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Reis glorios - Dipartimento di Filologia Moderna

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Un testimone siciliano <strong>di</strong> <strong>Reis</strong> <strong>glorios</strong> 29<br />

* * *<br />

Come ha già fatto osservare Christophe Chaguinian 21 , il testo <strong>di</strong><br />

M ün presenta manifeste tracce <strong>di</strong> trasmissione orale. È poco probabile<br />

che sia stato trascritto a memoria o che sia il risultato imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong><br />

una dettatura; ma, se riproduce un antigrafo, questo doveva a sua volta<br />

portare i segni <strong>di</strong> passaggi attraverso l’oralità. Sembrano <strong>di</strong>mostrarlo,<br />

tra l’altro, le aplologie del ritornello edeseralalba e <strong>di</strong> 23 sta suliuas,<br />

le storpiature <strong>di</strong> 6 bil uus, 12, 18, 22 bel uos, 25 bel nos (uus, uos, nos<br />

stanno evidentemente per dous), 24 cadaun (per qu’adutz), l’inserimento<br />

<strong>di</strong> due versi in eccesso che sono ripresi con leggere variazioni<br />

da una strofe all’altra (9 eai pagur kil gilus no(n) uasale | 10 simaluost<br />

p(re)nd uostre siral damage ~ 15 granpagurai kil gilus no(n) uasale |<br />

16 simaluost p(re)nd uost grand siraldamage), la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un’intera<br />

strofe documentata da tutti gli altri testimoni, la metrica fuori controllo.<br />

Le cancellature in corso d’opera suggeriscono che siamo in presenza<br />

<strong>di</strong> una trascrizione da scritto a scritto. In principio, tuttavia, non si<br />

può escludere che dell’antigrafo, ospitato semmai su un supporto ancora<br />

più modesto, fosse responsabile lo stesso copiante: potremmo cioè<br />

trovarci davanti a una bella copia, se così si può <strong>di</strong>re, realizzata posatamente<br />

in due tempi, <strong>di</strong> una precedente trascrizione ad opera della<br />

stessa persona, che ricordava i versi e che in un paio <strong>di</strong> occasioni (16<br />

e 19) ha fatto intervenire la sua memoria, salvo poi a correggersi (ma la<br />

correzione <strong>di</strong> 16 potrebbe essere anche una variazione volontaria: 10<br />

uostre ~ 16 uost grand). Qualcuno ha voluto fissare sulla carta un testo<br />

che per qualche ragione gli era caro, che però aveva memorizzato malamente<br />

o che ha riportato malamente sotto dettatura, ritrascrivendolo<br />

successivamente, o che ha ripreso senza la capacità <strong>di</strong> migliorarlo da<br />

una fonte scritta inatten<strong>di</strong>bile. Sia che la pergamena fungesse già da<br />

guar<strong>di</strong>a del co<strong>di</strong>ce quando vi fu trascritta l’alba, sia che l’improvvisato<br />

amanuense <strong>di</strong> lirica si sia servito <strong>di</strong> un foglio bianco, sebbene palinsesto,<br />

successivamente a<strong>di</strong>bito al suo uso e riempito <strong>di</strong> altre annotazioni,<br />

si tratta qui pure <strong>di</strong> un supporto occasionale, non essendo né una pagina<br />

<strong>di</strong> canzoniere né un Liederblatt. E anche in questo caso è più che<br />

probabile che l’interesse principale vertesse sulla melo<strong>di</strong>a, una melo-<br />

21 CHAGUINIAN, Les albas occitanes cit., pp. 130-132.

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