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Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...

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no, sordo agli incitamenti a ripararsi. «Le<br />

palle mi conoscono», risponde, ma una<br />

palla che non conosceva il suo cavallo lo fa<br />

stramazzare a terra ed un’altra lo centra al<br />

cinturone e al cuore. «Madonna, Nullo!»,<br />

urla Caroli. «So mort!» sussurra Nullo e<br />

spira. Il suo corpo viene abbandonato e la<br />

colonna si spezza in due tronconi: uno riesce<br />

a guadagnare la frontiera, l’altro raggiunge<br />

Slowkow e, inseguito dai russi del<br />

Generale Principe Szaskowskoj, viene catturato.<br />

È il Principe stesso che salva i garibaldini<br />

bergamaschi dal massacro; egli<br />

invita il Caroli a riconoscere la salma del<br />

Nullo, «gli fa funerali e gli rende onori militari<br />

come a generali pari suo». Nelle tasche<br />

del valoroso deceduto si trova questo messaggio<br />

per gli italiani: «Se io morrò, ricordatevi<br />

per quale causa sono morto, ed il<br />

mio ultimo grido anche in Polonia sarà:<br />

viva l’Italia!».<br />

I prigionieri saranno poi inviati ai lager in<br />

Siberia. Il Caroli vi morirà nel maggio del<br />

1865, felice di aver ricevuto la visita, oltre<br />

che del fratello, anche di Giuseppina<br />

Raimondi (8).<br />

CONCLUSIONI<br />

In merito agli avvenimenti in Polonia, il<br />

compianto Senatore Giovanni Spadolini<br />

ebbe a scrivere: «Caduto da valoroso per<br />

una causa santa, in nome di libertà, virtù ed<br />

eroismo, come scrisse Garibaldi alla madre<br />

per esprimerle il suo affetto e la sua simpatia,<br />

Francesco Nullo col suo sacrificio ribadì<br />

il legame esistente fra i due Risorgimenti,<br />

quello italiano e quello polacco, in nome<br />

<strong>della</strong> costante e strenua rivendicazione dell’identità<br />

nazionale». Ricordando, poi, che<br />

nel 1833 l’Austria soppresse l’Antologia di<br />

Vieusseux, il Senatore così continua, «Fu<br />

la prima rivista italiana a battersi per i diritti<br />

del popolo polacco oppresso dall’auto-<br />

crazia russa e per questo obbligata a<br />

sospendere le pubblicazioni». «Dall’idea di<br />

nazione», conclude Spadolini, «che può<br />

vivere e progredire solo nella democrazia,<br />

si sale verso un’idea dell’Europa,<br />

che resta per tutti noi l’ideale attorno a<br />

cui lavorare, in questi anni di grandi inquietudini,<br />

di grandi conflitti, ma anche<br />

di grandi speranze».<br />

NOTE<br />

<strong>Rassegna</strong> dell’<strong>Esercito</strong> on line n. 2/<strong>2013</strong><br />

(1) Il Cacciatorpediniere viene impostato nel cantiere<br />

Quarnaro di Fiume nel 1924, varato nel ‘25,<br />

completato nel ‘26 e perso nel 1940. Dislocava a<br />

pieno carico 1 580 t, era armato di 4 pezzi 76/40 e<br />

4 da 76/30 e di 4 tubi lanciasiluri da 450 mm. Aveva<br />

un equipaggio di 69 uomini.<br />

(2) Bortolo Belotti: «Storia di Bergamo e dei bergamaschi»<br />

- Bergamo-Bolis 1989.<br />

(3) L’opposizione <strong>della</strong> sinistra di De Pretis denuncia<br />

l’agonia di ogni fede nel nostro Paese, incapace<br />

d’interventi generosi verso uno Stato, «le cui<br />

ossa dei figli biancheggiano in tutti i campi di battaglia<br />

europei, non esclusi quelli italiani». È scritto da<br />

Alfonso Vajana in «Francesco Nullo, la sua<br />

Bergamo, i suoi tempi» Milano, - Quaderni di poesie<br />

-, I939.<br />

(4) Queste ed altre notizie «tra virgolette» sono tratte<br />

da alcuni documenti raccolti da Adriana Bortolotti<br />

nell’Archivio del Museo Storico di Bergamo.<br />

(5) Nelle sue memorie, Abba scrive: «Par loro<br />

d’aver ancora intorno l’orgia di villani, di soldati, di<br />

frati che uccidevano al grido di viva Francesco II e<br />

viva Maria»,<br />

(6) Giuliana Donati Petténi: «Francesco Nullo,<br />

cavaliere <strong>della</strong> libertà» Bergamo, - Bolis, - 1963.<br />

(7) «Caporale, ho fatto un prigioniero», dice il soldato,<br />

«Portalo qui», gli intima il superiore. «Non<br />

posso, mi tien saldo» replica il soldatino.<br />

(8) Giuseppe Locatelli Milesi: «La spedizione di<br />

Francesco Nullo in Polonia. Nella Siberia orrenda»<br />

- Milano, - A. Vallardi 1933.<br />

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