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Fig. 22 - Accetta in rame presente nella collezione della Galleria Estense di non probabile riferimento a Cumarola. Gr. nat. CONSIDERAZIONI SUI MATERIALI Dagli elementi attualmente a disposizione si possono trarre alcune considerazioni. La necropoli di Cumarola era un grande sepolcreto con svariate decine di tombe. Gli inumati, probabilmente supini (riferisce il De Gatti al Gastaldi: H••• ne ho misurato col metro la lunghezza e la trovai di 1m,91 ... '1, erano isorientati (H.,.. colla testa volta verso il meriggio . . . '1. Secondo il Cavedoni (dati ripresi poi dagli altri autori) nei rinvenimenti del 1856 ogni scheletro era provvisto sul fianco destro di una lama di pugnale in rame (H lancia di rame . . . '1 e di una punta di freccia (H cuspide da saetta di pietra focaia . . .'1. Questa affermazione del Cavedoni è probabile non vada intesa troppo alla lettera; infatti per quel che si sa dalle altre necropoli padane le punte di freccia possono essere varie in ogni sepoltura e dislocate in vario modo in rapporto 62 Fig. 23 - Cuspide di freccia in selce presente nella collezione della Galleria Estense probabilmente riferibile a Cumarola. Gr. nat. Dall'analisi dei numeri inventariali parrebbe che le quattro accette in pietra levigata facessero parte del nucleo originale della Collezione Obizzi e quindi non provenissero da Cumarola. L'accetta in rame ha una provenienza incerta, ma è possibile che faccia parte del nucleo originario di detta collezione. Maggiori probabilità di provenire da Cumarola hanno il pugnale in rame e la punta di freccia peduncolata, che sono stati aggiunti all'inventario in data di poco posteriore (1868) a quella dei materiali Cavedoni, e potrebbero provenire dai corredi delle tombe rinvenute nel 1856, acquisiti per altre vie. B.B. - M.G.F. allo scheletro. Sarebbe inoltre molto singolare la costante presenza in ogni tomba di un pugnale di rame; se così fosse stato se ne sarebbero recuperate e in seguito disperse varie decine. Sta però il fatto che l'unica sepoltura scavata nel 1860 dal De Gatti per il Gastaldi conteneva appunto una lama di pugnale ed una accetta in rame oltre all'elaborato pettorale disperso. È possibile quindi che tale necropoli presentasse sovente corredi piuttosto ricchi e che lame e accette in rame fossero relativamente frequenti. È verosimile inoltre che il Cavedoni abbia preso visione diretta solo di parte dei corredi e si sia per il resto affidato a notizie riferite. È interessante l'annotazione H••• ciascuno di essi avea dal lato destro una cuspide di lancia di rame volta allo insù . . .". Tale modalità di deposizione del pugnale si riscontra infatti anche nel
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Fig. 22 - Accetta in rame presente nella collezione della Galleria<br />
Estense <strong>di</strong> non probabile riferimento a Cumarola. Gr. nat.<br />
CONSIDERAZIONI SUI MATERIALI<br />
Dagli elementi attualmente a <strong>di</strong>sposizione si<br />
possono trarre alcune considerazioni. La necropoli<br />
<strong>di</strong> Cumarola era un grande sepolcreto con svariate<br />
decine <strong>di</strong> tombe. Gli inumati, probabilmente supini<br />
(riferisce il De Gatti al Gastal<strong>di</strong>: H••• ne ho<br />
misurato col metro la lunghezza e la trovai <strong>di</strong><br />
1m,91 ... '1, erano isorientati (H.,.. colla testa volta<br />
verso il meriggio . . . '1.<br />
Secondo il Cavedoni (dati ripresi poi dagli altri<br />
autori) nei rinvenimenti del 1856 ogni scheletro<br />
era provvisto sul fianco destro <strong>di</strong> una lama <strong>di</strong> pugnale<br />
in rame (H lancia <strong>di</strong> rame . . . '1 e <strong>di</strong> una<br />
punta <strong>di</strong> freccia (H cuspide da saetta <strong>di</strong> pietra<br />
focaia . . .'1. Questa affermazione del Cavedoni è<br />
probabile non vada intesa troppo alla lettera; infatti<br />
per quel che si sa dalle altre necropoli padane<br />
le punte <strong>di</strong> freccia possono essere varie in ogni<br />
sepoltura e <strong>di</strong>slocate in vario modo in rapporto<br />
62<br />
Fig. 23 - Cuspide <strong>di</strong> freccia in selce presente nella collezione<br />
della Galleria Estense probabilmente riferibile a Cumarola. Gr. nat.<br />
Dall'analisi dei numeri inventariali parrebbe<br />
che le quattro accette in pietra levigata facessero<br />
parte del nucleo originale della Collezione Obizzi<br />
e quin<strong>di</strong> non provenissero da Cumarola. L'accetta<br />
in rame ha una provenienza incerta, ma è possibile<br />
che faccia parte del nucleo originario <strong>di</strong> detta<br />
collezione. Maggiori probabilità <strong>di</strong> provenire da<br />
Cumarola hanno il pugnale in rame e la punta <strong>di</strong><br />
freccia peduncolata, che sono stati aggiunti all'inventario<br />
in data <strong>di</strong> poco posteriore (1868) a quella<br />
dei materiali Cavedoni, e potrebbero provenire dai<br />
corre<strong>di</strong> delle tombe rinvenute nel 1856, acquisiti<br />
per altre vie.<br />
B.B. - M.G.F.<br />
allo scheletro. Sarebbe inoltre molto singolare la<br />
costante presenza in ogni tomba <strong>di</strong> un pugnale <strong>di</strong><br />
rame; se così fosse stato se ne sarebbero recuperate<br />
e in seguito <strong>di</strong>sperse varie decine.<br />
Sta però il fatto che l'unica sepoltura scavata<br />
nel 1860 dal De Gatti per il Gastal<strong>di</strong> conteneva<br />
appunto una lama <strong>di</strong> pugnale ed una accetta in<br />
rame oltre all'elaborato pettorale <strong>di</strong>sperso. È possibile<br />
quin<strong>di</strong> che tale necropoli presentasse sovente<br />
corre<strong>di</strong> piuttosto ricchi e che lame e accette in<br />
rame fossero relativamente frequenti. È verosimile<br />
inoltre che il Cavedoni abbia preso visione <strong>di</strong>retta<br />
solo <strong>di</strong> parte dei corre<strong>di</strong> e si sia per il resto affidato<br />
a notizie riferite.<br />
È interessante l'annotazione H••• ciascuno <strong>di</strong><br />
essi avea dal lato destro una cuspide <strong>di</strong> lancia <strong>di</strong><br />
rame volta allo insù . . .". Tale modalità <strong>di</strong> deposizione<br />
del pugnale si riscontra infatti anche nel