Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...
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STUDI, DOTTRINA E FORMAZIONE<br />
Franklin D. Roosevelt.<br />
pre Di Nolfo nel suo manuale, la misura di<br />
tale evento già si percepiva confrontando<br />
l’andamento <strong>della</strong> Conferenza di Yalta<br />
(Crimea, febbraio 1945), dove Roosevelt<br />
era molto disponibile al compromesso con<br />
la controparte sovietica e la già citata<br />
Conferenza di Potsdam dove si assistette<br />
ad un Truman sempre più intransigente<br />
mano mano che veniva a sapere degli<br />
esiti positivi dell’esperimento.<br />
Terminata la Seconda guerra mondiale,<br />
che aveva portato con se morte e distruzione,<br />
il mondo pensava che mai si<br />
sarebbe potuto riproporre una tale atrocità<br />
e le nuove élite lavoravano incessantemente<br />
alla costruzione di un nuovo ordine<br />
mondiale fondato sulla pace, la stabilità,<br />
la prosperità economica e la sicurezza,<br />
magari sotto un’istituzione universale<br />
garante di questo ordine. Ma così non fu.<br />
Si assistette subito ad una serie di conflitti<br />
minori che esplosero dopo il 1945 e che<br />
ingeneravano uno stato di insicurezza a<br />
cui porre rimedio, anche con il potenziale<br />
utilizzo del terrore come dissuasione<br />
42<br />
(equilibrio del terrore).<br />
Gli stessi centri di potenza internazionale<br />
si spostarono gradualmente dall’Europa<br />
verso gli Stati Uniti e l’Unione<br />
Sovietica; i due giganti che durante il<br />
conflitto si erano resi protagonisti assoluti<br />
sulla scena mondiale. Ma come abbiamo<br />
detto il possesso dell’ordigno atomico<br />
da parte degli americani era solo un risultato<br />
contingente, perché gli stessi russi<br />
ben presto giunsero alla costruzione di<br />
un ordigno tutto loro. Si poneva ora il problema<br />
di come porre sotto controllo la<br />
proliferazione di un’arma così potente. A<br />
tal fine gli americani avrebbero potuto utilizzare<br />
un certo numero di ordigni come<br />
pressione sui russi al fine di far loro<br />
accettare eventuali linee politiche internazionali,<br />
ingenerando così un vortice<br />
sconsiderato che da lì a poco avrebbe<br />
potuto portare ad una eccessiva risposta<br />
sovietica che sarebbe inevitabilmente<br />
finita in un disastro globale.<br />
Si cominciò allora a pensare all’eventualità<br />
di giungere ad un accordo tra le<br />
Harry S. Truman.