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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE<br />
Jacopo <strong>Barozzi</strong><br />
MODENA<br />
C’era una volta…<br />
E poi…<br />
Un bambino a scuola<br />
Non chiamato all’appello<br />
Diventerà A5506
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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE<br />
Jacopo <strong>Barozzi</strong><br />
MODENA<br />
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La scuola insegna a ricordare<br />
I russi entrano ad Auschwitz<br />
Tutte le strade portano ad Auschwitz<br />
La Germania nel 1963 processa alcuni<br />
funzionari del lager di Auschwitz<br />
La ‘colpa’ di essere ebrei<br />
(or vo’ che sappi…, Inf., IV)<br />
Noi siam venuti… (Inferno, III)<br />
ARBEIT MACHT FREI<br />
Guai a voi, anime prave! (Inferno, III)<br />
la selezione 1<br />
IL PASSATO<br />
NAZIFASCISTA la selezione 2<br />
l’appello<br />
anche i bambini…<br />
Il <strong>27</strong> gennaio le leggi razziali<br />
le leggi razziali<br />
1945<br />
STORIA<br />
il suicidio<br />
GLI ORRORI DI<br />
QUEL PASSATO gli esperimenti<br />
DALLA STORIA ALLA MEMORIA DELL’INFERNO UMANO<br />
l’uomo è cosa agli occhi dell’uomo<br />
l’annientamento<br />
i numeri della shoah<br />
i forni crematori<br />
26 gennaio<br />
per gli orrori di bisogna negare il proprio consenso:<br />
quel passato il canto di Ulisse<br />
considerate se questo è un uomo<br />
sottoscriviamo un atto di impegno
Dal 20 dicembre 1963 al 20 agosto 1965 si svolse a Francoforte sul Meno un processo contro un<br />
gruppo di SS e di funzionari del Lager dl Auschwitz.<br />
In seguito al movimento di opinione pubblica provocato nel mondo dal processo ad Adolf<br />
Eichmann tenuto a Gerusalemme nel 1961, per la prima volta la Repubblica federale tedesca<br />
affrontava in maniera impegnativa la questione delle responsabilità individuali, dirette, imputabili a<br />
esecutori di ogni grado, attivi nei recinti di Auschwitz. Il processo ebbe dimensioni proporzionate<br />
alla sua importanza; nel corso di 183 giornate vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali scelti<br />
tra i 1500 sopravvissuti del Lager .<br />
La storia del campo o meglio dei campi di Auschwitz, dalla loro apertura nel giugno del '40<br />
all'evacuazione per l'avvicinarsi delle truppe russe (gennaio 1945), fu rievocata, a un quarto di<br />
secolo di distanza, da chi vi aveva partecipato come vittima, aguzzino o complice (rimasto a piede<br />
libero) degli aguzzini stessi.<br />
I volti, gli atteggiamenti certe battute degli imputati più conosciuti, il vicecomandante Robert<br />
Mulka, Il Rapportführer Oswald Kaduk, i funzionari della Sezione politica Wilhelm Boger e Hans<br />
Stark, divennero noti in tutto il mondo attraverso servizi giornalistici; una sinistra celebrità<br />
acquistarono personaggi che, per singolari dispositivi della macchina della legge, figuravano non tra<br />
gli imputati ma tra i testimoni, a fianco delle loro vittime.<br />
Tale categoria era rappresentata soprattutto da medici, dal personale impiegato in Auschwitz per la<br />
"selezione", per la scelta, cioè, del materiale umano da eliminare immediatamente o da consegnare<br />
all'industria (durata media della vita di un detenuto-operaio: nove mesi).L' operazione di cernita,<br />
che comportava l'invio diretto nelle camere a gas dei bimbi, dei vecchi, dei deboli, dei malati,<br />
apparve forse per lo prima volta in maniera così evidente, legata all'accordo tra alcune industrie<br />
tedesche e il governo. I grandi industriali del Reich non potevano ignorare il prezzo 'reale' d'una<br />
mano d'opera offerta a condizioni estremamente vantaggiose.<br />
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Dalla recensione di G. Zampa a L'istruttoria di P. Weiss
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P. Levi, La tregua
Or, vo' che sappi innanzi che più andi,<br />
ch ei non peccaro; e s'elli hanno mercedi,<br />
non basta, perché non ebber battesmo,<br />
ch’ e’ porta de la fede che tu credi;<br />
…<br />
per tai difetti non per altro rio,<br />
semo perduti...<br />
Credo che questa fosse la "colpa" che distingueva l'ebreo dal politico o dal partigiano o dal<br />
prigioniero di guerra: l'ebreo doveva scontare la "colpa"di esistere.<br />
Inferno IV<br />
P. Levi<br />
Preferii dichiarare I a mia condizione di "cittadino italiano di razza ebraica "<br />
...Come ebreo, venni inviato a Fossoli presso Modena …<br />
AI momento del mio arrivo, e cioè alla fine del gennaio 1944 gli ebrei italiani nel campo erano<br />
centocinquanta circa, ma entro poche settimane il loro numero giunse a oltre seicento. Alcuni pochi<br />
si erano consegnati spontaneamente, o perché ridotti alla disperazione dalla vita randagia, o<br />
perché privi di mezzi, o per non dividersi da un congiunto catturato, o anche, assurdamente, per<br />
"mettersi in ordine con la legge ".<br />
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P .Levi, Se questo è un uomo
"Noi siam venuti al loco ov' i' t'ho detto<br />
Che tu vedrai le genti dolorose<br />
Ch'hanno perduto il ben dell'intelletto".<br />
…<br />
Diverse lingue, orribili favelle,<br />
parole di dolore, accenti d' ira,<br />
voci fioche, e suon di man con elle<br />
facevano un tumulto, il qual s'aggira<br />
sempre in quell'aura sanza tempo tinta,<br />
come la rena quando turbo spira.<br />
Inferno, III<br />
La confusione delle lingue è una componente fondamentale del modo di vivere di quaggiù; si è<br />
circondati da una continua Babele, in cui tutti urlano ordini e minacce in lingue mai prima udite, e<br />
guai a chi non afferra al volo.<br />
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P. Levi, Se questo è un uomo
… “il lavoro rende liberi, nobilita” ma gli ignobili avversari del regime non sono degni di lavorare<br />
nel senso usuale del termine.<br />
Il loro lavoro dev’essere afflittivo: non deve lasciare spazio alla professionalità, dev’essere quello<br />
delle bestie da soma, tirare spingere, portare pesi, piegare la schiena.<br />
P. Levi, Sommersi e salvati
“Quanti anni? Sano o malato?” e in base alla nostra risposta ci indicavano due diverse direzioni.<br />
P. Levi, Se questo è un uomo<br />
In meno di dieci minuti noi uomini validi fummo radunati in un gruppo. Quello che accadde degli<br />
altri, delle donne, dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire né allora né dopo: la notte li<br />
inghiottì, puramente e semplicemente.<br />
P. Levi, Se questo è un uomo
“Quanti anni? Sano o malato?” …<br />
In meno di dieci minuti noi uomini validi fummo radunati in un gruppo. Quello che accadde degli<br />
altri, delle donne, dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire né allora né dopo: la notte li<br />
inghiottì, puramente e semplicemente.<br />
P. Levi, Se questo è un uomo
“Quanti anni? Sano o malato?” e in base alla nostra risposta ci indicavano due diverse direzioni.<br />
La nostra strana scorta, invece di gridare “Guai a voi, anime prave!” ci domanda cortesemente ad<br />
uno ad uno se abbiamo denaro od orologi da cedergli, tanto dopo non ci servono più.<br />
P. Levi, Se questo è un uomo<br />
Stavvi Minòs orribilmente e ringhia<br />
essamina le colpe ne l’intrata;<br />
giudica e manda secondo ch’avvinghia.<br />
Inferno, V
… la banchina fu brulicante di ombre…<br />
Una decina di SS … penetrarono fra noi e con voce sommessa, con visi di pietra, presero ad<br />
interrogarci rapidamente, uno per uno … “Quanti anni? Sano o malato?” e in base alla nostra<br />
risposta ci indicavano due diverse direzioni.<br />
… Renzo indugiò un istante di troppo a salutare Francesca, che era la sua fidanzata, e allora con un<br />
solo colpo in pieno viso lo stesero a terra…<br />
Caron dimonio, con occhi di bragia<br />
loro accennando, tutte le raccoglie;<br />
batte col remo qualunque s’adagia.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Se questo è un uomo
Questo appello si svolgeva con ogni tempo, e durava almeno un’ora, ma anche due o tre se il conto<br />
non tornava; e addirittura ventiquattro o più se si sospettava un’evasione; … veniva percepito<br />
come una cerimonia vuota e rituale, ma tale probabilmente non era.<br />
…Era il presunto diritto del popolo superiore di asservire o eliminare il popolo inferiore.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Sommersi e salvati
… si voleva colpire un intero popolo, braccarne la prole, tutti i discendenti, ovunque fossero, per<br />
ucciderli affinchè questa stirpe scomparisse dalla terra.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Sommersi e salvati
…<br />
REGIO DECRETO-LEGGE 17 novembre 1938-XVIII, n. 1728.<br />
Provvedimenti per la difesa della razza italiana.<br />
V I T T O R I O E M A N U E L E I I I<br />
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE<br />
IMPERATORE D'ETIOPIA<br />
Ritenuta la necessità urgente ed assoluta di provvedere;visto l'art. 3. n. 2, della. legge 31<br />
gennaio 1926-IV, n. 100,<br />
sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche;<br />
Sentito il Consiglio dei ministri ;<br />
Sulla proposta del DUCE, Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro per l'interno, di<br />
concerto coi Ministri per g1i affari esteri, per la grazia e giustizia, per le finanze e per le<br />
corporazioni ;<br />
Abbiamo decretato e decretiamo:<br />
Art. 9<br />
L'appartenenza alla razza ebraica deve essere denunziata ed annotata<br />
nei registri dello stato civile della popolazione.<br />
Tutti gli estratti dei predetti registri ed i certificati relativi, che<br />
riguardano appartenenti alla razza ebraica, devono fare espressa<br />
menzione di tale annotazione.<br />
Uguale menzione deve farsi negli atti relativi a concessioni o<br />
autorizzazioni della pubblica autorità.<br />
I contravventori alle disposizioni del presente articolo sono puniti<br />
con l'ammenda fino a lire duemila.<br />
Art. 10.<br />
I cittadini italiani di razza ebraica non possono :<br />
a) prestare servizio militare in pace e in guerra;<br />
h) esercitare l'ufficio di tutore o curatore di minori o di incapaci non<br />
appartenenti alla razza ebraica;<br />
c) essere proprietari o gestori, a qualsiasi titolo, di aziende dichiarate<br />
interessanti la difesa della Nazione, ai sensi e con le norme dell'art. 1<br />
del R. decreto-legge 18 novembre 1929- VIII, n. 2488, e di aziende<br />
di qualunque natura che impieghino cento o più persone, nè avere di<br />
dette aziende la direzione nè assumervi comunque, l'ufficio di<br />
amministratore o di sindaco;<br />
d) essere proprietari di terreni che, in complesso, abbiano un estimo<br />
superiore a lire cinquemila;<br />
e) essere proprietari di fabbricati urbani che, in complesso, abbiano<br />
un imponibile superiore a lire ventimila. Per i fabbricati per i quali<br />
non esiste l'imponibile, esso sarà stabilito sulla base degli<br />
accertamenti eseguiti ai fini dell'applicazione dell' imposta<br />
straordinaria sulla proprietà immobiliare di cui al R. decreto-legge 5<br />
ottobre 1936-XIV, n.1743.<br />
Con decreto reale, su proposta del Ministro per le finanze, di<br />
concerto coi Ministri per l'interno, per la, grazi e giustizia, per le<br />
corporazioni e per gli scambi e valute, saranno emanate le norme per<br />
l'attuazione delle disposizioni di cui alle lettere c), d), e).<br />
art. 11.<br />
II genitore di razza ebraica può essere privato della patria potestà sui<br />
figli che appartengono a religione diversa da quella ebraica, qualora<br />
risulti che egli impartisca ad essi una educazione non corrispondente<br />
ai loro principi religiosi o ai fini nazionali.<br />
RE D'ITALIA
I.T.C.S. J <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
REGIO DECRETO-LEGGE 15 novembre 1938-XVII, n. 1779.<br />
Integrazione e coordinamento in unico testo delle norme già<br />
emanate per la difesa della razza nella Scuola italiana.<br />
VITTORIO EMANUELE III<br />
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZ1ONE<br />
RE D'ITALIA<br />
IMPERATORE D'ETIOPIA<br />
Veduto il R. decreto-legge 5 settembre 1938-XVI, n. 1390 ;<br />
Veduto il R. decreto-legge 23 settembre 1938-XVI, n. 1630 ;<br />
Veduto il testo unico delle leggi e delle norme giuridiche sull'istruzione<br />
elementare approvato con R. decreto 5 febbraio 1928- VI, n. 877, e successive<br />
modificazioni ;<br />
Veduto il R. decreto-legge 3 giugno 1938-XVI, n. 928 ;<br />
Veduto l'art. 3, n. 2, della legge 31 gennaio 1926-IV, n. 100 ;<br />
Riconosciuta la necessità urgente ed assoluta di dettare ulteriori disposizioni per<br />
la difesa della razza nella Scuola italiana e di coordinarle in unico testo con<br />
quelle finora emanate ;<br />
Udito il Consiglio dei Ministri;<br />
Sulla proposta del DUCE, Primo Ministro Segretario di Stato e Ministro per<br />
l'interno e del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale di<br />
concerto con quello per le finanze;<br />
Abbiamo decretato e decretiamo :<br />
…<br />
Art. 3.<br />
Alle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, frequentate da<br />
alunni italiani, non possono essere iscritti alunni di razza ebraica.<br />
E' tuttavia consentita l'iscrizione degli alunni di razza ebraica che<br />
professino la religione cattolica nelle scuole elementari e medie<br />
dipendenti dalle Autorità ecclesiastiche.<br />
Art. 4.<br />
Nelle scuole d'istruzione media frequentate da alunni italiani è vietata<br />
l'adozione di libri di testo di autori di razza ebraica.<br />
Il divieto si estende anche ai libri che siano frutto della collaborazione<br />
di più autori, uno dei quali sia di razza ebraica; nonchè alle opere che<br />
siano commentate o rivedute da persone di razza ebraica.<br />
Art. 5.<br />
Per i fanciulli di razza ebraica sono istituite, a spese dello Stato,<br />
speciali sezioni di scuola elementare nelle località in cui il numero di<br />
essi non sia inferiore a dieci.<br />
Le comunità israelitiche possono aprire, con l'autorizzazione del<br />
Ministro per 1'educazione nazionale, scuole elementari con effetti<br />
legali per fanciulli di razza ebraica. Per gli scrutini e per gli esami<br />
nelle dette scuole il Regio provveditore agli studi nomina un<br />
commissario.<br />
Nelle scuole elementari di cui al presente articolo il personale potrà<br />
essere dì razza ebraica; i programmi di studio saranno quelli stessi<br />
stabiliti per le scuole frequentate da alunni italiani, eccettuato<br />
l'insegnamento della religione cattolica; i libri di testo saranno quelli<br />
di Stato, con opportuni adattamenti, approvati dal Ministro per<br />
l'educazione nazionale, dovendo la spesa per tali adattamenti gravare<br />
sulle comunità israelitiche.<br />
I.T.C.S. J <strong>Barozzi</strong> Modena
… è non umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni in cui l’uomo è stato cosa agli occhi<br />
dell’uomo.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Se questo è un uomo
I casi di suicidio erano rari. …<br />
Il suicidio è dell’uomo, non dell’animale, è un atto meditato, una scelta non istintiva… e in lager si<br />
viveva come gli animali asserviti<br />
Qui le trascineremo, e per la mesta<br />
Selva saranno i nostri corpi appesi,<br />
ciascuno al prun de l’ombra sua molesta.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Sommersi e salvati<br />
Inferno XIII
Gli esperimenti medici condotti a Dachau<br />
… gli individui prescelti, sovralimentati per ricondurli alla normalità fisiologica, venivano<br />
sottoposti a lunghi soggiorni in acqua gelida, o introdotti in camere di decompressione in cui si<br />
simulava la rarefazione dell’aria a 20.000 metri per stabilire a quale altitudine il sangue umano<br />
comincia a bollire.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Sommersi e salvati
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena
Germania<br />
Austria<br />
Lussemburgo<br />
Bulgaria<br />
Cecoslovacchia<br />
Francia<br />
Grecia<br />
Italia<br />
Olanda<br />
Norvegia<br />
Polonia + URSS<br />
Romania<br />
Iugoslavia<br />
Ungheria-Ucraina<br />
I numeri della shoah<br />
per difetto per eccesso<br />
125.000<br />
58.000<br />
24.000<br />
-<br />
245.000<br />
64.000<br />
58.000<br />
7.500<br />
101.000<br />
677<br />
3.700.000<br />
40.000<br />
54.000<br />
300.000<br />
130.000<br />
65.000<br />
29.000<br />
7.000<br />
<strong>27</strong>7.000<br />
83.000<br />
65.000<br />
8.000<br />
106.000<br />
760<br />
4.565.000<br />
220.000<br />
60.000<br />
402.000<br />
totale 4.778.676 6.017.760<br />
V a a g g i u n t o 1.000.000 d i b a m b i n i
… ma gli dissi che non credevo che si bruciassero degli uomini nella nostra epoca, che l’umanità<br />
non l’avrebbe più tollerato…<br />
- l’umanità? L’umanità non si interessa a noi. Oggi tutto è permesso, tutto è possibile, anche i<br />
forni crematori…<br />
I.T.C.S. <strong>Barozzi</strong><br />
E. Wiesel, La notte
26 gennaio. Noi giacevamo in un mondo di morti e di larve.<br />
L’ultima traccia di civiltà era sparita intorno a noi e dentro di noi. L’opera intrapresa dai tedeschi<br />
trionfanti, era stata portata a compimento dai tedeschi disfatti.<br />
I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Se questo è un uomo
F O S S OLI<br />
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...Ma misi me per l'alto mare aperto.<br />
Di questo sì, di questo sono sicuro, sono in grado di<br />
spiegare a Pikolo, di distinguere perchè «misi me» non è<br />
«je me mis», è molto più forte e più audace, è un vincolo<br />
infranto, è scagliare se stessi al di là di una barriera, noi<br />
conosciamo bene questo impulso. L'alto mare aperto: Pikolo<br />
ha viaggiato per mare e sa cosa vuol dire, è quando<br />
l'orizzonte si chiude su se stesso, libero diritto e semplice,<br />
e non c'è ormai che odore di mare: dolci cose ferocemente<br />
lontane. […]<br />
E anche il viaggio, il temerario viaggio al di là delle<br />
colonne d'Ercole, che tristezza, sono costretto a raccontarlo<br />
in prosa: un sacrilegio. Non<br />
ho salvato che un verso, ma vale la pena di fermarcisi:<br />
...Acciò che l'uom più oltre non si metta.<br />
« Si metta » : dovevo venire in Lager per accorgermi che è<br />
la stessa espressione di prima, «e misi me». […]<br />
Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la mente, ho bisogno<br />
che tu capisca:<br />
Considerate la vostra semenza:<br />
Fatti non foste a viver come bruti,<br />
Ma per seguir virtute e conoscenza.<br />
Come se anch'io lo sentissi per la prima volta: come uno<br />
squillo di tromba, come la voce di Dio. Per un momento, ho<br />
dimenticato chi sono e dove sono.<br />
Pikolo mi prega di ripetere. Come è buono Pikolo, si è<br />
accorto che mi sta facendo del bene. O forse è qualcosa di<br />
più: forse, nonostante la traduzione scialba e il commento<br />
pedestre e frettoloso, ha ricevuto il messaggio, ha sentito<br />
che lo riguarda, che riguarda tutti gli uomini in travaglio, e<br />
noi in specie; e che riguarda noi due, che osiamo ragionare<br />
di queste cose con le stanghe della zuppa sulle spalle.<br />
I.T.C.S. J <strong>Barozzi</strong> Modena<br />
P. Levi, Se questo è un uomo
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I.T.C.S. J. <strong>Barozzi</strong> Modena