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vialattea magazine 2010-2011

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Dallo Chaberton, vista su San Sicario, a sinistra, e sulla la pista di<br />

Bob e slittino di Cesana Pariol. Sempre a sinistra, si intravedono in<br />

lontananza le torri di Sestriere.<br />

Dalle torri dello Chaberton, vista su san Sicario e, in lontananza,<br />

Sestriere.<br />

stante progresso tecnologico che inevitabilmente<br />

avrebbe prima o poi permesso a ben nascoste artiglierie<br />

di raggiungere anche i 3130 metri dello<br />

Chaberton.<br />

I lavori iniziarono nell'estate del 1898, dopo la costruzione<br />

di una strada rotabile che si arrampicava<br />

per 14 chilometri dal paese di Fenils fino alla sommità<br />

del monte.<br />

I resti delle torri dello Chaberton. Diametro di 6,95 metri, in<br />

origine erano alte quasi otto metri.<br />

Sempre dalla cima dello Chaberton, vista su Monginevro<br />

coi suoi impianti di risalita. Sulla destra La Vachette<br />

e la strada verso Briançon.<br />

I problemi costruttivi che si affrontarono furono<br />

essenzialmente di ordine climatico in quanto,<br />

causa l’elevata altitudine ed il conseguente forte<br />

innevamento invernale, i lavori potevano essere<br />

eseguiti solamente nella bella stagione.<br />

Venne ricavato un piazzale dietro ad uno spalto<br />

roccioso dove venne costruito un basso fabbricato<br />

atto a contenere le camerate, i magazzini, l'in-<br />

territorio<br />

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