ii trimestre 2009 - Anai-it
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Nelle foto sotto: Brescia, l’Alfa Romeo “Matta” con l’equipaggio T. Gen.<br />
Righele e Cap. Buraccini; l’Alfa Romeo 1750 durante la seconda tappa,<br />
nella tratta Fossombrone-Assisi. A destra, dall’alto: la sfortunata SAM<br />
Sport CF 25 del 1925 con l’equipaggio T. Col. Matteace e Col. Abbenante;<br />
l’Alfa Romeo 1750 sulle colline senesi, durante la terza tappa; la Campagnola<br />
FIAT AR 51 con l’equipaggio B. Gen. Piepoli e Col. Sperotto<br />
Il nostro record lo abbiamo ottenuto<br />
nell’amalgamare un gruppo di<br />
soldati di ogni livello e grado: dal<br />
Gen. Mario Righele, prima autor<strong>it</strong>à<br />
della Motorizzazione Mil<strong>it</strong>are, al caporale<br />
Massimo Capozio, pedina fondamentale<br />
dell’automobilismo storico<br />
mil<strong>it</strong>are e, via via, i vari Ufficiali e Sottufficiali<br />
che, con abnegazione e spir<strong>it</strong>o<br />
di corpo, da Roma a Treviso,<br />
hanno impegnato ogni energia per<br />
realizzare il sogno di competere per<br />
vincere, battere anche quelli “senza<br />
Stellette”, che la fortuna ed, a volte, il<br />
mer<strong>it</strong>o hanno portato ai primi posti<br />
della graduatoria sociale e civile.<br />
Ed infine la “Scuderia Autieri<br />
d’Italia” che sotto l’egida dell’Eserc<strong>it</strong>o<br />
ha trovato nuova linfa e vigore, riproponendosi<br />
con lo stesso entusiasmo<br />
e passione che<br />
animò i nostri predecessori<br />
negli<br />
anni ‘60: questa<br />
non chiude ma<br />
apre le porte a<br />
chiunque voglia<br />
partecipare all’intero<br />
progetto che,<br />
sia pure in ancor<br />
piccola parte, è stato realizzato, portando<br />
a trionfare nelle competizioni<br />
storiche e nelle gare d’eleganza, i nostri<br />
cimeli e le auto del Museo, che<br />
per anni hanno giaciuto nel dimenticatoio<br />
e venivano spesso irrise e dileggiate<br />
quali “ferri vecchi” o<br />
“ferraglia arruggin<strong>it</strong>a”.<br />
Oggi si vive una bella realtà al<br />
Museo, con questi splendidi modelli<br />
che fanno bella mostra di sé a casa<br />
loro e che possono, finalmente, anche<br />
uscire in “libera usc<strong>it</strong>a”, richiamando<br />
quell’attenzione e quella meraviglia<br />
che per troppo tempo sono state loro,<br />
ingiustamente, negate.<br />
Vedi anche, a pag. 36, “La mia Mille Miglia”, le impressioni<br />
di un partecipante.<br />
* Direttore del Museo Storico della Motorizzazione<br />
Mil<strong>it</strong>are<br />
N. 2/<strong>2009</strong><br />
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