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ospizi e strutture per i pellegrini. Un valore, quello<br />
della carità, che diede luogo ad un grande senso<br />
di solidarietà fra i pellegrini ma anche con alcune<br />
delle popolazioni stanziali toccate dal cammino.<br />
II bastone serviva al pellegrino per appoggiarsi.<br />
Era quindi una specie di "terza gamba", e simboleggiava<br />
la fede nella Santissima Trinità in cui il<br />
pellegrino doveva perseverare. II bastone serviva<br />
anche come difesa personale contro le bestie (il<br />
diavolo) che potevano aggredirlo, o i briganti... Infine<br />
la conchiglia, già ricamata sulla veste, che si<br />
comperava a Santiago a simboleggiare l'avvenuto<br />
incontro col Santo, rappresentava la conoscenza<br />
acquisita e conservata dentro di sé. La conchiglia<br />
quindi simbolo del pellegrinaggio ma anche del<br />
pellegrino e dello stesso San Giacomo. Nel segno<br />
della conchiglia nacque una sorta di confraternita<br />
sovranazionale legata al pellegrinaggio, dove pur<br />
parlando lingue diverse, i partecipanti si trovavano<br />
affratellati dal culto comune. I pellegrini furono<br />
protetti da leggi canoniche e civili. II Papa Nicola<br />
II ordinò la scomunica per coloro che avessero<br />
derubato o danneggiato i pellegrini di Santiago.<br />
Sempre il Codex Calixtinus ricorda che i pellegrini<br />
sono esentati dal pagamento doganale e il sovrano<br />
Sancho III di Navarra diffida chiunque a mettersi<br />
contro di loro. Si diventava pellegrini quando se<br />
ne assumevano le vesti attraverso un rituale vero<br />
e proprio che sanciva un distacco dalla quotidianità,<br />
che doveva durare per tutto il viaggio. Un po'<br />
come avviene oggi per il musulmano che compie<br />
il pellegrinaggio alla Pietra Nera, nella città Santa<br />
della Mecca, anche il pellegrino cristiano medievale<br />
si spogliava della sua identità terrena per<br />
assumere una diversa identità spirituale, uguale a<br />
quella di tutti gli altri pellegrini davanti a Dio. Un<br />
abito esteriore ed interiore che doveva portarlo<br />
attraverso la pratica delle devozioni e dei rituali<br />
prescritti lungo il percorso fino alla meta, insieme<br />
terrena, Santiago de Compostela, e meta fisica, la<br />
propria salvezza spirituale. Infatti apprendiamo<br />
dalle biografie proprio di Santi e Vescovi che il pellegrinaggio<br />
era quasi un obbligo che completava<br />
la vita spirituale. In questo significato si inquadra il<br />
viaggio, già ricordato, compiuto da San Francesco<br />
d'Assisi intorno al 1213-1215 a Santiago de Compostela.<br />
Tragitto prima di Astorga (Castiglia).<br />
Astorga. Ostello a Rabanal del Camino.<br />
La salita di Foncebadòn.<br />
La Cruz de Ferro.<br />
Il punto più alto, mt 1504.<br />
Le foto di questa pagina sono<br />
di Maurizio Colli.<br />
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sociale