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RASSEGNA STAMPA “MARINA” SETTEMBRE 2010 - ANMI Ladispoli

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Rassegna stampa mensile ad uso interno realizzata gratuitamente per il Gruppo di <strong>Ladispoli</strong><br />

dell’<strong>ANMI</strong> dal socio Fr-Ph Durbach (tessera n. 351729)<br />

ANSA<br />

Motopesca mitragliato: su motovedetta Libia osservatori GDF<br />

Aperte inchieste ministero Interni e del governo di Tripoli<br />

13 settembre, 21:55<br />

(ANSA) - PALERMO, 13 SET - C'erano anche alcuni militari italiani della Guardia di Finanza (a<br />

quanto pare due), con sole funzioni di osservatori e consulenti tecnici a bordo della motovedetta<br />

libica che ha mitragliato, colpendolo piu' volte, un motopeschereccio di Mazara del Vallo nel<br />

Canale di Sicilia. La motovedetta, infatti, e' una delle sei unita' delle Fiamme Gialle che il governo<br />

ha donato al leader Muammar Gheddafi nell'ambito degli accordi di amicizia per fermare<br />

l'immigrazione clandestina. Ma le regole d'ingaggio previste dall'accordo vanno ora ''chiarite e<br />

integrate'', ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, mentre il responsabile del Viminale,<br />

Roberto Maroni, ha aperto un'inchiesta sui fatti.<br />

La Farnesina, su indicazione di Frattini, ha attivato ''l'ambasciata d'Italia a Tripoli per acquisire,<br />

in raccordo con le competenti autorita' libiche, dettagliati elementi sulla vicenda e per accertare<br />

l'esatta dinamica dei fatti, alla luce dello stretto rapporto di collaborazione fra i due Paesi''.<br />

La risposta del Governo di Tripoli non si e' fatta attendere: ''Le autorita' libiche hanno nominato<br />

un comitato d'inchiesta sui motivi dell'incidente, un comitato aperto anche agli italiani che vi<br />

potranno partecipare'', ha annunciato all'ANSA l'ambasciatore libico in Italia Abdulhafed Gaddur,<br />

evidenziando il ''rammarico'' della Libia ''per quello che e' successo''. ''Il rapporto particolare tra<br />

Tripoli e Roma - ha aggiunto - continuera' e non sara' condizionato da questo incidente''.<br />

Il primo a scusarsi con le autorita' italiane era stato il capo della Guardia costiera libica, ha detto<br />

Frattini, spiegando che ''il comandante libico ha ordinato di sparare in aria anche se poi purtroppo i<br />

colpi sono arrivati sulla barca italiana''.<br />

Ma le regole d'ingaggio ora ''vanno chiarite e integrate'', ha aggiunto Frattini. Ed infatti il ministro<br />

dell'Interno Maroni ha disposto un'inchiesta per accertare se nella vicenda emerga un'utilizzazione<br />

dei mezzi donati dall'Italia per potenziare il contrasto all'immigrazione clandestina ''non coerente''<br />

con le previsioni del Trattato firmato nel 2007 dall'allora ministro dell'Interno Giuliano Amato.<br />

Tutte e sei le motovedette consegnate dall'Italia a Gheddafi battono bandiera libica e sono a tutti<br />

gli effetti mezzi navali del paese nordafricano, anche se possono avere militari italiani a bordo:<br />

l'accordo prevede infatti che per un periodo uomini della Guardia di Finanza svolgano sulle<br />

motovedette la funzione di osservatori e consulenti tecnici. Le unita', inoltre, sono state consegnate<br />

senza le armi di bordo e per questo non si esclude che i libici possano aver fatto fuoco con le armi<br />

della loro dotazione personale. (ANSA).<br />

TV (r) Dott. Fr-Ph Durbach – studiofpdff@yahoo.it - http://studiofpdff.blogspot.com/ 42

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