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Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...

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aid contro mezzi e infrastrutture nemiche,<br />

sconvolgendone così le retrovie.<br />

Per certi versi un’innovazione tecnicotattica<br />

simile a quella con cui, all’inizio<br />

<strong>della</strong> Seconda Guerra Mondiale, la<br />

Wehrmacht travolse Polonia, Francia e<br />

Unione Sovietica, coprendo ragguardevoli<br />

distanze in uno spazio di tempo<br />

relativamente breve (10), con le sue<br />

unità corazzate, all’interno delle quali,<br />

non erano i carri a supportare la fanteria,<br />

bensì la fanteria a supportare la<br />

manovra dei carri che si spingevano<br />

rapidamente in profondità nelle retrovie<br />

nemiche, scardinandone l’organizzazione<br />

difensiva, improvvisando e adattandosi<br />

alla situazione contingente, per colpire<br />

i fianchi o il tergo degli avversari<br />

schierati in prima linea.<br />

In seguito però, non furono talvolta raggiunti<br />

gli stessi sorprendenti risultati. Come<br />

già accaduto in Vietnam infatti, le forze ostili<br />

impararono la lezione <strong>della</strong> I Gulf War e si<br />

adattarono a contrastare le forze che sfruttavano<br />

la manovra nella terza dimensione.<br />

Due classici esempi, in due diversi ambienti<br />

operativi e due diverse tipologie di operazione,<br />

sono i casi dell’assalto aereo americano<br />

(Task Force Rakassan) del 2 marzo<br />

2002 sul massiccio del Tergur Ghal, nell’ambito<br />

dell’Operazione «Anaconda» in<br />

Afghanistan, e quello contro elementi <strong>della</strong><br />

Divisione irachena «Medina» nei pressi di<br />

Karbala, il 24 marzo 2003, durante la II Gulf<br />

War. Nel primo caso, l’eliassalto prevedeva<br />

il trasporto di 2 Battaglioni, <strong>della</strong> 101 a Div.<br />

(Airborne) e 10 a Div. (Mountain), in 2 sortite<br />

di 7 CH-47, protetti da 5 Apache, con il<br />

compito di attivare diverse Blocking<br />

Position (BP), sulle probabili vie di fuga,<br />

che correvano attraverso il Tergur Ghal,<br />

presumibilmente seguite da elementi ostili<br />

di Al Qaeda, sbandati e in ripiegamento<br />

verso il Pakistan. In realtà, invece, i citati<br />

elementi ostili si rivelarono tutt’altro che<br />

<strong>Rassegna</strong> dell’<strong>Esercito</strong> on line n. 2/<strong>2013</strong><br />

sbandati e inchiodarono da posizioni fortificate<br />

dominanti, con razzi, mitragliatrici e<br />

mortai, le forze sbarcate, su posizioni difensive<br />

improvvisate. Riuscirono persino a<br />

danneggiare 4 dei 5 Apache impiegati,<br />

costringendoli a rientrare alla base. Due<br />

delle sette Blocking Position pianificate non<br />

furono conquistate e il Btg. che avrebbe<br />

dovuto occuparle, subì poi diverse perdite,<br />

rischiando di essere accerchiato. Esso<br />

venne quindi esfiltrato dopo il tramonto,<br />

lasciando quindi aperta una via di fuga agli<br />

elementi ostili in ritirata. Attorno a Karbala<br />

invece, 34 Apache dell’11° US Army Avn<br />

Rgt. caddero in un’imboscata contraerea<br />

durante un attacco alla Divisione irachena<br />

<strong>della</strong> Guardia Repubblicana «Medina». Di<br />

questi ben 30 furono pesantemente danneggiati<br />

(alcuni in modo definitivo), e uno<br />

finì abbattuto.<br />

A seguito di questi e altri eventi simili, si<br />

tornò a considerare nuovamente superate<br />

le tattiche e le tecniche d’impiego delle<br />

unità aeromobili, ritenendo troppo costose<br />

per queste ultime in termini di costibenefici<br />

le operazioni Deep e Shaping<br />

(11) che per un decennio si erano imposte<br />

come massimo esempio di efficacia<br />

nell’impiego delle forze aeromobili negli<br />

eserciti contemporanei. A seguito dello<br />

scalpore suscitato dopo il fallito attacco<br />

alla «Medina» nel marzo 2003, si arrivò<br />

addirittura a parlare di obsolescenza<br />

degli elicotteri d’attacco sui campi di battaglia<br />

presenti e futuri (12). In realtà si è<br />

di nuovo trattato di un caso riuscito di<br />

adattamento. I potenziali avversari delle<br />

forze aeromobili, avendo imparato le<br />

lezioni delle battaglie del recente passato,<br />

hanno ben compreso che per limitare<br />

i danni è necessario disperdere le proprie<br />

forze nell’area <strong>della</strong> battaglia, per<br />

evitare di fornire obiettivi facilmente individuabili<br />

e attaccabili, nonché sfruttare<br />

al meglio mascheramento e mimetizza-<br />

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