Versione .PDF - Un treno per Auschwitz

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Una volta decise, a parte del governo nazista, la “Soluzione finale” per gli ebrei – precisata dalla Conferenza di Wannsee – e i progetti di sterminio per i “nemici della razza”, venne messa in moto anche la macchina burocratica: le deportazioni nei campi di sterminio furono regolate dalle norme e secondo un piano razionalmente stabilito. Si riceve una disposizione scritta, cosa e quanto si può portare con sé: uno zaino con viveri per il viaggio, una gavetta e un cucchiaio, non coltelli né forbici, due coperte, biancheria da letto, vestiti caldi e scarpe resistenti, peso massimo 25 kg. Gli oggetti di valore devono essere consegnati, altre proprietà devono essere denunciate, le chiavi di casa cedute. In strada attende già un autocarro che si dirige al campo di raccolta o direttamente alla stazione ferroviaria. Un treno è fermo al piano caricatore, 20 vagoni merci, le cui aperture sono inchiodate con filo spinato, e due vetture per i corpi di guardia. Un tale trasporto comprende 1.000 persone. I treni viaggiano più volte alla settimana e dalle stazioni ferroviarie di tutta l’Europa: da Berlino e Varsavia, da Amsterdam e Parigi, da Praga e Budapest, da Oslo ed Atene. Il viaggio dura spesso alcuni giorni e alcune notti. I deportati viaggiano stanchi, sporchi, assetati e disperati verso luoghi ignoti, i cui nomi sono oggi noti a tutto il mondo. Al principio le persone seguivano ancora l’ingiunzione di presentarsi con il bagaglio per il trasferimento. Per ingannarli, si spiega loro che andranno in Polonia a lavorare. Quando trapelano le prime voci dai campi, i più giovani tentano di scomparire. Fra i più Il Triangolo Le deportazioni 23 La deportazione dei Rom Porrajmos nella lingua dei Rom significa "divoramento" e indica la persecuzione e lo sterminio che il Terzo Reich attuò nei loro confronti. Durante la seconda guerra mondiale vennero uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del nazionalsocialismo e dei suoi folli progetti di dominazione razziale. Come gli ebrei gli zingari furono perseguitati e uccisi in quanto " razza inferiore" destinata, secondo l'aberrante ideologia nazionalsocialista, non alla sudditanza e alla servitù al Terzo Reich, ma alla morte. Per molto tempo dopo la guerra, purtroppo, lo sterminio nazista degli zigani non è stato riconosciuto come razziale, ma lo si è considerato conseguenza - in un certo senso anche ovvia - di quelle misure di prevenzione della criminalità che, naturalmente, si acuiscono in tempo di guerra. In realtà, gli zingari furono perseguitati, imprigionati, seviziati, sterilizzati, utilizzati per esperimenti medici, gasati nelle camere a gas dei campi di sterminio, perché zingari e, secondo l'ideologia nazista, " razza inferiore" , indegna di esistere. Gli zingari erano geneticamente ladri, truffatori, nomadi: la causa della loro pericolosità era nel loro sangue, che precede sempre i comportamenti. anziani e i malati aumenta il numero dei suicidi. La polizia preleva tutti coloro che non si presentano volontariamente al posto di raccolta. Interi quartieri delle città sono rastrellati con retate per riempire i treni da trasporto. L’organizzazione della caccia all’uomo è nelle mani dell’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptamt). Il Ministero per il Traffico e le Ferrovie Tedesche che gli sono sottoposte mettono i treni a disposizione ed elaborano gli orari. Come in Germania, si trovano quasi dappertutto aiutanti volontari anche nei paesi occupati. Contrassegno in stoffa, di diverso colore, di norma applicato sulla giacca e sui pantaloni del deportato. Il colore indicava la ragione della deportazione: di qui le espressioni "triangolo rosso" per indicare i politici, "triangolo verde" per i delinquenti comuni, "triangolo viola" per i Testimoni di Geova e così via. Gli ebrei erano contrassegnati dalla stella di Davide, in pratica un doppio triangolo. All'interno del triangolo si trovava la sigla della nazionalità (IT o I per gli italiani, F per i francesi ecc.). I deportati tedeschi e austriaci non avevano alcuna sigla.

I CAMPI DI CONCENTRAMENTO E DI STERMINIO IN EUROPA "Non occorre aver commesso un reato per essere imprigionato, è sufficiente il sospetto, insindacabile, che l’interessato ne potrà commettere. Sovversivo è chiunque si oppone al popolo, al Partito e allo Stato, ai loro principi ideologici e alle loro azioni politiche. In particolare noi, sotto tale definizione, intendiamo i comunisti, i marxisti in genere, gli ebrei, i religiosi che fanno politica, i massoni, gli scontenti della nostra politica, i brontoloni, i sabotatori dell’economia e i delinquenti comuni, compresi i rei di pratiche abortive, i traditori e le spie." I campi di concentramento e di sterminio sono luoghi di prigionia creati per deportare civili e militari, generalmente per motivi bellici o politici. Si differenziano dal carcere per tre ragioni: 1. uomini, donne e bambini sono imprigionati senza un regolare processo; 2. il periodo di confinamento è indeterminato; 3. le autorità che gestiscono il campo di concentramento esercitano un potere arbitrario e illimitato. Sebbene ne esistano svariate tipologie, di solito si tratta di agglomerati di baracche o di capannoni, circondati da torrette e delimitati da reti di filo spinato. I campi di concentramento sono chiamati anche campi di lavoro o centri di rieducazione. Nei primi anni di governo nazista sorsero parecchi campi di concentramento in Germania, situati prevalentemente nel centro del paese. Il più grande fu fin dal maggio del 1933 quello di Dachau, che poteva ospitare fino a 5000 prigionieri. Con l’aumento della potenza nazista anche tutti i paesi che si aggregarono alla Germania finirono per adottare o irrigidire piattaforme e pratiche antisemite. Inoltre i campi di concentramento tedeschi aumentarono con l’occupazione e l’ampliamento del controllo territoriale tedesco in Europa alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. I campi di concentramento, solitamente furono costituiti per "rieducare" i tedeschi 24 R. Heydrich, da un discorso alle SS antinazisti: comunisti, socialdemocratici, obbiettori di coscienza, e tutti coloro che potevano danneggiare il nazismo anche con il loro lavoro o con la loro vita privata, come artisti ed omosessuali. L’ordine e la disciplina erano gestiti in un primo momento dalle SA, formazioni paramilitari del partito nazista. Con il passaggio di consegna della sorveglianza dalle SA alle SS peggiorò la situazione e la vita nei capi di concentramento. Le SS, coerenti con il "credo hitleriano", agivano, infatti, con brutalità e assuefacendosi a una completa insensibilità morale e a un perfetto automatismo dell'obbedienza. Dal 1942 alcuni campi di concentramento divennero campi di sterminio come definito alla conferenza di Wannsee, la quale prevedeva l'annientamento fisico degli ebrei, Campi di Sterminio sul territorio polacco Auschwitz-Birkenau ( maggio 1940) Chelmno (ottobre 1941) Belzec (febbraio 1942) Majdanek (novembre 1941) Treblinka (agosto 1941) Sobibor (marzo 1942)

<strong>Un</strong>a volta decise, a parte del governo nazista,<br />

la “Soluzione finale” <strong>per</strong> gli ebrei – precisata<br />

dalla Conferenza di Wannsee – e i progetti di<br />

sterminio <strong>per</strong> i “nemici della razza”, venne<br />

messa in moto anche la macchina<br />

burocratica: le deportazioni nei campi di<br />

sterminio furono regolate dalle norme e<br />

secondo un piano razionalmente stabilito.<br />

Si riceve una disposizione scritta, cosa e<br />

quanto si può portare con sé: uno zaino con<br />

viveri <strong>per</strong> il viaggio, una gavetta e un<br />

cucchiaio, non coltelli né forbici, due<br />

co<strong>per</strong>te, biancheria da letto, vestiti caldi e<br />

scarpe resistenti, peso massimo 25 kg. Gli<br />

oggetti di valore devono essere consegnati,<br />

altre proprietà devono essere denunciate, le<br />

chiavi di casa cedute. In strada attende già un<br />

autocarro che si dirige al campo di raccolta o<br />

direttamente alla stazione ferroviaria. <strong>Un</strong><br />

<strong>treno</strong> è fermo al piano caricatore, 20 vagoni<br />

merci, le cui a<strong>per</strong>ture sono inchiodate con<br />

filo spinato, e due vetture <strong>per</strong> i corpi di<br />

guardia. <strong>Un</strong> tale trasporto comprende 1.000<br />

<strong>per</strong>sone. I treni viaggiano più volte alla<br />

settimana e dalle stazioni ferroviarie di tutta<br />

l’Europa: da Berlino e Varsavia, da<br />

Amsterdam e Parigi, da Praga e Budapest, da<br />

Oslo ed Atene. Il viaggio dura spesso alcuni<br />

giorni e alcune notti. I deportati viaggiano<br />

stanchi, sporchi, assetati e dis<strong>per</strong>ati verso<br />

luoghi ignoti, i cui nomi sono oggi noti a<br />

tutto il mondo.<br />

Al principio le <strong>per</strong>sone seguivano ancora<br />

l’ingiunzione di presentarsi con il bagaglio<br />

<strong>per</strong> il trasferimento. Per ingannarli, si spiega<br />

loro che andranno in Polonia a lavorare.<br />

Quando trapelano le prime voci dai campi, i<br />

più giovani tentano di scomparire. Fra i più<br />

Il Triangolo<br />

Le deportazioni<br />

23<br />

La deportazione dei Rom<br />

Porrajmos nella lingua dei Rom significa<br />

"divoramento" e indica la <strong>per</strong>secuzione e lo<br />

sterminio che il Terzo Reich attuò nei loro<br />

confronti.<br />

Durante la seconda guerra mondiale vennero<br />

uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del<br />

nazionalsocialismo e dei suoi folli progetti di<br />

dominazione razziale.<br />

Come gli ebrei gli zingari furono <strong>per</strong>seguitati e<br />

uccisi in quanto " razza inferiore" destinata,<br />

secondo l'aberrante ideologia nazionalsocialista,<br />

non alla sudditanza e alla servitù al Terzo Reich,<br />

ma alla morte. Per molto tempo dopo la guerra,<br />

purtroppo, lo sterminio nazista degli zigani non è<br />

stato riconosciuto come razziale, ma lo si è<br />

considerato conseguenza - in un certo senso<br />

anche ovvia - di quelle misure di prevenzione<br />

della criminalità che, naturalmente, si acuiscono in<br />

tempo di guerra. In realtà, gli zingari furono<br />

<strong>per</strong>seguitati, imprigionati, seviziati, sterilizzati,<br />

utilizzati <strong>per</strong> es<strong>per</strong>imenti medici, gasati nelle<br />

camere a gas dei campi di sterminio, <strong>per</strong>ché<br />

zingari e, secondo l'ideologia nazista, " razza<br />

inferiore" , indegna di esistere. Gli zingari erano<br />

geneticamente ladri, truffatori, nomadi: la causa<br />

della loro <strong>per</strong>icolosità era nel loro sangue, che<br />

precede sempre i comportamenti.<br />

anziani e i malati aumenta il numero dei<br />

suicidi. La polizia preleva tutti coloro che<br />

non si presentano volontariamente al posto<br />

di raccolta. Interi quartieri delle città sono<br />

rastrellati con retate <strong>per</strong> riempire i treni da<br />

trasporto.<br />

L’organizzazione della caccia all’uomo è<br />

nelle mani dell’Ufficio Centrale <strong>per</strong> la<br />

Sicurezza del Reich<br />

(Reichssicherheitshauptamt). Il Ministero<br />

<strong>per</strong> il Traffico e le Ferrovie Tedesche che gli<br />

sono sottoposte mettono i treni a<br />

disposizione ed elaborano gli orari. Come in<br />

Germania, si trovano quasi dap<strong>per</strong>tutto<br />

aiutanti volontari anche nei paesi occupati.<br />

Contrassegno in stoffa, di diverso colore, di norma applicato sulla giacca e sui pantaloni del deportato.<br />

Il colore indicava la ragione della deportazione: di qui le espressioni "triangolo rosso" <strong>per</strong> indicare i politici,<br />

"triangolo verde" <strong>per</strong> i delinquenti comuni, "triangolo viola" <strong>per</strong> i Testimoni di Geova e così via. Gli ebrei erano<br />

contrassegnati dalla stella di Davide, in pratica un doppio triangolo.<br />

All'interno del triangolo si trovava la sigla della nazionalità (IT o I <strong>per</strong> gli italiani, F <strong>per</strong> i francesi ecc.). I deportati<br />

tedeschi e austriaci non avevano alcuna sigla.

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