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Versione .PDF - Un treno per Auschwitz

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schiamazzare, gridare e urlare, ma soprattutto era vietato parlare di politica, tenere discorsi sediziosi,<br />

organizzarsi in convegni e incontri di ogni tipo, raccogliere notizie sul campo, nonché fotografare il<br />

campo e le sue istituzioni.<br />

Chi non ubbidiva ai regolamenti interni era sottoposto all’ordinamento disciplinare e penale dei<br />

detenuti <strong>per</strong> ragioni di sicurezza.<br />

La giornata tipo di un detenuto<br />

del campo di Mauthausen.<br />

In estate, la sveglia avveniva<br />

da lunedì a sabato, alle 4.45.<br />

Alle 5.15 si effettuava l’appello.<br />

Le ore lavorative: dalle 6 alle<br />

12 e dalle 13 alle 19. Fra le 12<br />

e le 13 vi era la pausa<br />

meridiana che comprendeva la<br />

marcia <strong>per</strong> raggiungere il<br />

campo dal posto di lavoro,<br />

quella del ritorno e l’appello<br />

<strong>per</strong> certe squadre che<br />

lavoravano nella zona del<br />

campo. Dopo le 19 vi era un<br />

altro appello e il rancio. Alla<br />

domenica lavoravano soltanto<br />

alcune squadre addette<br />

all’industria bellica ed i<br />

prigionieri che erano in<br />

punizione. In inverno la sveglia<br />

avveniva alle 5.15; l’inizio e la<br />

cessazione del lavoro nella<br />

cava di pietra dipendeva dalla<br />

durata della luce del giorno.<br />

Nell’industria bellica il puro<br />

lavoro era di 11 ore giornaliere.<br />

36<br />

da Maus di A. Spiegelman

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