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Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...

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stesse, nonché imboscate immediate alle<br />

unità appena sbarcate, come appunto<br />

nella citata battaglia dello Ia Drang. Tra il<br />

14 e il 18 novembre 1965, gli americani<br />

persero infatti in azione, tra morti e feriti,<br />

200 dei quasi 500 (1°/ 7° Cav.) impegnati<br />

sulla LZ X-RAY, e 279 dei 500 (2°/ 7°<br />

Cav.), circa, attaccati nei pressi <strong>della</strong> LZ<br />

ALBANY.<br />

Nuove procedure tecnico-tattiche vennero<br />

quindi sperimentate per limitare i<br />

danni possibili in caso di imboscata, a<br />

uomini o mezzi, in prossimità delle LZ e<br />

nuovi aeromobili, come l’OV-1A Mohawks<br />

o l’UH-1B Gunship (sostituito dai più<br />

potenti AH-1G Cobra, dal 1968) furono<br />

integrati nei pacchetti aerotrasportati per<br />

migliorarne la capacità di individuazione<br />

precoce del nemico e la potenza di fuoco.<br />

I nuovi Squadroni di Cavalleria Aerea<br />

costituiti erano formati da 1 Plotone da<br />

ricognizione, su Observation Helicopter<br />

(OH), 1 Plotone d’attacco, su Attack<br />

Helicopter (AH) e uno di fanteria aeromobile,<br />

su Utility Helicopter (UH). Ogni<br />

Gruppo Squadroni di Cavalleria<br />

Corazzata, organici alle Divisioni di fanteria,<br />

aveva uno di questi Squadroni; mentre<br />

i Gruppi Squadroni delle Divisioni<br />

Aeromobili ne avevano tre. Le varie minori<br />

unità a disposizione potevano essere<br />

diversamente combinate, a seconda delle<br />

missioni loro assegnate e divise in Team<br />

(Tab. 1). Nella condotta di assalti aerei, i<br />

<strong>Rassegna</strong> dell’<strong>Esercito</strong> on line n. 2/<strong>2013</strong><br />

Team WHITE, ricognivano gli itinerari di<br />

infiltrazione del pacchetto aeromobile e<br />

verificavano la situazione sulla LZ prescelta.<br />

I Team RED, intervenivano per eliminare<br />

le forze nemiche eventualmente<br />

presenti nei pressi <strong>della</strong> LZ (che in questo<br />

caso veniva denominata «HOT»), e i<br />

Team BLUE, provvedevano infine al trasporto<br />

delle truppe d’assalto incaricate di<br />

eseguire la missione tattica terrestre. I<br />

Team PINK, erano invece un misto di OH<br />

e AH, destinati a individuare e distruggere<br />

il nemico direttamente, senza l’intervento<br />

di forze a terra, tramite il loro stesso fuoco<br />

o guidando quello dei mortai, dell’artiglieria<br />

o delle Close Air Support (CAS) dell’Air<br />

Force. Esempi tipici di impiego dei PINK<br />

Team erano ad esempio quelli destinati a<br />

incrementare la protezione dei perimetri<br />

difensivi delle unità terrestri, nei periodi in<br />

cui era più probabile un attacco nemico,<br />

ossia intorno all’alba e al tramonto. A<br />

seconda poi del numero di truppe impegnate<br />

nell’operazione e <strong>della</strong> resistenza<br />

supposta sulla LZ, altri elementi potevano<br />

essere integrati. Alcuni esempi erano i<br />

velivoli per l’osservazione e il supporto<br />

aereo di fuoco ravvicinato, come i già citati<br />

OV-1A; gli aerei leggeri, come gli O-1<br />

Bird Dog, per guidare dall’alto il tiro delle<br />

artiglierie o le CAS dell’aeronautica; gli<br />

elicotteri con il compito di stendere cortine<br />

fumogene ai bordi delle LZ; le sezioni o le<br />

batterie da 105 mm, dislocate nei pressi<br />

Tab. 1<br />

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