15.06.2013 Views

COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro anche in riferimento al substrato. Dovranno quin<strong>di</strong> essere eseguite le analisi conoscitive<br />

preliminari, previste all’art. “Indagini preliminari” del presente capitolato, sia sul supporto che sul deposito. Saranno<br />

inoltre eseguite delle tassellature <strong>di</strong> prova con <strong>di</strong>verse intensità.<br />

Si potrà quin<strong>di</strong> operare in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi e in maniera selettiva adottando essenzialmente i seguenti sistemi:<br />

– sistema <strong>di</strong>retto: atto alla rimozione <strong>di</strong>retta del deposito;<br />

– sistema in<strong>di</strong>retto: con energie incidenti controllate, atte semplicemente a staccare il deposito dal substrato, da<br />

rimuovere successivamente con altre tecniche (bisturi).<br />

L’apparecchiatura sarà sempre utilizzata da personale altamente specializzato in grado <strong>di</strong> valutare attentamente i<br />

risultati ottenuti, eventualmente variando <strong>di</strong> volta in volta i parametri esecutivi ed applicativi (lunghezza d’onda, durata,<br />

ripetizione degli impulsi, energia del flusso, sezione trasversale, convergenza del fascio). In questo modo il laser potrà<br />

essere “messo a punto” – in modo da ottenere risultati specifici (auto limitazione, selettività, <strong>di</strong>scriminazione).<br />

L’appaltatore dovrà prendere le precauzioni particolari nella protezione da danni agli occhi degli operatori.<br />

Sistema Jos – Il sistema sfrutta un vortice d’aria elicoidale a bassissima pressione (0,1 – 1,0 bar) ed inerti con<br />

granulometria <strong>di</strong> pochi micron quali il carbonato <strong>di</strong> calcio, gusci <strong>di</strong> noce, noccioli, polvere <strong>di</strong> vetro, granturco macinato<br />

(durezza da 1 a 4 mosh, granulometria da 5 a 3 00 micron). Il sistema, conformemente agli elaborati <strong>di</strong> progetto, potrà<br />

essere impiegato sia a secco che ad umido utilizzando minimi quantitativi d’acqua (5 – 60 1/h) in relazione alla<br />

superficie da ripulire. La proiezione a vortice degli inerti agisce sulla superficie con <strong>di</strong>fferenti angoli d’incidenza,<br />

ottenendo pertanto buoni risultati <strong>di</strong> pulitura sia su superfici lapidee che su metalli, legni, superfici pittoriche ed<br />

affreschi. L’appaltatore potrà impiegare questo sistema su superfici sporche <strong>di</strong> particellato atmosferico, su incrostazioni<br />

calcaree, su croste nere, graffiti, mentre sarà opportuno evitare interventi su alghe, muschi e licheni ed altro genere <strong>di</strong><br />

sostanze organiche (la rottura delle molecole pigmentate può macchiare il supporto). L’operatore dovrà variare, in<br />

relazione dello specifico intervento, le <strong>di</strong>mensioni dell’ugello e la <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> esercizio (fra ugello ed il materiale) tra i<br />

cm 35 e i 45. Il sistema richiede l’impiego <strong>di</strong> compressori <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni dotati <strong>di</strong> regolatore <strong>di</strong> pressione.<br />

Sistemi meccanici – Solo <strong>di</strong>etro specifica autorizzazione della D.L. e ricorrendo a personale altamente specializzato<br />

l’appaltatore potrà impiegare utensili <strong>di</strong> vario tipo quali: bisturi, spatole metalliche, microscalpelli, microtrapani,<br />

vibroincisori elettrici o ad aria compressa. Questi strumenti saranno impiegati esclusivamente per rimuovere depositi <strong>di</strong><br />

materiali <strong>di</strong> varia natura quali depositi calcarei, stuccature cementizie e materiali incompatibili con il supporto.<br />

MODALITÀ <strong>DI</strong> PROVA, CONTROLLO E COLLAUDO<br />

La <strong>di</strong>rezione dei lavori potrà richiedere un controllo tramite specifiche prove in situ e, ove possibile, prelievi<br />

limitatamente <strong>di</strong>struttivi al fine <strong>di</strong> accertare se i materiali e le modalità <strong>di</strong> posa abbiano le caratteristiche previste dagli<br />

elaborati <strong>di</strong> progetto o <strong>di</strong>chiarate dal produttore.<br />

Gli eventuali prelievi dovranno essere opportunamente riposti per essere successivamente inviati ai laboratori <strong>di</strong> analisi<br />

per il riscontro dei valori caratteristici con quelli utilizzati nel progetto. Di tali prelievi e delle prove in situ verrà redatto<br />

un apposito verbale. Tutti gli oneri sono a carico dell’appaltatore e sono compensati nei prezzi relativi alla lavorazione.<br />

Controlli in corso <strong>di</strong> lavorazione<br />

L’appaltatore dovrà essere in grado <strong>di</strong> documentare la provenienza dei materiali impiegati nelle lavorazioni e <strong>di</strong> risalire<br />

ai corrispondenti certificati <strong>di</strong> qualificazione, fornendone a richiesta della <strong>di</strong>rezione dei lavori una copia. In ogni caso,<br />

alla <strong>di</strong>rezione dei lavori sarà riservata la facoltà <strong>di</strong> eseguire nel corso delle lavorazioni tutti i controlli che riterrà<br />

opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, e che le modalità ed i tempi delle lavorazioni<br />

siano in grado <strong>di</strong> garantire la salvaguar<strong>di</strong>a del supporto da danni indotti dalla pulitura.<br />

– Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> pulitura <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici comuni<br />

Il sistema <strong>di</strong> pulizia <strong>di</strong> questi e<strong>di</strong>fici non richiede le tecniche sofisticate necessarie all’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> tipo monumentale.<br />

L’appaltatore, quin<strong>di</strong>, potrà impiegare sistemi più pratici e veloci a con<strong>di</strong>zione che:<br />

– i materiali utilizzati possiedano le caratteristiche richieste dall’art. “Prodotti per la pulizia dei materiali lapidei” del<br />

presente capitolato;<br />

– non alterino l’integrità delle superfici trattate;<br />

– siano eseguiti da personale specializzato ed autorizzati dalla D.L.<br />

Pulizia con getti d’acqua a pressione – Risulta particolarmente in<strong>di</strong>cata per le rimozioni <strong>di</strong> croste anche molto spesse<br />

grazie all’azione meccanica della pressione che aumenta la capacità solvente dell’acqua. L’appaltatore inizierà la pulizia<br />

dall’alto impiegando una pressione <strong>di</strong> 2-4 Atm in modo da sfruttare i percolamenti per ammorbi<strong>di</strong>re le parti sottostanti.<br />

La durata dei lavori <strong>di</strong>penderà dalla natura e dalla consistenza delle croste. L’appaltatore dovrà evitare <strong>di</strong> prolungare<br />

questo tipo <strong>di</strong> trattamento su superfici che si presentano <strong>di</strong>ffusamente fessurate o costituite da materiali porosi.<br />

Sabbiature – La sabbiatura dovrà essere effettuata solo su superfici sane e compatte me<strong>di</strong>ante macchine che utilizzino<br />

sabbie silicee molto sottili. L’appaltatore non dovrà assolutamente adoperarle su superfici friabili o particolarmente<br />

degradate. Su richiesta, l’appaltatore potrà anche impiegare speciali idro-sabbiatrici fornite <strong>di</strong> serbatoi atti al<br />

contenimento della sabbia e dell’acqua ed alla calibratura <strong>di</strong> solventi chimici adatti ad incrementare l’azione abrasiva.<br />

L’appaltatore potrà utilizzare un normale compressore ed una pistola a spruzzo collegati ad un recipiente pieno <strong>di</strong><br />

sabbia fine miscelata con acqua il cui getto sarà attivato dalla depressione presente nell’ugello. L’appaltatore dovrà<br />

limitare la sabbiatura alle zone ricoperte da croste particolarmente dure e spesse e solo su esplicita richiesta degli organi<br />

preposti alla tutela del bene in oggetto potrà eseguirla sull’intera superficie del manufatto.<br />

La pulizia chimica – L’appaltatore dovrà impiegare prodotti a base <strong>di</strong> sostanze attive che sciogliendo o ammorbidendo<br />

le incrostazioni ne rendano possibile l’asportazione me<strong>di</strong>ante successiva pulizia con acqua. Le sostanze chimiche<br />

dovranno avere caratteristiche rispondenti a quelle richieste dall’art. “Prodotti per la pulizia dei materiali lapidei” del

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!