Rassegna dell'Esercito 2/2013 - Esercito Italiano - Ministero della ...
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STUDI, DOTTRINA E FORMAZIONE<br />
potere, dopo il ritiro sovietico, per altri tre<br />
anni. La sua sostanziale politica oppositiva<br />
e repressiva nei confronti degli<br />
agguerriti mujaheddin durò fino al 1992<br />
quando una rivolta, scoppiata all’interno<br />
dei suoi stessi ranghi, lo costrinse a farsi<br />
da parte.<br />
La corsa per Kabul venne quindi contesa<br />
tra le forze pashtun dell’estremista Hikmetyar<br />
ed i tagichi di Burahnuddin Rabbani. Le forze<br />
tagiche guidate dal comandante militare<br />
Ahmad Shan Massoud (14), prevalsero sugli<br />
islamisti dell’Hizb-i-Islami di Hikmetyar cosicchè<br />
la capitale cadeva, dopo oltre tre secoli,<br />
nelle mani di un non pashtun. Ne seguì un<br />
difficile negoziato tra le frammentate fazioni<br />
dei mujaheddin, che portò ad un accordo di<br />
governo per cui, il 17 aprile del 1992, veniva<br />
proclamata la Repubblica Islamica<br />
dell’Afghanistan con a capo il presidente<br />
Sigbatullah Mujadeddi (15). Peraltro nel neo<br />
costituito governo emergeva la figura di un<br />
giovane Viceministro per gli Affari Esteri che<br />
in futuro avrebbe inesorabilmente legato il<br />
suo nome al Paese: Hamid Karzai (16).<br />
NOTE<br />
(1) Principalmente Tagiki, Hazara, Pashtun,<br />
Uzbeki, Beluci e Turcomanni.<br />
(2) I Buddha di Bamiyan rappresentavano due<br />
colossali statue del Buddha risalenti al periodo<br />
preislamico dell’Afghanistan; esse sono state<br />
scolpite da una setta nelle pareti di roccia <strong>della</strong><br />
valle di Bamiyan, territorio degli hazara sciiti a<br />
circa 230 chilometri dalla capitale Kabul e ad<br />
un’altezza di circa 2500 metri. La valle di<br />
Bamiyan, infatti, fu al centro del buddhismo<br />
indiano e punto di sosta sulla Via <strong>della</strong> Seta<br />
per i mercanti che, dall’Europa, si dirigevano<br />
verso la Cina e l’India. La valle ha mantenuto<br />
la sua posizione di centro religioso anche<br />
dopo la sua conquista da parte dell’Islam. Le<br />
statue, una alta 38 metri e risalente a 1800<br />
20<br />
anni fa, l’altra alta 53 metri e vecchia di 1500<br />
anni, vennero distrutte il 12 marzo 2001, a<br />
seguito dell’emissione di un fatwa del leader<br />
talebano, il mullah Mohammed Omar, con<br />
chiaro intento di esprimere la volontà di trasformare<br />
l’Afghanistan in uno Stato monoconfessionale<br />
e di lanciare un evidente monito<br />
alle altre confessioni religiose minoritarie del<br />
Paese.<br />
(3) Le prime notizie del periodo pre-islamico<br />
dell’Afghanistan risalgono alle invasioni ariane.<br />
In seguito, nella sua storia, ci furono le fasi persiana,<br />
meda, greca, maurya e bactriana.<br />
(4) I khanati rappresentavano i regni territoriali<br />
in cui venne suddiviso il territorio asiatico<br />
dall’Orda d’oro di Gengis Khan nel XIII secolo.<br />
(5) La «Linea Durand» è il termine utilizzato<br />
per indicare il confine (scarsamente delimitato,<br />
ma riconosciuto ufficialmente dal punto di<br />
vista internazionale) che per 2640 km separa<br />
Afghanistan e Pakistan. La Linea Durand<br />
prese il nome dal Colonnello Sir Mortimer<br />
Durand, Segretario degli Esteri del Raj<br />
Britannico che il 12 novembre 1893 insieme<br />
all’Emiro afghano Abdur Rahman Khan,<br />
negoziò i confini tra lo stesso Raj, di cui il<br />
Pakistan faceva parte, e l’Afghanistan. La<br />
Durand line viene a volte chiamata anche<br />
«Zero Line» o Linea Zero.<br />
(6) Nel 1919 venne promulgata la prima Carta<br />
Costituzionale dell’Afghanistan ed emerse il<br />
consolidamento sociale e politico di una piccola<br />
élite urbanizzata.<br />
(7) Nel 1949 la Loya Jirga afghana dichiarò di<br />
non riconoscere la validità <strong>della</strong> Linea Durand in<br />
quanto nel 1947, con l’indipendenza del<br />
Pakistan, il Raj, visto come la controparte nella<br />
stipula dell’accordo di confine, aveva cessato di<br />
esistere. Questa presa di posizione non provocò<br />
comunque effetti tangibili ed il confine è sempre<br />
rimasto effettivo ed è riconosciuto, ancor oggi,<br />
dalla maggior parte degli Stati.<br />
(8) L’espressione Rentier State (traducibile in italiano<br />
come «stato redditiere») è utilizzata per<br />
classificare gli Stati che traggono tutto ovvero