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dall’interno<br />
22<br />
“ Fin ch’a fioca a va tüt bin”<br />
Ilaria Perron Cabus<br />
durante l’autunno, mi capita spesso di scendere in città per lavoro e quasi tutte le volte durante gli appuntamenti<br />
mi viene fatta la medesima domanda: cosa si dice in montagna? Quali sono le previsioni per l’inverno,<br />
nevicherà o non nevicherà? Io ogni volta rimango spiazzata e seppur a malincuore (perché la gente di montagna<br />
per motivi scaramantici non vuol sentir parlare di neve sino a dicembre) rispondo: ma certo che nevicherà!<br />
A quel punto tutte, ma proprio tutte le volte l’interlocutore che ho di fronte mi guarda un po’ perplesso e mi<br />
dice “sì, ma i vecchi del paese cosa dicono?” E allora quest’anno, ho preso la decisione di fare una chiacchierata<br />
con quel simpatico “vecchietto” che qui in zona, viene da tutti indicato come il vecchio saggio, allo scopo di<br />
poter rispondere in modo più adeguato, quando il prossimo “Cittadino” mi porrà la solita, fatidica domanda.<br />
Incontro il “personaggio” seduto al tavolino d’ angolo di quello che Lui chiama “il suo ufficio” ma che in realtà<br />
è il piccolo bar nel quale trascorre diverse ore al giorno, tra la lettura del giornale e gli innumerevoli consigli<br />
che, anche se non richiesti, propina piacevolmente e ironicamente, e sempre in rigoroso dialetto (patuà) a chi<br />
quotidianamente ha la “fortuna o sfortuna” (dipende dai punti di vista) di essere bersaglio delle Sue “perle di<br />
saggezza”. Anche Lui, come vuole la tradizione, quando capisce che sto per parlargli di neve, si esibisce in una<br />
sequenza di gesti scaramantici, dei quali Vi risparmio per educazione la descrizione. Terminato il rituale “antisfiga”<br />
e ordinato un mezzo bicchierino di rosso (non so perché non ne ha ordinato subito uno, ma ha voluto<br />
più volte ordinarne mezzo) ha iniziato con malcelato orgoglio, a propinarmi tutta una serie di aforismi, detti,<br />
massime, proverbi e sentenze che la veneranda età gli ha permesso di accumulare nel corso di tutta una vita.<br />
Alla fine ripensando alle Sue risposte, sono più confusa di prima, non ho ben compreso se posso dormire sonni<br />
tranquilli o se preoccuparmi davvero … in quanto, dopo aver subito il Suo monologo per decine e decine di<br />
minuti, in pratica questo gentile signore sostiene che:<br />
Il segno premonitore più infallibile è l’altezza della pianta della Genziana, più è alta più neve arriverà, in seconda<br />
battuta ma altrettanto importante è l’altezza dei formicai che si trovano nel bosco, anche questi più son alti<br />
più la neve cadrà in abbondanza, sempre però che non ci siano state parecchie api in estate, e che i funghi prataioli<br />
non siano spuntati in abbondanza, poiché ciò renderebbe vana la fatica sia delle api che delle genziane!<br />
E alla mia domanda più concreta sul futuro “climatico” ha furbescamente “deviato” asserendo che al momento<br />
non lo si poteva ancora sapere in quanto doveva prima aspettare il sopraggiungere di un determinato periodo<br />
o giorno per poter elargire la sua visione definitiva e nell’intento di rendere ancora più interessante il discorso<br />
ai miei occhi, ha poi elencato a cascata, MOTTI, PROVERBI E MODI DI DIRE INERENTI L’INVERNO E LA NEVE.<br />
Con non poca difficoltà (dovuta anche alla lingua) sono riuscita a raccogliere questa chiacchierata e a suddividerla,<br />
in modo tale da fornire anche a voi un calendario completo per potervi qualora lo riteniate opportuno,<br />
organizzare al meglio l’inverno senza dover seguire i programmi televisivi del Colonnello Giugliacci.