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FOCUS<br />
FOCUS<br />
Confederazione<br />
Nazionale Coldiretti<br />
Via 24 Maggio, 43<br />
00187 Roma<br />
Coldiretti Emilia Romagna<br />
Via Rizzoli, 9<br />
40125 Bologna<br />
Distruttivo e devastante. In queste due parole c’è <strong>la</strong> s<strong>in</strong>tesi<br />
del terremoto che il 20 e 29 maggio scorso ha<br />
colpito una vasta area tra Ferrara, Bologna, Modena,<br />
Reggio Emilia e Mantova. Distruttivo perché sono crol<strong>la</strong>te<br />
case, capannoni e magazz<strong>in</strong>i. Devastante perché ha colpito<br />
una delle aree di punta dell’economia italiana. Non solo per<br />
l’<strong>in</strong>dustria biomedicale, ma anche e soprat<strong>tutto</strong> per l’economia<br />
agro-alimentare. Qui da secoli si producono eccellenze<br />
come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, l’aceto<br />
balsamico, il Lambrusco, ma anche prodotti freschi di alta<br />
qualità, come le pere Igp, le pesche e le nettar<strong>in</strong>e.<br />
Il terremoto, oltre a provocare danni materiali a stalle, fienili,<br />
serre e casc<strong>in</strong>e, ha anche <strong>in</strong>terrotto bruscamente i normali<br />
canali commerciali. Ma i ritmi del<strong>la</strong> natura non si sono fermati<br />
e nelle stalle le mucche hanno cont<strong>in</strong>uato a dare <strong>la</strong>tte,<br />
sugli alberi e nei campi frutta e verdura hanno cont<strong>in</strong>uato<br />
a maturare, con il problema però che <strong>la</strong> vendita è risultata<br />
difficile a causa del<strong>la</strong> chiusura dei negozi e degli stabilimenti<br />
di trasformazione. Da subito tanti agricoltori si sono rimboccati<br />
le maniche per cercare di tornare al<strong>la</strong> normalità senza<br />
attendere aiuti dall’esterno.<br />
<strong>Per</strong> Coldiretti è stato chiaro f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio che il problema pr<strong>in</strong>cipale<br />
era ricostruire un flusso commerciale per assicurare<br />
cont<strong>in</strong>uità economica alle imprese agricole e così, s<strong>in</strong> dal 26<br />
maggio, tre giorni prima del<strong>la</strong> seconda grande scossa, è partito<br />
il primo mercato di solidarietà del Parmigiano Reggiano terremotato.<br />
Da allora è stato un susseguirsi di <strong>in</strong>iziative, che ha<br />
portato nelle piazze delle pr<strong>in</strong>cipali città italiane Parmigiano e<br />
Grana, mentre nelle città emiliano-romagnole e lombarde Coldiretti<br />
e Campagna Amica hanno portato anche gli altri prodotti<br />
delle zone colpite dal sisma, dal miele ai <strong>la</strong>ttic<strong>in</strong>i dai meloni<br />
alle pere, dai salumi tipici al Lambrusco. C’è stata una vera<br />
gara di solidarietà, al punto che Coldiretti stima che un italiano<br />
su quattro abbia aderito al<strong>la</strong> “spesa salva aziende” acquistando<br />
almeno un prodotto proveniente dalle zone terremotate.<br />
14 ORIZZONTE<br />
Dal<strong>la</strong> Coldiretti<br />
dati e aiuti<br />
all’agricoltura<br />
terremotata<br />
La soLidarietà aLL’agricoLtura terreMotata<br />
In col<strong>la</strong>borazione con i Comuni, <strong>la</strong> Coldiretti ha organizzato<br />
veri mercati delle aziende colpite dal terremoto.<br />
L’<strong>in</strong>iziativa “spesa salva aziende” ha avuto tra i cittad<strong>in</strong>i<br />
italiani e stranieri un’adesione esplosiva che ha contagiato<br />
tutti i canali: dal<strong>la</strong> rete, alle maggiori catene del<strong>la</strong> distribuzione<br />
commerciale, f<strong>in</strong>o alle tradizionali botteghe e<br />
ai mercati degli agricoltori di Campagna Amica, che hanno<br />
venduto cent<strong>in</strong>aia di migliaia di spicchi di Parmigiano<br />
Reggiano e Grana Padano. Acquistare prodotti agricoli e<br />
alimentari provenienti dalle zone terremotate - sottol<strong>in</strong>ea<br />
Coldiretti - è stato ed è il miglior modo per fornire aiuto e<br />
far ripartire l’economia e l’occupazione.<br />
A causa del terremoto sono stati stimati danni complessivi<br />
per 705 milioni di euro all’agroalimentare <strong>in</strong> Emilia e Lombardia.<br />
Ai circa 400 milioni di euro di danni alle strutture<br />
agricole si aggiungono 70 milioni necessari per garantire<br />
<strong>la</strong> sicurezza del territorio riportando al<strong>la</strong> normalità gli impianti<br />
idrovori, irrigui, di scolo e di irrigazione fortemente<br />
lesionati. Con una stima di 150 milioni di euro di danni il<br />
sistema del Parmigiano Reggiano è <strong>in</strong> cima al<strong>la</strong> triste c<strong>la</strong>ssifica<br />
dei prodotti danneggiati dal sisma seguito dal Grana<br />
Padano che accusa un colpo da 70 milioni di euro e dall’aceto<br />
balsamico che conta perdite per 15 milioni di euro.<br />
La Coldiretti sottol<strong>in</strong>ea tuttavia l’<strong>in</strong>coraggiante superamento<br />
del<strong>la</strong> fase d’emergenza per alcune produzioni. Dopo<br />
oltre due mesi, <strong>in</strong>fatti, è <strong>completa</strong>to il recupero delle forme<br />
di parmigiano Reggiano. Tutte le 600.000 forme cadute<br />
sono state sollevate da terra. Il prodotto danneggiato<br />
è stato dest<strong>in</strong>ato a <strong>la</strong>vorazioni idonee - una parte rilevante<br />
dest<strong>in</strong>ato al<strong>la</strong> fusione - o allo smaltimento come rifiuto.<br />
Chiaro che per <strong>la</strong> ripresa def<strong>in</strong>itiva sarà vitale <strong>la</strong> concretezza<br />
degli <strong>in</strong>terventi delle Regioni e del Governo centrale, a<br />
partire dall’attuazione del decreto legge “terremoto’’.<br />
www.coldiretti.it