RASSEGNA STAMPA “MARINA” SETTEMBRE 2010 - ANMI Ladispoli
RASSEGNA STAMPA “MARINA” SETTEMBRE 2010 - ANMI Ladispoli
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Rassegna stampa mensile ad uso interno realizzata gratuitamente per il Gruppo di <strong>Ladispoli</strong><br />
dell’<strong>ANMI</strong> dal socio Fr-Ph Durbach (tessera n. 351729)<br />
una lunga serie di eventi collaterali come presentazioni di libri, spettacoli pirotecnici, musicali e<br />
teatrali, mostre fotografiche, proiezione di documentari.<br />
Sito MMI visitato il 11/09/10<br />
Oceano Atlantico – Nasce il Corso Sirius<br />
Il 7 settembre, a bordo della Nave Scuola Amerigo Vespucci in navigazione nelle acque<br />
dell’Oceano Atlantico al largo delle coste portoghesi, gli Allievi Ufficiali della 1^ Classe dei Corsi<br />
Normali dell’Accademia Navale hanno dato un nome, un motto ed una bandiera al proprio corso.<br />
Il nome del corso è “Sirius”, ispirato alla stella più brillante del cielo notturno. Il motto recita<br />
“Custodes maris, imperium nostrum” e vuole sintetizzare l’ambizione degli Allievi Ufficiali della<br />
Marina Militare di diventare custodi dell’ambiente marino, delle leggi fisiche e naturali che lo<br />
governano e delle norme e consuetudini che ne regolamentano l’uso.<br />
Sin dal 1931 tutti i corsi degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Navale scelgono il proprio nome<br />
durante la Campagna di Istruzione a bordo di Nave Vespucci, e tale nome diventa il simbolo dei<br />
componenti il Corso.<br />
Gli Allievi Ufficiali del Corso “Sirius” sono attualmente impegnati nella campagna d’istruzione<br />
<strong>2010</strong> a bordo di Nave Vespucci che è partita da Livorno il 6 luglio scorso e si concluderà sempre a<br />
Livorno il prossimo 30 settembre dopo aver solcato i mari e visitato diversi porti in Nord Europa e<br />
nel Mediterraneo.<br />
Ricordando i marinai della corazzata Roma e dei cacciatorpediniere da Noli e<br />
Vivaldi<br />
Il 9 settembre 1943, giorno successivo alla firma dell’armistizio, la flotta della Regia Marina al<br />
comando dell’Ammiraglio Carlo Bergamini faceva rotta verso le basi alleate del Mediterraneo<br />
orientale quando, giunta in prossimità dell’Isola dell’Asinara, venne attaccata da 15 bombardieri<br />
tedeschi con un nuovo tipo di bombe-razzo radiocomandate e sganciate da grande altezza.<br />
Nonostante l'intenso fuoco di sbarramento contraereo la corazzata Roma, ammiraglia della Regia<br />
Marina, venne affondata. La stessa sorte toccò ai due cacciatorpediniere che vennero fermati dal<br />
fuoco delle batterie costiere e che finirono in un campo minato. Nell’inferno di fuoco persero la vita<br />
lo stesso Ammiraglio e gran parte degli equipaggi delle navi colpite.<br />
Il 10 settembre centinaia di superstiti tratti in salvo dalle altre navi del convoglio vennero trasportati<br />
a Port Mahon, isola di Minorca (Spagna). Molti di loro necessitavano di cure mediche e vennero<br />
accolti sull’ Isla del Rey, davanti la città, dove era presente un ospedale. Gli altri furono sistemati<br />
molto sommariamente, senza neppure un giaciglio di paglia, in un capannone alla Base Navale della<br />
Marina spagnola, mentre le quattro navi con cui erano giunti a Mahon rimasero internate in porto<br />
per 16 mesi.<br />
I circa 1800 italiani che giunsero sull’isola ebbero la buona sorte di incontrare l’unica connazionale<br />
residente, la signora Fortuna Novella, vedova di 63 anni di un commerciante spagnolo. Per la<br />
signora Fortuna i marinai italiani divennero come figli propri. Non a caso, in segno di affetto e<br />
riconoscenza, era chiamata Mamma Mahon.<br />
In qualità di Vice Console Onorario d’Italia la signora Novella si attivò immediatamente per portare<br />
assistenza in tutti i modi possibili. Sfruttando le proprie conoscenze si prodigò per ottenere ogni<br />
genere di aiuto, mettendo a disposizione anche risorse personali per alleviare le sofferenze di quei<br />
poveri giovani marinai, metà dei quali erano gravemente ustionati.<br />
Quando le navi ripartirono 26 dei nostri marinai vennero sepolti nel cimitero dell’isola. Mamma<br />
Mahon aiutò a ricomporre i loro resti quando nel 1950 venne eretto un Mausoleo per onorare la loro<br />
memoria e quella di coloro che trovarono riposo nelle profondità del mare di Sardegna.<br />
Nel 1952 la signora Fortuna Novella venne invitata a Roma dalla Marina Militare, accolta con tutti<br />
gli onori. Venne anche ricevuta in udienza privata da Papa Pio XIIº. Nel 1953 venne nuovamente<br />
convocata nella Città Eterna per ricevere dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi la Stella<br />
della Solidarietà Italiana di prima classe. La cura per quei giovani caduti durò costantemente fino al<br />
TV (r) Dott. Fr-Ph Durbach – studiofpdff@yahoo.it - http://studiofpdff.blogspot.com/ 87