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Pagine 36-58 - Camera di Commercio di Treviso - Camere di ...

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Con il d.lgs. 21 maggio<br />

2004 n. 172, è stata attuata<br />

la <strong>di</strong>rettiva comunitaria<br />

2001/95/CE, relativa alla sicurezza<br />

generale dei prodotti,<br />

che obbliga tutti i produttori<br />

<strong>di</strong> beni destinati ai<br />

consumatori finali ad immettere<br />

sul mercato esclusivamente<br />

prodotti sicuri.<br />

La nuova normativa generale<br />

sulla sicurezza dei<br />

prodotti (che sostituisce il<br />

d.lgs. 115/95) non introduce<br />

significative novità rispetto<br />

al passato e si applica<br />

quando mancano <strong>di</strong>sposizioni<br />

specifiche settoriali<br />

aventi come obiettivo la sicurezza<br />

dei prodotti (come<br />

nel caso dei giocattoli, dei<br />

prodotti elettrici, dei prodotti<br />

tessili ed alimentari, dei<br />

cosmetici, etc.), tranne che<br />

per gli aspetti e i rischi non<br />

contemplati da tali <strong>di</strong>sposizioni.<br />

Ve<strong>di</strong>amo in dettaglio le finalità<br />

del decreto, le definizioni<br />

in esso contenute, gli<br />

obblighi previsti a carico<br />

degli operatori economici, il<br />

sistema dei controlli.<br />

Lo scopo della normativa<br />

sulla sicurezza generale<br />

dei prodotti<br />

Lo scopo della normativa<br />

è quello <strong>di</strong> garantire che i<br />

prodotti immessi sul mercato<br />

non presentino rischi per<br />

la salute e la sicurezza del<br />

consumatore.<br />

Come già detto per molti<br />

prodotti esistono normative<br />

specifiche che perseguono<br />

l’obiettivo della sicurezza,<br />

basti pensare al<br />

materiale elettrico, ai <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale<br />

(quali gli occhiali<br />

da sole), ai prodotti in<br />

grado <strong>di</strong> generare o <strong>di</strong><br />

subire <strong>di</strong>sturbi elettromagnetici.<br />

Laddove non esistono <strong>di</strong>sposizioni<br />

ad hoc, interviene<br />

la normativa <strong>di</strong> carattere<br />

generale che copre tutti i<br />

prodotti e le lacune delle<br />

norme settoriali.<br />

Da precisare che la normativa<br />

generale detta a carico<br />

<strong>di</strong> fabbricanti, importatori<br />

e <strong>di</strong>stributori l’obbligo <strong>di</strong><br />

immettere sul mercato prodotti<br />

sicuri e <strong>di</strong> informare<br />

correttamente il consumatore<br />

sui rischi connessi al-<br />

LE NUOVE DISPOSIZIONI SULLA<br />

“SICUREZZA GENERALE DEI PRODOTTI”<br />

l’uso del prodotto quando<br />

gli stessi non sono imme<strong>di</strong>atamente<br />

percepibili,<br />

senza prescrivere l’obbligo<br />

dell’apposizione della marcatura<br />

CE, che invece è previsto<br />

dalla maggior parte<br />

delle normative settoriali.<br />

Le definizioni<br />

Per prodotto si intende<br />

sia il prodotto “nuovo” che<br />

“usato” o “rimesso a nuovo”,<br />

destinato a titolo oneroso<br />

o gratuito ai consumatori<br />

finali: quin<strong>di</strong> non soltanto i<br />

beni acquistati <strong>di</strong>rettamente,<br />

ma anche quelli che vengono<br />

offerti in omaggio su<br />

altri prodotti. Per prodotto si<br />

intende anche il bene utilizzato<br />

o messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

del consumatore da fornitori<br />

<strong>di</strong> servizi quali alberghi,<br />

istituti <strong>di</strong> bellezza, ecc..<br />

Per prodotto sicuro ci si<br />

riferisce a qualsiasi prodotto<br />

che in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> uso<br />

normali, o ragionevolmente<br />

preve<strong>di</strong>bili, non comporta<br />

rischi per le persone, oppure<br />

(considerata la sua particolare<br />

natura), presenta rischi<br />

ridotti al minimo, resi<br />

noti me<strong>di</strong>ante una serie <strong>di</strong><br />

informazioni e considerati<br />

accettabili nel contesto <strong>di</strong><br />

un’elevata tutela della salute<br />

e della sicurezza delle<br />

persone.<br />

Per prodotto pericoloso<br />

si in<strong>di</strong>ca il prodotto che presenta<br />

rischi anche se usato<br />

in modo corretto.<br />

Il produttore è il fabbricante<br />

o il suo rappresentante,<br />

l’importatore e qualsiasi<br />

altro soggetto che può incidere<br />

sulle caratteristiche <strong>di</strong><br />

sicurezza del prodotto.<br />

Il <strong>di</strong>stributoreè il soggetto<br />

che provvede alla <strong>di</strong>stribuzione<br />

del prodotto.<br />

Il consumatore è colui al<br />

quale il prodotto è destinato<br />

(anche gratuitamente o<br />

nel quadro <strong>di</strong> una prestazione<br />

<strong>di</strong> servizi).<br />

Gli obblighi del produttore<br />

e del <strong>di</strong>stributore<br />

Il produttore (cioè il<br />

fabbricante, il suo rappresentante<br />

o l’importatore),<br />

deve immettere sul<br />

mercato solo prodotti sicuri,<br />

deve fornire al consumatore<br />

tutte le informazioni<br />

utili a valutare e preveni-<br />

re eventuali pericoli derivanti<br />

da un uso normale<br />

(se non sono <strong>di</strong>rettamente<br />

percettibili in assenza <strong>di</strong><br />

avvertenze specifiche), e<br />

deve adottare le misure<br />

necessarie ad evitare tali<br />

rischi, compresi l’in<strong>di</strong>cazione<br />

sul prodotto o sull’imballaggio<br />

dei suoi dati<br />

identificativi, il riferimento<br />

al tipo <strong>di</strong> prodotto o alla<br />

partita <strong>di</strong> appartenenza, i<br />

controlli a campione, l’esame<br />

dei reclami, il ritiro<br />

del prodotto dal mercato e<br />

il richiamo.<br />

Il <strong>di</strong>stributore deve contribuire<br />

a garantire l’immissione<br />

sul mercato <strong>di</strong> prodotti<br />

sicuri, non <strong>di</strong>stribuendo<br />

prodotti <strong>di</strong> cui conosce<br />

la pericolosità, e collaborando<br />

alle attività <strong>di</strong> controllo<br />

svolte dalle Autorità<br />

competenti, anche attraverso<br />

la conservazione e<br />

l’esibizione della documentazione<br />

utile a rintracciare<br />

l’origine <strong>di</strong> tali prodotti.<br />

Sia i produttori che i <strong>di</strong>stributori<br />

devono imme<strong>di</strong>atamente<br />

informare le Autorità<br />

in caso <strong>di</strong> immissione<br />

sul mercato <strong>di</strong> prodotti pericolosi.<br />

La vigilanza del mercato<br />

I controlli sono svolti dalle<br />

amministrazioni pubbliche<br />

competenti, quali i Ministeri<br />

delle attività produttive,<br />

della salute, del lavoro,<br />

dell’interno, ecc., e sono finalizzati<br />

all’accertamento<br />

della sicurezza dei prodotti,<br />

anche me<strong>di</strong>ante ispezioni<br />

presso stabilimenti <strong>di</strong> produzione<br />

e <strong>di</strong> confezionamento,<br />

e i magazzini <strong>di</strong> stoccaggio<br />

e <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

I provve<strong>di</strong>menti addottati<br />

in seguito all’attività <strong>di</strong><br />

vigilanza sono <strong>di</strong> vario tipo:<br />

richieste <strong>di</strong> adeguamento<br />

dell’etichetta (per fornire al<br />

consumatore apposite avvertenze<br />

in lingua italiana) o<br />

del prodotto, <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> immissione<br />

sul mercato, ritiri<br />

dal mercato (con adeguata<br />

informazione circa i rischi<br />

presentati dal bene), o richiami<br />

<strong>di</strong> prodotti pericolosi<br />

già forniti o resi <strong>di</strong>sponibili<br />

per i consumatori.<br />

Tali provve<strong>di</strong>menti vanno<br />

notificati a cura del Ministero<br />

delle Attività produttive<br />

41<br />

alla Commissione europea.<br />

Nel caso si tratti <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti<br />

relativi a prodotti ad<br />

alto rischio è stato previsto<br />

un sistema <strong>di</strong> allerta rapido<br />

chiamato “Rapex”.<br />

Le sanzioni a carico dei<br />

trasgressori sono piuttosto<br />

pesanti.<br />

La normativa prevede<br />

inoltre apposite procedure<br />

<strong>di</strong> consultazione e il<br />

coor<strong>di</strong>namento dei controlli:<br />

si tratta del “Sistema<br />

<strong>di</strong> scambio rapido <strong>di</strong><br />

informazioni”, da attuare<br />

anche me<strong>di</strong>ante il canale<br />

telematico, e della “Conferenza<br />

dei servizi”, da<br />

realizzare almeno due volte<br />

l’anno, presso il Ministero<br />

delle Attività produttive,<br />

fra i competenti uffici delle<br />

amministrazioni preposte<br />

ai controlli. Alla Conferenza<br />

dei servizi possono<br />

partecipare anche le Associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria e<br />

le Associazioni dei consumatori.<br />

La responsabilità per<br />

danno da prodotti <strong>di</strong>fettosi<br />

Per quanto riguarda i<br />

danni provocati da prodotti<br />

<strong>di</strong>fettosi, esiste un’apposita<br />

<strong>di</strong>sciplina contenuta nel<br />

DPR n. 224 del 24 maggio<br />

1988, che attribuisce al produttore<br />

o all’importatore la<br />

responsabilità relativa.<br />

In base a tale normativa<br />

(richiamata nel D.Lgs.<br />

172/2004) il produttore (o<br />

l’importatore) dovrà risarcire<br />

i danni a cose o persone<br />

subiti dal consumatore se:<br />

- il prodotto non offre la sicurezza<br />

che è normale attendersi<br />

in base alle modalità<br />

<strong>di</strong> presentazione, alle<br />

caratteristiche apparenti,<br />

alle istruzioni e alle avvertenze<br />

fornite all’utilizzatore;<br />

- il danneggiato riesce a<br />

provare il nesso causale tra<br />

l’utilizzazione del prodotto<br />

e il danno subito.<br />

Il danno non sarà risarcibile<br />

se il consumatore conosceva<br />

il <strong>di</strong>fetto del bene<br />

acquistato e lo ha comunque<br />

utilizzato. E’ prevista<br />

una riduzione del risarcimento<br />

dovuto se il comportamento<br />

colposo del danneggiato<br />

ha contribuito a<br />

causare il danno.<br />

Manica Silvana<br />

NORMATIVA

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