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vialattea magazine 2010-2011

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I mangiatori di patate. Van Gogh, 1885. Olio su tela.<br />

Europa, grazie anche alla grande adattabilità della<br />

pianta ai diversi tipi di clima e di terreno. In Piemonte,<br />

molto probabilmente, i primi a coltivare<br />

la patata furono i valdesi; infatti, secondo quanto<br />

riportato da Silvio Berger su "Itinerario gastronomico<br />

pinerolese", un valdese di nome Seignoret<br />

proveniente da Luserna, il 22 aprile 1701, consegnò<br />

a henry Arnaud, moderatore e colonnello dei<br />

valdesi in esilio in Germania, 2000 patate da distribuire<br />

per la semina. Ciò significa che nella zona<br />

la patata doveva già essere coltivata da qualche<br />

anno.<br />

IN VALLE DI SUSA, COMUNQUE, NEGLI ULTIMI<br />

DECENNI DEL 1700, LA PATATA RIVESTIVA GIà<br />

UN RUOLO MOLTO IMPORTANTE NELL'ALIMEN-<br />

TAZIONE, per diventare, nel corso del secolo successivo<br />

e fino al secondo dopoguerra, uno degli<br />

ingredienti indispensabili per la sopravvivenza.<br />

Sono infatti numerosissime le ricette a base di<br />

questo tubero appartenente alla famiglia delle<br />

Solanacee; quasi sempre, variano da famiglia a<br />

famiglia e spesse volte, trattandosi di ricette popolari,<br />

mai codificate, una preparazione con le<br />

stesse caratteristiche viene denominata in modo<br />

totalmente diverso da un paese all'altro.<br />

Una caratteristica di queste vallate è l'utilizzo a<br />

"crudo" della patata. Ciò potrebbe essere dovuto<br />

al fatto che fu una delle prime zone ad impiegarla<br />

in cucina, per cui non sapendo bene come lavo-<br />

Antico sbuccia-patate del 1300.<br />

rarla, iniziarono a cucinare molti piatti partendo<br />

dalle patate crude grattugiate.<br />

Ne sono esempio: le "CAJETTE" o "CAGLIETTE",<br />

grossi gnocchi preparati con patate crude grattugiate,<br />

farina, toma e cipolla soffritta con l'eventuale<br />

aggiunta di un trito di verdure di stagione<br />

od erbe come ad esempio per le "CAjETTE DI<br />

ROCHEMOLLES" in cui sono presenti le ortiche;<br />

la "FRjTà D'TARTIFLES", una frittata senza uova<br />

fatta con patate crude grattugiate ben schiacciate<br />

in padella, cotta per circa 20 minuti nel burro<br />

profumato con spicchi d'aglio; la "GLARA" DELLA<br />

VAL CHISONE, un tortino salato preparato con un<br />

impasto analogo a quello delle "cajette" ma con<br />

poca o niente farina ed un po' di latte per ammorbidire;<br />

i "PILOT", frittelle a base di patate crude<br />

grattugiate impastate con latte, farina e uova, tipiche,<br />

anche queste della Val Chisone.<br />

Ma con le patate, si cucinano anche: la "TARTIFLA<br />

A LA SARINERA" O "SARIGNà", un umido di patate<br />

e fettine di lardo (in origine) o salamini; le "GHI-<br />

NEFLE", morbidissimi gnocchi fatti al cucchiaio<br />

grossi come una "quenelle", impastati talvolta con<br />

l'aggiunta di un trito di verdure lessate e soffritte<br />

e conditi con toma; la PUREA DI FAVE, PATATE E<br />

CASTAGNE, un tempo consumata con il formaggio<br />

ma ottima pure con la selvaggina in umido; la<br />

"SUP", una zuppa di patate, porri, fave e pasta rotta<br />

o corta; il "FRICANDEAU BUSIARD", un umido<br />

food<br />

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