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Foto © www.touring.it
FOCUS
FOCUS
Touring Club Italiano
Il Touring Club Italiano ha iniziato, con questo articolo, una
collaborazione con Orizzonte perché dedicare i numeri di
un bimestrale all’approfondimento monotematico di un
alimento di antica tradizione, visto sotto molteplici aspetti,
storici e organolettici, può contribuire alla conoscenza del
nostro vasto patrimonio nutrizionale.
è il turismo enogastronomico, superando quello culturale,
a svettare al primo posto nella graduatoria dei prodotti più
richiesti dai buyer internazionali, attirando prevalentemente
un pubblico di famiglie che rappresentano un fondamentale
ammortizzatore sociale e redistributore di reddito.
Per i turisti sia italiani che stranieri che visitano il nostro paese,
pur nella contrazione generale della propensione al consumo,
è fondamentale riportare nella propria terra di origine
un genuino alimento tipico della zona, il cui sapore, odore
e gusto gli ricordi l’emozione vissuta e sia garante di qualità
e sanità, ancora meglio se frutto di un lavoro sapiente che
vanta una storia di secolare bontà.
Tra i top spender in cima alla classifica c’è la Germania,
seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina che rappresenta l’unico
paese che ha aumentato la spesa all’estero del 25% rispetto
all’anno passato, superando così il Regno Unito. La prima
destinazione mondiale resta la Francia, la seconda è gli Stati
Uniti che ha preso il posto della Spagna, visto che il Regno
Unito e la Germania, hanno diminuito la preferenza verso
questo paese. L’Italia resta stabile al quinto posto dopo la
Cina, anche se è l’unico a vocazione turistica risalente con
un +1,2% rispetto al 2008.
Questi sono alcuni dei dati contenuti in “Turism Monitor”
2012, la pubblicazione del Centro Studi del Touring Club
Italiano che contiene informazioni e statistiche fondamentali
del flusso del turismo in Italia e nel Mondo. Uno strumento
agile, di ricerca e divulgazione, facilmente consultabile
grazie a grafici e tabelle su viaggi, ospitalità e trasporti che
dedica per ogni regione un focus che riassume indicazioni
per chi, a diverso titolo e da prospettive differenti, intende
sviluppare i temi legati al viaggio.
La ricerca e l’analisi economica occupano da sempre uno
18 ORIZZONTE
Analisi e curiosità del movimento turistico
enogastronomico: assegnata la Bandiera arancione anche
per la produzione di aceto balsamico tradizionale
Rita Rossetti Console Touring Club Italiano
spazio significativo tra gli obiettivi del Touring Club Italiano;
un’associazione non profit che si occupa da oltre cento anni
dello sviluppo del turismo, della conoscenza di Paesi e culture
differenti e della salvaguardia del vasto patrimonio storico,
artistico, culturale, ambientale e gastronomico d’Italia.
Viene fondato infatti nel 1894 da un gruppo di amanti delle
due ruote tra cui Giuseppe Ricordi. Non a caso il logo dell’associazione
è proprio una ruota di bicicletta, simbolo di una
filosofia di viaggio lento, che diventa un momento formativo.
Il turismo, quindi, non significa solo sviluppo economico,
ma anche conoscenza, apprendimento e scambio di culture
e tradizioni. Lo sviluppo sostenibile è, infatti, un punto fondamentale
della politica turistica e parole chiave come kilometro
zero, filiera corta, lavoro artigianale, qualità, passione,
tradizione, sono basilari. Uno degli strumenti di azione del
mondo Touring, infatti, che è proprio espressione della cultura
turistica tradizionalmente sostenuta dal Touring Club, è
la Bandiera arancione, il marchio di qualità conferito, dopo
un percorso molto rigoroso, alle località dell’entroterra con
un numero di abitanti al di sotto dei 15.000, che rispondono
e soddisfano dei parametri rigorosi. La bandiera arancione
è stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della
sua esperienza di viaggio volta a promuovere uno sviluppo
turistico sostenibile, dove la chiave di lettura è la tutela del
territorio e del patrimonio e l’indissociabilità tra cultura e
natura connessa all’autenticità dell’esperienza di viaggio.
Accoglienza, ricettività alberghiera ed extra alberghiera, fattori
di attrazione turistica, tra cui la produzione artigianale e gastronomica,
qualità ambientale e vivibilità del luogo. Non è un
caso, certo, che un Comune dell’Emilia-Romagna, come castelvetro
di Modena, tra i maggior produttori dell’aceto balsamico
tradizionale, abbia ottenuto questo prestigioso riconoscimento.
Ha organizzato sapientemente una proposta completa di visite
guidate con degustazione di Aceto Balsamico Tradizionale di
Modena a cura dei Maestri Assaggiatori locali, alla scoperta
delle soavi virtù di questo prezioso nettare a cui l’appellativo
balsamico, evocativo di essenze in grado di produrre benessere
e salute conferisce un fascino particolare e insolito.