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DESIGN<br />

La forma nel mondo<br />

dei condimenti<br />

a cura di<br />

Istituto Italiano Design<br />

www.istitutoitalianodesign.it<br />

Alessi 5070 - Design Ettore Sottsass<br />

ale, pepe, olio e aceto da secoli nel<strong>la</strong> millenaria cultura<br />

del cibo hanno affiancato silenziosamente piatti<br />

di ogni sorta con <strong>la</strong> missione di imprimere loro sapore,<br />

carattere e portamento. Negli ultimi anni, trasc<strong>in</strong>ati dall’onda<br />

complessiva di un <strong>in</strong>teresse sempre più forte verso il cibo e <strong>la</strong><br />

cultura gastronomica, anche questi condimenti f<strong>in</strong>o ad allora<br />

quotidiani e semplici sono stati ricondotti ad un fantastico e<br />

variegato regno. Un regno autonomo, con una grande dignità<br />

di tradizioni e leggende, che non ha mancato di sedurre anche<br />

il design.<br />

Se, come diceva Ettore Sottsass, tra i doveri del designer<br />

rientra anche l’essere a conoscenza che gli<br />

oggetti possono diventare lo strumento di un rito esistenziale,<br />

tanto più <strong>in</strong>teressante è <strong>la</strong> sfida per coloro<br />

che progettano o hanno progettato nel corso degli<br />

anni oggetti dest<strong>in</strong>ati a dare forma ad uno dei riti<br />

più longevi del<strong>la</strong> tradizione cul<strong>in</strong>aria, il rito del condimento!<br />

A muovere i primi passi <strong>in</strong> tale direzione<br />

proprio lui, il già citato maestro Sottsass, che nel<br />

1978 progetta il servizio per olio, aceto, sale e pepe<br />

<strong>in</strong> acciaio <strong>in</strong>ossidabile 18/10 con contenitori <strong>in</strong> vetro.<br />

Si tratta del<strong>la</strong> serie 5070, una picco<strong>la</strong> architettura da<br />

tavo<strong>la</strong>, da molti def<strong>in</strong>ita per le sue l<strong>in</strong>ee <strong>la</strong> deliziosa m<strong>in</strong>iatura<br />

di una moschea <strong>in</strong> vetro. Un progetto ormai trentennale <strong>in</strong><br />

cui si riconosce <strong>la</strong> felice ispirazione di Sottsass nell’esaltare<br />

con pochi semplici tratti l’aspetto archetipico e <strong>la</strong> matericità<br />

di un oggetto comune come il set per i condimenti. Modello<br />

di semplicità mitica, trasversale alle esigenze professionali<br />

del<strong>la</strong> ristorazione e a quelle domestiche private, ancora oggi<br />

<strong>la</strong> serie 5070 è un lum<strong>in</strong>oso esempio che seppur re<strong>la</strong>tivamente<br />

costoso, ha sempre avuto grande successo di vendite<br />

non tanto riconducibile al<strong>la</strong> sua effettiva funzionalità, quanto<br />

piuttosto al<strong>la</strong> forza del<strong>la</strong> sua identità d’immag<strong>in</strong>e.<br />

Se lo skyl<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> moschea ha ispirato <strong>la</strong> creazione del<strong>la</strong> celebre<br />

5070 prodotta da Alessi, le <strong>in</strong>terpretazioni più recenti<br />

di questo oggetto sembrano <strong>in</strong>vece recuperare tratti e caratteristiche<br />

degli antichi <strong>la</strong>boratori alchemici e delle vecchie<br />

erboristerie di un tempo. I dispensatori di olio e aceto acquisiscono<br />

le sembianze di pregiate ampolle con pipette contagocce,<br />

come nel caso de le Pipette V<strong>in</strong>egar Bottles del<strong>la</strong> f<strong>in</strong><strong>la</strong>ndese<br />

Camil<strong>la</strong> Kropp (foto al centro) progettate per condire<br />

con parsimonia, razionare essenze tanto preziose come aceti<br />

balsamici e oli aromatizzati, accordare ad ogni pietanza <strong>la</strong><br />

giusta quantità di condimento necessario a valorizzar<strong>la</strong> senza<br />

esagerare. La necessità di misurare il condimento, che si<br />

traduce nel<strong>la</strong> creazione di dispensatori s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>ri proprio<br />

per <strong>la</strong> modalità di erogazione del prodotto, è <strong>la</strong><br />

testimonianza forte di un modo diverso di <strong>in</strong>tendere<br />

l’olio e l’aceto. Non ci sono solo ragioni salutistiche<br />

a motivare questo approccio, non è solo il riflesso di<br />

una cuc<strong>in</strong>a che ambisce ad essere ultra leggera, ma<br />

è anche e soprat<strong>tutto</strong> <strong>la</strong> capacità di vedere i piatti<br />

come <strong>la</strong> comb<strong>in</strong>azione di più elementi; piatti come<br />

s<strong>in</strong>fonie di <strong>in</strong>gredienti, dove nessuno deve gridare,<br />

ma ciascuno deve esprimersi. L’ultima rivoluzione<br />

d’impiego è rappresentata su questo versante dall’oliera<br />

spray. Innovativo e irriverente questo oggetto proposto<br />

da Emsa permette di vaporizzare l’olio direttamente sulle<br />

pietanze. Un modo davvero curioso di ri<strong>leggere</strong> l’oro liquido,<br />

quasi paragonandolo ad un vezzo estetico; come del resto<br />

accade anche per l’aceto, dove le g<strong>la</strong>sse e le riduzioni non<br />

sono solo un elemento di gusto, ma anche un <strong>in</strong>grediente<br />

fondamentale all’appeal del piatto. La loro partico<strong>la</strong>re consistenza<br />

densa e il tipo di bottigliette di p<strong>la</strong>stica morbida con<br />

cui vengono confezionate permettono <strong>in</strong>fatti di “scrivere” direttamente<br />

sul piatto. Oli come profumi e aceti come <strong>in</strong>chiostro,<br />

metafore moderne dell’evoluzione del cibo soggetto a<br />

mode, a tendenze che si evolvono e condizionano non solo le<br />

nostre scelte a tavo<strong>la</strong>, ma anche il design che progetta nuovi<br />

strumenti per preparare, presentare e consumare pietanze.<br />

Rivista di orientamento nel food service 57

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