vialattea magazine 2010-2011

sociale
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LA "VIA LATTEA"
Storia e simbolismo di una delle più antiche vie della fede:
il pellegrinaggio a Santiago De Compostela
di RICCARDO ChIARLE
per andare a Santiago si percorreva la direzione
da Est a Ovest, in una sorta di percorso iniziatico
verso la santità. Nel quarto libro "Codex Calixtinus"
(versione compostellana del xII secolo del
famoso "Liber Sancti jacobi", veniva fissata l'immagine
dell'Iter Stellarum", la Via Lattea, sognata
dall'imperatore Carlo Magno come incitamento
eroico alla riconquista dei territori spagnoli.
LA VIA LATTEA ERA IL CAMMINO UNIFICATORE
TRA ORIENTE E OCCIDENTE, ITINERARIO INTERIO-
RE DI ASCESI E PERCORSO GEOGRAFICO INSIEME.
LA STORIA
Negli anni 812-814 d.C., in un angolo remoto della
Galizia, nella Spagna settentrionale, il vescovo
Teodomiro, guidato da una stella, scoprì la tomba
di San Giacomo, apostolo di Gesù. Da qui il nome
di Compostela o "Campo della stella", anche se a
dire il vero, questa etimologia è controversa. Secondo
la tradizione, San Giacomo predicò in Spagna,
dove fu spinto con la sua imbarcazione da
una tempesta e dove in seguito gli apparve anche
la Madonna. Fece poi ritorno in Palestina, forse per
lo scarso successo della predicazione, che aveva
svolto presso popolazioni di origine celtica, senza
dubbio coriacee al nuovo credo cristiano. In Terra
Santa si compì il suo destino: venne imprigionato
e poi decapitato da Erode Agrippa nel 44 d.C..
I suoi discepoli allora presero il suo corpo, lo imbarcarono
e giunsero fino in Galizia, patria adottiva
del Santo, dove lo seppellirono in una "area
marmoricis", nel posto dove sarebbe sorta l'attuale
cattedrale. San Giacomo apparve in seguito ai
soldati cristiani di Ramiro I in lotta contro i Mori
nell'844 a Clavijo. Così nell'899 Alfonso III decise di
meglio onorare il Santo con la costruzione di una
prima basilica in pietra, che fu rasa al suolo nel 997
dai Mori di Almanzor. La costruzione del secondo
tempio (era rimasta solo la tomba nella nuda terra
per il povero San Giacomo) segnò anche l'inizio di
quella che sarebbe diventata l'attuale cattedrale.
Fu nel 1078 che Alfonso VI re di Leon e di Castiglia
fece iniziare i lavori. Fu istituita una tassa prosantuario,
il "Voto de Santiago", che rimase per un
millennio ed aiutò la città a crescere intorno al suo
San Giacomo. Strutture per ospitare i pellegrini,
commercio e artigianato si svilupparono allora in
modo decisivo. Atti ufficiali come la bolla "Regis
Aeterni", con la quale Alessandro III fondò la "grazia
dell'Anno Santo Compostelano" (1179), confermato
poi anche da Callisto II, fecero decollare Santiago,
che diventò il santuario più visitato di tutto
il mondo Cristiano, superando di gran lunga Roma
e Gerusalemme. II 25 luglio, festa di San Giacomo,
diventò occasione di un giubileo straordinario.
Le vicende del pellegrinaggio hanno conosciuto
alti e bassi nel corso della storia. Dopo il successo
iniziale, nell'epoca della Riforma e delle guerre
di religione, l'affluenza di pellegrini diminuì fino almeno
al 1588, quando l'Arcivescovo San Clemente
nascose addirittura le reliquie del Santo per timore
di attacchi della pirateria inglese. In epoca barocca
si ebbe poi una ripresa, ma solo dopo la bolla del
Papa Leone xIII, "Deus Omnipotens" (1884), nella
quale si riconosceva l'autenticità delle reliquie e la
legittimità del culto di San Giacomo, ripartì un pellegrinaggio
di massa paragonabile a quello dei primi
tempi. Negli anni recenti possiamo ricordare che anche
Giovanni Paolo II nel 1982 e 1989 ha fatto, primo
Papa nella storia, il pellegrinaggio a Compostela.
LA "mAPPA” DEL PELLEGRINAGGIO
Le vie che portavano a Santiago de Compostela
erano principalmente quattro:
la "Via Podense", che partiva da Le Puy;