COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA - Comune di Empoli
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L’elettro-osmosi è un fenomeno che avviene fra due masse liquide separate da un corpo poroso per effetto <strong>di</strong> una<br />
<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale elettrico. In virtù <strong>di</strong> questo fenomeno avviene che immettendo una corrente elettrica continua in<br />
un liquido conduttore (o anche sottoponendo il liquido ad una leggera <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale elettrico inferiore a 6<br />
Volt), si verifica il trasporto <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> attraverso i setti porosi saturi, con una velocità che è in<strong>di</strong>pendente dalla natura dei<br />
setti. Questo principio generale può essere riscontrato in un muro umido (setto poroso) che presenta una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
potenziale elettrico (circa 10-100 millivolt) rispetto al terreno sottostante. Questa <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale comporta<br />
l’incremento della capacità <strong>di</strong> trasporto d’acqua (in opposizione alle leggi della gravità), aumentando l’apporto dei<br />
fenomeni dovuti alla capillarità.<br />
I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> deumi<strong>di</strong>ficazione che si basano sull’elettro-osmosi tendono a realizzare l’inversione <strong>di</strong> polarità, apportando<br />
il polo negativo (catodo) nel sottosuolo ed il polo positivo (anodo) nella parete da risanare. Tutto ciò al fine <strong>di</strong> realizzare<br />
l’inversione della <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> migrazione delle molecole d’acqua.<br />
I sistemi elettro-osmotici possono essere sia attivi che passivi. Si definiscono attivi quelli che realizzano la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
potenziale tra la parete ed il terreno, istallando un alimentatore elettrico; si definiscono passivi (o in corto circuito) i<br />
sistemi che, sfruttando le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> potenziale naturali esistenti fra la parete ed il terreno, tendono ad annullarle<br />
me<strong>di</strong>ante un collegamento tra i conduttori della parete e la presa <strong>di</strong> terra.<br />
Un’altra tecnica associa al principio dell’elettro-osmosi quello dell’elettroforesi (fenomeno <strong>di</strong> migrazione <strong>di</strong> particelle<br />
colloidali in un’unica <strong>di</strong>rezione per effetto <strong>di</strong> un campo elettrico); il sistema prevede la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
installazione nella quale la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale è ottenuta adottando conduttori <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura (rame per l’anodo e<br />
acciaio galvanizzato per il catodo); il tutto si completa con il riempimento dei fori dei conduttori me<strong>di</strong>ante materiali <strong>di</strong><br />
foresi (dal greco phoresis: trasporto) che, sotto l’azione della pila, si sostituiscono all’acqua all’interno dei capillari.<br />
Elettro-osmosi attiva – Il sistema si basa sul principio dell’inversione della polarità in base al quale, portando a<br />
potenziale negativo il terreno e positivo il muro da prosciugare, si può invertire il moto capillare <strong>di</strong> risalita dell’acqua. Il<br />
<strong>di</strong>spositivo viene realizzato, previa <strong>di</strong>smissione dell’intonaco deteriorato, installando:<br />
– un semiconduttore elettrico, costituito da una rete in materiale sintetico <strong>di</strong> circa 30 cm <strong>di</strong> altezza, posto<br />
orizzontalmente lungo la parete in corrispondenza del massimo livello della risalita. Il conduttore può essere<br />
accostato alla superficie esterna del paramento, incassato nella muratura o inglobato all’interno dell’intonaco;<br />
– una serie <strong>di</strong> semiconduttori elettrici (puntazza plastica) infissi nel terreno fino ad una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 150 cm con<br />
interasse variabile dai 200 ai 300 cm in funzione della conducibilità del terreno;<br />
– una centralina elettronica <strong>di</strong>gitale (2,8 Volt e 2 mAmpère per metro lineare <strong>di</strong> muro) a corrente continua ad impulsi<br />
con valori che non provocano la corrosione dei metalli;<br />
– i relativi collegamenti fra i <strong>di</strong>stinti poli e la centralina.<br />
Elettro-osmosi passiva – Questa tecnica <strong>di</strong> bonifica mira ad annullare le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> potenziale esistenti tra il terreno e<br />
la muratura umida e, quin<strong>di</strong>, ad inibire la risalita d’acqua oltre la linea d’intervento cortocircuitando il muro con una<br />
serie <strong>di</strong> sonde inserite nella struttura e collegate ad un conduttore <strong>di</strong> rame, che corre orizzontalmente lungo tutto il<br />
perimetro del muro, a sua volta collegato a delle prese <strong>di</strong> terra, costituite da aste metalliche infisse nel suolo, in guisa <strong>di</strong><br />
prese <strong>di</strong> terra. I deludenti risultati ottenuti con questa tecnica ne hanno resa desueto l’utilizzo.<br />
Elettro-osmosi-foresi – Questo sistema sfrutta il principio dell’elettro-osmosi coa<strong>di</strong>uvata dall’elettroforesi utilizzando<br />
l’umi<strong>di</strong>tà quale mezzo <strong>di</strong> trasporto per delle sostanze sigillanti e consolidanti. In una prima fase, l’acqua contenuta in<br />
materiali porosi, sotto l’influsso <strong>di</strong> una corrente elettrica, tende a defluire verso l’elettrodo negativo (catodo); in una fase<br />
successiva, delle particelle solide sospese nell’acqua ed inserite tramite un liquido colloidale, sotto l’influsso <strong>di</strong> corrente<br />
continua, defluiscono verso il polo negativo attraverso i condotto capillare ostruendoli. In pratica l’effetto elettroosmotico<br />
viene coa<strong>di</strong>uvato introducendo nella muratura insieme alle sonde, un composto in soluzione acquosa,<br />
contenente particelle solide con carica positiva; queste defluiscono internamente ai pori verso il polo negativo (suolo)<br />
ed esercitano un’azione sigillante nei pori.<br />
Il <strong>di</strong>spositivo viene realizzato, previa <strong>di</strong>smissione dell’intonaco deteriorato, con le seguenti modalità:<br />
– viene praticata orizzontalmente, ad un’altezza da definire secondo il caso specifico, una scanalatura <strong>di</strong> circa 1-2 cm<br />
<strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, all’interno o all’esterno dell’e<strong>di</strong>ficio, per tutta l’estensione della parete da trattare;<br />
– all’interno <strong>di</strong> questa incavatura vengono inserite delle sonde (ad una certa <strong>di</strong>stanza una dall’altra) in profon<strong>di</strong>tà e<br />
collegate fra <strong>di</strong> loro me<strong>di</strong>ante un filo conduttore formato da una serie <strong>di</strong> sonde in lega a base <strong>di</strong> rame;<br />
– la linea <strong>di</strong> collegamento viene in seguito allacciata a dei picchetti in lega metallica ferrosa, infissi nel terreno in modo<br />
da formare una efficiente <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale;<br />
– parallelamente all’inserimento delle sonde viene iniettata nel muro una sostanza ad effetto sigillante e rassodante<br />
(proce<strong>di</strong>mento dell’elettroforesi);<br />
– una rasatura finale con malta speciale proteggerà e renderà invisibile l’installazione completata, così da non rovinare<br />
l’estetica della parete;<br />
– contro la formazione <strong>di</strong> efflorescenze il muro grezzo viene ripetutamente impregnato con una soluzione chimica<br />
appropriata;<br />
– contro la formazione <strong>di</strong> agenti organici come muffe, batteri od alghe: in seguito all’applicazione del sistema viene<br />
condotta una ripetuta applicazione con sostanze neutralizzanti;<br />
– protezione della zona trattata e contro l’eventuale influsso <strong>di</strong> eccessiva umi<strong>di</strong>tà ambientale viene applicato un doppio<br />
strato <strong>di</strong> boiacca speciale, permeabile al vapore in modo da permettere la normale traspirazione del muro.<br />
AVVERTENZE<br />
Nelle prime settimane <strong>di</strong> funzionamento dei sistemi elettro-osmotici possono verificarsi ampie comparse <strong>di</strong><br />
efflorescenze saline sulla muratura; bisogna procedere quin<strong>di</strong> alla pulizia dei tratti <strong>di</strong> muro interessati ed asportare le<br />
efflorescenze con i sistemi <strong>di</strong> cui al punto A.1. Può verificarsi la necessità <strong>di</strong> ripetere l’operazione più volte nel corso