vialattea magazine 2010-2011

BIO GENERAZIONALE AUSPICANDO MAGGIO-
RE CULTURA APPUNTO. E POI FONDAMENTALI
SONO GLI STADI, ABBIAMO BISOGNO DI STADI
NUOVI, PROGETTATI PER LA FAMIGLIA, CON
SPAZI ALTERNATIVI…
Magari con settori dedicati alla storia del calcio…
Esattamente, bisognerebbe concepirli come luoghi
di aggregazione, non come arene. Pensiamo
ad esempio al Barnabeu a Barcellona, anche se è
uno stadio un po' vecchietto, degli anni ‘60 o allo
stadio del Real Madrid al Camp Nou.
Bene, appena metti piede nello stadio senti la
tradizione, la cultura, respiri serenità, tranquillità,
si vedono le famiglie e parliamo di Spagna. La famiglia
è la chiave di svolta. Penso che il guaio più
grande del calcio giovanile siano proprio i genitori,
che invece di instaurare un rapporto fatto di
cultura di serenità, di amore sportivo, di passione,
alimentano la partita come dramma sociale, con
incitamenti a sguaiati, aggressivi, sia nei confronti
degli arbitri, sia nei confronti degli avversari… e
così dove si vuole andare.
Veniamo alle nostre cose. Sei un sauzino doc.
Ebbene sì. Sono anni che frequento queste montagne.
Da piccolo con i miei genitori siamo sempre
stati ad Oulx. Abitavo in via Des Ambrois e mi ricordo
che giocavo a pallone con i miei amici in quella
strada in discesa.
Poi ho acquistato casa qui, a Sauze. Da vent’anni è
ormai tradizione trascorrere qui buona parte della
vacanze di Natale. Scio, mi piace molto. Le nostre
piste sono favolose, la Vialattea è veramente straordinaria.
Quando ero a Gran Villar ero solito percorrere
le piste del Genevris. I miei figli sono praticamente
cresciuti a Sauze, qui hanno imparato a
sciare affiancati dall’instancabile Marino, anche il
piccolo Simone è suo allievo. D’estate invece faccio
chilometri e chilometri in quad, lungo le strade
percorribili. Io e Simone. Ci alziamo presto al mattino,
zaino in spalla e via per i monti. Poi ci fermia-
SCio, mi piaCe molto. le noStre
piSte Sono favoloSe, la vialattea
È veramente Straordinaria.
mo a mangiare in quota, ristorante o rifugio. Siamo
andati più volte sopra Sauze, conosciamo a perfezione
la Valle Argentera, il Seguret e la galleria del
Pramand. Credo che sia importante incentivare la
promozione di questi luoghi magici, abbiamo una
fortuna tra le mani e non riusciamo in toto a sfruttarla.
Per che squadra simpatizzi?
Beh, ho giocato tanto nel Toro e di conseguenza
nel cuore rimane, poi Juve, è innegabile, ma soprattutto
da più piccolo.
In alta valle ci sono tanti giocatori ed allenatori
che vengono in vacanza o ad ossigenarsi con l’aria
buona...
Sì, a Sauze ad esempio c’è il mio amico Gasperini,
anche lui era un giocatore atipico proprio per
il grande rispetto che ha sempre dimostrato nei
confronti degli avversari e degli arbitri, anche nei
momenti caldi. Proprio una gran bella persona.
E poi c’è Cannavaro a Sestriere e Ciro Ferrara e tanti
altri.
Tre squadre per la vittoria del Campionato?
L’Inter sta pagando questi anni di vittorie, è probabile
che stiano influendo tutti quegli infortuni
a raffica. Rimane una squadra molto forte e continuerà
a portarsi dietro l’eredità di Mourinho,
antipatico o istrione, ma un grande allenatore. Lo
ricordo, a questo proposito, tanti anni fa al Porto,
quando vinse la Champions League, era idolatrato
da tutti. “Il più grande nella storia” dicevano e questo
quando ancora si doveva affermare a livello
mondiale.
È un tecnico molto preparato e non lascia mai nulla
al caso. Nei momenti difficili poi riesce a spostare
l’attenzione dei media su di sé, lasciando così
tranquilla la squadra. Un grande insomma e del
resto i risultati li ha portati.
Ad ogni modo, per la vittoria finale non dimentichiamo
la voglia di rivalsa del Milan e di Ibra.
Come outsider vedo Juve, Roma e Napoli.