COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
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Eliminate le parti a vista, l’appaltatore provvederà ad eseguire la <strong>di</strong>sinfestazione tramite l’utilizzo delle sostanze<br />
chimiche previste in progetto garantendo il pieno rispetto delle strutture e dei paramenti dell’e<strong>di</strong>ficio su cui opera.<br />
Interverrà, quin<strong>di</strong>, con la massima cautela, utilizzando quei bioci<strong>di</strong> con le seguenti caratteristiche:<br />
– assenza <strong>di</strong> qualsiasi azione chimica, <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta nei riguar<strong>di</strong> delle strutture murarie che debbono essere trattate;<br />
– essere incolore, trasparente e privo, dopo l’applicazione, <strong>di</strong> residui inerti stabili; sono da escludersi pertanto<br />
tassativamente tutti quei prodotti colorati, oleosi e che possono lasciare tracce permanenti del loro impiego;<br />
– neutralità chimica;<br />
– atossicità nei riguar<strong>di</strong> dell’uomo, degli animali domestici e selvatici;<br />
– assenza <strong>di</strong> fenomeni inquinanti per la acque superficiali e profonde delle zone interessate all’applicazione;<br />
– essere degradabile nel tempo ad opera delle microflore del substrato.<br />
Il principio attivo dovrà essere stabile ed essere irrorato entro i limiti della zona <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, senza sbavature, che<br />
possano estendere l’azione del formulato a settori che non sono da trattare.<br />
Per la esecuzione degli interventi sarà consentito l’uso dei prodotti <strong>di</strong> cui all’art. 51 del presente capitolato.<br />
Successivamente all’applicazione e trascorso un periodo <strong>di</strong> almeno 60 giorni, sarà cura dell’appaltatore controllarne<br />
l’efficacia.<br />
Eliminazione <strong>di</strong> alghe, muschi e licheni<br />
Le alghe, i licheni ed i muschi attecchiscono in aree fortemente umide ed in ombra, soprattutto se alimentate dalla<br />
presenza <strong>di</strong> acque meteoriche o <strong>di</strong>sperse, da umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> condensazione o <strong>di</strong> risalita: l’appaltatore, quin<strong>di</strong>, nei limiti <strong>di</strong><br />
quanto previsto dagli elaborati <strong>di</strong> progetto, dovrà, prima <strong>di</strong> operare qualsiasi intervento su tali organismi, eliminare tutte<br />
le cause al contorno che ne agevolano la crescita, al fine evitare che la <strong>di</strong>sinfestazione possa perdere efficacia.<br />
I muschi crescono su substrati argillosi aderenti alle murature sulla cui superficie formano escrescenze e tappeti<br />
uniformi. L’appaltatore dovrà provvedere, preventivamente alla <strong>di</strong>sinfestazione, alla loro rimozione meccanica a mezzo<br />
<strong>di</strong> spatole e altri strumenti (pennelli a setole rigide, ecc.) evitando accuratamente d’incidere sulle superfici dei<br />
manufatti. Solo successivamente potrà applicare la sostanza biocida. Quest’ultima, conformemente a quanto richiesto<br />
dagli elaborati <strong>di</strong> progetto o or<strong>di</strong>nato dalla D.L., potrà essere del tipo specifico per una singola specie oppure a vasto<br />
raggio <strong>di</strong> azione.<br />
Le superfici infestate saranno irrorate con i bioci<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui all’art. 51 del presente capitolato sono generalmente sostanze<br />
solubili in acqua e da utilizzare in soluzioni all’1-3%. Nei casi più <strong>di</strong>fficili, potranno essere utilizzate soluzioni più<br />
concentrate, eventualmente sospese in fanghi o paste opportune (me<strong>di</strong>ante impacchi <strong>di</strong> argilla o <strong>di</strong> metilcellulosa) e<br />
lasciate agire per tempi sufficientemente lunghi (1 o 2 giorni).<br />
I trattamenti dovranno essere ripetuti il numero <strong>di</strong> volte stabilito insindacabile giu<strong>di</strong>zio della D.L., e andranno conclusi<br />
con abbondanti lavaggi con acqua al fine <strong>di</strong> eliminare ogni residuo <strong>di</strong> sostanza biocida. Per evitare l’uso <strong>di</strong> sostanza<br />
velenose per l’uomo e pericolose per i materiali, l’appaltatore potrà operare una sterilizzazione delle alghe cianoficce e<br />
dei cianobatteri me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette, ottenute con lampade da 40W poste a circa cm 10-20<br />
dal muro e lasciate agire ininterrottamente per una settimana. In questo caso l’appaltatore dovrà prendere tutte le<br />
precauzioni necessarie per la protezione da danni agli occhi degli operatori.<br />
Le sostanze biocide, pur non essendo tossiche per l’uomo, saranno utilizzate con le dovute cautele in quanto possono<br />
risultare irritanti, soprattutto su soggetti sensibili, e creare allergie, o risultare pericolose per gli occhi e le mucose.<br />
L’appaltatore, quin<strong>di</strong>, dovrà fornire agli operatori guanti ed eventuali occhiali, osservando le norme generali <strong>di</strong><br />
prevenzione degli infortuni relativi all’uso <strong>di</strong> prodotti chimici velenosi.<br />
MODALITÀ <strong>DI</strong> CONTROLLO, VERIFICA E COLLAUDO<br />
La <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà richiedere un controllo tramite specifiche prove in situ e, ove possibile prelievi<br />
limitatamente <strong>di</strong>struttivi al fine <strong>di</strong> accertare se i materiali e le modalità <strong>di</strong> posa abbiano le caratteristiche previste dagli<br />
elaborati <strong>di</strong> progetto o <strong>di</strong>chiarate dal produttore.<br />
Gli eventuali prelievi dovranno essere opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi<br />
per il riscontro dei valori caratteristici con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi e delle prove in situ verrà redatto<br />
un apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi alla lavorazione.<br />
RIFERIMENTI NORMATIVI<br />
UNI 10813 Beni culturali – Materiali lapidei naturali ed artificiali – Verifica della presenza <strong>di</strong> microrganismi<br />
fotosintetici su materiali lapidei me<strong>di</strong>ante determinazione spettrofotometrica UV/Vis delle clorofille a, b, e c.<br />
UNI 10922 Beni culturali – Materiali lapidei naturali ed artificiali – Allestimento <strong>di</strong> sezioni sottili e sezioni lucide <strong>di</strong><br />
materiali lapidei colonizzati da biodeteriogeni.<br />
Controlli in corso <strong>di</strong> lavorazione<br />
L’appaltatore dovrà essere in grado <strong>di</strong> documentare la provenienza dei materiali impiegati nelle lavorazioni e <strong>di</strong> risalire<br />
ai corrispondenti certificati <strong>di</strong> qualificazione, fornendone a richiesta della <strong>di</strong>rezione dei lavori una copia. In ogni caso,<br />
alla <strong>di</strong>rezione dei lavori sarà riservata la facoltà <strong>di</strong> eseguire nel corso delle lavorazioni tutti i controlli che riterrà<br />
opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, e che le modalità ed i tempi delle lavorazioni<br />
siano in grado <strong>di</strong> garantire la salvaguar<strong>di</strong>a del supporto da danni indotti dalla pulitura.<br />
– Impregnazione <strong>di</strong> manufatti e<strong>di</strong>li e trattamenti protettivi – Generalità<br />
Trattandosi <strong>di</strong> lavorazioni complesse e delicate le impregnazioni, qualsiasi sia la loro finalità, necessitano <strong>di</strong><br />
un’approfon<strong>di</strong>ta analisi del quadro patologico generale, della specifica natura del degrado, dello stato <strong>di</strong> consistenza dei<br />
manufatti da impregnare al fine <strong>di</strong> determinare la tipologia sia dei prodotti che delle tecniche d’intervento.