Versione .PDF - Un treno per Auschwitz

Le origini del genocidio. Cenni storici
Il partito nazionalsocialista sale al potere in
Germania il 30 gennaio 1933 con la nomina di
Adolf Hitler alla cancelleria del Reich.
Fondato nel 1919 a Monaco di Baviera il partito
diviene in pochi anni il nucleo intorno al quale si
raccolgono le forti tendenze nazionalistiche e
autoritarie presenti nella Germania del primo
dopoguerra.
Esso si pone come campione di una completa
rigenerazione politica e morale del popolo
tedesco fondata su una concezione forte di
ineguaglianza biologica tra gli uomini. Sin da
subito uno dei punti centrali del programma del
partito è la teoria della razza secondo la quale il
popolo ariano, cioè i nordici di sangue puro, ha
la missione di dominare il mondo in quanto
portatore di perfezione e civiltà.
Compito più sacro dello Stato dovrà essere
quello di salvaguardare la purezza razziale del
suo popolo contro le degenerazioni derivanti
dagli incroci razziali e da ogni altra tara che
possa imbastardire, e rendere quindi inferiore, la
razza.
Sin dal programma del 1920 il nemico principale
del popolo tedesco è individuato negli ebrei,
considerati come i più pericolosi bacilli che
infettano il corpo sano della nazione germanica
fiaccandone lo spirito e indebolendone le forze.
Sotto le più innocue apparenze essi sono
considerati i diabolici promotori di una congiura
mondiale, di cui il marxismo non è che una
filiazione, atta ad impedire l’ascesa della razza
pura alle posizioni di dominio che le competono.
Il razzismo come sistema di pensiero è il punto
più caratterizzante del nazionalsocialismo. Non
appena giunto al potere, esso comincia a mettere
in atto la sua politica di igiene razziale con
incredibile coerenza, gradualità e razionalità.
Non solamente nei confronti degli ebrei.
L’antisemitismo si può considerare la punta
dell’iceberg nella memoria delle persecuzioni
naziste. Ma la gerarchia razzista metteva accanto
agli ebrei, nella categoria dei "non-uomini" e,
quindi, di coloro che dovevano essere eliminati,
anche gli zingari e i disabili; mentre appena sopra
di essi venivano le razze inferiori dei "mezziuomini",
vale a dire le popolazioni slave e i russi,
il cui destino doveva essere quello di essere
dominati e asserviti alla razza pura.
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CRONOLOGIA ESSENZIALE SUL NAZISMO E SUL
FASCISMO
1919 - Sono costituiti a Milano, su iniziativa di
Mussolini, i Fasci italiani di combattimento, primo
nucleo del partito fascista.
1920 - Nasce in Germania, a Monaco, il partito
nazionalsocialista, fondato da Adolf Hitler.
1921 - Creazione del partito nazionale fascista.
1922, 28 ottobre - Marcia su Roma; 29 ottobre -
nascita del primo governo fascista.
1923 - Viene approvata la riforma Gentile sulla scuola.
1923 - A Monaco Hitler tenta di impadronirsi del
potere, ma il colpo di stato fallisce e Hitler finisce in
carcere, dove resterà solo 6 mesi. In questo periodo
scrive il Mein Kampf.
1924 aprile - Elezioni in cui i fascisti ottengono, grazie
all’appoggio di molti popolari, una schiacciante vittoria.
1924 giugno - Rapimento e assassinio di Matteotti
che denuncia brogli da parte dei fascisti durante le
elezioni.
1925 -’26 - Emanazione delle leggi fascistissime e
trasformazione del regime mussoliniano in senso
totalitario.
1929 - Firma dei patti lateranensi con la Chiesa.
1929 - Grande crisi economica su scala mondiale.
Hitler sfrutta il malcontento popolare.
1930 - I nazisti ottengono alle elezioni 107 deputati.
1933 gennaio - Hitler è nominato Cancelliere.
1933 febbraio - Incendio del Reichstag. Hitler riesce a
farsi dare poteri speciali.
1933 7 giugno - Per iniziativa di Mussolini, viene
firmato a Roma il "Patto delle 4 Potenze": Gran
Bretagna, Francia, Germania e Italia si assumono la
responsabilità del mantenimento della pace in Europa.
1934 gennaio - La Germania e la Polonia firmano un
patto decennale di non aggressione.
1934 giugno - Eliminazione delle SA da parte delle
SS per volere di Hitler.
1934 agosto - Alla morte del vecchio Presidente
Hindenburg, Hitler diventa capo dello stato.
1935 - Aggressione dell’Italia all’Etiopia. Condanna
della Società delle Nazioni. Progressivo avvicinamento
dell’Italia fascista alla Germania nazista.