L’appaltatore, infine, durante il periodo estivo dovrà evitare l’impregnazione <strong>di</strong> superfici soleggiate e durante l’inverno<br />
proteggere con teli le superfici esposte alle piogge evitando il trattamento con temperature inferiori a 0 gra<strong>di</strong> centigra<strong>di</strong>.<br />
MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO