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Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...

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naio, condussero il primo raid alleato<br />

dell’offensiva, con 2 Sezioni (denominate<br />

White e Red) di 4 AH-64 e 2 MH-53J<br />

Pave Low, che, volando a bassissima<br />

quota, distrussero due radar <strong>della</strong> difesa<br />

aerea irachena in pieno territorio nemico,<br />

aprendo così un varco nella rete<br />

<strong>della</strong> difesa aerea stessa. Questo varco<br />

venne sfruttato poi, sempre nella notte<br />

del 17, dai primi caccia-bombardieri<br />

<strong>della</strong> coalizione, per colpire di sorpresa<br />

gli obiettivi strategici situati a Baghdad,<br />

riuscendo quindi, non essendo avvistati,<br />

a massimizzare gli effetti dei bombardamenti.<br />

All’inizio poi <strong>della</strong> campagna terrestre,<br />

il 24 febbraio (G-Day), tramite<br />

assalto aereo, la 101 a occupò una posizione<br />

151 Km a nord del confine iracheno<br />

FOB Cobra (Forward Operating Base<br />

“Cobra”), scavalcando le unità nemiche<br />

schierate sul confine stesso, e lì costituì<br />

diversi Forward Arming and Refueling<br />

Point (FARP) (alimentati anche con 100<br />

sortite di CH-47) necessari per rifornire<br />

gli elicotteri che dovevano proseguire<br />

l’assalto in profondità. Il giorno successivo<br />

infatti (G+1), la 101 a si spinse altri<br />

100 Km nel cuore del territorio nemico<br />

(60 sortite di CH-47 e 125 di UH-60),<br />

raggiungendo la valle dell’Eufrate, riuscendo<br />

così a tagliare la principale linea<br />

di comunicazione delle forze irachene<br />

schierate in Kuwait (Highway 8, attorno<br />

a As Samawah), a bloccarne l’eventuale<br />

via di ritirata, verso nord, e a minacciare<br />

anche direttamente Baghdad, posta solo<br />

233 Km a Nord-Ovest. Nel G+2, la<br />

Divisione rinforzò le posizioni raggiunte,<br />

e il G+3 lanciò, da una nuova FOB<br />

(VIPER), costituita 150 Km più a Est (55<br />

sortite di CH-47 e 120 di UH-60), i suoi<br />

elicotteri d’attacco (4 battaglioni) contro<br />

le unità nemiche in ripiegamento da<br />

Bassora (EA Thomas), pianificando poi<br />

un nuovo assalto aereo per il G+4.<br />

<strong>Rassegna</strong> dell’<strong>Esercito</strong> on line n. 2/<strong>2013</strong><br />

Prima che l’assalto fosse eseguito, gli<br />

iracheni però si arresero e la campagna<br />

terrestre fu quindi interrotta.<br />

Le azioni, seppur sommariamente<br />

descritte qui sopra, dimostrarono certamente<br />

la validità dell’impiego di unità<br />

aeromobili, anche in operazioni di guerra<br />

condotte in Teatri Operativi lineari,<br />

contro eserciti regolari dotati di equipaggiamenti<br />

moderni e forze corazzate,<br />

anche se la loro efficacia fu sicuramente<br />

incrementata dal fatto che gli alleati avevano<br />

l’assoluta supremazia aerea nella<br />

zona d’operazione. Le procedure d’im-<br />

AH-64 durante un’operazione notturna in Iraq<br />

(foto US Army).<br />

piego attuate, la versatilità e l’aggressività<br />

tipica delle forze aeromobili, nonché<br />

la spaventosa potenza di fuoco degli elicotteri<br />

d’attacco, riuscirono comunque a<br />

ottenere risultati impressionanti, considerando<br />

le distanze coperte in soli tre<br />

giorni con perdite bassissime (un solo<br />

Blackhawk abbattuto). Analizzando questa<br />

manovra di aggiramento verticale,<br />

assimilabile, per ampiezza e forze<br />

schierate, a quelle condotte nella<br />

Seconda Guerra Mondiale, si può anche<br />

osservare un significativo cambiamento,<br />

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