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I mangiatori di patate. Van Gogh, 1885. Olio su tela.<br />
Europa, grazie anche alla grande adattabilità della<br />
pianta ai diversi tipi di clima e di terreno. In Piemonte,<br />
molto probabilmente, i primi a coltivare<br />
la patata furono i valdesi; infatti, secondo quanto<br />
riportato da Silvio Berger su "Itinerario gastronomico<br />
pinerolese", un valdese di nome Seignoret<br />
proveniente da Luserna, il 22 aprile 1701, consegnò<br />
a henry Arnaud, moderatore e colonnello dei<br />
valdesi in esilio in Germania, 2000 patate da distribuire<br />
per la semina. Ciò significa che nella zona<br />
la patata doveva già essere coltivata da qualche<br />
anno.<br />
IN VALLE DI SUSA, COMUNQUE, NEGLI ULTIMI<br />
DECENNI DEL 1700, LA PATATA RIVESTIVA GIà<br />
UN RUOLO MOLTO IMPORTANTE NELL'ALIMEN-<br />
TAZIONE, per diventare, nel corso del secolo successivo<br />
e fino al secondo dopoguerra, uno degli<br />
ingredienti indispensabili per la sopravvivenza.<br />
Sono infatti numerosissime le ricette a base di<br />
questo tubero appartenente alla famiglia delle<br />
Solanacee; quasi sempre, variano da famiglia a<br />
famiglia e spesse volte, trattandosi di ricette popolari,<br />
mai codificate, una preparazione con le<br />
stesse caratteristiche viene denominata in modo<br />
totalmente diverso da un paese all'altro.<br />
Una caratteristica di queste vallate è l'utilizzo a<br />
"crudo" della patata. Ciò potrebbe essere dovuto<br />
al fatto che fu una delle prime zone ad impiegarla<br />
in cucina, per cui non sapendo bene come lavo-<br />
Antico sbuccia-patate del 1300.<br />
rarla, iniziarono a cucinare molti piatti partendo<br />
dalle patate crude grattugiate.<br />
Ne sono esempio: le "CAJETTE" o "CAGLIETTE",<br />
grossi gnocchi preparati con patate crude grattugiate,<br />
farina, toma e cipolla soffritta con l'eventuale<br />
aggiunta di un trito di verdure di stagione<br />
od erbe come ad esempio per le "CAjETTE DI<br />
ROCHEMOLLES" in cui sono presenti le ortiche;<br />
la "FRjTà D'TARTIFLES", una frittata senza uova<br />
fatta con patate crude grattugiate ben schiacciate<br />
in padella, cotta per circa 20 minuti nel burro<br />
profumato con spicchi d'aglio; la "GLARA" DELLA<br />
VAL CHISONE, un tortino salato preparato con un<br />
impasto analogo a quello delle "cajette" ma con<br />
poca o niente farina ed un po' di latte per ammorbidire;<br />
i "PILOT", frittelle a base di patate crude<br />
grattugiate impastate con latte, farina e uova, tipiche,<br />
anche queste della Val Chisone.<br />
Ma con le patate, si cucinano anche: la "TARTIFLA<br />
A LA SARINERA" O "SARIGNà", un umido di patate<br />
e fettine di lardo (in origine) o salamini; le "GHI-<br />
NEFLE", morbidissimi gnocchi fatti al cucchiaio<br />
grossi come una "quenelle", impastati talvolta con<br />
l'aggiunta di un trito di verdure lessate e soffritte<br />
e conditi con toma; la PUREA DI FAVE, PATATE E<br />
CASTAGNE, un tempo consumata con il formaggio<br />
ma ottima pure con la selvaggina in umido; la<br />
"SUP", una zuppa di patate, porri, fave e pasta rotta<br />
o corta; il "FRICANDEAU BUSIARD", un umido<br />
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