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Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...

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leggeri da ricognizione dotati di armamento<br />

contro-carro capace di eguagliare o<br />

superare quello dei T-34… Se mai nella<br />

storia delle nostre Forze Armate c’è stato<br />

un momento in cui c’è stato bisogno <strong>della</strong><br />

cavalleria – trasportata per via aerea con<br />

elicotteri e aerei leggeri d’assalto –, questo<br />

momento è oggi…Solo sfruttando al<br />

massimo il grande potenziale offerto dagli<br />

aeromobili contemporanei possiamo<br />

combinare la completa dispersione nella<br />

difesa con la capacità di ammassare le<br />

forze rapidamente per il contrattacco che<br />

l’<strong>Esercito</strong> di oggi e di domani deve possedere<br />

(traduzione a cura dell’autore)».<br />

In queste poche righe, il Generale<br />

Gavin, sintetizzò efficacemente le caratteristiche<br />

<strong>della</strong> futura cavalleria aerea, che,<br />

entro pochi anni, sui campi di battaglia del<br />

Vietnam, dimostrò le enormi potenzialità<br />

<strong>della</strong> combinazione elicottero-fanteria leggera<br />

aeromobile.<br />

Nell’agosto del 1962, il Generale<br />

Hamilton Howze, guidò infatti un gruppo<br />

di studio (Tactical Mobility Requirement<br />

Board) che in soli 90 giorni analizzò le<br />

potenzialità <strong>della</strong> manovra nella terza<br />

dimensione e propose addirittura la trasformazione<br />

dell’intero <strong>Esercito</strong> americano<br />

in chiave aeromobile. Il piano prevedeva<br />

cinque possibili alternative, la terza<br />

delle quali fu suggerita come preferibile al<br />

Ministro <strong>della</strong> Difesa di allora Robert Mc<br />

Namara. L’US Army, poteva essere riorganizzato,<br />

entro sei anni, su undici nuove<br />

Divisioni, di cui cinque Air Assault, più tre<br />

Brigate Air Cavalry e tre Air transport. Le<br />

principali innovazioni tattiche di questo<br />

programma di ristrutturazione erano proprio<br />

le creazioni delle Divisioni Air<br />

Assault, che avrebbero dovuto schierare<br />

459 aeromobili – anziché i 100 delle<br />

Divisioni standard – e 1 100 veicoli – anziché<br />

3 452 –, riducendone così il «peso»,<br />

per una più spiccata aeromobilità e un<br />

<strong>Rassegna</strong> dell’<strong>Esercito</strong> on line n. 2/<strong>2013</strong><br />

minore onere per il trasporto aereo.<br />

Anche l’artiglieria sarebbe stata infatti<br />

ridotta ai soli obici da 105 mm e ai razzi<br />

Little John (aerotrasportabili dai Chinook),<br />

potendo però contare sul supporto di<br />

fuoco divisionale di 24 aerei leggeri<br />

Mohawks e 36 elicotteri Huey armati con<br />

razzi e mitragliatrici pesanti. La nuova<br />

Divisione, così costituita, sarebbe stata<br />

poi composta da tre Brigate, di cui una<br />

aerotrasportabile nella stessa sortita con i<br />

propri mezzi aerei. Le Brigate Air Cavalry<br />

dovevano essere invece composte da<br />

316 elicotteri, di cui 144 da attacco<br />

(all’epoca non ancora in servizio), ed<br />

essere completamente aerotrasportata<br />

nella stessa sortita (compresa la organica<br />

componente controcarri). Un’ulteriore<br />

novità, per entrambi i tipi di unità, era l’assegnazione<br />

permanente di sufficienti<br />

aeromobili (aerei Caribou ed elicotteri<br />

Chinook) per fornire il supporto logistico,<br />

via aerea, direttamente alle unità sul<br />

campo di battaglia. Il compito delle<br />

Divisioni d’assalto aereo sarebbe stato<br />

quello di manovrare nella terza dimensione<br />

per colpire il nemico direttamente sui<br />

fianchi o sul tergo, aggirandolo o avvolgendolo,<br />

e scavalcandone così le difese<br />

preparate più solide. Quello delle Brigate<br />

di cavalleria aerea, sarebbe stato invece<br />

quello di fornire le unità destinate<br />

all’esplorazione, allo schermo delle forze<br />

principali, alla protezione dei loro fianchi,<br />

nonché alle azioni ritardatrici. La conclusione<br />

del Generale Howze fu che:<br />

«L’adozione del principio di aeromobilità<br />

da parte dell’<strong>Esercito</strong>, per quanto possa<br />

essere giustificato in modo imperfetto, nel<br />

mio rapporto, è comunque necessario e<br />

desiderabile. Per certi aspetti si tratta di<br />

una transizione inevitabile, come quella<br />

del passaggio dalla mobilità basata su<br />

mezzi animali a quella basata su mezzi a<br />

motore (traduzione a cura dell’autore)».<br />

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