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Dallo Chaberton, vista su San Sicario, a sinistra, e sulla la pista di<br />
Bob e slittino di Cesana Pariol. Sempre a sinistra, si intravedono in<br />
lontananza le torri di Sestriere.<br />
Dalle torri dello Chaberton, vista su san Sicario e, in lontananza,<br />
Sestriere.<br />
stante progresso tecnologico che inevitabilmente<br />
avrebbe prima o poi permesso a ben nascoste artiglierie<br />
di raggiungere anche i 3130 metri dello<br />
Chaberton.<br />
I lavori iniziarono nell'estate del 1898, dopo la costruzione<br />
di una strada rotabile che si arrampicava<br />
per 14 chilometri dal paese di Fenils fino alla sommità<br />
del monte.<br />
I resti delle torri dello Chaberton. Diametro di 6,95 metri, in<br />
origine erano alte quasi otto metri.<br />
Sempre dalla cima dello Chaberton, vista su Monginevro<br />
coi suoi impianti di risalita. Sulla destra La Vachette<br />
e la strada verso Briançon.<br />
I problemi costruttivi che si affrontarono furono<br />
essenzialmente di ordine climatico in quanto,<br />
causa l’elevata altitudine ed il conseguente forte<br />
innevamento invernale, i lavori potevano essere<br />
eseguiti solamente nella bella stagione.<br />
Venne ricavato un piazzale dietro ad uno spalto<br />
roccioso dove venne costruito un basso fabbricato<br />
atto a contenere le camerate, i magazzini, l'in-<br />
territorio<br />
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