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storia del turismo<br />
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successione diversi schizzi preliminari. L’edificio,<br />
inaugurato nel 1947, differirà dai progetti di costruzione<br />
e da quelli pubblicati, corretti da Mollino,<br />
soprattutto negli interni. Il progetto prevedeva<br />
al piano terreno la sala macchine della slittovia, al<br />
primo piano il bar ristorante con terrazza solarium<br />
rivolta a sud verso monte. Una scala posta al centro<br />
della sala ristorante avrebbe dovuto condurre<br />
alle stanze da letto ricavate nel volume del tetto e<br />
destinate a una cinquantina di ospiti, il che però<br />
non verrà mai realizzato. La fine degli anni Quaranta<br />
vide l’ “invenzione” dello sci moderno a Sportinia,<br />
il cui nome di origine era Clos Sabouiller, ad<br />
opera dell’Ing. Ettore Caretta di Torino e del figlio<br />
Ing. Stefano Caretta. Nel 1946 nacque la seggiosciovia<br />
Sauze d’Oulx-Capanna Kind, impianto misto<br />
con seggiole ed elementi di traino per gli sciatori,<br />
con stazione di partenza presso la frazione di<br />
Prariond, negli anni immediatamente successivi<br />
venne realizzata anche la sciovia del Triplex.<br />
Nel 1949 è invece la volta della seggiovia di Clotès<br />
che sino ai primi anni Sessanta manterrà la propria<br />
stazione di partenza nell’attuale piazza Assietta,<br />
dovendo successivamente essere spostata verso<br />
monte a causa dello sviluppo edilizio del paese.<br />
Fu merito della buona azione di marketing attuata<br />
dall’Ing. Caretta l’arrivo a Sauze dei primi turisti<br />
stranieri: si trattava di gruppi di parigini intorno al<br />
1963-’65, invece intorno al 1969-’70 cominciarono<br />
ad arrivare i primi ospiti inglesi. In questi stessi<br />
anni si ha un gran fiorire di nuovi impianti di risalita<br />
ad opera della ditta Marchisio di Torino: una<br />
delle prime realizzazioni in zona fu la sciovia del<br />
Bourget, risalente al 1963. Un industriale tessile di<br />
Chieri, Mario Ciaudano, dopo una vacanza a Sauze<br />
si innamorò dei luoghi e decise di trasferirvisi<br />
iniziando a investire nello sviluppo degli impianti<br />
del Monte Genevris: il primo ad essere costruito fu<br />
la telecabina di Richardet, realizzata nel 1966. Nel<br />
1967 l’area sciabile fu ampliata con un primo skilift<br />
allo Chardonnet, seguito nel 1968 dallo skilift del<br />
Costapiana e nel 1970 dal Tuassières. In zona esistevano<br />
già le due piccole sciovie di Gran Villard e<br />
del Pian del Sole nonché la prima sciovia del Moncrons,<br />
storicamente gestita dalla società Sportinia,<br />
che conduceva non in punta come oggi ma poco<br />
più in basso, approssimativamente dove ha inizio<br />
Oulx. Pubblicità Sportinia all'ingresso del paese.<br />
Carlo Giolitto<br />
la pista 33. L’8 aprile del 1967 venne data notizia<br />
della possibilità, per l’Ente Provinciale al Turismo,<br />
di prevedere la candidatura delle Alte Valli di Susa<br />
e Chisone per le Olimpiadi invernali ’76, una volta<br />
creato il piano comprensoriale per la realizzazione<br />
delle infrastrutture che avrebbero permesso alla<br />
valle di competere autorevolmente con Chamonix<br />
e Gstaad. E’ in questo contesto che maturano<br />
ulteriori realizzazioni funiviarie : nel 1974 la società<br />
Sportinia realizza la nuova seggiovia biposto Sauze<br />
d’Oulx-Capanna Kind e potenzia la seggiovia<br />
di Clotès, che sarà aggiornata ulteriormente nel<br />
1979 con la costruzione della seggiovia biposto.<br />
Nel 1975 venne costruita la prima linea della seggiovia<br />
di Rocce Nere, nel 1976 un nuovo e potente<br />
skilift sino in cima al monte Triplex, mentre risale<br />
al 1977 il collegamento seggioviario tra Jouvenceaux<br />
e Sportinia con l’intermedia a Sarnas. Una<br />
nuova società, la Pian della Rocca, (inizialmente<br />
costituita da Francesco Poncet) nel 1976 investì<br />
nella costruzione di una seggiovia biposto da Clotès<br />
al pianoro alle pendici del Col Bourget, e su-